È tardo pomeriggio quasi sera nella Contea tutti gli abitanti rientrano nelle loro case tranne uno, Sam sta ancora lavorando oggi i suoi compiti non erano pochi come gli altri giorni.
Il buio ricopre tutto quando fa ritorno a casa Baggins ormai è lì dove abita assieme a Frodo.
<"Padron Frodo sono rientrato mi dispiace aver fatto tardi ma avevo compiti da svolgere" >
Lo scoppiettare del fuoco è l'unico rumore che si sente prima di sentire la poltrona spostarsi.
<"Sei in ritardo Sam le regole non sono queste e tu lo sai bene" >
Al giovane hobbit si gela il sangue quando sente quel tono di voce non lo sentiva da tanto.
<"Lo so Padron Frodo ma non era nelle mie intenzioni farlo avevo davvero molto lavoro" >
Il padrone di casa si alza dalla poltrona tenendo in mano un frustino i timori di Sam adesso sono veramente fondati.
<"Non mi interessa! Le regole sono quelle e devono essere rispettate in qualsiasi istante." >
Dice con tono duro alzandosi dalla poltrona procedendo a passi spediti andando a mettere il frustino sotto il mento del giovane hobbit che in questo momento non sa come reagire.
" <Ed alza la testa quando ti parlo devi ascoltarmi! ">
Ed ecco il primo colpo che fa diventare rossa la guancia di Sam che non emette un singolo fiato sa benissimo che la situazione è molto complicata e che lui è in netto svantaggio.
<"È il momento che tu impari nuovamente le regole, la mia parte dolce te le ha fatte scordare e tu ne approfitti." >
Rabbia pura proviene da quelle parole.
<"No padrone vi sbagliate" >
Un colpo ed un altro raggiungono nuovamente il viso.
<"Fa silenzio! Non ti ho dato il permesso di parlare" >
Altri colpi partono ma diretti alle gambe facendo crollare l'hobbit in ginocchio il dolore è troppo forte per riuscire a stare in piedi.
Dalla bocca di Sam provengono solo gemiti di dolore ad ogni nuovo colpo inferto.
Il padrone di casa ride soddisfatto di vedere il suo sottomesso in queste condizioni continua a ripetersi in testa che è giunto il momento di dargli una lezione e che se l'è cercata.
Nel silenzio più assoluto cinge i polsi ed il collo di Sam con un collare e delle manette attaccate a delle catene lunghe proveniente da degli anfratti nel muro.
Il giovane hobbit rimane stupito di tutto questo non le ha mai viste quando sono entrate in casa?
Mentre si fa queste domande un colpo secco alla schiena lo fa urlare di dolore, un errore che provoca altre frustate che lacerano i vestiti e aprono la schiena facendo uscire il sangue data l'intensità del colpo.
Sam è stupito e spaventato da tutto questo non è la prima volta che lo vede così, ma è la prima che lo colpisce così forte.
Per non urlare si stringe le labbra talmente forte da far uscire il sangue sia mai che lo faccia arrabbiare di più.
Ogni colpo fa sempre più male gli occhi gli si riempiono di lacrime finché finalmente non giunge l'ultimo.
Sente il sangue scendergli dalla schiena che brucia mentre il corpo non regge più crollando a terra sul pavimento.
<"Sono stanco, spero che tu abbia imparato la lezione" >
Dice il padrone di casa mettendosi a sedere sul letto.
<"Si padrone" >riesce a dire con molta fatica.
<"Ottimo. Adesso ripulisci tutto e poi mettiti a terra a dormire come un animale domestico cosa sei tu per me" >
Le parole che escono fanno più male dei colpi inferti fino a poco prima, ma a chi le ha pronunciate non importa niente anzi sembra che tutto gli scivoli addosso mentre si corica a letto addormentandosi come se non fosse successo niente.
Sam raccoglie quel poco di forza che ha svolgendo con fatica l'ultimo compito mettendosi poi disteso a pancia sotto vicino alle braci del camino che per qualche momento producono ancora calore andando a scaldare il corpo del giovane hobbit che crolla in un sonno profondo la giornata è stata stancante.
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