I giorni passavano con una velocità incredibile, come succede di solito quando si sta bene, ma di Marina nemmeno l’ombra.85Please respect copyright.PENANAYQddWD2VmN
Avevo suddiviso le mie giornate in appuntamenti fissi: la mattina molto presto scendevo in spiaggia e mi concedevo il lusso di lunghe nuotate, per rimettere in sesto i muscoli rilassati, impigriti da anni di sciopero forzato. Tornavo a casa appena i bagnanti iniziavano ad affluire e, dopo la doccia, uscivo nuovamente per dedicarmi ad escursioni rupestri, o andavo nei centri commerciali delle città più vicine a fare acquisti. Ero stato costretto a rinnovarmi il guardaroba, dal momento che i pochi indumenti che avevo erano, oltre che datati, anche decisamente troppo abbondanti. Dopo pranzo, di solito, mi mettevo a leggere, disteso sul divano della sala, con la televisione accesa. Non la guardavo, ma avevo bisogno di sentirla chiacchierare per concentrarmi seriamente nella lettura, e questa era una di quelle abitudini prese in carcere che faticavo a lasciarmi dietro.85Please respect copyright.PENANAhVz5BOSxk5
Avevo iniziato a leggere Pinocchio, il libro che mi aveva donato Geppetto, non tanto per il suo contenuto ma perché, in qualche modo, mi faceva sentire più vicino al mio vecchio compagno di cella, che mi mancava terribilmente.85Please respect copyright.PENANAI9KPGnt491
Nel tardo pomeriggio mi recavo al bar, dove mi divertivo ad ascoltare le bizzarre storie di Peppino e di tutti gli avventori abitudinari del locale, i quali speravano, con i loro racconti originali e spesso grotteschi, di impressionarmi, così da essere ricordati e menzionati nel libro che continuavano a credere stessi scrivendo, o che avrei scritto presto. Ogni giorno mi chiedevano se mi fosse tornata l’ispirazione, e quando rispondevo di no mi elargivano pacche benevoli e frasi di incoraggiamento: l’ispirazione sarebbe tornata.85Please respect copyright.PENANAo4LNeZzI1f
La loro ostinata ingenuità mi commuoveva, per certi versi.85Please respect copyright.PENANAp6hhmfmTkB
Fu questo, credo, che mi spinse a comperare un quadernino sul quale iniziai a scribacchiare appunti, dapprima per un assurdo senso di dovere nei confronti dei simpatici paesani, in seguito con convinzione. Ci presi così tanto gusto che iniziai a portarmelo dietro dovunque, dando così l’impressione che fossi finalmente “guarito”.85Please respect copyright.PENANAsi90nYFRz3
Scrivere si rivelò presto una gradita sorpresa. Mi purgava. Mi faceva stare bene. Scrivevo di tutto: riflessioni, descrizioni, appunti. Scrivevo di Genzio e dei suoi abitanti, ma anche di me, della mia adolescenza, della vita in carcere. E scrivevo anche di mia madre, per la quale continuavo a nutrire sentimenti contrastanti. La cosa che più mi faceva rabbia era che se ne fosse andata senza avermi dato l’opportunità di parlarle, di chiederle scuse, di dirle quanto la amassi… Mi aveva abbandonato di nuovo, in maniera definitiva, rafforzando in questo modo il mio rancore nei suoi confronti.85Please respect copyright.PENANAoguSeT33XN
Dopo cena, di solito, mi recavo di nuovo in spiaggia a scambiare altre chiacchiere con gli abitanti del paese, o semplicemente ad osservare la gente godersi gli ultimi istanti della giornata.85Please respect copyright.PENANAZnh9daCyme
Tuttavia, nonostante tutte le chiacchiere e il tempo che passavo fuori di casa, Marina continuava a rimanere nascosta. Non mi riuscì mai di vederla, né nessuno mi parlò mai di lei. Eppure, della figlia di un carcerato, un ex poliziotto che doveva averla combinata bella grossa per essersi beccato venti anni di galera, mi sarei aspettato almeno un cenno, una chiacchiera, un pettegolezzo. Invece niente, tanto che iniziai a credere che, dopo la morte della madre, si fosse trasferita altrove. Decisi che avrei provato a fermarmi qualche altro giorno prima di arrendermi del tutto, tornare a casa e cercarmi un lavoro.85Please respect copyright.PENANAoRSoZRNdCy
E poi, all’inizio della seconda settimana di permanenza, feci l’incredibile scoperta. Quel pomeriggio non ero uscito di casa.85Please respect copyright.PENANAYkBos1gsfI
Ero sul divano che finivo di leggere il libro di Geppetto con la televisione in sottofondo, come al solito. Tutte le finestre di casa erano spalancate per far circolare l’aria. Dalla strada giungevano le consuete chiacchiere delle comare. Le loro voci arrivavano indistinte, ovattate. Ero totalmente disinteressato ai loro discorsi, ma quando qualcuna pronunciò il nome di Marina, la mia attenzione fu totale. Smisi di leggere, sollevai la testa, drizzai la schiena e le orecchie e rimasi in attesa, concentrato. E quando sentii la voce di una ragazza rispondere, mi alzai di scatto e corsi in camera, alla finestra. Mi affacciai col cuore in gola. Marina stava tentando di aprire il portoncino di una delle case di fronte a quella dove alloggiavo io, pochi metri più a valle. Ogni tanto si voltava e scambiava parole e sorrisi con le anziane compaesane, che sembravano pendere dalle sue labbra.85Please respect copyright.PENANAt5MsuWsyMm
Ero emozionato. E sorpreso. L’avevo cercata in lungo e in largo e lei si trovava a due passi da me. La studiai a lungo, avidamente. Dal vivo era ancora più bella che in foto. Teneva i lunghi capelli biondi legati; indossava una gonnellina ampia di cotone e una camicetta attillata che le metteva in risalto le curve generose del seno. Calzava dei sandali aperti e pensai che aveva dei piedi graziosi. Con mio grande rammarico riuscì ad aprire la porta -sarei rimasto ad osservarla all’infinito- e, prima di entrare, tornò a voltarsi un’ultima volta verso le donne, con un ampio sorriso sulle labbra. Poi, come se si fosse sentita chiamare dal mio sguardo, sollevò gli occhi su di me. Io rimasi immobile, impietrito, incapace di muovere un singolo muscolo.85Please respect copyright.PENANAzslfzRsszw
Marina increspò le sopracciglia, forse sorpresa dalla sfacciata invadenza con la quale continuavo ad osservarla, ma distolse subito lo sguardo e infilò la porta d’ingresso.85Please respect copyright.PENANAhYXMvUSfE8
Iniziai a percorrere in lungo e in largo l’appartamento, agitato. Non sapevo cosa fare. Non mi sembrava opportuno scendere e bussare alla sua porta davanti a decine di occhi curiosi, anche se avevo una voglia matta di farlo. Tornai ad affacciarmi cercando di rimanere nascosto, e sbirciai l’interno delle sue finestre. Gli scuri erano stati aperti. Un’anta della persiana al piano terra era stata appoggiata al muro esterno, probabilmente il legno marcio aveva ceduto all’altezza dei cardini.85Please respect copyright.PENANAl2bapoPIg0
Passai il resto della serata a dedicarmi a questa nuova attività: lo spionaggio. Verso le dieci di sera, Marina uscì di casa, si fermò a scambiare due parole con le donne che di solito restavano fuori fino alle undici, chiuse di nuovo le persiane incastrando quella rotta al posto che gli competeva, e tornò dentro.85Please respect copyright.PENANAkmXxPvfpnQ
Quella notte dormii poco e male, preso com’ero dall’eccitazione. La mia mente galoppava frenetica, i pensieri si ammucchiavano indisciplinati. Iniziai ad immaginare qualsiasi tipo di situazione: io che andavo a bussare alla sua porta per parlarle di perdono e misericordia; io e lei seduti ai tavolini del ristorante in piazza, impegnati in una galante conversazione; lei che mi ringraziava di essere stato così premuroso nei confronti del padre e di averla fatta ragionare, di averle fatto capire quanto il padre avesse bisogno di lei. Elaboravo discorsi strappalacrime, scegliendo accuratamente le parole, ripetendomele all’infinito per memorizzarle, fino a che scivolai esausto in un breve sonno agitato. E qui lo scenario assunse connotazioni tutt’altro che cavalleresche. I sogni, si sa, spesso rappresentano desideri repressi, inconfessabili, e lo fanno liberamente, senza inibizioni.85Please respect copyright.PENANAalUQA3Wa6V
Avevo già fantasticato su me e Marina in carcere, nei momenti in cui mi concedevo un po’ d’amore con me stesso. Fino a quando, con mio enorme disappunto, Geppetto non si era accorto degli sguardi insistenti che dedicavo alla figlia e aveva deciso di relegarla dentro le pagine ingiallite di uno dei suoi libri. In seguito avevo smesso di usarla nelle mie fantasticherie erotiche, soprattutto per rispetto nei confronti di Geppetto. Fino a quella notte...85Please respect copyright.PENANAAzuiWYjM2Z
Sognai di tenerla tra le braccia, i nostri corpi distesi sui ciottoli bianchi in riva al mare, le mie labbra sulle sue, le mie dita tra i suoi capelli, sul suo viso, sui suoi seni. Mi svegliai di soprassalto, turbato e confuso, e mi vergognai di me stesso.85Please respect copyright.PENANAznHzHhlrNU
Era l’alba, e decisi di rimettere in riga i sensi con una doccia fredda. Sensi e pensieri. Ero indeciso sul da farsi, non sapevo quale tipo di approccio usare con lei. Tutti i propositi e i discorsi ripassati mentalmente con febbrile ossessione appena poche ore prima, erano sfumati via, dileguati insieme alle tenebre della notte. Sapevo solo che dovevo sbrigarmi a portare a termine ciò che mi ero prefisso: parlare con Marina e restituire il favore al mio vecchio compagno di cella. Che era poi il motivo per cui mi ero spinto fino a lì. Eppure, per la prima volta, riflettei onestamente su una questione che mi ero rifiutato di ponderare fino a quel momento: e se, invece, quello fosse stato solo un pretesto?85Please respect copyright.PENANAit78Azgnjp
Passai il giorno bighellonando in giro senza meta né costrutto. Evitai le chiacchiere al bar; avevo bisogno di riflettere, di stare per conto mio. Dalla piazza presi il sentiero occidentale che portava in cima al colle, dove c’era una piccola chiesa di stampo medievale circondata da un fitto bosco di tigli. C’ero già stato qualche giorno prima. Lì passai buona parte del pomeriggio, assorto in un silenzio meditativo che, se anche non mi portò a soluzioni di sorta, mi rigenerò nello spirito.85Please respect copyright.PENANA9tb8Uxu7q8
A risolvere il mio dilemma ci pensarono le matrone sotto casa. Erano quasi le sette di sera, lo stesso orario in cui Marina era rincasata la sera prima. Anche se non lo avevo fatto intenzionalmente, rincasare a quell’ora si dimostrò provvidenziale. Al mio arrivo, fui accolto dalle simpatiche anziane con i soliti sorrisi e le domande di rito sul libro-quadernino che stavo scrivendo. Dopo pochi minuti di chiacchiere, già non ne potevo più. Ero sudato, iniziavo ad emettere un odore sgradevole e morivo dalla voglia di mettermi sotto la doccia. Poi la vidi arrivare dal fondo della strada. Le donne continuavano a rivolgermi domande, ma a quel punto ero ormai mille miglia lontano con la testa. Una di loro, accortasi del mio interesse nei confronti di Marina, mi sorrise e mi disse qualcosa in dialetto, ma io non ne afferrai il senso.85Please respect copyright.PENANA3EPcyrwuQS
«Come, scusi?» chiesi.85Please respect copyright.PENANAFbhSTXAM0E
«Marina è una bella figliola. Su di lei si dovrebbero scrivere poesie, altro che romanzi… Poesie d’amore, si dovrebbero scrivere su Marina. Lei le scrive, le poesie d’amore?»85Please respect copyright.PENANAwuZsJhxTQ7
Mi grattai la testa e sorrisi imbarazzato. «No, non credo… Cioè, non credo di essere capace di scrivere poesie, non che non si dovrebbero scrivere su di lei…» e mentre finivo di dare l’impressione dell’idiota totale, lei raggiunse la sua abitazione. Fu subito accolta da un coro di voci eccitate che la invitavano ad aggregarsi a noi. Quella che mi aveva chiesto se scrivevo poesie, iniziò a gesticolare animatamente per spronarla a raggiungerci. E quando si decise a farlo, visibilmente a disagio, si precipitarono a presentarci, tutte insieme.85Please respect copyright.PENANAkvov8qzkjV
«Quindi è lei, il famoso scrittore di cui si parla tanto a Genzio…» mi disse per pura cortesia, dopo i convenevoli. Aveva due splendidi occhi verdi, scuri, profondi, come laghi di montagna incastonati in fitti boschi di abeti, ed io pensai distrattamente che mi sarei immerso volentieri, in quelle acque. Scossi il capo rassegnato. «Servirebbe a qualcosa dire che “scrittore” è una definizione alquanto generosa e per nulla meritata?»85Please respect copyright.PENANArFVvmXVT8Y
«L’artista non vede mai se stesso come tale…» fu la risposta diplomatica.85Please respect copyright.PENANAqV07p1z2xH
“Un vero artista può anche permettersi di fare il modesto…” pensai, ma me lo tenni per me. Eravamo già a corto di argomenti, perciò ne tirai fuori uno a caso, prima che se ne andasse.85Please respect copyright.PENANAOyOFSNxyq1
«Dovrebbe fare qualcosa, per quella…» improvvisai, indicando la persiana rotta.85Please respect copyright.PENANACL4JIcNm7U
«Lo so… Temo che dovrà attendere. I falegnami sono piuttosto cari, da queste parti…» farfugliò, e in quel momento mi sembrò infinitamente sola. Se avesse avuto un uomo in casa non avrebbe avuto bisogno di rivolgersi ad un artigiano per lavoretti di manutenzione come quelli.85Please respect copyright.PENANARihBUMtANr
Non ero certo un falegname ma in carcere, per una paga prettamente simbolica, mi era cimentato nei lavori più svariati, anche di falegnameria. Lo Stato ha modi migliori in cui usare i soldi dei contribuenti che impiegarli in lavori di ristrutturazione agli istituti penitenziali, perciò quei lavori vengono svolti dai detenuti stessi. E siccome desideravo prendermi cura di lei, così come avrebbe voluto fare Geppetto, azzardai: «Qualcuno poco fa mi suggeriva di scriverle una poesia. Non ne sono capace, purtroppo. Però posso fare di meglio. Se vuole posso sistemargliela io, la persiana.»85Please respect copyright.PENANA00MdCizME6
Ovviamente restò interdetta. Diede una veloce occhiata alle anziane signore, forse in cerca di quella che mi aveva commissionato la poesia, e dopo un lungo momento di esitazione disse, in tono incerto: «Lei è in vacanza, non dovrei guastargliela…»85Please respect copyright.PENANAsAX89YhfIG
«Mi fa piacere, invece.»85Please respect copyright.PENANA4BSfDjj7Yx
«Fa il falegname, oltre che lo scrittore?»85Please respect copyright.PENANAXZeFWYEc8P
«In realtà faccio solo il falegname» precisai sorridendo, suscitando l’ilarità generale. Erano tutte convinte stessi scherzando.85Please respect copyright.PENANAS2tAqpkHFD
Le matrone la incoraggiarono ad accettare il mio aiuto, garantendo per me. Ero una persona affidabile, così premuroso e gentile… E che bel ragazzo… In pratica, stavano cercando di convincerla a prendermi in considerazione come pretendente, non come falegname. Chissà se avrebbero cambiato idea su di me, se le avessi messe al corrente del mio passato. Comunque le lasciai fare, divertito. Le indicai sorridendo e dissi: «Dia ascolto a chi le vuole bene.»85Please respect copyright.PENANAbj2fz7uW9r
«E quanto mi verrebbe a costare?»85Please respect copyright.PENANAm2NhYKj4DL
«Io? Mi offro gratis, non le costerò nulla.»85Please respect copyright.PENANAqBdECZOkp6
Le strappai un sorriso e, dopo averci ulteriormente riflettuto su, alzò le spalle.85Please respect copyright.PENANA1sWDSMz9JY
«E va bene: è assunto.»85Please respect copyright.PENANAyOye5HRk3O
«Bene. Vada ad aprire le imposte, così gli do un’occhiata.»85Please respect copyright.PENANA8QMXOrOhsM
Lei si guardò nuovamente intorno, chiaramente imbarazzata, ma fece quanto le avevo chiesto, e dopo un attimo mi ritrovai con la persiana tra le mani. Il legno non era così marcio come avevo creduto. Anzi, era in ottime condizioni, senza ombre di tarli. Si erano allentate le giunture, tutto qui. Mi bastò dare un giro di cacciavite e la persiana tornò a restare in piedi al suo posto.85Please respect copyright.PENANAjIZpcdjkrk
«Dovrebbe dare una tiratina d’orecchie all’uomo di casa. Chiamare un falegname per una cosa del genere sarebbe stato fuori luogo» dissi, più che altro per avere conferma che fosse single.85Please respect copyright.PENANAwpg929QkOO
Conferma che mi fu data. Marina, infatti, rispose: «Temo che la tiratina d’orecchie la debba dare a me, allora. Mi sento proprio una stupida… Insomma, avrò fatto la figura dell’idiota. Per stringere delle viti non serviva proprio nessuno, potevo farlo anche da sola.»85Please respect copyright.PENANA9mp4sVYjWv
«Ora non sia così severa con se stessa. E poi, se ci avesse pensato lei, non avrei potuto esibire le mie capacità.» Poi mi avvicinai a lei un po’ di più e bisbigliai: «Sa, credo che queste simpatiche signore stiano cercando di sistemarmi. Per qualche ragione si sono convinte che io sia un ottimo partito e non mi andava di deluderle.»85Please respect copyright.PENANAAjB1sf0Un9
Marina proruppe in una risata cristallina che mi rinfrancò. Era così bella… La fissai a lungo, estasiato. Infine mi feci coraggio e le proposi, tutto d’un fiato: «Le andrebbe di cenare con me, stasera? Conosco un ristorantino nella piazza del paese davvero delizioso, dove si mangia un ottimo pesce.»85Please respect copyright.PENANArwXWGVnaTa
«Quello di fronte al bar?» chiese in tono scherzoso, reggendo il gioco.85Please respect copyright.PENANAk8MVkBR1Q6
«Lo conosce anche lei? Ed io che credevo di avere l’esclusiva…»85Please respect copyright.PENANAqqI67lZpJm
Marina ci pensò appena un attimo e poi rispose, semplicemente: «Perché no?»85Please respect copyright.PENANAtJSvgNIeHw