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KYLA42Please respect copyright.PENANA5bYKLglXor
Kyla aprì gli occhi e sedette sul pagliericcio. Mentre la nebbia del sonno nella sua testa si diradava lentamente, iniziò a ricordarsi dove si trovava.42Please respect copyright.PENANAYrmtuqgKN0
L’odore acre e pungente di muffa e urina della cella nella quale era rinchiusa le arrivò alle narici, procurandole l’ennesimo conato di vomito. Si alzò e a tastoni si mosse nel buio pressoché assoluto per dirigersi nell’angolo dove da giorni espletava i suoi bisogni. Qui si piegò e, appoggiandosi con una mano alla parete umida, vomitò in maniera così violenta che i reflussi gastrici le attraversarono anche le narici.42Please respect copyright.PENANAEtDHgdK5Xg
Quando ebbe svuotato per bene lo stomaco, tornò a sedersi sul pagliericcio, incrociò le braccia sulle ginocchia e vi nascose la testa.42Please respect copyright.PENANAM24RTDla85
Nelle orecchie continuavano a echeggiarle le urla strazianti delle meravigliose persone con le quali aveva convissuto negli ultimi mesi in perfetta armonia. Le guardie pretoriane erano arrivate all’improvviso e avevano ucciso tutti: uomini e donne, giovani e anziani. Nemmeno Cecilia, la figlia del fattore, una bambina di appena dieci anni, era stata risparmiata dalla loro furia.42Please respect copyright.PENANADWF8LSpHIY
Erano morti tutti, quindi, tranne lei. A quel pensiero, Kyla gemette piano e iniziò a piangere a dirotto. Quelle povere anime non avevano fatto niente di male se non accoglierla. Lo avevano fatto su richiesta del loro padrone senza nemmeno sapere chi fosse, che bisogno c’era di accanirsi in quel modo contro di loro?42Please respect copyright.PENANAmS9y3ehogD
Il rumore di passi nei cunicoli delle segrete, scavate nella roccia sotto i Palazzi Imperiali, la fece trasalire. Il corridoio che conduceva alla sua cella, prima quasi totalmente buio, venne improvvisamente inondato dalla luce calda di alcune torce. I passi, che si facevano gradualmente più vicini, sembravano dirigersi verso di lei.42Please respect copyright.PENANAc0Ehf2x9zO
Il cuore di Kyla iniziò una furiosa cavalcata. Agì d’istinto, come un animale braccato: balzò in piedi e si portò in un angolo della stanza, nella futile speranza di poter rimanere nascosta nell’ombra.42Please respect copyright.PENANAwTPEbokMoR
Le torce si fermarono dinanzi alla sua cella, e con esse tre persone: una guardia pretoriana, uno schiavo e una donna. La donna era particolarmente bella, vestita con abiti regali che, alla luce tremolante delle torce, assumeva sfumature iridescenti simili alla madreperla. I lunghi capelli biondi erano legati in un’elaborata acconciatura nella quale era inserito un filo di perle, e preziosi gioielli le adornavano il collo, le orecchie, i polsi e perfino le dita della mano. Kyla non ebbe bisogno di presentazioni per capire che aveva di fronte l’imperatrice, una delle persone dalle quali Fabio aveva cercato di proteggerla.42Please respect copyright.PENANAtTIecTEkeu
La guardia aprì la cella, vi entrò e si diresse verso di lei. L’afferrò per un braccio e la trascinò dinanzi all’imperatrice, che iniziò a scrutarla attentamente con una luce algida nello sguardo.42Please respect copyright.PENANAL4twqnBdx5
«Immagino tu sappia chi sono» esordì la donna con voce artificiosamente suadente.42Please respect copyright.PENANAkEYBd7j7oo
«Sei l’imperatrice» rispose flebilmente Kyla, tremante di paura. In quel momento avrebbe voluto somigliare a sua madre, possedere la sua stessa grinta, per poter affrontare quella situazione con coraggio e dignità. Ma di sua madre aveva ereditato solo le fattezze fisiche e il colore dei capelli, e quelle cose non l’avrebbero aiutata.42Please respect copyright.PENANAgUu6GlMIAB
«Oh, sì, sono l’imperatrice. Per te, però, non sono solo questo. Ma credo che tu lo sappia già, credo che Fabio ti abbia messa al corrente del legame che ci lega» disse l’imperatrice.42Please respect copyright.PENANAKH6u5T1fiE
Nel sentire nominare Fabio, Kyla sprofondò nella più cupa disperazione. Da quando, cinque giorni prima, era stata gettata in quelle segrete, si era ripetutamente chiesta se l’imperatrice, nello scovarla, fosse riuscita a risalire a lui, e ora ne aveva avuto la conferma. Avvertì come un pugno nello stomaco e dovette fare uno sforzo enorme per soffocare la nausea che era tornata ad aggredirla. Calde lacrime le si staccarono dalle ciglia e le caddero sulle guance, lasciando scie chiare sul viso sporco di polvere.42Please respect copyright.PENANAI4BrWhzpDX
«Oh, dei del cielo, piangi? È dunque così forte l’amore che provi per lui?» chiese la Regina di Roma, con voce gentile ma un’espressione di crudele soddisfazione dipinta sul volto.42Please respect copyright.PENANAbPSpQlpvfh
Kyla ignorò il sarcasmo della regina e chiese, temendo la risposta che avrebbe potuto ricevere: «Fabio è vivo?»42Please respect copyright.PENANAvovHIq5LSS
«Per ora, sì. È un uomo molto fortunato, il tuo Fabio. Mio figlio ha un debole per lui, toccarlo al momento è semplicemente impensabile» rispose algida l’imperatrice. E poi proseguì: «Ma Fabio non è l’unica persona ad essere fortunata, mia cara. Se ti avessi trovata in altri tempi, ti avrei fatta uccidere all’istante. Non che tu mi abbia fatto nulla per meritare la morte, ma sei figlia di tua madre, verso la quale provavo e provo un profondo odio. Ho gioito grandemente quando ho saputo che era morta. Tu le somigli molto, te lo hanno mai detto? Immagino di sì... Ad ogni modo, fremo dalla voglia di vederti fare la sua stessa fine, ma al momento mi servi viva. Tuo fratello si sta avvicinando a Roma col suo esercito. Ovviamente spero che venga sconfitto e che faccia una morte lenta e dolorosa, ma, semmai dovesse farcela, baratterò la mia vita e quella di mio figlio con la tua. Come ti dicevo, Kyla: sei una donna molto, molto fortunata» concluse l’imperatrice sorridendo mellifluamente.42Please respect copyright.PENANAcUZTRKJphJ
Kyla iniziò a piangere più forte, preoccupata non più solo per la sua sorte ma anche per le sorti delle persone che più amava al mondo: Fabio e suo fratello Kaleva.42Please respect copyright.PENANAXtCYKxHhzy
Ignorando le sue lacrime e il suo dolore, l’imperatrice le si avvicinò e, arricciando il naso, disse: «Dei del cielo, emani un odore sgradevole, lo stesso che faceva quella selvaggia di tua madre.»42Please respect copyright.PENANARau6cqWmc9
Dopodiché si rivolse allo schiavo e ordinò: «Falle fare un lungo bagno, prova a darle un aspetto dignitoso, per quanto possa essere difficile. Non posso presentarla al fratello in questo stato.»42Please respect copyright.PENANAkKFCUgjsWQ
Poi, prima di voltarle le spalle, la guardò con profondo astio e sibilò tra i denti: «Come ti dicevo, sei una donna molto fortunata. Ti suggerisco tuttavia di non fare troppo affidamento sulla tua buona sorte, principessa. Mio figlio potrebbe sconfiggere tuo fratello. In quel caso ti darò in pasto alle belve nell’arena, ti farò fare una morte atroce, dinanzi agli occhi di tutta Roma.»42Please respect copyright.PENANAh5tTdrYSyc
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KALEVA42Please respect copyright.PENANA9yvnzoGLQt
Il potente suono dei tamburi rimbombava nella valle sulla quale i due eserciti erano dispiegati. Il metallo delle spade, degli scudi e delle armature scintillava al sole, e centinaia di stendardi svolazzavano fieramente al vento caldo e umido di ponente, in attesa che i rispettivi comandanti dessero loro il segnale di attaccare.42Please respect copyright.PENANAeDqm8ByFFU
Le truppe romane erano schierate nel solito modo, con tre lunghe file di centurie suddivise in quadrati ben allineati e la cavalleria ai lati e alle spalle della formazione. Nonostante avesse già visto quello spettacolo decine di altre volte, Kaleva dovette riconoscere che riusciva sempre a risultare dannatamente impressionante.42Please respect copyright.PENANAviY76aLqUQ
Sorrise compiaciuto. Era valsa la pena arrivare fin lì anche solo per gustarsi quel momento. Tornò a focalizzare l’attenzione sull’imperatore, che se ne stava su un cavallo bianco nella sua splendida armatura imperiale, circondato da ufficiali e guardie pretoriane. Sebbene fosse arretrato rispetto ai legionari schierati sul campo, la posizione nella quale si trovava gli consentiva una buona visuale di tutta la zona circostante, esattamente come Kaleva si era accertato quando aveva scelto il luogo. Tra loro c’erano solo poche centinaia di metri.42Please respect copyright.PENANADF8GCTuxqL
E, in mezzo, l’albero di tiglio.42Please respect copyright.PENANAqc2ZAblXKH
Kaleva si sentì attraversare da una potente esaltazione. Tutto si stava svolgendo secondo i suoi piani e lui sentiva l’eccitazione della vendetta e della guerra ormai prossime fargli vibrare ogni fibra del suo corpo.42Please respect copyright.PENANAPDtJlp0LqA
«Sei impressionato?» udì la voce di Adrian alle sue spalle. Per un istante credette che stesse parlando con lui. Poi, però, Bjorn rispose, con assoluta tranquillità: «Sì, e ne sono felice. Mi era stata promessa una battaglia epocale, cominciavo a disperare che vi avrei mai preso parte.»42Please respect copyright.PENANADGEY5qnLxJ
Adrian replicò qualcosa di incomprensibile tra i denti e Kaleva sorrise, divertito. Poteva benissimo immaginare la faccia del Britanno in quel momento. Probabilmente pensava che Bjorn stesse facendo lo spaccone, ma si sbagliava. Bjorn non aveva parlato con vanteria, ma nella più disarmante schiettezza. I Norreni, come la gran parte dei Germani, amavano la guerra almeno quanto la vita. Più gli avversari erano temibili, più avevano l’occasione di mostrare il loro valore come guerrieri. Solo in quel caso, se fossero morti in battaglia, Odino avrebbe loro spalancato le porte del Valhalla per prepararli al Ragnarok. Quale onore più grande poteva mai esistere?42Please respect copyright.PENANAcnn0xbV8bp
Mentre finiva di farsi quella veloce considerazione, il generale romano in piedi al suo fianco sghignazzò odiosamente. Kaleva lo fulminò con lo sguardo. Il generale indossava la corta tunica che i legionari portavano sopra la lorica, ed era scalzo. Aveva i polsi legati dietro la schiena e un cappio gli stringeva il collo. Era stato spogliato della sua armatura e in generale di ogni dignità, eppure continuava a mantenere un atteggiamento arrogante.42Please respect copyright.PENANAipsXQ2tuLB
«Non so cosa tu abbia in mente, ma se credi di potermi usare come merce di scambio nella speranza di raggiungere qualche tipo di accordo con l’imperatore, ti sbagli di grosso. Non credo che Roma abbia una considerazione così alta della mia persona, di questi tempi» disse in tono sarcastico il generale.42Please respect copyright.PENANAQqkVLiVFlr
il cavallo di Kaleva soffiò aria dalle froge, come se avesse capito le parole del Romano e si fosse indignato. Kaleva lo accarezzò sul collo, per tranquillizzarlo.42Please respect copyright.PENANAOXCcFaVtxg
«Cosa ti fa credere che io abbia bisogno, o voglia, di fare accordi con Roma?» replicò quindi asciutto. Dopodiché sollevò un braccio in aria e i tamburi cessarono di suonare. Su tutta la valle scese un assoluto e quasi irreale silenzio, disturbato appena dallo scalpiccio e dallo sbuffare dei cavalli, i quali, percependo l’eccitazione dei loro cavalieri, iniziavano a farsi nervosi e ad agitarsi.42Please respect copyright.PENANAoXZiL5m5s4
Kaleva diede appena un breve ordine vocale al suo stallone e si mosse lentamente verso l’esercito nemico, trascinandosi dietro il generale che, finalmente ammutolito, forse cominciava a capire per quale motivo fosse stato conservato in vita.42Please respect copyright.PENANAoJ20cqaM3N
All’improvviso, mentre si avvicinavano all’albero di tiglio, un grosso corvo si staccò gracchiando dai suoi rami e prese a volteggiare minaccioso nel cielo.42Please respect copyright.PENANAPjqMUE6fjE
Alla sua vista, Kaleva si sentì pervadere da un sentimento inebriante.42Please respect copyright.PENANAqdsHytunlV
Lucio, da uno di puro terrore.42Please respect copyright.PENANAU47VsW56Zx
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GIULIO42Please respect copyright.PENANA2U1Zc05XUS
L’esercito dei barbari si allargava su una superficie incredibilmente ampia, in maniera disordinata ma stranamente composta, come un mare calmo in attesa della tempesta che ne avrebbe agitato le acque e che stava inevitabilmente per scoppiare.42Please respect copyright.PENANAmgDYQj2NvT
Il ritmo dei tamburi germanici scandiva quello del tempo. Era la prima volta che Giulio li sentiva suonare e ora poteva capire perché tutti i racconti dei soldati che avevano preso parte a qualche guerra contro quel popolo selvaggio e feroce ne parlavano con terrore.42Please respect copyright.PENANAeg6uaRF9bT
Il re dei Germani era in prima fila, un paio di passi davanti al resto del suo esercito. Nonostante il caldo torrido di quel giorno, indossava la pelliccia d’orso che era appartenuta al padre. La sua imponente immagine riusciva ad incutere in lui e in tutti i suoi uomini, compresi gli ufficiali, un certo timore. Giulio ricordava bene il giorno in cui il Re Orso fu costretto a sfilare dinanzi agli occhi di tutta Roma prima di venire ucciso. Per quanto assurdo e irrazionale, non riusciva a togliersi dalla testa che l’uomo che stava per affrontare in guerra in realtà fosse proprio lui, e non il figlio.42Please respect copyright.PENANA7KkTgBtwsp
Il Nuovo Re teneva per la corda un uomo, il cui aspetto, a un esame poco attento, si sarebbe potuto attribuire a quello di uno schiavo qualsiasi.42Please respect copyright.PENANApu3muJ2NMr
Il generale Marco Siculo si agitò sopra la sua cavalcatura.42Please respect copyright.PENANArB2KLsrk83
«Credi che sia Lucio?» gli chiese.42Please respect copyright.PENANAZRSLAZfPUF
Giulio stette ancora un po’ ad osservare l’uomo al fianco del re dei Germani. Da quella distanza non era possibile stabilirlo con certezza. Tuttavia, Giulio sentiva che era lui. Era una sensazione che nasceva non dalla certezza dei fatti ma da un sentimento nuovo, sconosciuto, qualcosa di antico e viscerale che aveva a che fare con le sue radici e che era stato richiamato dal suono tribale dei tamburi. Sapeva che si trattava di Lucio perché, che lo desiderasse o meno, nelle sue vene scorreva sangue germanico e, oltre a comprendere il bisogno di vendetta del re dei Germani, ne intuiva il disegno.42Please respect copyright.PENANAtKlOYik55W
«Sì, è lui senz’altro» dichiarò.42Please respect copyright.PENANAYBOj48KTLv
In quel momento, il Nuovo Re sollevò in alto il pugno. Giulio avvertì una corrente corrergli lungo tutta la spina dorsale e fargli rizzare i peli delle braccia, convinto che fosse ormai arrivato il momento dello scontro. Invece, contro ogni previsione, l’esercito germanico, anziché prorompere in un possente boato e caricare come tutti si erano aspettati, rimase al suo posto in un terrificante silenzio. Con esso, tacquero anche i tamburi.42Please respect copyright.PENANAysgP4ZJivl
Il re dei Germani si mosse da solo verso di loro, trascinandosi dietro il suo prigioniero. Un sommesso brusio di stupore si sollevò tra i legionari, che iniziarono a guardarsi in faccia, confusi e sorpresi.42Please respect copyright.PENANARL3LD6CdGA
«Perché non ci attaccano?» chiese Marco Siculo, a sua volta disorientato.42Please respect copyright.PENANAp7t5Reimuz
Giulio non era sicuro della risposta, perciò si limitò a scuotere la testa.42Please respect copyright.PENANAKeozkcdBA9
«Qualche altro passo e quel maledetto barbaro sarà a tiro. Faccio preparare un arciere?» propose un altro ufficiale.42Please respect copyright.PENANAgVMIslrqGV
«No» disse Giulio. «Rischieremmo di colpire anche il generale Lucio.»42Please respect copyright.PENANAgiInh0Ze8r
«Non sarebbe una gran perdita» disse Marco Siculo.42Please respect copyright.PENANA3NFsk3Pq9Z
«Per loro, sì» replicò Giulio indicando con la testa i legionari. «È pur sempre un eroe di Roma, uno dei più grandi generali di tutti i tempi, che molti di loro continuano a stimare. Probabilmente qualcuno di loro si sarà chiesto, almeno una volta, se Lucio facesse bene a volere la guerra civile. Non li aiuterò certo io a decidere oggi da quale parte stare, colpendo a morte il loro idolo.»42Please respect copyright.PENANAusmI92p8LC
«Ma cosa vuole il Germano? Perché lo sta conducendo qui?» si domandò Marco Siculo.42Please respect copyright.PENANAdhoPLTVFjK
Istintivamente, Giulio rivolse lo sguardo all’albero di tiglio che si frapponeva tra loro e i barbari, che il Nuovo Re aveva quasi raggiunto, e all’improvviso fu colto da un atroce intuizione.42Please respect copyright.PENANAAq5qEoYq2d
«Credo che stiamo per scoprirlo» disse.42Please respect copyright.PENANAuY91xecOx1
Mentre finiva di pronunciare quelle parole, da uno dei rami dell’albero un grosso corvo spiccò il volo, emettendo un sinistro gracchio.42Please respect copyright.PENANANaT695dAGw
Giulio lo prese come un infausto segno degli dei.42Please respect copyright.PENANAUmEdfp9xUE
“Odino…” pensò con smarrimento.42Please respect copyright.PENANAsU9Xs0b47N