CAITRIONA43Please respect copyright.PENANA0j2dc1kvxq
Elio Sillano si muoveva per la stanza privata di Caitriona, nei suoi nuovi alloggi al Palazzo Imperiale, come un animale ferito prossimo all’attacco. Era furibondo, per la prima volta Caitriona aveva grosse difficoltà a gestirlo.43Please respect copyright.PENANAMsj70cYVpq
«Mi ha appena ordinato di dare le dimissioni e di auto esiliarmi, altrimenti racconterà al Senato che a uccidere Adriano sono stato io. Ho fatto tutto quello che mi hai chiesto di fare, Germana! L’ho fatto per te, per noi due, e questo è il benservito!»43Please respect copyright.PENANAA15dTrOljQ
«Elio, calmati. Qualsiasi sia il motivo per cui Giulio ha preso una decisione così avventata, sono sicura che riuscirò a farlo ravvedere. La notizia non è ancora stata resa ufficiale, vedrai che sistemeremo ogni cosa...»43Please respect copyright.PENANAfZgrbq3QRI
«Sistemeremo?» tuonò Elio con le orbite fuori dagli occhi per l’indignazione. «Tu dovrai sistemare ogni cosa, e sarà meglio per te che ci riesca, Germana, perché se io vado a fondo, tu e quella piccola serpe che hai cresciuto in seno verrete a fondo con me!» le giurò spietato. Mentre Caitriona si prendeva del tempo per riordinare le idee e trovare qualcosa di sensato da replicare, il prefetto del pretorio girò i tacchi e lasciò la sala, furibondo.43Please respect copyright.PENANAPj1wwNbc0O
Caitriona afferrò un vaso - la prima cosa che le capitò a tiro - e lo scagliò sulla parete, mandandolo in frantumi.43Please respect copyright.PENANAD1pvOCCpfx
«Giulio: sciocco, ingrato e avventato! Perché non pensi prima di agire?» gridò.43Please respect copyright.PENANACKAHn2IJE9
43Please respect copyright.PENANAv9AtRO9o71
GIULIO43Please respect copyright.PENANAFg6cEv4bB3
Giulio osservava la gente passeggiare nella piazza dell’Area Palatina dalla balconata dello studio sopra l’Aula Regia, nella Domus Flavia. Aveva deciso di non incontrare Fabio nei suoi alloggi privati per prestare fede alla promessa che gli aveva fatto una settimana prima: quella di non usare mai più nei suoi riguardi atteggiamenti troppo intimi.43Please respect copyright.PENANAJoJIDDhoP9
Tuttavia non era a lui che stava pensando in quel momento.43Please respect copyright.PENANAaNG054oahb
Nonostante si fosse riproposto di non lasciarsi sopraffare dal pensiero del Germano, non riusciva a togliersi dalla testa la drammatica confessione che sua madre gli aveva fatto riguardo a lui.43Please respect copyright.PENANAZEb4CNL2fk
Prima o poi avrebbe trovato la forza mentale di affrontarlo per chiedergli la sua versione dei fatti, ma quel giorno non era ancora arrivato. La verità era che, finché esisteva anche solo un flebile dubbio, poteva ancora illudersi di essere il figlio di un nobile guerriero anziché di un mostro.43Please respect copyright.PENANAY0Tcrx85of
Mentre finiva di farsi quella riflessione, Velio Costantiniano, il centurione della Guardia Aulica che per anni aveva servito fedelmente come il comandante della sua personale guardia del corpo, entrò nello studio.43Please respect copyright.PENANAF78yOslVCe
«Il prefetto dei Vigili è arrivato» annunciò.43Please respect copyright.PENANALlKQWDVFhl
«Fallo entrare, Velio. Grazie» rispose Giulio, per poi tornare a rivolgere lo sguardo verso le persone che affollavano la piazza. Non staccò loro gli occhi di dosso nemmeno quando udì Fabio entrare nella stanza. 43Please respect copyright.PENANAFHQ1grF8kc
Pensare al Germano lo portava inevitabilmente a sentirsi triste, particolarmente meditativo e infinitamente solo.43Please respect copyright.PENANAdEzHEis5KB
«Da qui sembrano tante formiche industriose. Così piccole, così distanti, ognuno persa nelle proprie preoccupazioni e distratta dalle proprie faccende. Se ora gridassi si volterebbero tutti a guardarmi, eppure non dovrei essere costretto a tanto per farmi notare» disse, infelice. Fece un profondo respiro, poi si voltò a guardare Fabio e proseguì: «Ogni volta che Adriano si affacciava da questo balcone, tutti, dal pezzente al nobile, si fermavano ad acclamarlo...»43Please respect copyright.PENANAvzstK1wse6
Fabio non rispose e Giulio si scoprì a desiderare che il motivo del suo silenzio fosse lo stesso che ora gli faceva battere forte il cuore: l’eccitazione di vederlo.43Please respect copyright.PENANAJh2lJN8aaA
Alto forse più di Lucio, terribilmente affascinante nella sua uniforme da comandante dei vigili, con la pelle abbronzata dal sole dell’estate da poco terminata e i capelli talmente neri da avere talvolta delle leggere sfumature azzurre. Bello e irraggiungibile come un dio.43Please respect copyright.PENANAPiART2gnCv
«Impareranno presto ad amarti, basterà che tu segua l’esempio dei tuoi predecessori e dia loro quello che vogliono: pane gratis e giochi cruenti» disse infine.43Please respect copyright.PENANAxKIN0Pccpy
«Già...» ne convenne Giulio in tono amaro. «Ci vuole poco ad accontentare la plebe romana. È senz’altro più difficile farsi amare dal resto del mondo. Chissà cosa diranno di me...»43Please respect copyright.PENANAN9lqRwPBlF
«È presto perché tu ti ponga questa domanda, Giulio.»43Please respect copyright.PENANAo0vBKDj7HA
«Lo so, ma credo sia doveroso farmela ora, se voglio davvero lasciare un segno del mio impero» controbatté. Poi lo invitò a sedersi su una poltroncina e prese posto su quella che le stava di fronte, alle spalle dell’enorme bifora che conduceva al balcone. Tra loro vi era un tavolo di legno massiccio lucidato a specchio, sopra il quale erano sparsi diversi documenti, alcuni dei quali aspettavano la sua firma per essere convalidati. Una di queste carte riguardava Fabio.43Please respect copyright.PENANA8gE2kWtt6A
«Sai, sono stato per molti giorni a rimuginare sul consiglio che mi hai dato riguardo al rimuovere Elio Sillano dal suo incarico. Elio Sillano è un uomo molto potente, con ferventi sostenitori ovunque, tra i soldati e nel Senato. Rimuoverlo senza apparente ragione avrebbe potuto creare problemi ben più grossi della mia dipartita. Per fortuna, Adriano si era premurato di prepararmi ad affrontare anche evenienze come questa, spingendomi, a volte anche contro la mia volontà, ad intrecciare significative alleanze con politici e patrizi molto influenti. Così, per coprirmi le spalle e capire fino a che punto fosse saggio spingermi, ho radunato alcuni di questi uomini, tra cui il senatore Gaio Antonio e il generale della V Macedonica Lucio Pretonio. Ho raccontato loro di sospettare che potesse esserci Elio dietro la morte di Adriano e di temere per la mia stessa incolumità. Ed è saltato fuori che loro stessi nutrano forti dubbi sul fatto che Adriano sia morto per cause naturali, e visto che Elio si trovava a Tivoli quel giorno e che a scoprirne il decesso sia stato proprio lui, per fortuna i loro sospetti ricadono principalmente su di lui. Quindi, ho chiesto loro consiglio su come muovermi ed è stato stabilito che, la cosa migliore da fare, sia chiedere al prefetto di rassegnare volontariamente le proprie dimissioni e di auto esiliarsi da Roma. Ho incontrato Elio Sillano appena un paio di ore fa. Come potrai immaginare, è andato su tutte le furie quando l’ho informato della cosa.»43Please respect copyright.PENANAYb7jKokQda
Fabio lo guardava con uno sguardo strano, concentrato e al tempo stesso sbalordito, e Giulio se ne chiese la ragione.43Please respect copyright.PENANAvUSNh0TOTY
«Sembri sorpreso, eppure è ciò che tu stesso mi hai consigliato di fare...» disse.43Please respect copyright.PENANAwYOjL4J5v6
Fabio scosse la testa, come a volersi riprendere da un sogno, e ammise: «Non sono sorpreso che tu abbia seguito il mio consiglio, ma della scaltrezza con la quale hai agito. Evidentemente hai avuto un ottimo maestro, Giulio.»43Please respect copyright.PENANA356hXaP8zU
Giulio sorrise amaramente. Sì, Adriano era stato un ottimo maestro. Lo aveva sempre messo in guardia contro gli intrighi di Corte, preparandolo davvero a ogni evenienza. Peccato che lui stesso, infine, avesse abbassato la guardia dimenticandosi del primo insegnamento che gli aveva impartito: non fidarsi mai di nessuno.43Please respect copyright.PENANAVG9NXVMszg
«Hai già scelto il nuovo prefetto?» chiese poi Fabio, strappandolo dalla sua elucubrazione.43Please respect copyright.PENANAj0To3NsviX
«Sto ancora decidendo. Mi è stato suggerito il nome di un generale, Marco Supplicio, della II Italica.»43Please respect copyright.PENANAQ5e2jiplyi
«Non ti convince?»43Please respect copyright.PENANA9s2yHQLWnl
«Non mi convince per il fatto che di lui so poco e niente. Per potermi fidare dell’uomo che metterò a capo della Guardia Pretoriana, e quindi della mia persona, ritengo di doverlo conoscere personalmente.»43Please respect copyright.PENANAa9IO3iqQpj
«E tu a chi pensavi?»43Please respect copyright.PENANA0G7cLRxUwg
Giulio si sentì improvvisamente nervoso, forse a causa del modo formale e quasi distaccato con cui Fabio gli aveva rivolto quelle ultime domande. Iniziò a giocare con l’anello imperiale che portava all’anulare, quello che Adriano gli aveva regalato il giorno in cui avevano passato il pomeriggio a fare l’amore nello stesso letto in cui lo aveva ucciso.43Please respect copyright.PENANAsXLo4O58pW
«Pensavo a Velio Costantiniano» rispose, titubante.43Please respect copyright.PENANAQYzN81ZTO7
Fabio annuì con fermezza. «Credo che sia un’ottima alternativa. Velio ti ha sempre servito con lealtà in tutti questi anni. Inoltre è un buon soldato, dinamico ed efficiente. Lo so perché ho avuto personalmente modo di collaborare con lui in più di un’occasione.»43Please respect copyright.PENANAE1XGkkSqQm
«Velio in realtà è la seconda scelta. La prima sei tu» replicò Giulio senza girarci intorno, per togliersi il pensiero.43Please respect copyright.PENANA7UrAuz8Ocz
Fabio si pietrificò a quelle parole.43Please respect copyright.PENANAqrMHjBuJ7R
«Io?» ripeté sorpreso. Sembrava seccato anziché contento e la sua reazione lo deluse profondamente.43Please respect copyright.PENANAX7oPRw5hba
«Non mi fido di nessun altro come mi fido di te, Fabio» si sentì quindi in obbligo di giustificarsi.43Please respect copyright.PENANAaEaI3BbZWg
Fabio scosse la testa, visibilmente frastornato.43Please respect copyright.PENANArhTMBLsAv3
«Non è una buona idea, Giulio» contestò infine.43Please respect copyright.PENANAYwTr6h1dPC
«Perché?»43Please respect copyright.PENANAvlUGI4bzOk
«Perché non sono qualificato per un incarico del genere.»43Please respect copyright.PENANAbXvHtIxPu6
«Che sciocchezze, certo che lo sei!»43Please respect copyright.PENANANyT7JaKnGp
«No, non è vero, non lo sono. Per un incarico del genere ci vuole qualcuno che abbia un inquadramento militare, ed io non ce l’ho. Sono un vigile, Giulio, non un legionario.»43Please respect copyright.PENANAIVWWs2sCOX
«Sai usare la spada meglio di chiunque altro soldato che conosca e hai dimostrato anche di possedere ottime competenze a livello organizzativo e amministrativo, che molti - e te lo posso garantire - ti invidiano. Tu non hai avuto bisogno delle raccomandazioni di nessuno per fare carriera e guarda dove sei arrivato in pochissimo tempo.»43Please respect copyright.PENANA5atzl57ZzK
Fabio, a quel punto, sospirò esacerbato. Si passò una mano tra i capelli e ribadì, con fermezza: «Giulio, sono grato che tu abbia pensato a me per un incarico di tale prestigio, ma non posso accettare e non accetterò.»43Please respect copyright.PENANACIu9Nenq7L
Quelle parole lo offesero grandemente. La rabbia prese velocemente il posto della delusione. Non era irritato per il rifiuto in sé - in realtà si era aspettato un’opposizione da parte di Fabio - ma per il modo deciso e autoritario con cui lo stava facendo. Sembrava che, dei due, fosse lui quello a comandare, lui quello seduto sulla poltrona giusta.43Please respect copyright.PENANAqtWZgLosbP
«Davvero ti accontenti di stare al comando di un branco di uomini rozzi e incivili, per metà ex schiavi e per metà barbari?» gli rovesciò quindi addosso con acredine, per umiliarlo esattamente come riteneva avesse umiliato lui.43Please respect copyright.PENANAnJKI7hyIEE
Fabio rimase un attimo a fissarlo incerto, le sopracciglia aggrottate sulla fronte e gli occhi color nocciola pieni di stupore.43Please respect copyright.PENANA2M2MfJLSyk
«D’accordo, mi hai detto quello che dovevi ed io ti ho dato la mia risposta. Direi che il colloquio finisce qui» disse dopo un po’, mettendosi in piedi. Senza dargli il tempo di replicare, girò i tacchi e si mosse verso la porta dello studio.43Please respect copyright.PENANAHAEENgue9n
Fu a quel punto che Giulio perse totalmente il controllo di sé. Scattò a sua volta in piedi, batté violentemente il palmo della mano destra sul tavolo e gli urlò contro: «Come osi voltarmi le spalle? Non ti permetto di trattarmi con tanta insolenza!»43Please respect copyright.PENANACiOPgobo4Y
Fabio si fermò nel centro della stanza e si voltò a guardarlo, non più stupito ma profondamente irritato.43Please respect copyright.PENANANJxHKrZaUF
«Ti stai comportando esattamente come il tuo predecessore, Giulio: in maniera arrogante e dispotica. Credevo tu avessi imparato sulla tua pelle cosa significhi non essere rispettato» lo rimproverò duramente.43Please respect copyright.PENANARYOe2zd3KK
«Se in questo momento al mio posto ci fosse stato Adriano non ti saresti permesso di voltargli le spalle senza essere congedato. E, probabilmente, non ti saresti permesso nemmeno di rifiutare l’opportunità che ti è stata offerta!»43Please respect copyright.PENANA9YbOb9X6MM
«Davvero sei così ottuso, Giulio? Credi davvero che per me avrebbe fatto qualche differenza, quale dannato imperatore mi sarei trovato di fronte?»43Please respect copyright.PENANACEv1hThixk
«Sì, perché avresti avuto timore di contraddire il tuo imperatore. Ma forse non è così che vedi me, forse non mi vedi come il tuo imperatore.»43Please respect copyright.PENANAH1UH5FH6Y4
«Sai, Giulio, credevo che tra noi ci fosse più affinità, ma evidentemente mi sbagliavo: io non conosco te come tu non conosci me. Ho affrontato mio padre una manciata di giorni dopo aver indossato la toga virile, quando avevo appena sedici anni. Per rimanere fedele alle mie convinzioni e alle mie decisioni sono stato costretto a lasciare la mia casa. Mio padre mi ha disconosciuto e infine diseredato. Ho perso tutto e, come se non bastasse, per molto tempo ho dovuto continuamente guardarmi alle spalle, perché tu sai bene che razza di animale vendicativo sia Lucio Caio Impervio. Perciò ti sbagli: non ho mai avuto timore di mio padre e posso garantirti che non ne avrei avuto nemmeno di Adriano. E vuoi sapere perché? Perché io non ho niente da perdere, Giulio. Non ho niente da perdere per una mia scelta personale e di questa scelta sono tutt’ora fermamente convinto, e ne vado oltremodo fiero. Essere un vigile potrà sembrarti poco pretenzioso, ma è ciò che ho sempre voluto fare e non cambierò idea solo perché a dirmi di farlo sei tu, come non l’avrei cambiata nemmeno se me lo avesse ordinato Adriano, o Giulio Cesare in persona!»43Please respect copyright.PENANAA6ysXq7FpK
Fabio aveva parlato con fervore e fermezza, e la rabbia di Giulio era andata gradualmente scemando. Fabio aveva ragione: aveva cercato di costringerlo ad accettare il posto vacante di prefetto del pretorio con la forza, somigliando ad Adriano molto più di quanto non avrebbe mai creduto possibile. Solo che, con Fabio, le prevaricazioni non avevano presa. E in fondo questa era una delle ragioni per cui Giulio lo stimava. La realtà era che aveva un disperato bisogno della sua compagnia, della compagnia di una persona amica, ecco perché aveva reagito in maniera tanto spropositata al suo rifiuto.43Please respect copyright.PENANA4nWktcazgx
Si morse il labbro inferiore e, con aria mortificata, confessò: «Ti chiedo scusa, Fabio. Non so cosa mi abbia preso... È che io... non ho nessuno. Non ho un fratello o un padre con cui confrontarmi, nessuno con cui parlare... Cercavo di importi la mia volontà perché speravo che così avrei avuto un pretesto per poter stare in tua compagnia più spesso.»43Please respect copyright.PENANAPEtww4axiV
Anche i tratti del volto di Fabio si addolcirono.43Please respect copyright.PENANAMucdyy7FU6
«Se vuoi la mia compagnia non devi impormelo, Giulio: basta che tu me lo chieda.»43Please respect copyright.PENANAttVzFZ53gQ
«Te lo sto chiedendo ora...» ammise Giulio a quel punto, in tono supplice.43Please respect copyright.PENANAobuNjWEta6
Fabio lo fissò a lungo, pensieroso. Sembrava combattuto, come se stesse valutando attentamente i rischi e i pericoli insiti in quella sua disperata richiesta di amicizia. La sua titubanza spinse Giulio a chiedersi se si fosse spinto ancora una volta troppo in là, infrangendo la promessa che gli aveva fatto. Prese fiato per chiedergli scusa e spiegarsi meglio, intenzionato a raccontargli ogni cosa, anche ciò che riguardava il Germano e quello che aveva scoperto riguardo a lui, nella speranza che capisse il perché aveva bisogno della sua amicizia, quando Fabio scosse la testa in un gesto che Giulio interpretò come un “prima o poi me ne pentirò”, e disse, con un mezzo sorriso sulle labbra ma lo sguardo serio: «Cavalchi sempre come una femminuccia?»43Please respect copyright.PENANA1EI6eDOiVw
Giulio si sentì sollevato da quella domanda, perché ne intuiva lo scopo.43Please respect copyright.PENANAmoPr7556lQ
«Non ho mai cavalcato come una femminuccia e lo sai bene» protestò rilassato.43Please respect copyright.PENANAnrEhfnIFbb
«D’accordo, allora. Domattina, alla quinta ora, fatti trovare al castro del Campo Marzio. Andremo a fare una cavalcata. Ammesso, ovviamente, che i tuoi doveri di imperatore te lo consentano.»43Please respect copyright.PENANACS0KAPV9cQ
Giulio si sentì riempire di un profondo sentimento d’affetto e di gratitudine.43Please respect copyright.PENANAUvBut8jVgy
«Ci sarò» garantì.43Please respect copyright.PENANANnyjBrISoC
Fabio rimase in silenzio un lungo istante mentre continuava a guardarlo intensamente, come se non fosse ancora del tutto convinto della cosa che gli aveva appena proposto.43Please respect copyright.PENANAL1bNF2Hr8J
«A domani, allora» si congedò infine, per poi girarsi ed uscire dalla stanza. Giulio rimase ad ascoltare i suoi passi riecheggiare nel corridoio che conduceva alle scale. Quando gli echi si spensero del tutto, fece un profondo respiro e si buttò di peso sulla poltroncina.43Please respect copyright.PENANAcDrNqIPq5Y
Non riusciva a capacitarsi del perché si fosse comportato in maniera così dispotica con quello che considerava il suo unico amico. Gli capitava sempre più spesso di avere degli scatti d’ira, a volte ingiustificati, che non riusciva a controllare. Si chiese anche se avesse fatto bene ad esporsi così tanto, facendo trapelare quanto enorme fosse il senso di vuoto e di solitudine che, negli ultimi anni, lo accompagnava ovunque.43Please respect copyright.PENANAAfw3g4TNGX
Sperava che Fabio non lo avesse trovato imbarazzante o, peggio, patetico, e venne improvvisamente aggredito dall’idea che potesse avergli proposto quella cavalcata solo per pietà. Questo lo gettò nuovamente nello sconforto. Avrebbe dovuto parlargliene, che stupido era stato a non farlo. E ora si odiava per avergli permesso di congedarsi così presto, quando avevano ancora tante cose di cui parlare e da chiarire. Così, quando udì nuovi passi nel corridoio avvicinarsi, si alzò di scatto in piedi, pieno di speranza. E quando al posto di Fabio vide entrare nella stanza sua madre, la delusione gli si stampò in maniera inequivocabile sulla faccia.43Please respect copyright.PENANAgrfwVY5kxt
Nemmeno sua madre sembrava felice di vederlo.43Please respect copyright.PENANAiaYeaTYsba
«Ho incrociato Fabio Impervio giù, nell’Aula Regia. Perché si trovava qui?» esordì lei in tono aspro.43Please respect copyright.PENANAvFge7fymSB
Giulio la guardò con disprezzo. «Davvero pensi che debba chiedere il permesso a te per incontrare chiunque abbia necessità o voglia di incontrare?»43Please respect copyright.PENANA5xsz8hUZXo
«Forse dovresti, visto le pessime decisioni che hai preso in queste ultime ore» lo rimproverò lei puntellandosi con le mani sulla scrivania.43Please respect copyright.PENANAWMg0knf8cz
Giulio tornò nuovamente a sedere sulla poltroncina, ma non invitò sua madre a farlo.43Please respect copyright.PENANAfI8WlghoUt
«Tipo?» chiese annoiato.43Please respect copyright.PENANAJHGMJP4qrp
«Tipo dare il benservito ad un uomo potente come Elio Sillano. Hai idea di cosa potrebbe essere capace di fare per vendicarsi, un uomo come lui?»43Please respect copyright.PENANAU4Rqf2PtJh
«No, perché non me lo spieghi tu?» replicò lui sfoderando un sorriso glaciale.43Please respect copyright.PENANAwX0tiLFCuE
«Smettila di giocare, Giulio! Sai perfettamente che Elio Sillano ha amici potenti ovunque, fuori e dentro il Palazzo! Potrebbe arrivare a te in qualsiasi modo, farti strangolare nel sonno o avvelenare il tuo cibo!»43Please respect copyright.PENANA1L5nExTayG
Per qualche strana ragione, in quel momento a Giulio tornarono in mente le parole di Fabio di poc’anzi, quando gli aveva detto che non aveva paura di nulla perché non aveva niente da perdere.43Please respect copyright.PENANAbMXE0iLsDb
A quanto sembrava, avevano un’altra cosa in comune.43Please respect copyright.PENANAdPNIg9L2Y9
«Forse il punto, madre, è che non me ne importa nulla» rispose quindi nel più freddo e sprezzante dei modi.43Please respect copyright.PENANAqMBQIklrUc
43Please respect copyright.PENANAnBxNuSmq7A
Il mattino seguente, Giulio si svegliò di buon’ora. Dopo aver fatto una colazione frugale e aver sbrigato alcune incombenze, si recò al luogo dell’appuntamento: il castro fuori le mura aureliane.43Please respect copyright.PENANARMX2ZUOPwm
Al suo arrivo, Fabio lo attendeva già in sella ad un sauro appena fuori il castro, nell’area di solito usata per le esercitazioni dei soldati a cavallo.43Please respect copyright.PENANA64V6xDW02G
Giulio scelse per sé un giovane morello, nerboruto e dal manto lucido. Montò in sella e raggiunse l’amico.43Please respect copyright.PENANA21Ks0oVIOl
«Hai impegni particolarmente importanti per oggi?» gli chiese quando lo ebbe affiancato.43Please respect copyright.PENANAsEY5GhZhhQ
«Nessun impegno importante.»43Please respect copyright.PENANAVwzvtvx0TC
«Bene, allora seguimi. Voglio farti vedere una cosa. Però ti avverto, la cavalcata sarà lunga» e così dicendo spronò il suo frisone.43Please respect copyright.PENANATgKEvgzy8m
Procedettero per un lungo tratto sulla Via Laurentina, che lasciarono al quattordicesimo miglio per proseguire su una strada in certi punti arenosa, che si restringeva e si allargava in base ai boschi di lecci, querce e olivastri che incontravano.43Please respect copyright.PENANA0DDlO5tBFe
Di tanto in tanto, quando il bosco cedeva il passo alla prateria, incrociavano greggi di ovini o armenti di bovini, che si godevano i pascoli agli ultimi tepori autunnali.43Please respect copyright.PENANA7i0rDAFpu9
Giulio cavalcava senza fretta, per godersi quel giorno il più a lungo possibile, né Fabio al suo fianco sembrava dispiacersi del prolungarsi della gita. A un certo punto, la macchia mediterranea prese il sopravvento sulla vegetazione e Giulio comprese da questo che il mare era ormai vicino. Iniziarono a salire su un dolce pendio ricoperto di piante di corbezzolo, lentisco e ginestra, per trovarsi infine sul picco di un’altura che digradava verso il mare in piccole dune sabbiose e cespugliose. La spiaggia, di finissima sabbia chiara, si perdeva a vista d’occhio verso il mare, le cui onde si infrangevano pigramente sulla battigia. Il sole ottobrino di mezzogiorno si rifletteva sulle sue acque calme, mentre le rondini tardive garrivano in cerca di insetti da divorare mentre erano in volo.43Please respect copyright.PENANAs5iTOXFBP1
Tutto era imbevuto di una bellezza struggente da togliere il fiato, e con Fabio al suo fianco, Giulio si sentiva finalmente felice, come da tempo non si sentiva. 43Please respect copyright.PENANARFxTaRLRSc
Di fronte all’altura dunosa, più a nord, vi era una piccola collinetta sopra la cui cima sorgeva una villa dalle dimensioni ragguardevoli ma non particolarmente sfarzosa. La peculiarità della villa era rappresenta da due torri, una leggermente più alta dell’altra.43Please respect copyright.PENANAOsHgqGkRAW
Giulio notò con piacere che Fabio aveva concentrato lo sguardo proprio su di esse.43Please respect copyright.PENANA7LIjVEfLgF
«In cima alla torre più alta vi è una sala da pranzo. La vista da lì è mozzafiato, soprattutto al tramonto, quando il sole tinge di rosso tutto il litorale. La villa, Fabio, è uno spettacolo. È calda in inverno e fresca in estate, col mare di fronte e i monti alle spalle. Vi sono un’infinità di stanze, la maggior parte delle quali con vista sul mare. E dove la vista non cade sul mare cade sui giardini, perché nella villa ve ne sono diversi. Non ci sono acquedotti in questa zona, ma non ce n’è bisogno perché l’acqua è a fior di terra e i pozzi ne forniscono in abbondanza e, nonostante la vicinanza al mare, l’acqua è pura. I boschi nelle vicinanze provvedono la legna e, per qualsiasi altra necessità, Ostia si trova a poche decine di miglia più a nord. Una volta, da bambino, mia madre ed io fummo ospitati da un console, che possiede una villa poche miglia più a sud. Ci raccontò che la villa era appartenuta a Plinio il Giovane e poi alla famiglia dei Flavi. E ora appartiene a me. L’ho acquistata un paio di anni fa e, nonostante io l’abbia più volte visitata, non ho ancora avuto il piacere di soggiornarvi.» Giulio si voltò a guardare Fabio, il cuore in gola dall’eccitazione.43Please respect copyright.PENANA8ETFAe8xyx
«Mi è stato consigliato di allontanarmi un po’ da Roma, finché le tensioni a causa delle dimissioni forzate di Elio Sillano non si placheranno. Ed è qui che intendo ritirarmi. Nessuno è ancora a conoscenza di questa villa, nessuno penserebbe mai che l’imperatore venga a rifugiarsi in un posto anonimo come il litorale laziale, da molti ritenuto malsano a causa degli acquitrini e delle paludi. Ecco perché ritengo che sia sicura. Mi trasferirò domani stesso.»43Please respect copyright.PENANAVAHZwxZmRj
A quel punto tacque. Abbassò per un attimo lo sguardo imbarazzato, chiedendosi se fosse il caso o meno di mostrarsi più ardimentoso. Poi il sentimento prevaricò sulla ragione e continuò: «Così, Fabio, semmai nei prossimi giorni ti venisse voglia di venire a farmi compagnia, sarai il benvenuto...» 43Please respect copyright.PENANAGpdJThF32W