WILLIGIS42Please respect copyright.PENANAgfeWp8wiUy
Willigis non riusciva a prendere sonno. Sdraiato sul pagliericcio in una delle celle della scuola gladiatoria, continuava a ripensare a suo figlio, alle cose che si erano dette, all’emozione immensa e devastante che aveva provato nel trovarsi così vicino a lui.42Please respect copyright.PENANA6tOEh5RrKb
Su Giulio si dicevano molte cose. La maldicenza più frequente era che fosse un ragazzetto ambizioso e depravato, e che avesse usato la sua bellezza, che a Roma aveva ispirato decine di scultori, per circuire l’imperatore e farsi eleggere suo successore.42Please respect copyright.PENANAQh8meHZpwS
Rufus gli aveva detto che il ragazzo era anche un bravo soldato, che si era sempre fatto onore le volte in cui aveva partecipato a qualche azione militare, anche se ciò accadeva di rado, visto che l’imperatore lo costringeva a seguirlo in ogni suo spostamento.42Please respect copyright.PENANAdelv8ClM4a
Willigis, invece, aveva visto in suo figlio un ragazzo estremamente fragile, timido, confuso e manipolabile. Non sembrava il genere di ragazzo disposto a tutto pur di fare carriera, e se qualcuno lo aveva spinto in quella direzione, quella era stata senz’altro la donna senza scrupoli che lo aveva partorito, che glielo aveva strappato con l’inganno, privandoli entrambi del reciproco affetto.42Please respect copyright.PENANADvQz9v5HZl
Scattò a sedere emettendo un grugnito. Nel pensare a Caitriona era stato invaso da un violento sentimento di rabbia e odio. Lei era l’unica ragione per cui non aveva potuto rivelare al figlio la sua identità. 42Please respect copyright.PENANAnPFyTbGgnq
Era stato molte volte sul punto di farlo e ogni volta aveva dovuto fare violenza alla sua anima e mordersi la lingua per tacere al figlio la verità. Se lo avesse fatto, Giulio avrebbe probabilmente cercato di averne la conferma dalla madre e Willigis non dubitava affatto che, messa alle strette, quella serpe di donna avrebbe inventato qualcun’altra delle sue subdole storie per smentirlo, e alla fine, ne era sicuro, sarebbe riuscita a metterglielo contro. Lui e Giulio non avevano potuto abbracciarsi, non avevano potuto ritrovarsi come sarebbe stato giusto, ma il ragazzo aveva per lo meno dei buoni sentimenti nei suoi confronti, nei confronti di quel padre che non aveva mai conosciuto e di cui non sapeva nulla, e lui aveva preferito non inquinare l’idea, per altro vera e giusta, che si era fatto di lui.42Please respect copyright.PENANActlcWVPfL9
Una nuova ondata di feroce odio lo fece tremare. Willigis strinse i pugni, si sollevò in piedi e, gridando in maniera sommessa, colpì più volte la parete di mattoni della cella, e continuò a farlo fino a quando le nocche iniziarono a sanguinargli e il dolore lo costrinse a fermarsi.42Please respect copyright.PENANAJtNXn0g23R
Willigis aveva detto a suo figlio che la morte non lo spaventava affatto, ed era vero. Questo, però, non voleva dire che non gli importasse. Lui non voleva morire, voleva vivere per potersi vendicare, mettere le mani al collo della serpe caledone e fargliela pagare per tutte le malefatte che aveva commesso. 42Please respect copyright.PENANA9z8VoCZgvA
Appoggiò la fronte alla parete e, a bassa voce, invocò Odino: «Odino, padre di tutti gli dei e di ogni cosa che esiste al mondo, so di essere una persona spregevole e so che con il mio tradimento ho attirato la tua ira e il tuo sdegno. Fa’ di me quello che vuoi, puniscimi come meglio credi, ma concedimi di vivere ancora qualche giorno, solo qualche altro giorno, per potermi vendicare della donna che ha fatto di me l’uomo ignobile che sono diventato e che ha fatto del male a un’infinità di persone...»42Please respect copyright.PENANAXZtM4QNSXo
Colpì violentemente la parete col palmo della mano, poi si prese la testa tra le mani e tornò a sedersi sul pagliericcio adagiato su una specie di cassettone di pietra incastrato nel muro. E mentre se ne stava lì, a rimuginare sulle sue afflizioni, il silenzio della notte venne spezzato da un suono proveniente dall’esterno.42Please respect copyright.PENANAnVb7Thmv4N
Willigis drizzò la schiena e prestò la massima attenzione. Sembrava il ripetersi di un verso roco e stridulo, come il gracchiare di un corvo, suono abbastanza familiare ma alquanto improbabile, vista la tarda ora.42Please respect copyright.PENANAt8mmpsuCY0
Willigis si chiese se non fosse vittima di qualche allucinazione. Balzò nuovamente in piedi e si aggrappò alle sbarre della stretta finestrella della cella, che guardava su un cortile interno. Il gracchiare si ripeté tre o quattro volte, abbastanza perché Willigis, nonostante l’oscurità, riuscisse a identificarne la provenienza. Alla luce delle stelle e di una falce di luna, vide un grosso corvo nero che se ne stava appollaiato sul ramo di un albero di sughero e lo guardava con i suoi piccoli occhi scuri. Gracchiò ancora un paio di volte, poi spiccò il volo e, dopo un paio di battiti di ali, scomparve nel buio della notte.42Please respect copyright.PENANAsN67ogmnQw
Willigis sorrise, frastornato e incredulo.42Please respect copyright.PENANAN3bSUbKW0t
Che ci faceva un corvo a quell’ora della notte proprio davanti alla finestra della sua cella? 42Please respect copyright.PENANACmbv4xgQ5c
“Odino mi stava osservando” fu la conclusione di Willigis, ora pieno di fiducia e speranza.42Please respect copyright.PENANA4QO8JY2eVH
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KYLA42Please respect copyright.PENANAlWJNBlpU2D
Una strana e leggera nebbia avvolgeva gli alti edifici di marmo e mattoni. Le strade erano stracolme di gente. Le persone, pigiate una sull’altra, si spintonavano per guadagnarsi il posto in prima fila. Il frastuono delle loro voci era assordante, spaventoso, simile a quello di una battaglia. Ma quelle persone non stavano combattendo, stavano assistendo a un evento, una cerimonia di qualche tipo.42Please respect copyright.PENANAUWsA8x2uQA
Kyla, incuriosita, iniziò a farsi largo tra la folla, ma più provava a districarsi in mezzo a tutti quei corpi ammassati, più ne restava imprigionata. Era come tentare di farsi strada sulle sabbie mobili: più ti muovevi, più quelle ti avvinghiavano e tu ne rimanevi inevitabilmente intrappolato. Ma poi, in qualche modo, venne come vomitata fuori dalla calca di gente e lei si ritrovò su una strada lastricata, dove stava avendo luogo una qualche specie di processione. All’improvviso, dalla nebbia, sbucò fuori un carro dorato. Sopra vi era un uomo tutto impettito, vestito di una corazza di cuoio con inserti in oro e argento, un elmo che aveva in cima una specie di criniera rossa e un mantello, anch’esso rosso, che ondeggiava al vento e a causa dell’andatura del carro.42Please respect copyright.PENANAV5zFUcNUX7
E poi comparve lui. Legato al carro con grosse catene, l’Orso era costretto a seguire il suo aguzzino a piedi. Indossava la sua amata pelliccia e, sebbene fosse scalzo e sporco, camminava con la schiena dritta e la testa alta, e aveva un aspetto fiero e nobile.42Please respect copyright.PENANAtHOOFMUiug
Kyla avrebbe voluto correre da lui ma era come paralizzata, incapace di compiere il benché minimo movimento. Il generale le sfilò accanto sopra il suo bel carro dorato senza degnarla nemmeno di uno sguardo, come se fosse stata trasparente. Eppure era lì, in mezzo alla strada.42Please respect copyright.PENANAQaZPitlPIZ
“Forse non può vedermi e forse non mi vedrà nemmeno mio padre”, pensò atterrita. Ma poi, quando fu il turno del padre di passarle vicino, egli voltò il viso dalla sua parte e la fissò con uno sguardo colmo di amore. Le sorrise e le disse, con voce ferma e calda: «Non avere paura, piccola mia. Sono sempre vicino a te.»42Please respect copyright.PENANAdw4LCFd3uI
Gli occhi di Kyla si riempirono di lacrime. Avrebbe voluto correre da lui e abbracciarlo, ma qualche forza invisibile la teneva inchiodata al suolo. E quando il padre passò oltre, lei sentì un urlo disperato nascerle in gola. Così, con quanto più fiato aveva nei polmoni, gridò: «Athair!»42Please respect copyright.PENANAFIXk2q6qGv
E in quel preciso istante, tutti i lupi del creato iniziarono ad ululare.42Please respect copyright.PENANAnCnbjNMWUp
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Kyla si svegliò di soprassalto. Balzò a sedere, con il cuore che gli batteva impazzito nel petto e gli occhi ancora lucidi di pianto. Le ci volle un lungo istante per calmarsi e ricordarsi dove si trovava.42Please respect copyright.PENANAFNfyciEWFh
Quando tutto gli tornò alla memoria, si voltò a controllare che Sabina dormisse ancora. La trovò sul suo letto, puntellata sui gomiti, che la fissava con occhi pieni di terrore.42Please respect copyright.PENANAmd8BozPHsy
«Che c’è?» le chiese, fingendo di non comprendere per quale motivo fosse spaventata.42Please respect copyright.PENANATIeXe3l5WE
«Mi hai fatto prendere un terribile spavento. Urlavi come una forsennata» le spiegò la ragazza. Poi si precipitò da lei e si sedette al suo fianco. Le mise un braccio sulle spalle e le carezzò la testa.42Please respect copyright.PENANAbCHr3B8k2K
«Stavi di sicuro facendo un sogno terribile. Vuoi parlarmene?»42Please respect copyright.PENANAQinx5otpVZ
Kyla scosse la testa. «Non me lo ricordo» mentì.42Please respect copyright.PENANAPv00JKrCPE
«Non avrei mai dovuto lasciarmi convincere a parlarti dei giochi, ieri. Per questo mio padre ti aveva vietato di venire con noi ad assistervi, perché temeva per la tua salute. Ed io, stupida, ti ho detto tutto, del combattimento tra i due Germani e del tragico epilogo che ha avuto...»42Please respect copyright.PENANAtdaW6Udr9l
Kyla, preoccupata per le parole della giovane ispanica, intuendone i pensieri, le afferrò le mani e la guardò in maniera supplice.42Please respect copyright.PENANA43UGCVOnKJ
«Sto bene, Sabina, devi credermi. Si è trattato solo di un sogno, un sogno poco importante, dal momento che nemmeno ne ho più memoria...» cercò di convincerla.42Please respect copyright.PENANAJ0GunqQOMA
La giovane, tuttavia, scosse la testa e replicò con fermezza: «No che non stai bene. Mio padre mi scuoierebbe viva se sapesse che ti ho raccontato di ieri. So che ti avevo promesso che avrei cercato di convincerlo a farti assistere al Trionfo dell’imperatore, oggi, ma non posso farlo. È per il tuo bene, lo capisci?»42Please respect copyright.PENANAkhrt6yXiF0
Kyla avvertì le lacrime agli occhi ma si sforzò di non piangere. Sì, capiva i sentimenti della ragazza, che non l’aveva mai trattata come una schiava ma, anzi, alla stregua di una sorella. Perciò, dopo un breve silenzio, annuì con la testa. Non l’avrebbe costretta a intercedere in suo favore sapendo quanto genuinamente si preoccupava per lei, ma avrebbe comunque trovato il modo di recarsi nel luogo in cui si sarebbe svolto il trionfo di cui tutti parlavano, che era poi la ragione per cui si erano recati a Roma.42Please respect copyright.PENANA57mHSMMLc9
Il sogno che aveva appena fatto era ancora terribilmente nitido nella sua mente. Suo padre era morto, lo sapeva bene, ma sentiva che doveva assistere a quell’evento, che doveva essere presente quando il carro del generale Lucio Caio Impervio, l’assassino di sua madre, di suo padre e di tutta la sua gente, avrebbe sfilato per le strade di Roma, tronfio nella sua preziosa armatura, come se fosse stato un eroe meritevole di vivere per sempre nella memoria del mondo.42Please respect copyright.PENANAwxysSZKBVw
«Sì, lo capisco. Ve bene, resterò a casa anche oggi» rassicurò la sua padroncina.42Please respect copyright.PENANA8hXT8KreVD
Ciò nonostante, mentre pronunciava quelle parole mendaci, in cuor suo escogitava un piano per uscire di casa senza destare sospetti.42Please respect copyright.PENANAw69H38KwqO
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LUCIO42Please respect copyright.PENANAXgxb3VxHQb
Lucio si avvicinò al carro, dietro il quale era già stato legato il Germano traditore, con andatura sostenuta.42Please respect copyright.PENANAHK1cMhA5WT
Era di pessimo umore e non faceva nulla per nasconderlo.42Please respect copyright.PENANANd3ilH9Ae6
Quello non era il “suo” trionfo ma dell’imperatore, che infatti, in qualità non solo di sovrano ma anche di generale, apriva la fila dei trionfatori.42Please respect copyright.PENANAAPKHW0zEQe
In realtà, ciò che più lo irritava era che il Germano, col suo rigurgito di orgoglio di barbaro nell’arena, gli aveva precluso la possibilità di indossare la pelliccia dell’Orso, come il piano originale prevedeva.42Please respect copyright.PENANAemth5RfieL
Marciare per Roma con indosso la pelliccia che aveva reso popolare il nemico più temuto dell’impero gli avrebbe attribuito nuovi onori, nonostante quel trionfo non fosse dedicato a lui. Tutti ne avrebbero parlato per molti anni e, forse, se ne sarebbe avuta memoria eterna. 42Please respect copyright.PENANArVL4MY6UfV
E ora, la dannata pelliccia si trovava sulle spalle del dannato traditore.42Please respect copyright.PENANAPyIHfCFTCE
Lucio gli lanciò un’occhiata obliqua e salì sul carro, tronfio e indispettito.42Please respect copyright.PENANAhcTHVlx5np
«Non credevo che avrei più rivisto la tua faccia, Romano» udì la voce del Germano alle sue spalle, col solito irritante tono sarcastico.42Please respect copyright.PENANAwBVaU1r3MJ
«È giusto quello che stavo pensando» replicò Lucio infastidito. Si era riproposto di non rivolgergli la parola, ma non aveva fatto i conti col carattere insolente del barbaro. Decise di sfruttare l’occasione, probabilmente l’ultima, per fargliela pagare, sia per averlo tradito sia per averlo defraudato, seppur involontariamente, della pelliccia. Così ruotò un poco il busto e, guardandolo dall’alto in basso, chiese, in tono crudele: «Sei poi riuscito ad incontrare tua moglie e tuo figlio?»42Please respect copyright.PENANA5PsGxWsFgS
Il Germano non rispose ma, dallo sguardo carico di odio e dal modo i cui digrignava i denti, comprese di aver centrato il segno.42Please respect copyright.PENANAgIHV3et2pN
Quasi aveva sperato che il Germano avrebbe finalmente chiuso la bocca, d’ora in avanti. Invece quello, dopo una manciata di secondi, aggiunse: «Sai, il guanto di bronzo ti dona ma la benda sull’occhio, cazzo, quella è il massimo, una cosa che non si vede tutti i giorni.»42Please respect copyright.PENANASm6Z1A9PTa
Ora fu il turno di Lucio di digrignare i denti. Non si era mai abituato all’idea di essere diventato orbo di un occhio ed era una cosa sulla quale non permetteva a nessuno di scherzarci sopra, in sua presenza o meno.42Please respect copyright.PENANARtLQkod6cj
L’idea di estrarre il gladio e infilarlo nella gola del traditore per farlo tacere una volta per tutte gli attraversò la mente, ma, grazie agli dei, una manciata di secondi dopo aver formulato quel pensiero le buccine segnarono l’inizio della parata.42Please respect copyright.PENANAiv9tC2Mwy5
«Goditi questi istanti, Germano, perché sono gli ultimi che ti è concesso di vivere» non riuscì a trattenersi dal dirgli.42Please respect copyright.PENANAQz0mQHhDlA
E, stavolta, il traditore non ebbe nulla da ribattere.42Please respect copyright.PENANAZEZYPmNwtV
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GIULIO42Please respect copyright.PENANADvQF5oaHca
Quando le buccine suonarono l’inizio della cerimonia, Giulio, affacciato ad una delle terrazze del palazzo imperiale dalla quale si aveva un’ampia panoramica di Roma, avvertì una fitta dolorosa nello stomaco.42Please respect copyright.PENANA0sDlOWd6su
Così come si era rifiutato di presenziare al banchetto della sera prima, si era oltremodo rifiutato di affiancare Adriano durante il trionfo.42Please respect copyright.PENANAb5WBNh2CjL
Questo suo rifiuto aveva mandato Cesare su tutte le furie, ma Giulio si era mostrato irremovibile nella sua decisione ed era rimasto a palazzo.42Please respect copyright.PENANA7GP4mGXOAS
Stringeva tra le dita il collare che era appartenuto al padre e pensava al Germano, Willigis.42Please respect copyright.PENANAkLlL1fp8TY
Si sentiva combattuto tra la volontà di dissociarsi totalmente dalla presa di posizione del suo amante e la voglia di correre in cima al Colle Capitolino, ai piedi del Tempio di Giove, dove da lì a poco sarebbe avvenuta quella ingiusta esecuzione.42Please respect copyright.PENANAxrAQfF2G9J
Quando, quattro anni prima, aveva assistito impotente alla morte dell’Orso, aveva sentito una parte di sé lacerarsi, andare in frantumi, come se si fosse trattato di una persona a lui intima, cara, e non uno dei più acerrimi nemici di Roma.42Please respect copyright.PENANAQiNubxazPM
Sebbene si rendesse conto dell’assurdità di quel pensiero, non era mai riuscito a liberarsi dalla spiacevole sensazione che si fosse trattato di un omicidio e non di un atto di giustizia.42Please respect copyright.PENANALBgYVozrwH
Ed ora provava la medesima cosa.42Please respect copyright.PENANA4zQ1IS6Jn3
Uno stormo di uccelli si innalzò in volo e riempì con un fragore assordante i cieli di Roma. Giulio chiuse gli occhi e offrì il viso alla luce del sole del primo mattino, ancora tenue ma già calda.42Please respect copyright.PENANAdmOWASDpvI
“Chi voglio essere, oggi?” si chiese. 42Please respect copyright.PENANAG7MUarXN9M
Poi si mise il torque al collo. Quella era la sua risposta.42Please respect copyright.PENANABLffpuTXhl
Una manciata di minuti più tardi, scortato da due guardie pretoriane che gli aprivano un varco tra la folla, risaliva la Via del Trionfo, in direzione del Campidoglio.42Please respect copyright.PENANA5Vr0fPrP8i