KAILDRUD43Please respect copyright.PENANAbWuyddfxWy
Tirava un caldo vento da est e gli stendardi con l’effige del lupo sulle torrette di guardia sventolavano energicamente ai lati dell’andito d’accesso che collegava i due muri perimetrali del villaggio della Valle dei Lupi.43Please respect copyright.PENANA4P7qzgrkcb
Quando erano arrivati i guerrieri, Kaildrud si trovava sul camminamento di ronda per il suo turno di guardia. Erano stati avvistati prima che uscissero dalla foresta ed era stato tempestivamente dato l’allarme: i corni erano stati fatti suonare e il massiccio portone d’entrata era stato immediatamente sbarrato.43Please respect copyright.PENANAK2ytBFCiWP
Kaildrud aveva seguito ciò che era accaduto in seguito con un’ansia crescente. Dal fitto del bosco era uscito un gruppo tutto sommato esiguo di guerrieri, di un centinaio di unità o poco più.43Please respect copyright.PENANA0p2KaMKXj3
Si capiva che erano Norreni dagli scudi con le raffigurazioni dei corvi e dalle asce che i guerrieri portavano agganciate a cinture di cuoio incrociate sul petto e sulla schiena, o ai pantaloni.43Please respect copyright.PENANASFioTdzBsL
Il gruppo si era fermato poco oltre il muro di alberi e da esso si erano staccati due cavalieri: un vecchio, che Kaildrud riconobbe quasi subito essere Wolfgang, e un giovane piuttosto nerboruto.43Please respect copyright.PENANAAZ0UhwmP5S
«Chi siete?» aveva chiesto loro la sentinella su una delle due torri di vedetta quando questi si erano fermati ad una opportuna distanza di tiro. Re Brandald era arrivato in quel momento. Era salito sulla torretta e aveva affiancato la sentinella.43Please respect copyright.PENANAgamjzgxLTL
Il giovane cavaliere nerboruto aveva allora gridato, con voce possente: «Sono Kaleva, figlio di Chrigel, re della gente germanica e celtica delle Terre del Nord.»43Please respect copyright.PENANAG0BuofGpfU
Le sue parole erano rimbombate potenti nella valle, avevano attraversato i due anelli di muro ed erano arrivate al villaggio, da cui si era presto sollevato un acceso brusio stupito.43Please respect copyright.PENANADHjyjCrsKQ
Kaildrud aveva appoggiato i palmi delle mani sul cornicione del muro e si era sporto in avanti, col cuore in tumulto. E ora se ne stava lì, ad attendere lo sviluppo di quell’inaspettato quanto sperato accadimento.43Please respect copyright.PENANAsS6qmtffFQ
Deorulf lo raggiunse pochi istanti più tardi. Guardò febbrilmente il cavaliere che aveva appena dichiarato di essere Kaleva, con trepidante aspettativa. Kaildrud poteva intuirne lo stato d’animo, perché era il suo medesimo. Dopo un po’ Deorulf dichiarò, deluso: «Quello non è Kaleva.»43Please respect copyright.PENANAkOF0hitLOc
Kaildrud non disse niente. Si limitò a continuare ad osservare il guerriero norreno che aveva appena dichiarato di essere il principe. Anche lui ricordava un Kaleva diverso, non particolarmente robusto e liscio come il giorno in cui era nato. Questo qui, invece, era alto e grosso almeno il doppio e con una barba così folta da poterci nascondere dentro un pugnale. Ma era anche vero che l’ultima volta che aveva visto il principe, questi non aveva più di sedici anni.43Please respect copyright.PENANAMVrMLsvUp8
«È una menzogna!» fu la risposta del re. «Il principe Kaleva è morto in battaglia!»43Please respect copyright.PENANAbXiWsH3eZU
«E chi lo dice?» ribatté il Norreno.43Please respect copyright.PENANAqKUQSy3hNJ
«Testimoni inconfutabili, uomini fidati che quel giorno erano presenti!»43Please respect copyright.PENANAhmF4MLyFOC
«Quegli uomini mentono, perché io sono vivo!»43Please respect copyright.PENANA3M5aNibPV1
«E tu quali prove hai a sostegno della tua dichiarazione?»43Please respect copyright.PENANANNXUfCJhvg
Il Norreno si batté con vigore la parte destra del petto con il pugno chiuso e proclamò con fermezza e anche orgoglio: «Il Mannaz che mi è stato impresso sulla pelle il giorno in cui Odino mi ha accolto tra la sua gente, questa è la prova. E Wolfgang è il mio testimone!»43Please respect copyright.PENANAa5vZ2lqji7
Re Brandald sghignazzò con ricercato disprezzo. «Davvero? Una runa che chiunque potrebbe farsi marchiare sulla pelle e un vecchio rimbambito che non saprebbe distinguere una passera da un culo peloso e che cova rancore a causa del trattamento ricevuto? Queste sarebbero le prove a tuo favore?»43Please respect copyright.PENANAvwSxLfpT4h
Wolfgang si drizzò sul suo roano, indicò i Norreni alle sue spalle e disse: «Fionn il Britanno ci aveva detto che il principe era stato portato in salvo in terra norrena. Anche la presenza dei Norreni non significa niente, per te?»43Please respect copyright.PENANAco9fDIoOWa
«La presenza dei Norreni significa solo che sono venuti qui per fare ciò che non hanno mai avuto il coraggio di fare finché Chrigel era in vita: razziare e conquistare. Ci aspettavamo da tempo che accadesse, ecco perché all’epoca decidemmo di non usare i fari di segnalazione: per non correre il rischio di attirarli qui anzitempo. Ma la verità, vecchio, è che se anche tu avessi ragione, se quello al tuo fianco fosse davvero chi dice di essere, non cambierebbe niente. Il principe avrebbe dovuto rimanere al fianco di suo padre e scendere in battaglia anche se tutto sembrava perduto, invece di scappare come un codardo. Per tanto, se anche fosse lui, non è degno di regnare sulle Terre del Nord» controbatté Brandald.43Please respect copyright.PENANALsqqsODyob
«Non erano questi i patti!» esclamò indignato Kaildrud a quel punto voltandosi a guardare il suo compagno, riferendosi al fatto che, quando lui, Deorulf e altri giovani guerrieri avevano deciso di appoggiare Brandald, questi aveva fatto loro una promessa: se Kaleva fosse tornato a reclamare il regno, lui glielo avrebbe restituito.43Please respect copyright.PENANAieJZlxIcfx
«No, infatti...» ne convenne anche Deorulf. «Resta il fatto che quello non è Kaleva» aggiunse dopo un po’, indicando il bestione nella valle.43Please respect copyright.PENANA8Wczbkm7WY
Kaildrud fece un verso di disappunto e tornò a focalizzare l’attenzione sullo straniero, ansioso di conoscere l’esito di quella vicenda.43Please respect copyright.PENANAFxwFPJHP6p
«Lascia che ti spieghi una cosa, Brandald» riprese a parlare il guerriero norreno, guadagnando qualche metro e portandosi imprudentemente a portata di tiro. «Il re dei Norreni mi aveva concesso mille uomini per permettermi di riappropriarmi di ciò che mi appartiene di diritto. Invece ho preferito tornare nella mia terra con appena cento uomini, per non dare l’impressione che volessi scatenare una guerra ad ogni costo. Ed è ancora così. Mio padre aveva un sogno: unificare tutte le tribù delle Terre del Nord e vivere in pace, senza più contrasti né guerre tra di noi. Ecco perché solo l’idea di spargere il sangue dei miei stessi fratelli mi ripugna. E so che anche tu sei stanco di combattere, che tutti voi lo siete. Perciò ti faccio una proposta che non potrai rifiutare: scegli tra i tuoi uomini tre campioni perché mi affrontino. Risolviamola così.»43Please respect copyright.PENANAIgw1aVLG72
Brandald, a quella proposta, rise odiosamente. «Ci metto il tempo di una scorreggia ad abbattere te e i tuoi uomini, Norreno. Non sembra una gran fatica» disse con spacconeria.43Please respect copyright.PENANAShrnAjpezc
«Non sai quanto ti sbagli, Brandald. Ognuno dei miei “lupi” equivale a dieci guerrieri. E comunque, chi ti dice che io non mandi a prendere i mille berserkir che mio zio mi ha offerto? La traversata in mare è meno lunga di quanto immagini» ribatté il presunto Kaleva.43Please respect copyright.PENANAHZGTRfMNnb
Deorulf aggrottò la fronte e lanciò un’occhiata preoccupata al gruppo di guerrieri rimasti in prossimità della foresta. «Che differenza c’è tra un “lupo” e un berserkr?» gli chiese. Per risposta, Kaildrud diede un’alzata di spalle.43Please respect copyright.PENANAt0VaXHh4mi
«Non avete mai sentito parlare degli Ulfheonar, razza di imbecilli?» tuonò a quel punto Honthard, uno degli Adelingi più anziani residenti nella Valle dei Lupi, alle loro spalle.43Please respect copyright.PENANAXgzwopC2vb
«Certo che sì…» rispose Kaildrud «… ma credevo fossero i berserkir.»43Please respect copyright.PENANAqPrcgIrBG4
«Oh, loro sono molto, molto peggio. Gli Ulfheonar non si limitano a colpire a morte qualcuno: i loro avversari li squartano in due e poi si divertono a berne il sangue e a mangiarne il cuore e il fegato. Inoltre si dice che non sentano dolore, tanto da continuare a combattere anche se feriti gravemente.»43Please respect copyright.PENANAy2E3A1Yhl3
Deorulf deglutì, impressionato; tutti e tre tornarono a guardare in direzione dei guerrieri, fermi ad appena una manciata di passi dalla fitta macchia scura della foresta.43Please respect copyright.PENANAzfv1chsvfm
Kaildrud immaginò il Kaleva che ricordava, il ragazzo ostinato e un po’ gracilino che cercava sempre di mostrarsi più grande e temerario di quanto non fosse, intento a imbrattarsi di sangue umano e masticare con ferocia un pezzo di cuore estratto dal corpo squartato di un uomo, e scosse la testa. Il Kaleva che conosceva lui sapeva combattere egregiamente, non poteva negarlo, ma con le spalle costantemente coperte da qualcuno. E non avrebbe provato alcun diletto ad uccidere in quel modo.43Please respect copyright.PENANALXanLCmTLT
Brandald continuava a tacere e questo significava che stava prendendo in considerazione la proposta del Norreno. Ad un certo punto radunò intorno a sé i suoi uomini più fidati e chiese loro consiglio.43Please respect copyright.PENANAYAzux6v4Kh
«Secondo me è solo un povero idiota vanaglorioso. Davvero pensa di poter sopraffare tre dei nostri con tanta facilità? Che si crede, che i nostri guerrieri non siano capaci di combattere?» disse indispettito uno di quelli.43Please respect copyright.PENANAx7510u1iGQ
«Che si creda invincibile o che lo sia per davvero, non abbiamo alternative. Abbiamo affrontato ben due guerre negli ultimi anni: quella contro i Romani e quella civile. Gli uomini non avrebbero le forze per affrontarne una terza proprio ora che le cose cominciavano ad andare bene» aggiunse un altro.43Please respect copyright.PENANA5jjVUhomnT
Brandald annuì, pensieroso. »Non sono affatto contento di ammetterlo, ma credo che tu abbia ragione, Dareon. Nessuno di noi è pronto a scendere in battaglia così presto, non con le risorse che abbiamo. E se il Norreno dice il vero riguardo al numero di guerrieri che può radunare, saremmo spacciati in ogni caso. Il punto è: chi dovremmo mandare?»43Please respect copyright.PENANAhRnW0AW8j7
A quel quesito, tutti si voltarono verso Aslak, uno dei migliori guerrieri di cui disponevano, e lo guardarono intensamente, in una tacita richiesta di aiuto. Il giovane, che era originario delle terre dell’estremo nord, non aveva partecipato alla guerra contro i Romani ma si era distinto in quella civile, combattendo con valore e coraggio. Oltre a questo, era forte come un giovane Kyloe e agile come una capriolo.43Please respect copyright.PENANAKhh56dhvnx
Aslak annuì e tutti tirarono un sospiro di sollievo.43Please respect copyright.PENANAEGiR248pFu
«Chi altri?» chiese di nuovo il re.43Please respect copyright.PENANACGQ7RMVjPw
«Rantgar» propose qualcuno.43Please respect copyright.PENANAlU8v9HB9eR
«Rantgar, giusto!» esclamò il re, e un attimo dopo iniziò a cercarlo tra la folla, chiamandolo a gran voce.43Please respect copyright.PENANAALOCzucFFX
«Eccomi» rispose dopo qualche istante Rantgar, facendosi largo tra i guerrieri che si erano ammassati sul camminamento di ronda. Rantgar era nato e cresciuto in un villaggio vicino alla Valle dei Lupi. Lui la guerra contro i Romani l’aveva fatta eccome, ma poi aveva rischiato di morire di fame durante l’assedio. Quando i Romani si erano ritirati portandosi dietro una gran mole di prigionieri, era stato scartato perché considerato troppo debole per affrontare il lungo viaggio. Rantgar si era poi ripreso in fretta e aveva partecipato anche alla guerra civile. Era sopravvissuto a ben due guerre, quindi, e questo qualcosa doveva pur significare. Ma, soprattutto, nessuno riusciva a sconfiggerlo in un duello.43Please respect copyright.PENANAmr9rB39KxJ
«Te la senti?» gli chiese Brandald.43Please respect copyright.PENANADSN73loxL8
«Puoi affermare con assoluta certezza che quello lì non sia davvero il principe Kaleva?» pose la questione Rantgar.43Please respect copyright.PENANAEDi3YhRieQ
«E tu puoi affermare con certezza il contrario?» controbatté il reggente, contrariato.43Please respect copyright.PENANAtQrHwPXxyY
Rantgar stette a rifletterci sopra un istante, poi dichiarò: «Mia moglie ha dato alla luce il nostro secondogenito appena sei mesi fa. Dicono che i Norreni siano nostri cugini, eppure non ci hanno mai sostenuto. Non permetterò che i miei figli vedano una guerra così giovani, non permetterò che muoiano per mano di stranieri che non hanno niente a che fare con la nostra terra, o la nostra gente. Io ci sto.»43Please respect copyright.PENANAFQmRXNKptK
«Bene, manca il terzo» dichiarò Brandald. Tutti si guardarono in faccia l’un l’altro, preoccupati, forse augurandosi di non essere il prossimo ad essere chiamato a combattere contro la montagna di muscoli che si proclamava il legittimo re dei Germani.43Please respect copyright.PENANAP4LETwDJ4e
Fu allora, mentre il silenzio iniziava a farsi imbarazzante, che Kaildrud si fece avanti e si offrì volontario per quella missione suicida.43Please respect copyright.PENANAT9v3vyT3Xp
Deorulf lo afferrò ad un braccio e lo costrinse a guardarlo. «Ma che cosa ti salta in mente, Kaildrud? Sei forse impazzito?»43Please respect copyright.PENANA1ygjDjPArZ
«Credi che io non sia in grado di affrontare un duello? È così scarsa la stima che hai di me?»43Please respect copyright.PENANAUxVTpKHLQT
«Non è questo...»43Please respect copyright.PENANAqeeJHayj8R
«Senti, lo capisco che sei preoccupato per me. Del resto ti mentirei se ti dicessi che io non lo sono, ma devo farlo, Deorulf. Devo vederlo da vicino. Solo così potrò davvero accertarmi che non sia lui.»43Please respect copyright.PENANAw7ABWmUTrk
«E se dovessi scoprire che è davvero così? Che quell’uomo è solo un impostore che si sta spacciando per quello che non è solo per potersi appropriare della Valle?»43Please respect copyright.PENANARwC3tK2uin
«In quel caso farò la mia parte e combatterò con onore per scongiurare una nuova guerra.»43Please respect copyright.PENANAHR7EFuKhYL
Deorulf scosse la testa e digrignò i denti. «Razza di stupido idiota, maledetti tu e la tua cocciutaggine. Ti farai squartare come una capra, questo è poco ma sicuro. Almeno vedi di non cadere al primo colpo di ascia» lo rimproverò duramente.43Please respect copyright.PENANAhN88yHSdYk
Kaildrud sorrise. Conosceva Deorulf come le sue tasche, insieme a lui e a Kaleva ne avevano combinate di ogni genere da ragazzini. E anche se la guerra li aveva divisi, disperdendoli in mezzo ai morti e ai feriti e ai malati e a tutta quella immensa e disperata desolazione che erano stati costretti ad affrontare, si erano infine ritrovati nelle terre dell’estremo nord durante l’assemblea indetta dagli anziani per decidere chi dovesse regnare al posto dell’Orso. Da allora non si erano più separati.43Please respect copyright.PENANAyCobdITuTP
Lo conosceva come le sue tasche, quindi, e sapeva che quello era il suo modo di fargli comprendere quanto profondo fosse il suo affetto per lui.43Please respect copyright.PENANA29ptdamHaP
«Ci proverò» tentò di rassicurarlo Kaildrud.43Please respect copyright.PENANA9EuXutzuCh
Mentre si scambiavano quelle battute, i guerrieri sul camminamento di ronda si fecero da parte per far passare il re, che si fermò di fronte a lui e gli chiese, impaziente: «Ti chiami Kaildrud, giusto? Bene, Kaildrud: sicuro che te la senti di affrontare il Norreno?»43Please respect copyright.PENANAxoy4BBSsMP
Kaildrud strinse le labbra e si fece una panoramica di tutte le persone che, in quel momento, se ne stavano intorno a lui a guardarlo a bocca aperta, in attesa di conoscere la sua risposta. Se la sentiva di farsi squartare dal guerriero lupo, per essere sorseggiato e masticato come uno spuntino? No che non se la sentiva, diamine. Però lo avrebbe fatto ugualmente, perché non c’era altro modo per stabilire se quello nella valle fosse davvero solo un impostore, o invece il suo amico di infanzia, principe ed unico erede legittimo del regno di tutte le Terre del Nord, dalla Caledonia alla Cresta di Virghe. 43Please respect copyright.PENANATJk8Y1NwzI
«Sono pronto» mentì dunque.43Please respect copyright.PENANAQ5X5C6zctc
«Questo ti fa onore, Kaildrud. Non lo dimenticherò» lo lodò Brandald stringendogli una spalla. Dopodiché tornò verso la torretta di guardia per dare al Norreno la sua risposta.43Please respect copyright.PENANAyIocPtnySz
«Accetto la tua proposta, Norreno. Ma prima devi darmi la tua parola che, se tu dovessi perdere, i tuoi uomini si ritireranno e rinunceranno ad attaccare la Valle dei Lupi» gridò Brandald affacciandosi sulla valle.43Please respect copyright.PENANA4jQQclKIWi
«Hai la mia parola» giurò il guerriero. «E tu devi darmi la tua parola che, nel caso in cui a perdere fossero i tuoi campioni, mi restituirai ciò che mi appartiene di diritto senza creare problemi.»43Please respect copyright.PENANAVZF5B4Oc4f
«Hai la mia parola» giurò a sua volta Brandald.43Please respect copyright.PENANAW0Y8USSl7v
Kaildrud raggiunse gli altri due uomini scelti per quell’impresa. Mentre insieme scendevano dal camminamento di ronda per raggiungere il primo portone d’accesso, si chiese quanto la parola di entrambi potesse ritenersi affidabile. Kaildrud, che in quei mesi aveva avuto modo di conoscere il borioso Brandald e la sua volubilità, si disse che, probabilmente, pur di tenere le chiappe incollate al trono, non si sarebbe fatto nessuno scrupolo ad infrangere il giuramento fatto al Norreno e a scatenare una guerra nel caso in cui avesse perso, mandando al macello la stessa gente che, invece, in qualità di regnante, avrebbe dovuto tutelare.43Please respect copyright.PENANA0GAUczNuZb
Una sferzata di vento fortissima gli frustò il viso non appena ebbe messo il piede fuori dal secondo portone.43Please respect copyright.PENANAxZ26OIhH1y
Mentre lui e i suoi due compagni si avvicinavano al centro della valle dove si trovava il capo degli Ulfheonar, questi scese da cavallo e lo spronò ad allontanarsi con una pacca. Wolfgang indugiò un lungo istante, restio ad allontanarsi. Kaildrud lo vide scambiare brevi parole concitate col Norreno, poi scosse la testa, forse in disaccordo col giovane alleato, e si decise ad allontanarsi per raggiungere le file dei guerrieri “lupo”.43Please respect copyright.PENANAWp40GJQ0H4
Kaildrud poteva percepire i battiti del suo cuore nelle orecchie, ma non avrebbe saputo dire se la sua eccitazione fosse dovuta alla paura di affrontare il gigante biondo, che ora li aspettava con un’ascia in una mano e una enorme spada nell’altra, o alla speranza di scoprire che, dietro quella montagna di muscoli tatuati e tutti quei peli sul volto, si celasse il principe che tutti, compreso lui, avevano dato per morto.43Please respect copyright.PENANAC1njt3ELIg
Mentre procedevano quindi verso il loro incerto destino, Kaildrud guardò Rantgar e gli chiese: «Sei nato nel villaggio di Thunraz, sulla sponda settentrionale del lago, non è così?»43Please respect copyright.PENANAGTWjf8p59B
«E con questo?»43Please respect copyright.PENANAqnb3vYG6Q1
«Hai mai visto da vicino il principe Kaleva?»43Please respect copyright.PENANAHXM9aJ52ww
«Solo una volta, durante la festa che fu data alla Valle dei Lupi per il suo fidanzamento. Quel giorno lo affrontai in duello, ma non me la sentii di batterlo. Quasi non si reggeva in piedi per la fatica di tenere in alto la spada. Strana coincidenza, non trovi? Speriamo sia di buon auspicio.»43Please respect copyright.PENANA7ZmZH4QbMJ
«Ascolta, io ci sono nato nella Valle dei Lupi. Il principe era un mio amico. Eravamo solo ragazzini, questo qui è il doppio rispetto a quello che conoscevo io, ma se solo potessi parlarci un istante forse riuscirei a scoprire se ci ha detto la verità riguardo a lui...»43Please respect copyright.PENANAgHgmMxLELR
«Fai pure se riesci a convincerlo a darti udienza» disse Rantgar indicando con la testa il Norreno che correva verso di loro con inaudita velocità. Quando li ebbe raggiunti, fece un salto enorme e colpì Aslak sul petto con un calcio, cogliendolo di sorpresa e facendogli perdere l’equilibrio. Dopodiché, servendosi di quella spinta, piombò su di loro menando un fendente su Rantgar, che parò prontamente il colpo con la sua spada. Allo stesso tempo, con una destrezza disorientante, colpì lui allo sterno con il manico dell’ascia. Kaildrud indietreggiò e per poco non cadde. Raddrizzò nuovamente il busto tossendo violentemente e vide il Norreno che si difendeva dall’attacco ora di Aslak ora di Rantgar, usando entrambe le armi che aveva a disposizione allo stesso tempo.43Please respect copyright.PENANAWjB9233q5v
Kaildrud fece scorrere febbrilmente lo sguardo sul suo corpo e sul suo volto, in cerca di un indizio - un neo, una cicatrice o una macchia della pelle - che lo riconducesse al Kaleva che conosceva, ma era quasi impossibile riuscire a mettere a fuoco quei dettagli mentre il guerriero roteava e si piegava e saltava e sollevava e riabbassava le braccia nella maniera di una belva.43Please respect copyright.PENANAsKHSvz2esm
Dopo quel primo scontro, il Norreno e i suoi compagni si presero una pausa per studiarsi. Ad un certo punto, Aslak fece roteare la spada a doppie mani in un gesto puramente intimidatorio. Mentre la sua lama tagliava l’aria producendo un sibilo minaccioso, Rantgar si preparò ad attaccare di nuovo. L’espressione del Norreno cambiò drasticamente, nei suoi occhi si accese ora una luce selvaggia, quasi spietata, come se avesse deciso solo in quel momento di fare sul serio, e in quel frangente, a Kaildrud sembrò di trovarsi di fronte non Kaleva ma suo padre, il re Orso, e si disse che, dannazione, quello poteva davvero essere il suo amico d’infanzia. Doveva a tutti i costi trovare il tempo e il modo di parlare con lui. Così agì d’impulso: quando Rantgar caricò, gli diede un’energica spallata spingendolo di lato. Dopodiché affrontò il gigante biondo al posto suo, ma con la spada abbassata. Si preparò a ricevere un colpo, invece quello si limitò a fissarlo, sorpreso e confuso, così come sorpresi e confusi erano i suoi compagni e tutti gli uomini e le donne che si erano ammassati sul camminamento di ronda per assistere al duello.43Please respect copyright.PENANA1SfIwikM19
«Dici di essere il principe dei Germani ma, francamente, è difficile crederlo. Eppure io lo conoscevo bene» disse tutto d’un fiato, per paura che il gigante si riprendesse dallo stupore e decidesse di proseguire col duello.43Please respect copyright.PENANAlvyAtkFkMo
Udì la voce di Rantgar alle sue spalle rimproverarlo: «Che accidenti fai, Kaildrud?»43Please respect copyright.PENANA9Gy6bbcXD9
«Cerco di scoprire se dice il vero riguardo alla sua identità al di là di ogni ragionevole dubbio, come volevi anche tu. Basterà che ci parli solo un secondo» si precipitò a spiegare le sue intenzioni Kaildrud, prima che le cose prendessero una piega impossibile da raddrizzare.43Please respect copyright.PENANALr6eC7sevP
Aslak, approfittando della distrazione del Norreno, provò a sorprenderlo alle spalle con un fendente. Il Norreno, tuttavia, si girò di scatto e parò il colpo con l’asta della sua ascia con un’incredibile facilità. Ma non contrattaccò: si limitò a spingerlo lontano con un calcio. Aslak si rimise in equilibrio e tentò un nuovo affondo. Stavolta ad ostacolarlo fu Rantgar, che si frappose prontamente tra lui e il Norreno.43Please respect copyright.PENANA2fjFDEqoO8
«Brutti idioti, non dovremmo combattere tra di noi!» gridò furibondo Aslak.43Please respect copyright.PENANAshOAriDMh2
«Forse non dovremmo combattere affatto» lo ammonì duramente Rantgar, lanciando un’occhiata perplessa ma anche piena di fiducia allo straniero venuto dal mare che rivendicava il Regno delle Terre del Nord.43Please respect copyright.PENANAuhD9ubzxQQ
Il Norreno li ignorò entrambi, spinse Aslak da una parte e si mise nuovamente di fronte a Kaildrud. Lo guardò a lungo, intensamente, e lui si chiese se lo avrebbe riconosciuto. Ma poi realizzò che anche lui era cambiato dall’ultima volta che si erano visti. Anche lui aveva messo sulle ossa una considerevole massa muscolare. Inoltre aveva perso quasi tutti i capelli a causa di una calvizie precoce. Per contro anche il suo volto, come quello del presunto principe, era parzialmente nascosto da una folta barba scura.43Please respect copyright.PENANAiOuwF9NM4r
«Chi sei?» gli chiese infatti il Norreno. «Dici di conoscermi ma nemmeno io mi ricordo di te.»43Please respect copyright.PENANA0IMq1n0d7F
Kaildrud decise di rievocare un vecchio e triste episodio, che il vero principe non poteva non aver conservato nella memoria. «Eppure dovresti. A causa mia ti furono tagliati i capelli, da ragazzino» disse quindi.43Please respect copyright.PENANAXqWgVxarty
A quel punto, il bestione spalancò gli occhi e il viso si riempì di stupore, e questo fu sufficiente per far comprendere a Kaildrud che quel giovane irriconoscibile era davvero chi diceva di essere: il principe Kaleva.43Please respect copyright.PENANAj7Zx6ha6qY
«Kaildrud?» lo chiamò infatti per nome Kaleva, dimostrandogli che aveva ragione.43Please respect copyright.PENANAOWaFn105Bb
Kaildrud annuì. «Lo sapevo che dietro tutta quella roba c’eri davvero tu» disse, felice e commosso. Si afferrarono uno la spalla dell’altro e stettero un po’ ad osservarsi, increduli e felici.43Please respect copyright.PENANA64pVUtGBgD
Rantgar si avvicinò in quel momento. Rinfoderò la spada e disse, rivolgendosi al principe: «Ti credevamo morto.»43Please respect copyright.PENANAmInmyTzQp0
«Ma sono vivo e sono tornato per rivendicare ciò che mio padre mi ha lasciato in eredità. Il trono mi spetta di diritto ed è una cosa ignobile che io sia costretto a spargere il sangue dei miei fratelli per riottenerlo.»43Please respect copyright.PENANAWexfXTPfWD
«Forse non servirà» disse Kaildrud indicando con la testa le mura del villaggio, oltre le quali si era alzato un tumulto infernale.43Please respect copyright.PENANA33o7tKIm7j
Il pesante portone d’accesso venne aperto e una folla di gente si riversò nella valle, correndo festosa verso di loro.43Please respect copyright.PENANAZ4esFbWlA7
«Anche se ti credevamo morto, tutti speravamo nel tuo ritorno. Bentornato a casa, re Kaleva» proferì con solennità Rantgar. E poi si inginocchiò ai suoi piedi. Anche Kaildrud e Askal seguirono il suo esempio.43Please respect copyright.PENANAPDb97md5PC
La valle si riempì di persone in poco tempo: uomini e donne, giovani e anziani, bambini e soldati. E anche Deorulf. E tutti, dal primo all’ultimo, si prostrarono al cospetto del re.43Please respect copyright.PENANAx91ofRFde6
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KALEVA43Please respect copyright.PENANAX075ihe1XM
Kaleva se ne stava affacciato sulla balconata esposta a sud, nella stanza nuziale che era appartenuta ai suoi genitori, e guardava il villaggio che era stato accuratamente ricostruito dal suo usurpatore con uno strano sentimento nel cuore. Di dolore e nostalgia ma, anche, di rivalsa.43Please respect copyright.PENANAXOmt4mY2BI
Non si era certo aspettato una risoluzione così veloce del problema ed era fermamente convinto che Odino avesse magistralmente architettato ogni cosa.43Please respect copyright.PENANA232JwuPO65
E ora se ne stava lì, a godersi da lontano lo spettacolo della sua gente che da ore continuava a far bruciare enormi quantità di carne nei falò, intorno ai quali le fanciulle danzavano una danza selvaggia al ritmo dei tamburi per festeggiare il suo ritorno.43Please respect copyright.PENANAvHGXTJo8ms
«Non sarà così facile riconquistare la Cresta di Virghe» disse ad un certo punto Wolfgang, al suo fianco.43Please respect copyright.PENANAiPDuHdUIhe
«No, non lo sarà» ammise Kaleva. «Per lo meno, ora avremo a disposizione più uomini. Anche se ne avrei fatto volentieri a meno.»43Please respect copyright.PENANAFi7EkXVgDd
«Dai a un uomo la giusta causa per cui combattere e si dimenticherà di ogni stanchezza e paura» disse con assoluta convinzione Wolfgang. Tacque un lungo istante, poi chiese: «Di Brandald e dei suoi sostenitori, cosa pensi di farne?»43Please respect copyright.PENANAnTiYrweKHO
Kaleva indugiò nello sguardo annacquato eppure terribilmente limpido dell’uomo che aveva servito suo padre con devozione e lealtà, e si ritenne fortunato di poterlo avere anche al suo fianco.43Please respect copyright.PENANADW5XVBloKu
«Mio padre li avrebbe giustiziati e lo avrebbe fatto con le sue stesse mani, senza nemmeno starci troppo a pensare. Ma io, nonostante lo ami con tutto me stesso, non sono mio padre. Fai radere loro capelli e barba, marchiali a fuoco sulla fronte con la runa Laguz al rovescio, come si usa fare con i traditori e gli affabulatori come loro, e lasciali andare. La loro pena sarà la vergogna che saranno costretti a portare sempre addosso» fu il primo verdetto del Nuovo Re.43Please respect copyright.PENANAZHZBa2urGI
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