ADRIAN46Please respect copyright.PENANAPRRnB0nZyk
Fermo al centro del cortile del castro di Trimontium, Adrian si guardava intorno, soddisfatto ma anche confuso. La battaglia si era risolta in maniera sorprendentemente veloce.46Please respect copyright.PENANAc3uUNCzNcN
Non appena avevano udito i tamburi suonare e avevano visto i Germani capeggiati da quello che avevano sicuramente creduto essere lo spirito del re Orso tornato sulla terra per vendicarsi di loro, i legionari sul muro si erano fatti prendere dal panico. Alcuni avevano provato ad abbandonare le proprie postazioni. Solo le percosse, accompagnate dalle minacce gridate a squarciagola dei centurioni, li avevano costretti a rivedere i loro piani di fuga.46Please respect copyright.PENANAjYfWElBhh6
La guarnigione romana era stata ridotta drasticamente al minimo e gli Ulfheonar, abili com’erano non solo ad arrampicarsi ma anche a schivare frecce, ci avevano impiegato davvero poco a scavalcare il muro e ad aprire il massiccio e poderoso portone d’ingresso al confine.46Please respect copyright.PENANAJFuO0lwzrd
Nell’oltrepassarlo, Adrian si era sentito sopraffare da un’incontenibile emozione. Era un altro passo più vicino a casa, presto avrebbe potuto riabbracciare sua moglie e i suoi due bambini. E forse, se gli dei lo volevano, Kaleva avrebbe scacciato l’invasore dalla Grande Isola e i suoi figli avrebbero potuto crescere e vivere nella loro terra da persone libere.46Please respect copyright.PENANAR3airkgtJB
Mentre pensava a questo, Adrian si voltò verso la porta principale del castro, che era stata spalancata dagli stessi legionari quando avevano nuovamente tentato di abbandonare il forte, alcuni aggredendo i loro stessi comandanti che cercavano disperatamente di farli rimanere ai loro posti. Quei pochi che avevano provato a fuggire erano stati raggiunti dai Germani e uccisi. Approfittando delle porte del castro spalancate, anche alcuni Britanni si erano uniti alla battaglia, armati delle uniche armi di cui disponevano: forconi, martelli e asce. Uno di loro se ne andava in giro con un soldato romano infilzato sui rebbi di un forcone, ridendo sguaiatamente e gridando come un forsennato.46Please respect copyright.PENANArdv2137iYE
In mezzo alla bolgia di Germani, Norreni e Britanni festosi che si davano al saccheggio, Adrian intravide Kayden fermo in mezzo alla folla con gli occhi chiusi, perso in una delle sue dannate e insondabili contemplazioni. Lo chiamò a gran voce per farlo tornare tra i vivi e gli andò incontro.46Please respect copyright.PENANAZVERQmwQtQ
«Ma che cazzo è successo?» gli chiese, indicando i corpi dei soldati romani morti sparsi un po’ ovunque. «Non è stata una battaglia ma un tiro al bersaglio. Dove sono finiti i legionari veri? Qui c’erano solo ausiliari impreparati e inesperti.»46Please respect copyright.PENANAlMpZE7wS0y
«Roma è un impero in decadimento» disse incolore Kayden, lo sguardo concentrato verso l’ingresso del castro da dove continuavano ad affluire Britanni. All’improvviso, come se si fosse ricordato solo in quel momento di una questione urgente da espletare, sospirò a fondo e sollevò su di lui uno sguardo strano, quasi umano, come da anni Adrian non gli vedeva in volto.46Please respect copyright.PENANAfyU2i2uBKp
«Adrian, c’è una cosa che devo dirti, che devi sapere...» mormorò dopo un po’.46Please respect copyright.PENANAyZVJXr7iDF
Adrian aggrottò le sopracciglia, sorpreso non tanto dalle parole del fratello ma dal tono con cui le aveva pronunciate. Sembrava dispiaciuto e Adrian iniziò a chiedersi se voleva conoscerne la ragione. Aprì bocca per parlare quando venne distratto da una voce familiare che, alle sue spalle, chiamava entrambi a gran voce. Si voltò di scatto e intravide un uomo dalla massiccia e tozza corporatura che si faceva largo tra la folla a suon di spintoni e imprecazioni.46Please respect copyright.PENANAiflFLTcNvB
«Fatemi passare, dannazione! Kayden! Adrian!» sbraitava, e Adrian sorrise raggiante nel riconoscere la figura cara del fabbro di Trimontium. Come gli aveva predetto Kayden, Fionn era vivo e stava bene.46Please respect copyright.PENANA61t7iJsVpj
«Per tutti gli dei del cielo, Kayden, è Fionn! Fottuto bastardo di un Britanno, ha più vite di un gatto!» esclamò voltandosi di nuovo verso il fratello, per scoprire che non era più al suo fianco. Prima che riuscisse a trovare il tempo di riflettere sul suo strano comportamento, Fionn lo raggiunse e lo afferrò saldamente per entrambe le braccia.46Please respect copyright.PENANADqJFwlvoqz
«Adrian, figlio mio! Adrian, oh Adrian...» continuava a ripetere mentre se lo stringeva addosso, con le lacrime agli occhi.46Please respect copyright.PENANAe10rKJqAd9
«Che Thor mi fulmini, allora è vero: sei vivo!» tuonò a quel punto la voce poderosa di Kaleva, sopraggiunto in quel momento.46Please respect copyright.PENANA86qlwQdC4x
Fionn liberò Adrian dal suo abbraccio e sollevò la testa, per guardare in faccia il giovane re che li sovrastava entrambi di almeno una spanna. Spalancò gli occhi e chiese, incerto: «Kaleva? Che mi venga un colpo, ma sei proprio tu?» Afferrò anche lui per le braccia e gliele tastò a lungo. «Per la Dea Madre, che fine ha fatto il ragazzino pelle e ossa che rischiava di spezzarsi ogni volta che sollevava una spada?»46Please respect copyright.PENANA30zvphAMzK
«È una lunga storia» sorrise il giovane re. Lo afferrò a sua volta per gli avambracci e aggiunse, con autentico affetto: «È bello rivederti, amico mio.»46Please respect copyright.PENANAPx3Kl6gQnI
«Anche per me, Kaleva. Attendevo questo momento da anni e ora che è arrivato quasi non mi sembra vero» disse, emozionato. Infine si guardò intorno, in cerca di Kayden. «Dov’è tuo fratello, Adrian? Ero sicuro di averlo visto vicino a te un attimo fa.»46Please respect copyright.PENANABdWKeczktl
Adrian fece spallucce. «Kayden è... diverso, Fionn. Si comporta sempre più in maniera stramba: fredda e distaccata.»46Please respect copyright.PENANA3DWpjD1pJX
«Capisco...» affermò il fabbro di Trimontium.46Please respect copyright.PENANAz4OV3mcnms
«Davvero?» chiese poco convinto Adrian, che invece faceva una gran fatica a comprendere il comportamento del fratello. 46Please respect copyright.PENANAOd2YoTjgQF
«Sì» reiterò Fionn. «Distaccarsi dalla vita reale è l’unico modo che ha per non finire in mille pezzi. Lui vede cose che noi non possiamo vedere ed è costretto a portare il doloroso fardello della conoscenza che nessun uomo comune sarebbe in grado di sostenere. Non potrebbe farlo se non possedesse la capacità di separarsi dal suo essere interiore.» Fece una breve pausa e poi aggiunse, profondamente addolorato: «Queste cose me le spiegò tua madre tanti anni fa, prima ancora che voi nasceste.»46Please respect copyright.PENANAcnM2qExRGy
Indugiò a lungo nei suoi occhi e Adrian ebbe la netta sensazione che ci fosse dell’altro che dovesse dirgli, qualcosa che lo turbava perfino più del ricordo della donna che aveva amato. Anche Kaleva sembrava essersene accorto perché, come lui, fissava il vecchio fabbro con un’espressione di stupita attesa sul volto. Fionn emise un debole sospiro e si mise a rovistare nella scarsella, dalla quale estrasse infine un braccialetto di cuoio annerito e consunto dal tempo. Adrian lo riconobbe immediatamente e si sentì venire meno. Fionn glielo porse e lui si ritrasse istintivamente.46Please respect copyright.PENANAWrlrgLHT79
«Che significa, Fionn? Dov’è Enya?» chiese, con la voce strozzata dal timore della risposta.46Please respect copyright.PENANA978nUunGs4
Gli occhi del fabbro si riempirono nuovamente di lacrime, stavolta non di gioia. «Lei non c’è più, Adrian. Non c’è più...»46Please respect copyright.PENANAi42kHfYLWO
«No, non è vero...» mormorò Adrian scuotendo la testa, in preda ad un crescente sentimento di angoscia. Non poteva essere vero, non riusciva a crederlo possibile. Enya era incinta del loro secondo bambino quando l’aveva lasciata. Stava bene, stavano tutti bene, e di sicuro erano ancora lì, nel villaggio che li aveva adottati, che lo aspettavano, ansiosi come lui di riabbracciarsi.46Please respect copyright.PENANAhH4OcHa0P7
«Qualche mese fa aveva dato alla luce il vostro secondogenito, solo che il bimbo era malformato ed è nato morto. Lei lo ha raggiunto poco dopo...» raccontò Fionn. «Mi dispiace, figliolo...» disse poi allungando un braccio per toccarlo, ma Adrian gli scostò la mano con un gesto brusco.46Please respect copyright.PENANAOX7Bf1o54D
«No!» esclamò sconvolto. «No, no, no!» gridò ancora, mentre tentava con tutte le forze di non farsi arpionare dalle robuste braccia del fabbro. Alla fine cedette e si lasciò abbracciare. Appoggiò la testa sulla spalla dell’amico e si lasciò andare a un lungo, disperato pianto.46Please respect copyright.PENANAx8IoSABHAf
Aveva fatto ciò che gli dei gli avevano chiesto di fare, eppure, anziché proteggere la sua famiglia, gliel’avevano annientata. Avrebbe voluto urlare dalla rabbia, imprecare, maledirli tutti, uno per uno, e all’improvviso sentì il bisogno impellente di starsene da solo. Quando non ebbe più lacrime da versare, si staccò dall’abbraccio di Fionn.46Please respect copyright.PENANAo9AuTuI2TG
«Dov’è Aidan?» trovò la forza di chiedergli.46Please respect copyright.PENANA8Bc4JcVcwi
«L’ho affidato al capovillaggio e a sua moglie.»46Please respect copyright.PENANAQvUD05JHq3
kaleva gli si avvicinò e gli strinse con calore una spalla.46Please respect copyright.PENANATdcWpKAfVC
«Lo capirei se tu decidessi di non volermi più seguire, Adrian. Tuo figlio ha bisogno di te» gli fece sapere.46Please respect copyright.PENANAYbvksJv8Dw
Adrian scosse la testa. Come poteva un bambino, che probabilmente non ricordava nemmeno quale fosse il suo aspetto, avere bisogno di lui? E come poteva allevarlo senza sua madre?46Please respect copyright.PENANAeQSACYgy1L
«No. Aidan sta bene dove sta. Il capovillaggio e sua moglie sono due brave persone, se ne prenderanno cura loro. Sapranno farlo molto meglio di quanto non sarei in grado io» rispose. Poi aggiunse: «Fa’ che ne sia valsa la pena, Kaleva.»46Please respect copyright.PENANAKpKdUVMyGM
Kaleva si limitò ad annuire e tanto bastò ad Adrian. Prese dalle mani di Fionn il braccialetto che aveva regalato a sua moglie tanti anni prima, quando erano solo due ragazzini innamorati e inconsapevoli del loro destino, se lo allacciò al polso e si allontanò silenziosamente verso l’uscita del castro, desideroso di raggiungere la grande quercia sulla collina che si affacciava sul fortino, dove aveva passato i momenti più belli e significativi della sua vita insieme alla donna che aveva amato e che avrebbe continuato ad amare fino alla fine dei suoi giorni.46Please respect copyright.PENANAYBWQvMtAqL
E qui, mentre gli echi dei festeggiamenti per la prima battaglia vinta arrivavano fino a lui, Adrian si lasciò cadere di peso a terra, appoggiò la schiena al tronco dell’albero secolare, si prese la testa tra le mani e riprese a piangere a dirotto.46Please respect copyright.PENANAgiGXsbp8Ji
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Dormì poco e male. Il suo sonno era stato continuamente interrotto da incubi nei quali Enya, emaciata e spettrale nel lividore della morte, lo rimproverava di averla abbandonata al suo destino, di averli tutti abbandonati al loro destino: lei, il piccolo nato morto e anche Aidan, il quale, nonostante fosse ancora vivo, aveva stabilito di non rivedere mai più.46Please respect copyright.PENANAu3du9fT3rj
Era l’alba quando si decise a raggiungere nuovamente i suoi compagni rimasti al castro. Li trovò indaffarati nei preparativi per l’imminente partenza.46Please respect copyright.PENANAUu53GMhEXZ
Molti Britanni, soprattutto tra i più giovani, si erano uniti all’esercito di Kaleva. Era quanto avevano sperato. Il fatto che fossero riusciti ad attraversare il confine senza nemmeno dover fare la fatica di lottare non significava che avrebbero avuto strada libera fino a Roma, o che sarebbe stato altrettanto facile conquistare l’Urbe. Tutti sapevano che era proprio lì che si concentrava ora il grosso delle legioni. Per questo, se volevano vincere la guerra, avevano bisogno di rinfoltire l’esercito che, per quanto agguerrito, rimaneva numericamente di molto inferiore a quello nemico. 46Please respect copyright.PENANAfz7f0SkNrp
Mente attraversava il campo per raggiungere le stalle, intravide tra la folla Kaleva indaffarato a parlare con Bjorn e un paio di altri Norreni. Anche il giovane re si accorse di lui. Gli fece un cenno con la testa e Adrian glielo restituì, grato che non lo avesse fermato. Non si sentiva ancora pronto ad affrontare il discorso della morte di sua moglie con nessuno, nemmeno con lui.46Please respect copyright.PENANAmlx19dPj1S
Raggiunse le stalle e iniziò a sellare il suo cavallo, quando dei passi alle sue spalle lo obbligarono a voltarsi. Kayden si dirigeva lentamente verso di lui e Adrian si sentì invadere da un violento sentimento di rabbia. Distolse lo sguardo dal fratello e tornò a trafficare con le cinghie della sella. Sapeva che Kayden era lì per giustificarsi, per parlare con lui di quello che era successo, della tragedia che lo aveva toccato e del perché aveva permesso che accadesse, ma non glielo avrebbe concesso. Solo una era la cosa che era interessato a sapere.46Please respect copyright.PENANAqGWScdJsFs
«Tu lo sapevi già?» gli chiese quindi.46Please respect copyright.PENANA7tp9MBWJaE
Attese a lungo la risposta, una risposta che aveva paura di conoscere. E quando Kayden gli rispose di sì, sentì il mondo crollargli definitivamente addosso.46Please respect copyright.PENANA2NxnaPElxG
Adrian si prese del tempo per riprendersi da quel nuovo rincrescimento. Infine disse, in tono freddo e fermo: «Quando tutto questo sarà finito, le nostre strade si divideranno. Non dovrai mai più fare uso dei tuoi poteri per cercarmi o per avere mie notizie. Intesi?»46Please respect copyright.PENANALqwDLal0Mt
Kayden rimase zitto, ma se Adrian, che si rifiutava di guardarlo in faccia, lo avesse invece fatto, sarebbe stato in grado di cogliere la luce addolorata nei suoi occhi.46Please respect copyright.PENANAEElph4q5xf
«Intesi» gli rispose infine il druido.46Please respect copyright.PENANAITlCNtM4ej
«Comunque è un po’ che hai smesso di essere mio fratello» aggiunse amaramente Adrian montando a cavallo. «Ormai sei solo un fottuto druido, e come un fottuto druido vivrai - e morirai - da solo. Esattamente come hai lasciato che accadesse a me.»46Please respect copyright.PENANAViUosZ7Uso
Non gli diede modo di replicare. Spronò il cavallo al galoppo e si allontanò velocemente da lui.46Please respect copyright.PENANAr9CehCCagg