KALEVA49Please respect copyright.PENANAgoXDMuYnhm
Il disco di un pallido sole tentava di riflettersi sulle acque di un enorme fiume, che la gente del luogo chiamava Padus.49Please respect copyright.PENANAWT5OvPnyOo
Kaleva osservava pensieroso le chiatte che da ore facevano la spola da una sponda all’altra. Adrian, che in passato aveva più volte percorso l’intero Impero insieme ai mercenari di Willigis, gli aveva spiegato che quell’imponente corso d’acqua tagliava in due il nord della penisola italiana, il cui terreno in quel tratto appariva pianeggiante e paludoso, per tutta la sua larghezza. Per tanto esistevano solo tre modi per attraversarlo: passare via terra attraverso i cordoni dunosi a ridosso dei litorali costieri orientali, usare i ponti, oppure traghettare su enormi zattere.49Please respect copyright.PENANAGd6RKhJzvV
Le prime due opzioni, aveva garantito Adrian, erano da scartare, perché sia i ponti che il passaggio via terra erano presidiati da soldati romani i quali, oltre che per ovvi motivi difensivi, provvedevano alla riscossione del pedaggio dei viaggiatori che ne facevano uso.49Please respect copyright.PENANAHBjMUq2O0M
Anche le chiatte venivano gestite dai Romani allo stesso modo e per la stessa ragione, soprattutto nei pressi delle città più grandi e di maggior flusso di gente, ma capitava anche che qualche tribù del luogo, poco incline all’ubbidienza, si industriasse illegalmente per conto proprio.49Please respect copyright.PENANAFGKzwS95no
In quella zona risiedevano gli Insubri, un popolo antico che, come la maggior parte delle popolazioni sottomesse, mal sopportava la tirannia romana. Kaleva non aveva nemmeno avuto bisogno di chiedere il loro aiuto: erano stati loro ad offrirglielo per primi. In cambio avevano chiesto solo una cosa: di potersi unire al suo esercito. 49Please respect copyright.PENANA2dVazXeTYK
Così, in realtà, Kaleva ci aveva doppiamente guadagnato. E ora si trovava sulla sponda meridionale del Grande Fiume, in attesa che il resto degli uomini finisse di attraversarlo e che quelli che aveva mandato in perlustrazione per stabilire dove montare il campo facessero ritorno.49Please respect copyright.PENANAmUi70n2nM9
Adrian, al suo fianco, osservava come lui il nastro d’argento del fiume scorrere placido tra la macchia boschiva di conifere.49Please respect copyright.PENANAQWhUxXJaFH
Da quando era venuto a conoscenza della tragedia che si era abbattuta su di lui e sulla sua famiglia, si era fatto insolitamente ma comprensibilmente taciturno.49Please respect copyright.PENANAX9RJ0d2xl4
Kaleva era perfettamente consapevole che, senza il suo aiuto, non sarebbe stato così facile arrivare fino a lì.49Please respect copyright.PENANAhBfuAgawYX
Essendo stato per molto tempo a contatto coi Romani, Adrian conosceva a fondo il loro territorio, la dislocazione dei vari presidi difensivi, la struttura e l’organizzazione militare. Si fidava ciecamente di lui e del suo giudizio, tranne che per una cosa. E ora che si avvicinavano alla meta, sentiva l’urgenza di aprire quel discorso con lui.49Please respect copyright.PENANAiV7GIQC3wa
Così spezzò il gravoso silenzio - divenuto quasi inviolabile per il Britanno - e disse: «Avevi ragione sugli Insubri. Ci stanno facendo guadagnare un mucchio di tempo col loro aiuto.»49Please respect copyright.PENANA6ChCtKVPmD
«Già» si limitò a dire Adrian, lo sguardo fisso sulla linea sinuosa del fiume.49Please respect copyright.PENANAUzDJCJTb08
«Mi chiedevo...»49Please respect copyright.PENANAPgEnajVltO
«Cosa?» chiese Adrian corrugando le sopracciglia, degnandosi finalmente di guardarlo in faccia.49Please respect copyright.PENANAvOx0juXUvS
«Finora hai avuto ragione su tutto. Mi chiedevo se hai ragione anche sull’uomo che ha tradito mio padre.»49Please respect copyright.PENANAaAGWTUK8Ov
«Puoi fidarti di lui, credimi.»49Please respect copyright.PENANALYvVzUf5wz
Kaleva lo fissò, dubbioso. «Mio padre, però, non si fidava. Non si fidò nemmeno quando intervenne in nostro favore, tradendo i Romani. Altrimenti non lo avrebbe mai consegnato loro.»49Please respect copyright.PENANATYVWEM9nvp
«Non sei tu quello che va ripetendo fino alla nausea che non sei tuo padre?» contestò Adrian.49Please respect copyright.PENANAT8ruEU93df
«Non sono mio padre ma lui conosceva a fondo suo cugino, anche meglio di te.»49Please respect copyright.PENANAg8UOVPDsUd
«Tuo padre conosceva l’uomo che era prima, non quello che è diventato dopo. Non ha mai visto l’uomo tormentato, accecato da quell’insana follia contro la quale lui stesso cercava di lottare e che lo consumava ogni giorno un po’ di più. Willigis non ha mai smesso di amare tuo padre, nemmeno quando giurava di volerlo uccidere. Mi fido di lui non perché è tornato ad appoggiare tuo padre. Mi fidavo di lui anche prima, perché sapevo che presto o tardi sarebbe rinsavito, e così è stato. Ma la scelta, Kaleva, è solo tua. Quando giungeremo a Roma e avrai modo di incontrarlo, potrai sempre dirgli che non desideri il suo aiuto.»49Please respect copyright.PENANAcjcJtofsw2
Kaleva stette a rifletterci sopra un lungo istante. Stava per ribattere che ci avrebbe pensato sopra, ma fu distratto dagli uomini mandati in perlustrazione di ritorno. Dal modo urgente in cui scesero da cavallo per andargli incontro, Kaleva intuì che portavano notizie importanti.49Please respect copyright.PENANAkXqwoafsZL
«C’è un accampamento romano a una decina di miglia verso est» gli riferì precipitosamente uno dei due.49Please respect copyright.PENANA0QTTBnEGFR
«Quanti uomini?» si informò Kaleva.49Please respect copyright.PENANAxzCKR7VwwL
«Due legioni. Sei, forse settemila uomini.»49Please respect copyright.PENANAFeYYoBKFoc
«Che legioni?» intervenne Adrian.49Please respect copyright.PENANAvGLzjOGqrZ
«L’Ottava e la Dodicesima. Le stesse che ci hanno sconfitto anni fa, Kaleva...»49Please respect copyright.PENANACCF9b4UqNl
Kaleva si drizzò sulla schiena, mentre un fremito gli correva lungo la spina dorsale. «Ne sei sicuro?»49Please respect copyright.PENANAKx4gHCV1Jx
«Sì. I numeri di appartenenza delle legioni erano chiaramente visibili sugli stendardi.»49Please respect copyright.PENANA6TWAwlyxLM
«Abbiamo visto anche il generale romano» aggiunse l’altro guerriero, per dare enfasi e credibilità alle parole del compagno.49Please respect copyright.PENANA8Lv6oR1LAt
Kaleva si voltò a guardare Adrian, che a sua volta lo fissava con una luce selvaggia negli occhi.49Please respect copyright.PENANApgBclZSspJ
Entrambi sorrisero.49Please respect copyright.PENANA3j3mScYfnG
Forse, dopotutto, avrebbero avuto la loro vendetta prima del previsto. 49Please respect copyright.PENANAguYN9PGey7
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LUCIO49Please respect copyright.PENANAGxFqK6KjkU
Da una piccola altura boscosa, Lucio osservava con sgomento l’accampamento germanico che era stato allestito in una vasta radura sulla sponda meridionale del fiume Padus. Decine di stendardi diversi, appartenenti a popoli diversi, svolazzavano fieramente al vento.49Please respect copyright.PENANA9m5SEyukjL
«Perfino i Norreni si sono uniti ai Germani» disse il legato al suo fianco, indicando una insegna con l’effigie di un corvo sopra la spalla di un lupo.49Please respect copyright.PENANA8bnXiDRKOe
Lucio si limitò a digrignare i denti. Era venuto a conoscenza dell’avanzata dei Germani poco prima di giungere da Sillano. Ovviamente ne era rimasto spiacevolmente sorpreso, perché quei maledetti barbari gli mettevano il bastone tra le ruote. Era andato da Sillano per chiedergli di spalleggiarlo nell’affrontare Roma e ora era costretto a rivedere i suoi piani.49Please respect copyright.PENANA8etIJUqrBp
Dopo aver parlato con Sillano, quello gli aveva risposto, placidamente: «Sapevo che prima o poi saresti venuto a farmi visita, ma credevo che mi avresti proposto di attaccare insieme Roma, non di unire le forze per combattere i barbari.»49Please respect copyright.PENANATiZOrrjSAt
«Come capirai, le priorità al momento sono cambiate.»49Please respect copyright.PENANAP3muBejPSi
«Sono cambiate solo per te, Lucio. Non offenderti, posso comprendere il tuo bisogno di espiazione. Se tu avessi sterminato tutta la stirpe dell’Orso anni fa, come avresti dovuto fare, ora nessuno di noi avrebbe motivo di starsi a preoccupare di quei dannati barbari, ma temo che le nostre priorità non collimino. Perché dovrei volerli fermare, quando il fatto che si scontrino con Roma può solo giovare ai miei piani? Non importa quale esercito vincerà, in ogni modo ne uscirà inevitabilmente indebolito. E, a quel punto, attaccarlo potrebbe risultare più facile del previsto. Perciò mi dispiace, Lucio, ma, a meno che tu non cambi idea, non mi unirò a te.»49Please respect copyright.PENANAZAHSes7ARi
Nel ripensare alle parole dell’ex comandante della Guardia Pretoriana, Lucio ebbe un moto di stizza. Ciononostante, anche se a malincuore, doveva riconoscere che Sillano aveva ragione su tutti i fronti. Tatticamente, lasciare che i Germani affrontassero Giulio e le sue legioni sarebbe stata la cosa migliore da fare, ma lui aveva ancora un conto in sospeso con l’Orso. Aveva lasciato andare il figlio solo per proteggere il suo, e ora che aveva l’occasione di ucciderlo, e annientare definitivamente la sua stirpe, non se la sarebbe fatta sfuggire una seconda volta. Tuttavia, ora che aveva di fronte quel dannato esercito e poteva constatare personalmente quanto enorme fosse, era costretto ad ammettere di aver sottovalutato il problema.49Please respect copyright.PENANAC7xdpJbi3O
«Sono troppi per noi, forse più del triplo» espose preoccupato la sua opinione il giovane ufficiale, come se gli avesse letto nella mente.49Please respect copyright.PENANACHwJxRyy3D
«Lo erano anche sei anni fa, eppure li abbiamo sconfitti» replicò asciutto Lucio per puro orgoglio, mentre cercava tra le tende dell’accampamento germanico la figura del figlio dell’Orso. Non conosceva il suo aspetto ma la pelliccia, che era appartenuta al padre e che aveva sentito dire indossasse di continuo, lo avrebbe reso riconoscibile.49Please respect copyright.PENANAYRtqXoEqZQ
C’era anche un’altra persona che sperava di intravedere tra i guerrieri nemici: un giovane dai capelli neri, nelle cui vene scorreva il suo sangue.49Please respect copyright.PENANAWXVle4vT62
Rimase un po’ a scrutare il campo nella speranza di vedere l’uno o l’altro, infine fu costretto a rinunciare. Era meglio allontanarsi da lì, se non voleva essere scoperto.49Please respect copyright.PENANAzHcJOqu3vF
“Siamo davvero alla resa dei conti, Chrigel. Se credi che la superiorità numerica della tua gente mi spaventi, ti sbagli di grosso. La annienterò di nuovo e poi strangolerò tuo figlio esattamente come ho strangolato te. Anche a costo di sacrificare il mio!” giurò spietato.49Please respect copyright.PENANAEPn6hB9Q0y
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GIULIA49Please respect copyright.PENANAmelglgBiQF
Giulia era stata ricevuta dall’imperatrice nei suoi alloggi privati, in una stanza che profumava di essenze floreali e cera d’api. I soffitti erano così alti che i rumori rimbombavano a lungo tra le pareti di marmo rosa, liscio e lucido come uno specchio.49Please respect copyright.PENANATr6EOp5780
L’imperatrice era seduta in una posa altezzosa su una poltroncina foderata di raso cremisi e tempestata di gemme dai colori sgargianti, e la guardava con una luce sospettosa nei freddi occhi azzurri. 49Please respect copyright.PENANAg0QBGnUchK
Giulia tremava come una foglia. Era riuscita nel suo intento di farsi ricevere e ora, data l’accoglienza ostile riservatale, cominciava a chiedersi se avesse fatto bene.49Please respect copyright.PENANAuDsp4YSFQg
«Hai detto al senatore Sesto Massimo che hai delle informazioni importanti da darmi. Sarò sincera con te: l’unico motivo per cui ho acconsentito a darti udienza è perché sei una serva di Lidia Costantini, verso la quale nutro una profonda inimicizia, e la segretezza con cui hai voluto incontrarmi mi incuriosisce. Però ti avverto: sarà meglio per te che le tue rivelazioni mi siano davvero utili a qualcosa, o finirai appesa alla croce sulla via Appia insieme a quegli schiavi che nei giorni scorsi hanno provato a fuggire dai loro padroni» esordì la regina di Roma.49Please respect copyright.PENANAyFQEcqPyRt
Giulia rabbrividì a quel chiaro avvertimento. Da quando il Germano fuggito dal carcere Tulliano aveva iniziato a liberare schiavi nelle campagne delle province romane, si erano verificate centinaia di ribellioni e tentate fughe - alcune riuscite - da parte di schiavi stanchi della vita disumana che erano costretti a fare. Quelli che venivano riacciuffati venivano sottoposti alla tortura della crocifissione, che poteva durare per giorni interi.49Please respect copyright.PENANAAU3BcBPOVS
Dalle finestre spalancate sui giardini della villa imperiale entrava il canto assordante degli storni che volavano in grossi stormi sui cieli di Roma. In quel momento avrebbe voluto essere uno di loro, per prendere il volo e fuggire lontano.49Please respect copyright.PENANANlBtOFqPv6
Deglutì a fatica e, dopo essersi fatta coraggio, rispose: «Giorni fa mi è capitato per caso di udire una conversazione tra Lidia e suo nipote Fabio, figlio del generale Lucio Caio Impervio...»49Please respect copyright.PENANANZZvwZuKCR
«Ti chiami Giulia, giusto? Ebbene Giulia, so chi è Fabio. Non farmi perdere altro tempo e dimmi qual era la natura del loro discorso» la interruppe spazientita la madre dell’imperatore.49Please respect copyright.PENANA3V9l2SS6OU
«Ecco, loro parlavano di un certo Rufus e di una giovane donna, forse una principessa, che questo Rufus teneva nascosta in una fattoria di sua proprietà nelle campagne di Cerveteri. Dicevano che la giovane è in pericolo, fin quando tu e Lucio continuerete a cercarla...»49Please respect copyright.PENANAKi7fR1kGvS
L’espressione dell’imperatrice, prima irritata e quasi annoiata, si fece improvvisamente attenta.49Please respect copyright.PENANAwBh7qFEyEf
«Sei sicura che la giovane in questione sia una principessa?» chiese, in tono eccitato.49Please respect copyright.PENANAtD0fehS2MI
«Ecco, io... mi sembra di aver udito che... insomma... credo di sì» farfugliò Giulia, in preda ad un panico crescente. Poi, vedendo il disappunto e il fastidio scesi sul volto dell’imperatrice, si affrettò ad aggiungere, sperando che quel nome le dicesse qualcosa: «La giovane si chiama Kyla.» E così sembrò essere, perché i tratti dell’imperatrice si ammorbidirono di nuovo.49Please respect copyright.PENANAvEuZRpDasd
«Avevi ragione a pensare che la tua informazione potesse essermi utile. Vale qualsiasi cosa speravi di ottenere in cambio» disse infatti.49Please respect copyright.PENANAurHWO8b89U
«Io in cambio non voglio niente...» balbettò Giulia.49Please respect copyright.PENANAyWaOoS0L9p
«Niente?» ripeté sorpresa la padrona di Roma.49Please respect copyright.PENANA0KwhOMermh
Giulia si limitò a stringersi nelle spalle. Non era per ricevere un compenso materiale che aveva deciso di rivolgersi a lei. Tutto ciò che voleva era vendicarsi di Fabio, eliminando la sua rivale in amore.49Please respect copyright.PENANAPzcdK1qVvT
L’imperatrice la scrutò a lungo. «Cosa ti ha fatto la tua padrona per farsi odiare così tanto da te?» chiese infine.49Please respect copyright.PENANAVnbJ6BcA2J
Il sangue di Giulia le si ghiacciò nelle vene. Solo in quel momento comprese appieno la reale portata delle conseguenze del suo gesto.49Please respect copyright.PENANAXeQjHcGCK4
«Lidia non mi ha fatto niente, è sempre stata gentile con me» si precipitò a dire. «Lei non c’entra niente con la ragazza, raccoglieva solo le confidenze di Fabio» aggiunse, nella speranza di allontanare dalla sua padrona l’ombra del pericolo che ora, a causa della sua sete di vendetta, sembrava stagliarsi su di lei.49Please respect copyright.PENANAjTko9Ctb8A
«E allora cosa ti ha fatto Fabio?» indagò nuovamente l’imperatrice, ostentando una calma che, di fatto, sembrava sul punto di perdere da un momento all’altro.49Please respect copyright.PENANAyxv23GwzkL
Giulia sentì le lacrime pizzicarle gli occhi. Ripensò alla tenerezza con la quale Fabio la stringeva a sé quando andava a trovarla, al piacere che traeva dalle sue carezze, dai suoi baci, e si lasciò sfuggire in un sospiro: «Credevo che mi amasse...»49Please respect copyright.PENANAzasfY90Ldt
«E questo cosa ha a che vedere con la principessa Kyla?»49Please respect copyright.PENANA0GiIz7F9v4
La voce dura dell’imperatrice la riscosse dai suoi pensieri. Giulia la guardò disorientata, indecisa se risponderle o meno.49Please respect copyright.PENANA5IYGO8WuaD
«Cominci a farmi perdere la pazienza, lo sai? Ti ho fatto una domanda ed esigo una risposta, adesso!» tuonò a quel punto quella, facendola trasalire.49Please respect copyright.PENANAEk6QvqMRgD
«Fabio veniva spesso a trovarmi ed io mi ero illusa che ci fosse qualcosa di più grande, tra noi. Ma mi sbagliavo. Ha smesso di giacere con me da quando ha iniziato a frequentare quella donna, solo che di lei si è innamorato. E io lo odio, per questo. Li odio tutti e due» rispose Giulia con un filo di voce, umiliata dal modo dispotico in cui l’imperatrice la trattava e anche a causa della rivelazione di natura intima che era stata costretta a farle.49Please respect copyright.PENANAqszbSetEyD
Le labbra dell’imperatrice si piegarono in un sorriso ambiguo, crudele e stranamente trionfante al tempo stesso, e Giulia ebbe la netta sensazione che, per qualche ragione, ella stesse traendo più piacere da quell’ultima notizia piuttosto che da quella inerente alla principessa e al luogo dove, presumibilmente, si trovava.49Please respect copyright.PENANAjqHwteHck3
“Che cosa ho fatto?” si chiese a quel punto, pentita.49Please respect copyright.PENANAXasgprNDnf
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CAITRIONA49Please respect copyright.PENANA0l8dBEbNs5
Caitriona si riempì una coppa di vino. Mentre aspettava il comandante della Guardia Aulica, tornò a sedere e rifletté con calma sulle informazioni che la sciocca serva dell’odiata Lidia le aveva dato, per una sorta di puerile capriccio.49Please respect copyright.PENANAU2WcZakTOR
Ovviamente, prima di gongolare della inaspettata fortuna che sembrava esserle piombata addosso, aveva bisogno di verificare l’informazione. Nel frattempo niente le impediva di esaminare la situazione, per capire, ammesso che l’insulsa ragazzina piagnucolosa dicesse il vero, come usare la cosa a suo vantaggio.49Please respect copyright.PENANAPqBR1DEsCG
Tante volte si era chiesta se i suoi occhi l’avessero tratta in inganno quando aveva creduto di aver visto il fantasma di Eilish tra la folla il giorno in cui Willigis avrebbe dovuto essere giustiziato, e ora conosceva finalmente la risposta: non aveva visto il fantasma di sua sorella ma la figlia in carne ed ossa.49Please respect copyright.PENANAMhQGRLbcPh
In altre circostanze non avrebbe avuto motivo di porsi il problema: sua nipote avrebbe fatto la stessa fine ingloriosa che era stata riservata ai suoi genitori. Ma le ultime allarmanti notizie giunte a Palazzo le imponevano di essere cauta nel prendere decisioni affrettate.49Please respect copyright.PENANAIPsHyCwHKH
Sebbene le scelte di suo figlio, all’inizio, fossero state ferocemente contestate sia da lei che da gran parte del senato, si erano infine rivelate giuste. A minacciare Roma non era più solo Lucio ma anche i Germani capeggiati dal figlio dell’Orso, che tutti fino a quel momento avevano erroneamente ritenuto morto o, comunque, inoffensivo. Eppure, nemmeno l’esercito massiccio che Giulio aveva richiamato a Roma poteva garantire l’incolumità dell’impero, minacciato ora su due fronti.49Please respect copyright.PENANAWOLrmVxzd8
Kyla, quell’inutile creatura con cui, a quanto sembrava, l’uomo per cui suo figlio aveva perso la testa si trastullava, avrebbe potuto fornirle l’unica garanzia di sopravvivenza qualora Roma fosse caduta, sia nel caso in cui a vincere fosse stato il figlio dell’Orso, sia che fosse stato Lucio. I rispettivi comandanti delle rispettive fazioni nemiche non avrebbero forse dato la vita, per lei? Così, se le cose si fossero messe male, avrebbe avuto un’ultima alternativa proponendo all’uno o all’altro uno scambio equo: la vita dell’odiata principessa per la sua e quella di suo figlio. Ora doveva solo scoprire dove si trovava la fattoria del centurione di cui parlava la serva di Lidia.49Please respect copyright.PENANAIq8yTnGQxN
Massimo Quinto, il comandante della sua guardia privata, arrivò mentre finiva di porsi quella questione. L’uomo le si mise di fronte, le fece il saluto e attese i suoi ordini.49Please respect copyright.PENANA6UxLVuearP
«Conoscevi il primipilo Rufus Rutilio?» gli chiese Caitriona.49Please respect copyright.PENANApbQazcRSAU
«Tutti conoscevano il centurione Rufus. È una sorta di leggenda tra i legionari, anche tra i pretoriani» rispose prontamente il comandante.49Please respect copyright.PENANA9VYVrf0HzM
Caitriona si rigirò la coppa di vino tra le mani e osservò distrattamente il contenuto del colore del sangue oscillare al suo interno.49Please respect copyright.PENANASKwx6DGjBD
«Voglio avere una lista completa e accurata di tutte le sue proprietà. Mi interessa soprattutto una fattoria che dovrebbe trovarsi nei pressi di Cerveteri» ordinò con calma, mentre un sentimento di trionfante esaltazione le riempiva il cuore.49Please respect copyright.PENANAafKULfnqom
Gli dei l’amavano. Non era la prima volta che si trovava in bilico tra il detenere il potere assoluto e rischiare la disfatta completa. Eppure, anche quando tutto sembrava perduto, in un modo o nell'altro finiva sempre per cadere in piedi. Certo, l'idea di perdere tutto non l’allettava, ma l'esperienza le aveva insegnato che nella vita si poteva sempre tornare alla ribalta, a patto di essere vivi.49Please respect copyright.PENANAAVPoGxA3kb
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