EILISH103Please respect copyright.PENANAagTeDVrpgZ
Eilish aveva osservato attentamente i romani per tutto il giorno.103Please respect copyright.PENANARTDi4BMLfI
La loro presenza al villaggio l’atterriva e la incuriosiva allo stesso tempo. Erano lì per portare un messaggio di pace, o per annunciarne uno di guerra?103Please respect copyright.PENANArUrtWQ2g5H
Proprio non riusciva a stabilirlo.103Please respect copyright.PENANAZ9x74SzUk5
Non afferrava una parola di quello che dicevano e suo padre continuava a ignorare le sue domande in proposito. Comunque, in linea di massima, sembravano rilassati e cordiali, e questo era qualcosa che faceva sperare in meglio.103Please respect copyright.PENANAwlPbUbuwAZ
I due stranieri erano incredibilmente diversi tra di loro, nel fisico, nel parlare e in ciò che indossavano. Aveva sentito dire dai mercanti che i romani erano piccoli di statura, quindi stabilì che il capo fosse il vecchio, quello più basso, con la mascella volitiva e lo sguardo severo. Dei due era quello che più le incuteva timore, soprattutto a causa degli sguardi intensi che le lanciava di tanto in tanto e che la mettevano profondamente a disagio.103Please respect copyright.PENANAgR2zLi53nI
L’altro, invece, quello più alto, quasi la ignorava. Eilish riteneva potesse essere una specie di sacerdote. C’era stato perfino un momento in cui le era venuto il dubbio che fosse un dio.103Please respect copyright.PENANAi1ZHSrzfV3
Era successo quando si erano seduti intorno al fuoco dopo aver mangiato e le fiamme dei falò si erano riflesse sulla sua armatura, dandogli un aspetto sovrannaturale. Lui si era voltato a guardarla proprio mentre formulava quel pensiero, come se avesse udito le sue riflessioni, e questa coincidenza aveva rafforzato in lei l’idea che fosse divino.103Please respect copyright.PENANA1nLRYN4Jiv
Anche il padre lo trattava con speciale riguardo. Quando parlava, infatti, si rivolgeva a lui direttamente e questo significava che lo riteneva una figura preminente, forse più del romano stesso che invece si limitava ad ascoltare concentrato ma impassibile, come se quei discorsi non lo riguardassero più di tanto.103Please respect copyright.PENANAIxPiYMULwr
Anche Kentigern sembrava affascinato dal dio-sacerdote oltre modo, tanto da non avergli mai staccato gli occhi di dosso per tutto il corso della serata.103Please respect copyright.PENANA1eczQQldc0
Il padre e il dio-sacerdote stavano parlando fitto ormai da un pezzo ed Eilish non si perdeva una battuta, con la speranza di afferrare qualcuno dei termini che aveva appreso dai mercanti. E quando il dio-sacerdote pronunciò la parola “città”, lei sorrise eccitata.103Please respect copyright.PENANArSkw6BHXpf
«Città» ripeté con enfasi, sorridendo. Il dio-sacerdote tacque in quello stesso istante e si voltò a guardarla.103Please respect copyright.PENANAREQwQ4jiEc
«Città» ribadì lei annuendo, per fargli comprendere che conosceva quella parola. Lui le restituì il sorriso ed Eilish osservò che aveva un volto molto bello, senza ombra di barba. E un sorriso infinitamente dolce.103Please respect copyright.PENANAlN13s8As64
«Sì, città» confermò lui. Anche la sua voce era piacevole: forte, ma non aggressiva come quella del padre. Una voce calda, rassicurante.103Please respect copyright.PENANATtoXr4TuEA
«E fontane, e strade… sì?»103Please respect copyright.PENANArYh7SLnEAy
Di nuovo, il dio-sacerdote annuì. Il suo sguardo si fece gradualmente più intenso, come se l’avesse messa a fuoco per la prima volta. Eilish ebbe l’impressione che i suoi occhi avessero cambiato tonalità. Solo in quel momento si rese conto che non riusciva a definirne il colore. Così, spinta dalla sua indomabile natura curiosa, si alzò e gli andò vicino. Si inginocchiò accanto a lui e verificò; erano grigi come l’armatura che indossava, però più lucenti. L’uomo aggrottò leggermente le sopracciglia. Si fece serio ed Eilish si pentì d’essere stata così irrispettosa. Si alzò immediatamente in piedi, dispiaciuta per aver offuscato il volto del dio-sacerdote.103Please respect copyright.PENANANqVqaG9d02
«Eilish, ma che fai?» la rimproverò il padre, infastidito che ne avesse combinata un’altra delle sue.103Please respect copyright.PENANA8tTDsfdYrz
«Niente, volevo solo vedere il colore dei suoi occhi. Non ne avevo mai visti di così.»103Please respect copyright.PENANASrTsJwL0K2
«Per tutti gli dei, perché devi sempre fare cose strane?»103Please respect copyright.PENANA3KJbKAyntn
Lei serrò le labbra un istante, umiliata dal rimprovero. «Perché sono qui? Cosa sono venuti a fare?» chiese poi scontrosa, per cambiare discorso.103Please respect copyright.PENANAqS1sTwyYzc
«Te lo dirò domani, quando avrò finito di parlare con loro.»103Please respect copyright.PENANA0iQgMxkpO4
Eilish sbuffò irritata e tornò a sedere al fianco di Kentigern, borbottando fra i denti.103Please respect copyright.PENANAVwIwXpMh56
Era sempre l’ultima a sapere le cose, eppure stava per compiere diciassette anni, non era più una bambina. Inoltre, lei non era una donna qualsiasi; lei era la principessa della tribù dei Caledoni, aveva pure il diritto di sapere per quale motivo quegli uomini si erano presentati nella sua terra, no?103Please respect copyright.PENANA34ClpkWNaj
Il suo rimuginare fu interrotto dalle farneticazioni del druido.103Please respect copyright.PENANAemMmk1B9Eq
«Non ha ferite, ho controllato attentamente.»103Please respect copyright.PENANA9Gr6K7LoM7
«Cosa?»103Please respect copyright.PENANAibUWIUm0RP
«Il Romano. Non ha ferite e non è arrivato sulle ali di un aquila, eppure…»103Please respect copyright.PENANAgAnudctOwv
Eilish si ricordò delle parole della Veggente ed emise un’esclamazione di stupore.103Please respect copyright.PENANA9jsNOa7net
«La profezia di Morhag! Pensi che sia lui il nostro salvatore?» chiese eccitata.103Please respect copyright.PENANAqbSBkkjper
Il druido scosse la testa. «Proprio non lo so. Ho percezioni molto discordanti riguardo a lui. In lui sento due forze opposte: una distruttiva ed una salvifica. Ma quale delle due eserciterà sul nostro popolo, proprio non riesco a vederlo. Ha ragione Morhag. Temo che per saperlo dovremo aspettare il momento giusto…» sospirò infine alzandosi in piedi. Stava per allontanarsi quando Eilish lo chiamò, costringendolo a fermarsi. Indugiò un istante a fargli la domanda che per tutto il giorno l’aveva tormentata, nel timore di apparire una sciocca.103Please respect copyright.PENANAdjIc2uyymm
«Lui è un uomo? Voglio dire: è un soldato, un sacerdote, un dio? Chi è?»103Please respect copyright.PENANAqOgTKQ5eeL
«È uno di quelli che comandano ma in quanto a essere un dio, Eilish, temo che tu lo abbia sopravvalutato. Se venisse ferito, sanguinerebbe come tutti noi.»103Please respect copyright.PENANA9dAH17ZcJX
Eilish rimase un po’ delusa da quella risposta. Si morse le labbra pensierosa e, prima che il druido avesse avuto modo di dileguarsi, restia ad abbandonare l’idea che l’uomo fosse in realtà una specie di divinità, gli fece un’ultima domanda: «Pensi che la sua armatura abbia preso quella forma dal suo corpo? Che si sia plasmata addosso a lui? Perché l’altro ha solo una maglia di ferro sopra la tunica?»103Please respect copyright.PENANA5CsE7Gn9tO
«Per distinguersi, immagino. Ma, Eilish, io non conosco questa gente. Non sono un guerriero, i Romani non li ho mai affrontati in battaglia. Ad essere sincero non ne avevo mai visto uno così da vicino prima di oggi. Queste sono domande che faresti meglio a rivolgere a tuo padre. E ora, se non ti dispiace, pensavo di fare due passi nei boschi prima di andare a dormire. La mia presenza è superflua, qui. Io non capisco la loro lingua e comunque tuo padre non ha bisogno dei miei consigli: sa già cosa deve fare. Buona notte, Eilish» disse, congedandosi.103Please respect copyright.PENANAnlDaD5LAvy
Eilish sospirò amareggiata. Non riusciva mai a farsi dare le risposte che cercava.103Please respect copyright.PENANAOqSOq7hoJ9
Che cos’è che le aveva consigliato Kentigern? Di fare quelle domande al padre? Sbuffò contrariata. Da quando si era rifiutata di sposare Chrigel, la teneva lontana. Tutti la tenevano lontana. Sua sorella era tornata al villaggio da un paio di mesi e, nonostante portasse in grembo il figlio di Willigis, continuava a odiarla e ad accusarla di averla derubata del suo destino; il padre la rimproverava di essere troppo orgogliosa, il suo popolo di essere un’egoista. L’unico a non rimproverarle niente era anche il solo ad avere davvero un motivo di essere arrabbiato con lei: Chrigel.103Please respect copyright.PENANAqblrX4I7Fr
Improvvisamente provò rabbia per tutti loro: il padre, Caitriona, i Romani, Chrigel e il mondo intero. Li odiava per il modo ingiusto in cui la trattavano: o la ignoravano o le riversavano addosso sentimenti aggressivi.103Please respect copyright.PENANAU5qH84Molk
Ad un certo punto le venne voglia di liberarsi delle pressioni cui si sentiva sottoposta a causa loro, e siccome esisteva un solo modo in cui riusciva a sentirsi libera e felice, si alzò furiosa e si diresse verso le stalle.103Please respect copyright.PENANAng22MVGXv5
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LUCIO103Please respect copyright.PENANA2SVu2MzGIH
Lucio entrò nella capanna inveendo rabbiosamente. Quel viaggio si era dimostrato una inutile perdita di tempo. L’unica differenza che passava fra il re dei Germani e quello dei Caledoni era che il primo mozzava teste per consolidare un rifiuto, il secondo offriva ospitalità.103Please respect copyright.PENANAbXxqLE0ddb
Si sfilò il cinturone al quale erano agganciati il gladio e il pugio e lo gettò a terra con stizza. Poi si slacciò il busto di bronzo e lo scagliò con forza sulle pareti di legno, urlando.103Please respect copyright.PENANAP1b521PswG
Cercò di ricordarsi le parole esatte che quello sciocco re aveva usato per dirgli che non si sarebbe mai sottoposto ad un patto di clientela con Roma, ma non ci riuscì. Le parole gli si ammucchiavano nella testa, creando confusione. Era troppo arrabbiato per ragionare con lucidità. La sostanza del discorso comunque non cambiava: Alasdair non era intenzionato a stringere nessun patto con un impero avido e arrogante come quello romano. E anche se, aveva precisato, non era affatto ansioso di scontrarsi in una nuova guerra contro Roma, aveva molto più timore dei suoi cugini Germani. Loro, gli aveva detto, si trovavano a poche miglia di distanza, Roma a molte di più.103Please respect copyright.PENANAzUxLWuwNMx
Lucio, allora, si era alzato e aveva cercato di mantenere una distaccata dignità quando gli aveva consigliato di rifletterci ancora sopra, quella notte.103Please respect copyright.PENANAjMNPxtktfZ
Mentre ripensava all’alterco avuto con il re, percorreva a grandi passi tutta l’area del capanno, digrignando i denti e rantolando. Stretto in quello spazio angusto, circondato da persone non ostili ma nemmeno amichevoli, si sentiva in trappola come un animale ferito. A quel punto desiderava una sola cosa: tornarsene al più presto all’accampamento legionario. E lo avrebbe fatto, se solo Rufus non si fosse dileguato nel bel mezzo della discussione.103Please respect copyright.PENANAGgoU8YEm9U
Lo aveva visto amoreggiare con una delle donne del villaggio quel pomeriggio e non era da escludere che, in quel momento, fosse impegnato a concludere le trattative. Uno dei due, almeno, era riuscito a portare a termine qualcosa con successo. Maledetto Rufus, si disse. Lui, certo, poteva permettersi il lusso di distrarsi, non era lui quello che aveva fallito.103Please respect copyright.PENANAFsgAqsLF9c
A quel pensiero si portò entrambi le mani sulla testa e iniziò a stringere con forza ciocche di capelli. Solo l’idea di tornare all’accampamento con la notizia del rifiuto del barbaro gli dava la nausea. Che idea si sarebbe fatta di lui il generale? Era probabile che lo avrebbe ritenuto responsabile del fallimento. Lui stesso continuava a chiedersi se avesse potuto fare di meglio, se avesse dovuto usare altre argomentazioni. Poco importava che il re gli avrebbe detto di no in ogni caso. Il punto era che aveva detto di no a lui e questo bastava a farlo sentire in colpa.103Please respect copyright.PENANALGkoRRhQDP
Respirò a fondo e cercò di darsi una calmata. Avrebbe affrontato anche quell’umiliante momento, quello in cui sarebbe dovuto stare in piedi dinanzi al suo comandante per fare rapporto, dichiarandogli il suo fallimento. Tuttavia, dannarsi l’anima prima del previsto non serviva certo a cambiare le cose.103Please respect copyright.PENANAOxf9qFFj9P
All’improvviso sentì i muscoli liberarsi dalla tensione accumulata in quei giorni e la stanchezza lo sopraffece. Raccolse l’armatura dal pavimento e la sistemò su un sostegno di fortuna. Si tolse poi il gonnellino fatto con gli pterigi di cuoio bollito e lo posizionò su una piccola panca. Infine si gettò di peso sul giaciglio di paglia, con la sola tunica addosso. Incrociò le braccia dietro la testa e stette ancora un po’ a riflettere.103Please respect copyright.PENANAe2NMHuDqUf
Alasdair aveva detto che non era suo desiderio affrontare una nuova guerra. Si chiese cosa ne sarebbe stato di quella gente quando le legioni si sarebbero mosse per conquistare la Caledonia, pur conoscendo già la risposta.103Please respect copyright.PENANAYJ6dHdnCAM
Rivide i musi ridenti dei bambini che lo avevano accolto quella mattina e si dispiacque all’idea di ciò che stava per incombere su di loro. Di nuovo si ritrovò a pensare a suo figlio e di nuovo si amareggiò nel constatare che non riusciva proprio a ricordare quanti mesi avesse, in che mese fosse nato. Perché non prestava mai attenzione alle notizie che lo riguardavano quando leggeva le lettere di Caio? Eppure, adesso come mai, sentiva il bisogno di identificarsi con la propria paternità. 103Please respect copyright.PENANAepMFzpYuBn
Le palpebre si fecero pesanti e si chiusero nel momento in cui, nella sua mente annebbiata, prendeva forma un’ultima immagine: due occhi verdi che lo scrutavano. Occhi in cui scintillavano i riflessi rutilanti delle fiamme di un falò.103Please respect copyright.PENANAR6lQSzpCXk
Occhi di una dea, la dea della caccia e della luna: Diana.103Please respect copyright.PENANA2voCbEMfvi