KAYDEN51Please respect copyright.PENANAsyzWzat6eB
Erano arrivati al confine nel pomeriggio e ora se ne stavano nascosti in un fitto bosco di betulle poco distante da dove una volta sorgeva Trimontium, ad aspettare che facesse buio per varcare il muro e sconfinare su suolo germanico.51Please respect copyright.PENANA2rCDoHdxJx
Adrian era particolarmente nervoso, ed era comprensibile. Si trovava ormai a poche miglia dalla moglie e, nonostante comprendesse l’importanza di portare a termine l’incarico che gli era stato affidato e raggiungere Kaleva per consegnargli la pelliccia, non poteva fare a meno di sentirsi irrequieto.51Please respect copyright.PENANAsFKv3WTyVn
Anche Kayden si sentiva particolarmente nervoso, ora che si avvicinava il momento per Adrian di sapere la verità riguardo alla tragedia che lo aveva investito, di cui lui era a conoscenza da mesi ma che non aveva potuto rivelargli.51Please respect copyright.PENANASA9T3F1XCM
Così, mentre Adrian e gli altri approfittavano della sosta per riposare, decise di allontanarsi dall’accampamento per cercare un posto dove potersi lasciare andare completamente, anche se per breve, senza essere osservato.51Please respect copyright.PENANA2k2XMHTkrC
Quando si fu debitamente allontanato, sedette sul terreno vicino ad un poderoso albero di quercia e si coprì il volto con le mani. Dubbi e incertezze tornarono a dilaniarlo.51Please respect copyright.PENANAos1BZCtDZe
“Sai bene che non deve saperlo ora” udì all’improvviso la voce di Kentigern nella sua testa.51Please respect copyright.PENANANajkMZgzFX
“Se glielo taccio, non mi perdonerà mai...” replicò amaramente Kayden.51Please respect copyright.PENANAAI58ztJQG8
“Non ti perdonerebbe in ogni caso. Ti accuserebbe di esserti deciso a dirglielo troppo tardi.”51Please respect copyright.PENANAITJ3dKLjjL
Kayden chiuse gli occhi ed emise un profondo respiro. “Lo perderò per sempre?” chiese, pur conoscendo la risposta.51Please respect copyright.PENANAiNO4UgWawa
“Non è forse il destino di ogni druido quello di vivere in solitudine, privato di ogni affetto ed estraniato dal resto del mondo?”51Please respect copyright.PENANALSLx5yrjtZ
“Adrian non voleva andare a Roma. Voleva rimanere al fianco del principe e combattere insieme a lui. Avrebbe mandato qualcuno a prendere la sua famiglia per averla vicino. Forse Enya avrebbe perso lo stesso il bambino, ma se avesse avuto il marito al suo fianco magari avrebbe avuto la forza necessaria a combattere per restare viva. Ora, invece, Adrian ha perso la moglie e io perderò lui. Mi chiedo se ne sia valsa la pena. Tutto questo sacrificio si rivelerà davvero utile?” contestò, amareggiato.51Please respect copyright.PENANAQZVdQBU4lV
“Il principe Kaleva è un guerriero formidabile, ma non avrebbe alcuna speranza di vincere contro un impero potente come Roma senza un vasto esercito al suo seguito. Saranno la pelliccia e la fama del padre a procurargli quell’esercito. Perciò, giovane Cumhachdach, sì: tutti i vostri sacrifici si riveleranno non solo utili, ma indispensabili.”51Please respect copyright.PENANAvDFEgzqDH3
Kayden si alzò stancamente in piedi. La neve che ora cadeva copiosa si era accumulata sulla sua testa e sulle sue spalle. Kayden se la scrollò di dosso, come avrebbe voluto fare col dolore che gli si era depositato nel cuore.51Please respect copyright.PENANAHgw7CFJcRV
“Forse è così, forse non esiste altra via per sconfiggere Roma. Ciononostante Adrian dovrebbe saperlo e dovrebbe saperlo da me, da suo fratello.”51Please respect copyright.PENANA7n220AjFr3
“Allora ogni cosa sarà persa, giovane Cumhachdach. Perfino i vostri sacrifici saranno stati inutili. Adrian abbandonerà la sua missione e in un gesto di folle rabbia darà fuoco alla pelliccia. E anche se in un secondo momento deciderà di affiancare il principe, Kaleva non raggiungerà mai Roma e tutti e due moriranno in Gallia. Anche il giovane imperatore ora al potere cadrà nella guerra civile che Roma si appresta ad affrontare e l’uomo che gli succederà sarà così spietato e crudele da piegare tutto il mondo alla sua tirannia. Tornerà in Britannia e nelle Terre del Nord e sterminerà interi popoli. E tu sai di chi sto parlando, perché lo hai già visto, Cumhachdach. Lo hai visto tanto tempo fa.”51Please respect copyright.PENANAsySHqeeqV2
Kayden annuì afflitto. “Sì, l’ho visto tanto tempo fa e non avrei mai voluto farlo. Non avrei voluto vedere nemmeno la morte di mia madre, né quella di Isabel, e di Ailisa, e di Enya. Sono stanco di vedere cose che nessun altro può vedere, stanco di dover assistere alle tragedie della gente e dovermi fare carico di tutto il dolore di quelli che restano in vita. Sono stanco di sacrificare me stesso e gli altri, di essere usato dagli dei perché possano continuare a giocare con le nostre vite. Vorrei essere ignaro di tutto come chiunque altro e preoccuparmi solo delle mie personali afflizioni.”51Please respect copyright.PENANAIvXA5BdREB
“Tu hai un potere enorme, Cumhacdhach, un privilegio che gli dei concedono raramente e solo a persone speciali come te. Per questo, infine, farai la cosa giusta. La farai perché tu sei Cumhachdach il Potente, la tua forza non risiede solo nel tuo potere, ma anche nella capacità di capire quali sono le priorità e sopportare qualsiasi cosa, per il bene dell’umanità.”51Please respect copyright.PENANAvwVERCuvSr
“Non è un privilegio, solo una condanna” disse stancamente Kayden, pensando al dolore che avrebbe procurato al fratello tacendogli la tragedia dalla quale era stato toccato, di cui era ancora ignaro e che avrebbe appreso più avanti, da qualcun altro. Adrian non glielo avrebbe mai perdonato ed era quasi certo che la loro rottura si sarebbe rivelata insanabile. Si portò nuovamente le mani sul viso e vi gemette dentro. Dopodiché si strofinò gli occhi con rabbia e ripeté, ad alta voce: «Non è un privilegio, solo una condanna.»51Please respect copyright.PENANAANwVQlvraD
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KALEVA51Please respect copyright.PENANA3J5OOy04eR
«Sei davvero sicuro che sia la cosa più giusta da fare?» gli chiese per l’ennesima volta Wolfgang.51Please respect copyright.PENANANrydXyh3bH
Kaleva sollevò lo sguardo sul villaggio di Virghe, la cui sagoma si stagliava ora di fronte a lui in tutta la sua imponenza, con le alte e robuste palizzate di legno che correvano lungo tutto il perimetro del villaggio e le torrette di guardia disposte a distanze regolari, ciascuna presidiata da una coppia di guerrieri. Niente di lontanamente simile alla maestosità della Valle dei Lupi, ma comunque di forte impatto visivo. 51Please respect copyright.PENANAxIR5ssxKmD
Il vento gelido dell’est, che soffiava impetuoso da giorni, sferzava gli stendardi innalzati sopra le torrette, facendoli frusciare e schioccare.51Please respect copyright.PENANAHRtl25Vkdq
Kaleva strinse i pugni e fece scrocchiare le dita, un gesto ricorrente che faceva inconsciamente quando era teso o semplicemente assorto in riflessioni profonde. Ancora una volta si chiese, come faceva spesso prima di prendere decisioni importanti, come il padre avrebbe affrontato la cosa, e ancora una volta si diede la stessa risposta: lui non avrebbe mostrato tentennamenti né indecisioni. Si sarebbe recato a Virghe - il suo villaggio di origine - e avrebbe ucciso tutti quelli che vi dimoravano, inclusi le donne e i bambini. E la stessa sorte sarebbe capitata a tutti i villaggi circostanti che avevano deciso di sostenere gli anziani traditori e gli avevano voltato le spalle durante l’ultima guerra contro i Romani.51Please respect copyright.PENANAxtvHu0mYmg
Ma Kaleva non era suo padre e se c’era anche solo un modo per scongiurare una guerra fratricida e salvare quante più vite possibili, lui aveva il dovere di provarci.51Please respect copyright.PENANA6kC8d7QIjT
«Sì, ne sono sicuro» rispose quindi alla domanda del vecchio e fedele guerriero.51Please respect copyright.PENANANcB5bjeVd2
Wolfgang grugnì scuotendo la testa. «Quei bastardi sono degli sporchi traditori. Anziché dare manforte a tuo padre quando era assediato hanno approfittato della situazione per usurparlo. Cosa speri di ottenere da loro? Come fai ad essere così sicuro che non abbiano accettato di incontrarti solo per poterti uccidere senza dover fare lo sforzo di affrontarti in battaglia?»51Please respect copyright.PENANAcOlof9lri2
«È un rischio che sono disposto a correre se questo può salvare delle vite, Wolfgang. In mezzo a loro ci sarà pure qualcuno che non sia d’accordo con chi ha preso la decisione di tradire il proprio re e i propri fratelli. Magari uomini che, cinque anni fa, erano troppo giovani per potersi ribellare e sono stati costretti a seguire i loro padri senza condividerne le scelte» ribatté Kaleva, pensando ad Adrian e al suo esercito di giovani mercenari germanici che avevano preso la dolorosa quanto giusta e coraggiosa decisione di abbandonare le proprie famiglie per appoggiare l’Orso.51Please respect copyright.PENANAE8xyGVKJHf
«Sei ostinato come tua madre e impulsivo come tuo padre. E come ho fatto con loro, nonostante io non sia d’accordo con te, ti appoggerò fino alla fine, qualsiasi cosa tu deciderai di fare. Spero solo non doverti piangere troppo presto, ragazzo. Che diamine, ti ho appena ritrovato!»51Please respect copyright.PENANAQQd1ZVfEHD
«Non succederà, Wolfgang. Non mi piangerai. Non oggi per lo meno. Forse gli anziani traditori non mi ritengono degno di regnare ma sono pur sempre un Adelingo e come tale ho ogni diritto di convocare un’assemblea per esporre le mie argomentazioni. Non credo che tramino alle mie spalle. Saranno dei vili traditori ma restano pur sempre Germani e, in quanto tali, rispetteranno le antiche tradizioni del nostro popolo.»51Please respect copyright.PENANAiqwdcvdAnv
Wolfgang sospirò. «Ne ho viste troppe in vita mia per poter avere la tua stessa fiducia, Kaleva. Ho visto fratelli uccidere i propri fratelli, padri maledire i propri figli, madri vendere le proprie figlie e re tradire i propri sudditi in cambio di un pezzo di pane o per avere salva la vita, o anche solo dinanzi a promesse di una posizione più elevata. Spero tu abbia ragione sulla faccenda della nobiltà germanica perché, se devo essere onesto, in questo momento la ritengo solo una colossale stronzata.»51Please respect copyright.PENANAjdlZfU0jtt
«Bene» replicò senza scomporsi Kaleva. «L’unico modo che abbiamo per sapere chi ha ragione è andare a verificare. Perciò, cosa stiamo aspettando?» concluse. Dopodiché spronò il suo cavallo verso le porte del villaggio, seguito dal riottoso ma sempre fedele anziano guerriero.51Please respect copyright.PENANASwM5z3x0Aj
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Kaleva sedeva ben dritto sulla schiena, con gli avambracci sul tavolo. Sulle ampie spalle, sopra il mantello, indossava una pelliccia di lupo che lo rendeva ancora più massiccio.51Please respect copyright.PENANAYjFsbgAm6j
Gli occhi di tutti i presenti erano puntati su di lui. Oltre a lui e a Wolfgang vi era un’altra decina di persone, tra anziani e Adelingi. Tutti attendevano, in un riverente silenzio, che si decidesse a prendere parola. Perfino Radvico, il re fantoccio, che sedeva di fronte a lui all’altro lato del tavolo ostentando un contegno dignitoso, non si azzardava ad aprir bocca, come ci si sarebbe in realtà aspettato dal regnante. 51Please respect copyright.PENANAZP1fQFTO16
Kaleva fece un lungo respiro. Nel gonfiare il petto percepì il peso della Pietra del Sole che teneva a contatto con la pelle, sotto il Kyrtill. Questo gli diede ulteriore coraggio.51Please respect copyright.PENANAWB2rUZzaW3
«Avrei voluto trovarmi in mezzo a voi in altre circostanze, come vostro re e non come vostro nemico. Se sono qui, oggi, è per chiedervi la ragione della vostra insensata e terribile decisione di dividere il nostro popolo. I Germani devono continuare a rimanere sotto un unico regno, guidati da un unico re, quello legittimo» esordì quindi guardando a turno ciascun uomo presente nella sala, ignorando volutamente Radvico e soffermandosi invece particolarmente su Alfger, l’anziano che più di chiunque altro aveva osteggiato suo padre quando era in vita e che era probabilmente il maggiore responsabile della profonda spaccatura tra il popolo germanico.51Please respect copyright.PENANA8zC0yDCfN3
Dopo una lunga pausa, Radvico disse: «Sono contento che tu sia vivo, Kaleva. Tutti pensavamo che fossi morto e tutti ne eravamo addolorati. Nel frattempo siamo stati costretti a prendere decisioni importanti, per il bene del nostro...»51Please respect copyright.PENANAbFKlhLr6Jo
«Perché ti rivolgi a me come se ne avessi il diritto, Radvico? Ti ho forse interpellato? Qualcuno qui sarà tanto stupido da chiamarti re, ma ai miei occhi non sei degno nemmeno di essere definito un Adelingo» lo interruppe bruscamente Kaleva, penetrandolo con uno sguardo colmo di disprezzo. Dopodiché, noncurante della tinta paonazza scesa improvvisamente sul volto dell’uomo, si voltò a guardare Alfger e proseguì, dicendo: «È da te che esigo delle risposte, Alfger, non dal re fantoccio che hai fatto eleggere al posto mio. Tutti sanno che non hai mai approvato le scelte di mio padre, che le hai sempre osteggiate, e ora sono qui per darti l’occasione di farmi conoscere il tuo punto di vista direttamente dalle tue labbra, prima che io prenda una decisione in merito a tutta questa incresciosa faccenda.»51Please respect copyright.PENANAu1r7gc0gja
Alfger gli restituì uno sguardo glaciale e replicò, impettito: «Visto che sai già ogni cosa, non c’è motivo che io aggiunga altro. Tuo padre avrebbe dovuto riunire i clan anziché decidere da solo che scendere in guerra contro i Romani fosse la cosa più giusta da fare.»51Please respect copyright.PENANAPRrYRaXv4w
«Andiamo, Alfger, non trattarmi come se fossi uno stupido ragazzino. Sappiamo bene tutti e due che la tua inimicizia con mio padre ha radici ben più profonde e lontane. Ad esempio, mi risulta che non eri presente alla mia Cerimonia del Nome quando fui presentato a Odino e a tutta la comunità germanica quale primogenito del re e suo legittimo successore.» A quel punto Kaleva allargò le braccia fingendo sincero interesse, e aggiunse: «E dunque spiegami il motivo di tale inimicizia, sono curioso di conoscerlo.»51Please respect copyright.PENANA7K0aq0OB9q
«Tuo padre fu sleale verso il suo stesso popolo. Nonostante il rifiuto dei Caledoni di appoggiarci in guerra decise lo stesso di unirsi in matrimonio con la figlia del re traditore e mischiare quella razza indegna con la nostra.»51Please respect copyright.PENANABr5SXHRqI8
«Fu il padre Akon a prendere quella decisione» contestò Kaleva, controllando a stento la rabbia che ora sentiva montare dentro di lui.51Please respect copyright.PENANAu8QOqWMQLR
«Akon non si sarebbe mai sognato di farlo se avesse saputo prima in quale modo codardo i Caledoni ci avrebbero voltato le spalle. Inoltre, il suo unico scopo era quello di usare i Caledoni a nostro vantaggio, non farli divenire nostri pari. E, di sicuro, non avrebbe mai permesso di mischiare le loro usanze alle nostre, né di permettere a dei stranieri di scalzare i nostri.»51Please respect copyright.PENANAOZRm3Z4ptW
«Quindi, alla fine, è solo questa la questione. Hai deciso di spezzare la linea di successione e mettere un altro re sul trono che mi spetta di diritto solo perché nelle mie vene scorre sangue caledone. Non è così?»51Please respect copyright.PENANAkHCnqJqWFZ
Alfger strinse le mascelle ma non rispose nulla.51Please respect copyright.PENANAOzsbGocwOM
Il vento burrascoso aveva acquistato ulteriore forza e ora imperversava sulla capanna nella quale stava avendo luogo l’assemblea, sibilando minaccioso e facendo scricchiolare le assi in legno della struttura. Sembrava quasi che Odino, indignato con gli uomini al suo interno, fosse determinato ad abbatterla. 51Please respect copyright.PENANAoiz0jlGWUu
Kaleva scosse la testa, disgustato. «È da quando sono nato che ho a che fare con questa merda» sospirò amareggiato dopo una breve pausa. Poi, rivolgendosi a tutti i presenti, aggiunse: «Sapete, in questi ultimi anni ho potuto apprendere a fondo la cultura e la religione dei nostri cugini norreni, e ho scoperto una cosa davvero curiosa: che ci sono più differenze che similitudini tra di noi. La lingua, per iniziare con un fatto incontestabile. La lingua norrena ci viene insegnata da bambini ma non è la nostra lingua comune e di fatto non ci appartiene, o mi sbaglio? E vogliamo parlare della fede? Oh sì, i Germani, come i Norreni, credono fermamente in Odino, padre di tutti gli dei e degli uomini, e in Thor, il dio del tuono e della tempesta. Eppure i Norreni non conoscono Vingedorr, il nostro dio della guerra. E qualcuno di voi conosce forse Frey o Freya? I loro Berserkir sono i nostri Adelingi, ma non bisogna necessariamente essere un nobile per poterne fare parte. E ancora, mentre noi ci arroghiamo il diritto di offrire da soli i nostri sacrifici agli dei, nella Terra dei Giganti questo compito è relegato esclusivamente ai sacerdoti, perché credono che sia necessario essere puri nel cuore, nel corpo e nello spirito per potersi accostare a loro. Delle nostre feste e dei nostri riti i Norreni non sanno quasi nulla, e noi abbiamo perso quasi ogni memoria delle loro usanze. Su una cosa, tuttavia, ti troveresti pienamente d’accordo con loro, Alfger: i Norreni da sempre non si mischiano con altri popoli. Li razziano, qualche volta allargano i loro confini, ma gli uomini non sposano le donne dei popoli sottomessi e le donne stanno ben attente a non rimanere incinte dei loro uomini, perché sanno bene che, se questo accadesse, i figli verrebbero allontanati dal villaggio di appartenenza e abbandonati alla morte. Ma, allora, visto che proveniamo dallo stesso popolo, come è possibile che ci siamo allontanati tanto dalle nostre origini? Tu lo sai, Alfger?»51Please respect copyright.PENANAiszBIJGE1s
«Il tempo ha il potere di cambiare molte cose...» spiegò debolmente l’anziano, il cui colore del volto si era fatto di un viola scuro.51Please respect copyright.PENANAXeqLt3WH24
«Non è stato il tempo a cambiare le cose, Alfger, ma le diverse culture che abbiamo assorbito nel corso dei secoli. Quando, più di cinque secoli fa, decidemmo di lasciare la Scandinavia e approdammo sulle Terre del Nord, su questa parte dell’isola abitavano altre tribù. I Pitti, ad esempio. E i Briganti. E i Vacomagi, e i Cornavii, e altri ancora. E dove sono ora tutte quelle genti? Sono tutte presenti in questa sala. Li portiamo nelle nostre vene, ecco dove sono. Tu, Alfger, discrimini i Caledoni, l’ultima tribù originaria di queste terre, ma chi può dire se il tuo nobile sangue germanico non sia stato a sua volta diluito da quello dei popoli che abitavano su quest’isola prima del nostro arrivo? E tu, Radvico? E voi? Chi di voi si sente di dire, con assoluta certezza, che nelle proprie vene scorra puro e incontaminato il sangue dei nostri antichi padri?» chiese a quel punto Kaleva a tutti gli astanti, guardandoli di nuovo uno ad uno. Nessuno si sentì di replicare nulla, così Kaleva prese di nuovo parola e aggiunse: «Tutti noi non siamo altro che la somma di un’infinità di altri popoli, con le loro lingue e culture e tradizioni diverse. E questo non ci ha annientati o indeboliti, tutt’altro: ci ha resi più forti, ha fatto di noi i Germani che siamo oggi. Mio padre questo lo sapeva molto bene, ecco perché credeva fermamente di poter unificare in un solo popolo Germani e Caledoni. Ed io non permetterò che un piccolo e mediocre uomo come te, Alfger, distrugga i sogni di un uomo grande qual è stato mio padre, il re Orso che ha raggiunto ogni angolo di mondo con la sua fama.51Please respect copyright.PENANAuxQK2RRuEK
Ma, per tua fortuna, io non sono mio padre. Se ci fosse stato lui al posto mio, tu e tutti i tuoi sostenitori sareste già morti, insieme alle vostre famiglie. Io invece sono disposto a mostrarvi clemenza, perché la sola idea di sollevare la mia mano contro i miei stessi fratelli mi inorridisce. Vi risparmierò, a patto che tu e i tuoi uomini rinsaviate, Alfger, e mi restituiate ciò che è mio di diritto: il Regno delle Terre del Nord.»51Please respect copyright.PENANAQwijRS00Dz
Alfger si sollevò lentamente in piedi e fissò Kaleva con una luce furiosa nei piccoli occhi del colore del ghiaccio, che la vecchiaia aveva reso opachi.51Please respect copyright.PENANAlc6kMKWmV0
«Sì che sei come tuo padre, principe Kaleva: stupido, presuntuoso e arrogante. Tu non hai alcun diritto sul regno delle Terre del Nord. Tuo padre perse quel diritto anni fa, quando mise gli interessi dei Caledoni sopra quelli dei suoi stessi fratelli e prese decisioni avventate senza prima ascoltare e conoscere la volontà del suo popolo. Dici di non voler iniziare una nuova guerra ma al tempo stesso ci minacci di distruggerci tutti se rifiutiamo di piegarci al tuo volere. Se è la guerra che vuoi, la guerra è ciò che avrai. Odino ti chiederà conto del sangue degli uomini innocenti che sarà versato a causa tua.»51Please respect copyright.PENANA6Qgba6UGq0
Anche Kaleva si sollevò in piedi. «Non hai il diritto di parlare per tutti, Alfger» disse, tornando ancora una volta a farsi una panoramica dei presenti con un’espressione greve e addolorata sul volto.51Please respect copyright.PENANAejl1j8eItL
«Tutto quello che voglio è che il popolo germanico resti unito. Un regno diviso è un regno destinato a crollare. Non permettete che accada. Io non posso permetterlo... Perciò, fratelli miei, non costringetemi ad impugnare le armi contro di voi.»51Please respect copyright.PENANArk0V4nGODs
Qualcuno abbassò la testa, qualcun altro iniziò a scuoterla. Un sommesso mormorio si sollevò nella stanza, ma nessuno trovò il coraggio, o la voglia, di rispondere alcunché alla sua sentita implorazione, e Kaleva iniziò a temere che Wolfgang avesse ragione, che aver tentato di far leva su quei cuori ottusi era stata una fatica vana.51Please respect copyright.PENANApfbxQ72QSE
«Hai avuto la tua risposta. Ora vattene, principe dei Caledoni» gli intimò con disprezzo Alfger. E Kaleva, comprendendo di non avere altro motivo per restare, fece suo malgrado quanto gli era stato ordinato. Prima di uscire dalla capanna, però, si avvicinò all’anziano Adelingo e gli promise, spietato: «Lo giuro sui miei avi, Alfger: infilzerò la tua testa ad un palo. Ma prima ti aprirò la schiena e da lì tirerò fuori i tuoi organi vitali. Avrai una morte lenta e dolorosa e io resterò a guardarti mentre brinderò col tuo sangue, fino a quando avrai esalato l’ultimo respiro.»51Please respect copyright.PENANAjx5XXGaVBi