KYLA42Please respect copyright.PENANA79UdHlDYve
Kyla non aveva avuto nessuna difficoltà a uscire di casa. I suoi padroni la trattavano come una figlia. Le davano fiducia ed evidentemente non avevano ritenuto necessario farla sorvegliare.42Please respect copyright.PENANAkLJkev5XvK
Ne aveva avuta la prova quando, a mattina inoltrata, dopo essersi preparata tutta una serie di giustificazioni più o meno credibili, si era fatta coraggio e, cercando di sembrare il più naturale possibile, si era avviata verso l’atrio. Nessuno l’aveva fermata, nessuno si era curato di lei. Una volta raggiunta la porta, lo schiavo addetto alla portineria gliel’aveva spalancata e, sorridendo, le aveva chiesto se stesse per andare a fare una passeggiata. Lei aveva ringraziato gli dei per averle facilitato le cose e gli aveva risposto di sì, che presto sarebbero tornati in Spagna e che voleva godersi ancora una volta i meravigliosi giardini di Roma.42Please respect copyright.PENANA1qTg4Oy3as
Non aveva avuto problemi nemmeno a raggiungere l’Arco di Trionfo, luogo dal quale iniziavano ufficialmente tutti i trionfi. Conosceva perfettamente il tragitto, visto che lo aveva fatto innumerevoli volte con i suoi padroni da quando erano arrivati a Roma. Al suo arrivo, tuttavia, Kyla notò con delusione che la folla aveva già iniziato a diradarsi.42Please respect copyright.PENANAMor13B6KDI
Questo significava che la cerimonia era già iniziata da un pezzo. Si guardò intorno, atterrita. Se arrivare all’Anfiteatro Flavio era stato relativamente facile, non aveva la più pallida idea di come proseguire. Sapeva che la cerimonia culminava ai piedi del Tempio di Giove, in cima al Colle Capitolino, ma non ci era mai stata e quindi non sapeva come arrivarci.42Please respect copyright.PENANAD0hrBP7awG
Aveva ingenuamente creduto che le sarebbe bastato seguire la folla per arrivare al corteo e ora scopriva con orrore che quella aveva iniziato a disperdersi e le persone a sciamare in ogni direzione.42Please respect copyright.PENANAY8GZ5QfKXd
Kyla gemette sconfortata e si guardò intorno, in cerca di una soluzione che non tardò ad arrivare. Per sua fortuna, era abitudine dei Romani lanciare sui trionfatori petali di fiori per onorarli. Le sarebbe bastato seguire la scia dei petali per raggiungere il corteo.42Please respect copyright.PENANAiwnY76MM9u
Tirò un sospiro di sollievo e riprese il cammino quasi correndo.42Please respect copyright.PENANAu0f5oh8DYe
Arrivata ai piedi del Colle Capitolino, Kyla si rese conto che le persone si comportavano in due modi diversi: alcune ripercorrevano a ritroso la Via del Trionfo, altre cercavano in qualche modo di risalire la collina, accalcandosi e spintonandosi sui larghi gradoni di pietra nel tentativo di aprirsi un varco nel massiccio muro di corpi e arrivare in cima, dove stava avendo luogo la parte conclusiva della cerimonia, a giudicare dal festoso frastuono della folla e dalla musica prodotta dagli strumenti a fiato che proveniva dall’alto.42Please respect copyright.PENANAbuu3iLTlTv
Dinanzi a quella fiumana di gente che avanzava lentamente verso l’alto, ondeggiando e ribollendo come il mare in burrasca, Kyla si ricordò della spiacevole sensazione di soffocamento provata nel sogno ed esitò. Fu sul punto di tornare indietro, ma poi pensò a suo padre e all’ingiusto modo in cui era stato ucciso proprio lì, a poche centinaia di metri da lei, nonché allo strano sogno che aveva fatto quella notte e al suo misterioso significato, e avvertì l’impellente necessità di andare avanti a qualunque costo. Così si fece coraggio, si coprì ulteriormente il capo con il velo per non farsi riconoscere nel caso in cui si fosse imbattuta nei suoi padroni, e si tuffò tra la folla.42Please respect copyright.PENANAOSRbkGv3Uc
Mentre cercava faticosamente di seguire la corrente, senza farsi tuttavia da essa travolgere, venne più volte colpita da decine di gomiti e graffiata da centinaia di unghie. Ma quasi non ci fece caso, concentrata com’era a controllare dove metteva i piedi, consapevole che, se fosse inciampata, sarebbe potuta cadere. E se fosse caduta, con ogni probabilità, sarebbe morta calpestata.42Please respect copyright.PENANA1qk2LjtoPX
Impiegò un tempo che a lei sembrò immenso a raggiungere la cima del colle. Qui, il muro di corpi divenne più massiccio, perché fermo e non più fluido come prima. Kyla si rese conto che proseguire oltre era folle, se non impossibile. E tuttavia, rimanere dov’era era inutile oltre che pericoloso: inutile perché, dalla posizione in cui si trovava, non riusciva a vedere nulla, e pericoloso perché, se dinanzi a lei la folla rimaneva ferma e compatta, le persone che affluivano da dietro continuavano a spingerla e a schiacciarla contro quelle che aveva davanti.42Please respect copyright.PENANAUhzMiSLZ7i
Si guardò intorno, ormai quasi in preda al panico, quando notò che qualcuno aveva deciso di uscire dalla massa e trovare rifugio su un rilievo poco distante, una specie di lungo terrapieno naturale alle spalle di un gruppetto di tempietti dal quale, con ogni probabilità, era possibile avere una buona visuale del Tempio di Giove, grazie alla posizione elevata.42Please respect copyright.PENANAzerMbWkelw
Kyla cercò di attingere alle poche energie che le erano rimaste per farsi nuovamente spazio tra i corpi ammassati e raggiungere la base della salita. La prima cosa che fece, quando ci fu riuscita, fu respirare a pieni polmoni.42Please respect copyright.PENANAzLaJvlcAfk
Proprio in quel momento, la folla si chetò. Preoccupata da quell’improvviso e strano silenzio, Kyla iniziò ad arrampicarsi sul ripido pendio, aiutandosi con le mani. Vedendola in difficoltà, qualcuno, misericordiosamente, le offrì un aiuto allungando un braccio. Kyla lo afferrò e l’uomo la tirò su con estrema facilità.42Please respect copyright.PENANADVgeVA4PLl
Kyla borbottò un ringraziamento veloce, poi si voltò verso il Tempio di Giove, circondato su tre lati dal mare di folla che solo pochi istanti prima ruggiva in maniera assordante e ora, misteriosamente, se ne stava tranquillo.42Please respect copyright.PENANAopsQKuoiZN
Le ci volle qualche secondo per visualizzare e mettere a fuoco il contesto principale e comprendere il motivo di quel silenzio. Quando questo accadde, il sangue le si gelò nelle vene: l’imperatore Adriano, che lei poteva vedere di profilo, se ne stava in piedi sul podio del tempio, di fronte a una lunga scalinata al termine della quale si ammassavano le folle. Aveva le braccia loro rivolte ed era chiaro che fosse in procinto di pronunciare un discorso.42Please respect copyright.PENANAoYDHz9C66D
Appena pochi passi alle spalle del divo vi erano due uomini: uno in piedi e l’altro in ginocchio. Tutta la sua attenzione era rivolta a quest’ultimo. L’uomo era legato per i polsi e le caviglie con grosse catene. Non poteva vederlo in viso perché le dava le spalle, ma sembrava di una statura ben maggiore rispetto al Romano che lo affiancava. E, soprattutto, indossava la pelliccia di suo padre.42Please respect copyright.PENANAZemCmTrlJp
Kyla sapeva che suo padre era morto, sapeva che, probabilmente, quello con indosso la sua pelliccia era un’altra persona, eppure, complice anche il sogno che aveva fatto quella notte, un grido istintivo le nacque in gola. Iniziò a correre lungo il terrapieno per portarsi in un punto con una migliore visuale del podio. Qualcuno tentò di ostacolare la sua corsa, forse temendo che potesse compiere un gesto inconsulto. Il velo che aveva sul capo le venne strappato via e, insieme ad esso, anche il fermaglio che le teneva raccolti i capelli, i quali le ricaddero morbidi sulle spalle e sulla schiena. Ma lei non se ne avvide. Quando ebbe raggiunto il punto in linea d’aria più vicino al podio, gridò con quanto più fiato aveva in corpo, proprio come aveva fatto nel sogno: «Athair!»42Please respect copyright.PENANAFNIlkXDtAM
La sua voce risuonò potente nel silenzio e questo, inevitabilmente, attirò l’attenzione di tutti i presenti, che si voltarono nella sua direzione. Anche l’uomo in ginocchio ruotò il busto e la testa verso di lei e, un attimo prima che potesse vederlo in faccia, profondi ululati provenienti da chissà dove si unirono alla sua voce disperata, divenendo un unico, straziante grido.42Please respect copyright.PENANALvyrueHujX
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CAITRIONA42Please respect copyright.PENANAFMbzbceDZj
Caitriona sedeva come cortigiana sotto il pronao del Tempio di Giove, appena dietro il trono dell’imperatore, in attesa che Willigis venisse giustiziato.42Please respect copyright.PENANA3NZzqDwUqP
Quando Lucio lo aveva trascinato sul podio, lo aveva gettato al suolo come un animale. Ma lui aveva sollevato la testa e aveva sfidato tutti con uno sguardo colmo di tranquillo orgoglio.42Please respect copyright.PENANA1UJC09lR5e
Un istante dopo, i loro occhi si erano incrociati. Negli occhi di Willigis era comparsa una luce feroce, carica d’odio. Eppure, nonostante tutto, qualcosa di selvaggio si era agitato dentro di lei, un’emozione calda e violenta. 42Please respect copyright.PENANARoQ8vHu3id
Quello stupido bestione era stato l’unico uomo per cui avesse mai provato qualcosa: se non genuino amore, di sicuro una profonda attrazione carnale. Era stato il primo a possederla e anche l’unico capace di procurarle piacere sensuale. Se solo avesse fatto come lei gli aveva chiesto di fare, ora avrebbero potuto essere ancora insieme, a regnare felici su tutte le tribù del Grande Nord, germaniche e caledoni.42Please respect copyright.PENANAW4HNXRHg8G
Ma le cose erano andate diversamente e forse era meglio così. Anzi, era decisamente meglio così. Cosa se ne faceva di quel pezzetto di terra e dei suoi stupidi e rozzi abitanti, quando lei poteva avere Roma e tutto ciò che Roma possedeva?42Please respect copyright.PENANAHq4UPQgILC
Aspettava pazientemente da anni e ora che il momento si avvicinava suo figlio rischiava di rovinare tutto un’altra volta, come quando aveva lasciato l’imperatore per giocare a fare il legionario. Per fortuna, quella volta, Cesare lo aveva richiamato a Roma. All’epoca, Adriano era ancora follemente innamorato del suo bel Giulio. Ora, però, Caitriona non ci avrebbe messo la mano sul fuoco.42Please respect copyright.PENANAWS40TUMlMq
Da una fonte attendibile all’interno del palazzo imperiale, aveva scoperto che Adriano cercava sempre meno la compagnia di suo figlio, preferendo quella di un giovane ispanico che non aveva ancora raggiunto la maggiore età.42Please respect copyright.PENANArk3EyazlQ9
Giulio aveva scelto il momento meno adatto per mettersi a fare l’amante recalcitrante, rifletté Caitriona. Guardò il posto vuoto alla destra dell’imperatore, dove avrebbe dovuto trovarsi suo figlio, e un moto di collera le imporporò le guance. Era a conoscenza del battibecco che c’era stato tra lui e Adriano a causa della decisione dell’imperatore di usare Willigis nel Trionfo, ma non si sarebbe mai aspettata che Giulio reagisse in quel modo spropositato per difendere un uomo che, tutto sommato, non conosceva affatto.42Please respect copyright.PENANAzoxLNj3enm
Questo, per lo meno, era quanto aveva creduto fino a quella mattina, quando uno schiavo che serviva come domestico nella sua casa le aveva riferito che, nella notte, Giulio aveva incontrato il Germano proprio nella sua dimora. E ora Caitriona si chiedeva se era la prima volta che i due si incontravano e, soprattutto, se Giulio fosse già a conoscenza del fatto che il gladiatore germanico, cugino e traditore dell’Orso, era in realtà suo padre. Sembrava verosimile. Questo avrebbe spiegato lo strano comportamento del figlio degli ultimi giorni e complicato sensibilmente le cose. A quel pensiero, Caitriona si sentì invadere da una nuova, violenta ondata di furore.42Please respect copyright.PENANAaVQAyIGv9D
Ad un certo punto, mentre si poneva tutte quelle questioni, Adriano si alzò e si avvicinò alla scalinata per mettersi di fronte al popolo e pronunciare il discorso con il quale avrebbe definitivamente chiuso il periodo di festa per l’anniversario dei suoi venticinque anni di regno. L’imperatore sollevò le braccia in alto e le folle, a quel gesto, tacquero ubbidientemente. Da esperto e abile oratore qual era, Adriano si prese del tempo per accrescere nel cuore del suo uditorio il desiderio di ascoltare le sue parole. Tuttavia, non ebbe modo di parlare: un improvviso quanto inaspettato urlo di donna disturbò la sacralità di quel momento, suscitando tra le folle un sommesso mormorio di stupore e indignazione. Caitriona si voltò, come tutti i presenti, nella direzione in cui l’urlo sembrava essere provenuto. Proprio mentre si chiedeva se avesse afferrato bene il significato di quell’unica parola urlata, che a lei parve in lingua germanica, ecco che la donna la gridava di nuovo: Athair! Padre!42Please respect copyright.PENANAFQQl0NLOPw
Fu in quel momento che Caitriona individuò una giovane donna su un altopiano distante diverse centinaia di metri. Aveva folti e lunghi capelli rossi che le ondeggiavano alla leggera brezza estiva, e sembrava... “Eilish!” pensò Caitriona, sbalordita e disorientata allo stesso tempo.42Please respect copyright.PENANA4i9nmZnRan
Non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi che minacciosi ululati di lupi echeggiarono nell’aria, esattamente come era accaduto il giorno in cui il dannato Chrigel era stato giustiziato.42Please respect copyright.PENANAo2CgMtOC9f
Caitriona, che si era lasciata distrarre da quei sinistri latrati, tornò dopo pochi istanti a guardare in direzione della ragazza, per scoprire che era sparita.42Please respect copyright.PENANAVUX5u9qfbY
Continuava a dirsi che non poteva essere, che la sua era solo suggestione e, forse, a furia di ripeterselo, avrebbe anche potuto convincersene. Ma poi, mentre i lupi continuavano a ululare e il brusio di riprovazione della gente a crescere di intensità fino a divenire un vocio di sgomento, con lo sguardo andò in cerca di Lucio, che era in piedi di fianco a Willigis. E quando vide l’espressione di terrore sul volto del generale, famoso per essere un uomo granitico e poco impressionabile, comprese che stava davvero accadendo qualcosa di dannatamente strano.42Please respect copyright.PENANAT41HFSF59C
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LUCIO42Please respect copyright.PENANAFIfcUKxPIV
Quando Lucio aveva costretto il Germano a salire i gradini del Tempio di Giove per inginocchiarsi al cospetto dell’imperatore, era stato invaso da una perversa e crudele soddisfazione. Presto avrebbe avuto la sua vendetta anche su quel traditore, che aveva voltato le spalle prima alla sua gente e poi a lui. Ciò che più lo appagava era che sarebbe morto sotto gli occhi della donna per cui provava un vecchio, profondo rancore. E pazienza se in quel modo i suoi piani andavano in fumo e avrebbe dovuto escogitare un altro modo per toglierla di mezzo. Prima o poi ci sarebbe riuscito e lo sapeva bene anche lei. Questo era quanto Lucio le aveva giurato l’ultima volta che si erano visti, quando, quattro anni prima, si era recato ad Ostia per gridarle contro tutto il suo rammarico.42Please respect copyright.PENANAiRIlJ7ckiq
«Avevi detto che era morta» l’aveva subito aggredita con voce gutturale. Lei aveva sorriso con freddezza e, con un cinismo di cui nemmeno lui sarebbe stato capace, aveva replicato: «Beh, ora lo è di sicuro. E devo ringraziare solo te.»42Please respect copyright.PENANABVwH9H7u72
Lucio era stato vicinissimo ad afferrarla per il collo e torcerglielo, ma lei, intuendolo, lo aveva fermato con uno sguardo minaccioso e gli aveva ricordato chi aveva di fronte. Lucio, a quel punto, le aveva risposto che non era ancora così importante, ma che poteva stare tranquilla: sebbene vederla morta era quello che desiderava, non si sarebbe sporcato le mani e la reputazione a causa sua. Ma poi aveva aggiunto che avrebbe fatto meglio a non sentirsi troppo al sicuro. Anche le navi più robuste potevano incontrare venti sfavorevoli e affondare.42Please respect copyright.PENANA5mD4jRMW0R
Quelle erano state le ultime parole che le aveva rivolto. Da quel giorno, entrambi avevano fatto del loro meglio per tenersi reciprocamente alla larga. 42Please respect copyright.PENANAHFpo0AiA0P
E ora eccola lì, bella e algida come sempre, seduta un passo dietro alla poltrona imperiale, vicinissima alla sua ambita meta.42Please respect copyright.PENANA0HFj5h5FJa
Lucio si chiese se Willigis l’avesse già individuata. Stava per indicargliela lui stesso quando si rese conto che non ce n’era bisogno. Non solo l’aveva individuata ma la guardava con un odio così profondo da farlo tremare sensibilmente.42Please respect copyright.PENANA8XP1NrFjsC
Lucio ghignò con crudeltà. Si chinò su di lui e rincarò la dose, bisbigliandogli all’orecchio: «Posso solo immaginare la tua frustrazione, Germano: così vicina e così dannatamente irraggiungibile...»42Please respect copyright.PENANAMFKx8FECgN
Il Traditore digrignò i denti ma non rispose nulla, e Lucio si riportò dritto sulla schiena, gongolando trionfante.42Please respect copyright.PENANAAfnxlXvxzk
Adriano, intanto, si era alzato in piedi e si era portato di fronte all’ampia scalinata. Lucio cercò di mascherare l’irritazione che provava in quel momento a causa dell’imminente e monotono discorso dell’imperatore, simile a tanti altri che il divo aveva pronunciato in vita e che lui era stato costretto ad ascoltare.42Please respect copyright.PENANA30BfDLhemb
Adriano sollevò le braccia e il popolo tacque all’unisono, ma non fece in tempo a parlare. Fu infatti preceduto da una donna che, a pieni polmoni, gridò qualcosa di incomprensibile. Lucio seguì l’esempio di tutti i presenti e si voltò nella direzione da cui era provenuto il grido. E quando scorse la figura di una giovane dai lunghi e ondulati capelli rosso fuoco che si agitava sul ciglio dell’argine - che correva lungo un terzo del perimetro del Capitolium coprendo buona parte del fianco orientale del tempio - Lucio sentì il cuore fermarsi e la terra mancargli sotto i piedi.42Please respect copyright.PENANAbI6F4USnmm
“Eilish!”, pensò sconvolto. Come a voler fare da cornice a quel momento di per sé già carico di drammaticità, decine di lupi iniziarono a latrare e a ululare, esattamente come era accaduto quattro anni prima, quando al posto del Traditore si era trovato il cugino, il feroce e odiato Re Orso.42Please respect copyright.PENANAlnQ4ZHdm38
Lucio si guardò intorno, sconvolto e smarrito, con una mano sull’elsa del gladio, pronto a proteggersi da un’imminente e misteriosa minaccia.42Please respect copyright.PENANA0cH8pxW5Xf
E quando si rese conto che nessun pericolo incombeva fisicamente su di lui, tornò a sollevare lo sguardo sull’altura in cui aveva scorto la figura della ragazza - che somigliava terribilmente alla principessa caledone - e scoprì, con sollievo ma anche dispiacere, che era sparita.42Please respect copyright.PENANAQlMHrOtliv
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GIULIO42Please respect copyright.PENANA8RzXEAlM1C
Giulio aveva deciso di assistere alla parte conclusiva della cerimonia nascosto tra le colonne del pronao del tempio della dea Opi, per metà alle spalle del tempio di Giove Custode, dalla quale si poteva avere una discreta visuale del Tempio di Giove Capitolino senza correre il rischio di rimanere schiacciati dalle masse. Quel giorno, infatti, era vietato l’accesso alla plebe a tutti i templi che sorgevano nell’area del Campidoglio, per evitare che venissero danneggiati.42Please respect copyright.PENANAAYKjDDjImo
Quando Adriano era sceso dal suo carro trionfale e aveva raggiunto il podio, Giulio era stato sopraffatto da una moltitudine di sentimenti contrastanti, di odio e amore. Avrebbe dato la sua vita per lui, ma c’erano anche momenti in cui sentiva di detestarlo così tanto da desiderare di vederlo morto, distrutto, come lui si sentiva spesso a causa sua.42Please respect copyright.PENANArDtb6jXMoX
Dopo qualche istante, anche il Germano di nome Willigis aveva fatto la sua apparizione, trascinato da Lucio. Quando avevano raggiunto il podio, Lucio aveva costretto il Germano a inginocchiarsi dinanzi all’imperatore e Giulio si era dispiaciuto enormemente per lui. In quel frangente, gli era parso che il torque che portava al collo gli bruciasse sulla pelle.42Please respect copyright.PENANAH5mc3mSHeR
Giulio non sapeva bene perché avesse sentito la necessità di assistere all’esecuzione. O forse sì. Forse, in cuor suo, sperava ancora che Adriano potesse sospenderla, che gli dimostrasse in maniera concreta l’amore che continuava a proclamargli. E quando l’imperatore si alzò dal trono e si mise dinanzi al popolo per dichiarare ufficialmente la sua decisione, il cuore di Giulio iniziò a correre all’impazzata. Si strinse a una delle colonne del porticato del tempio e pronunciò una silenziosa e sentita preghiera a Odino, un dio che non conosceva ma che, era sicuro, non avrebbe chiuso gli orecchi dinanzi ad una supplica sincera a favore di uno della sua gente, anche se proveniva da un profano.42Please respect copyright.PENANARGDZcitRtA
Così, mentre chiedeva al dio dei Germani di allontanare da uno dei suoi figli l’ombra della morte, all’improvviso il silenzio venne lacerato dal grido di una donna che chiamava a gran voce qualcuno. Una manciata di secondi dopo, a quello della misteriosa ragazza si aggiunsero altri lamenti: quelli di decine di lupi che urlavano a tutta Roma il loro disappunto, esattamente come era avvenuto il giorno in cui era stato giustiziato il re dei Germani.42Please respect copyright.PENANA6YmaouilBw
Giulio sollevò la testa, gli occhi colmi di lacrime e il cuore esultante di gioia. Conosceva l’indole superstiziosa del suo amante, il quale, proprio a causa dei lupi, aveva cercato di sospendere l’esecuzione dell’Orso anni addietro, e ora nutriva un’assoluta fiducia che al Germano di nome Willigis sarebbe stata risparmiata la vita.42Please respect copyright.PENANAgFt4cvY6E3
Quei lupi erano il segno di un intervento degli dei.42Please respect copyright.PENANALZE8reDG9F
Odino, il dio straniero, aveva ascoltato la sua preghiera.42Please respect copyright.PENANAjEXV3aiF8B