FABIO41Please respect copyright.PENANAdBc7hztyL1
«Eravamo venuti a Roma per vivere un periodo di festa e invece la nostra villeggiatura si è trasformata in una tragedia, un susseguirsi di dispiaceri e di lutti. Prima la nostra amata Calida e ora l’imperatore...» disse l’uomo che gli stava seduto davanti, con la testa china incastrata tra le spalle ingobbite.41Please respect copyright.PENANAdfYO9RgqmA
Fabio provò pena per lui perché era chiaro che l’affetto che provava per la principessa caledone fosse autentico.41Please respect copyright.PENANAMrOukjtY96
«Non abbiamo ancora trovato il suo cadavere, non possiamo stabilire con certezza che sia morta» cercò di confortarlo dispiacendosi di non potergli rivelare la verità, e cioè che la ragazza era viva e stava bene, al sicuro in una fattoria alle porte di Cerveteri. Dargli la speranza che non fosse morta era tutto ciò che poteva fare, per lui.41Please respect copyright.PENANANu0NAwlr45
«Vorrei tanto aspettare di sapere qualcosa prima di fare ritorno a casa, ma non posso fermarmi oltre, a Roma. Mi sono già trattenuto più del dovuto per assistere al funerale dell’imperatore, non posso più rimandare la partenza.»41Please respect copyright.PENANA9vUATrKXFo
«Lo so. Ma ti posso assicurare che, semmai dovesse saltare fuori qualcosa, te lo farò sapere.»41Please respect copyright.PENANAmFlbHmXlVW
L’uomo si alzò stancamente dalla sedia. «Era quello che speravo di sentirmi dire. Mia figlia Sabina è distrutta dal dolore, piange quasi ininterrottamente. Ci sei sempre stato vicino, Fabio, e so che posso fidarmi della tua parola, che ci farai pervenire in Spagna notizie della nostra Calida, buone o cattive che siano. Non posso che essere grato agli dei per la tua provvidenziale nomina. Se al posto tuo ci fosse stato un altro prefetto, ora non tornerei a casa con la stessa fiducia.»41Please respect copyright.PENANA9YcmvUA9W3
Fabio sorrise, ma era un sorriso amaro. Avrebbe davvero voluto fare di più per quell’uomo, tuttavia non poteva rischiare di mettere a repentaglio la vita della principessa.41Please respect copyright.PENANADnkmVLnTK8
«Fai buon viaggio, Decimo» lo congedò.41Please respect copyright.PENANA8P92sjmzRl
Decimo Possessore annuì riconoscente, poi uscì dal suo ufficio, accompagnato dal rombo cupo e persistente di un tuono.41Please respect copyright.PENANAdczEeuVPez
Fabio si passò stancamente una mano sul volto, chiedendosi che ore fossero. Alzò gli occhi alla lunga e stretta finestrella di fronte a lui e fu accecato dal bagliore di un lampo. Quando il bagliore si spense, si accorse che si era fatto buio.41Please respect copyright.PENANAVjOyZLD4Po
Un altro fulmine, seguito da un fragore assordante, illuminò a giorno tutta la stanza. Subito dopo iniziò a grandinare.41Please respect copyright.PENANAhc3WJra2Ig
Fabio rimase così, in piedi davanti alla scrivania del suo nuovo ufficio nella caserma dove aveva sede la prefettura, ad ascoltare distrattamente il crepitare della grandine, con la mente rivolta altrove.41Please respect copyright.PENANAt8rXQUE7a2
Nell’ultimo mese erano accadute una moltitudine di cose. La nomina a prefetto dei vigili era arrivata due giorni dopo il Trionfo. Una settimana più tardi, l’imperatore Adriano era morto soffocato, colto nel sonno da uno di quegli attacchi epilettici che da anni lo debilitavano.41Please respect copyright.PENANAsV3qTsATil
La sua improvvisa morte era stata annunciata dai tre falchi imperiali, mandati in volo non solo a Roma ma in tutte le province dell’impero.41Please respect copyright.PENANAvlrU162P8X
Il funerale era stato celebrato otto giorni dopo la conclamatio, la formula con la quale i presenti chiamavano a turno il defunto per appurare, in assenza di risposta, che fosse effettivamente morto.41Please respect copyright.PENANAh9CMIHK6gM
Nella maestosa lettiga funebre - portata da otto uomini scelti tra senatori e patrizi - erano state messe tutte le insigne dell’imperatore, nonché gli oggetti preziosi a lui più cari. Nonostante fosse presente tutta Roma, comprese tutte e tre le legioni che Adriano aveva comandato quando era solo un generale ambizioso, il silenzio riverenziale della folla, che solo pochi giorni prima aveva celebrato l’imperatore in tutt’altre circostanze, era stato spezzato dal suono dei flauti e dei corni e dalle nenie intonate delle prefiche che, piangendo, avevano elencato i tanti pregi e le tante conquiste del divo.41Please respect copyright.PENANAv6m7q2Tuf7
Era stato Giulio, dai Rostri Imperiali, a pronunciare la Lode Funebre, dal momento che Adriano non aveva figli e la precaria salute dell’imperatrice l’aveva obbligata a letto.41Please respect copyright.PENANAmi25GLXiXq
Chiamato ancora una volta a coadiuvare, con il corpo dei Vigiles di cui era ormai diventato comandante, le forze delle Guardie Pretoriane, Fabio aveva assistito a quella parte della cerimonia con vivo interesse.41Please respect copyright.PENANAdEEZJeeIXi
Giulio aveva parlato con ardore, elencando tutti i pregi e le virtù dell’imperatore che, con tanta magnanimità, lo aveva scelto tra centinaia di giovani per adottarlo e crescerlo come un figlio suo. A quel punto, Giulio si era interrotto e aveva iniziato a singhiozzare. Aveva poi terminato la Laudatio dicendo, tra le lacrime, che lo aveva amato di un amore unico, puro e profondo, perché egli meritava un simile affetto.41Please respect copyright.PENANAPaXnakfiDp
Tutti si erano commossi di fronte alle lacrime del giovane, mentre a Fabio era venuta solo una gran tristezza. Giulio aveva pubblicamente proclamato il suo amore per un uomo che invece avrebbe dovuto odiare con tutto se stesso, a riprova della sua instabilità e fragilità.41Please respect copyright.PENANA1AmU5WThVl
Trascorsi i trenta giorni di lutto previsti dalla legge, appena il giorno prima, il senato aveva acclamato pubblicamente Giulio come nuovo imperatore di Roma.41Please respect copyright.PENANAtt5DDiDFIq
E ora Fabio si chiedeva che tipo di imperatore avrebbe dimostrato di essere un giovane come lui, dall’indole gentile ed essenzialmente nobile ma con la scarsa capacità di rimanere fermo nelle sue posizioni e, quindi, pericolosamente manipolabile. In un’epoca come quella in cui vivevano, dove la corruzione e l’immoralità dilagavano, Fabio si disse che un uomo come Giulio, nella migliori delle ipotesi, non sarebbe sopravvissuto a lungo. Nella peggiore, che sarebbe stato vittima di una lunga serie di nuovi e forse peggiori soprusi.41Please respect copyright.PENANANDrbtGzF3w
Scosse la testa, dispiaciuto da quella sua amara riflessione, e informò il tribuno che, per quel giorno, prendeva congedo dal lavoro. Si avviò al piano inferiore della caserma per recarsi nel suo nuovo alloggio, situato sotto il porticato che si affacciava sul cortile interno. Niente di troppo pretenzioso: un piccolo atrio con un larario, una stanza da letto e uno studio personale che, all’occorrenza, poteva servire da camera per gli ospiti. Ecco qui, questo era quanto veniva concesso al prefetto del Corpo dei Vigili. Sua zia Lidia amava ricordargli spesso, tutt’altro che spiritosamente, che la sua scarsa ambizione si evinceva dalla sua scelta di far parte di un Corpo poco stimato e apprezzato come quello dei vigili.41Please respect copyright.PENANAN5tYiUsNzK
Il pensiero di sua zia lo colse davanti alla porta della sua nuova casa, mentre inseriva la chiave nella serratura. Fu allora che si rese conto che non la vedeva da più di un mese, dal giorno del Trionfo.41Please respect copyright.PENANArjZpTNhcaB
All’improvviso fu sopraffatto da un insolito sentimento di solitudine ed ebbe voglia di farle visita.41Please respect copyright.PENANAAzovHtT7uz
Così, mentre il temporale infuriava e la grandine cedeva il posto a un violento acquazzone, tornò sui suoi passi e uscì dalla caserma, tirandosi sulla testa il cappuccio della paenula per proteggersi dalla pioggia.41Please respect copyright.PENANAnatQEXRk6c
Percorse senza fretta le strade deserte battute dalla pioggia che, oltre alla sporcizia, le aveva evidentemente ripulite anche dai farabutti e dagli ubriaconi. Una volta raggiunta la Suburra Minore dovette suo malgrado ricredersi: qualche scellerato che sfidava il maltempo per amore del vino c’era sempre. La sagoma scura di una figura ammantata era infatti riversa al suolo, proprio in mezzo alla via scarsamente illuminata dai lumini accesi nelle edicole sotto i porticati.41Please respect copyright.PENANAmiuiHvFKSl
Fabio scosse la testa, infastidito. In un primo momento pensò di tirare avanti: la pattuglia dei vigili di ronda quella notte lo avrebbe trovato e avrebbe appurato se si trattava solo di un ubriacone, come riteneva lui, o se fosse morto, magari vittima di qualche furfante di zona.41Please respect copyright.PENANAx6U7LRNXCf
Ma poi, notando che l’uomo non faceva il benché minimo movimento, prevalse il suo senso del dovere e gli si avvicinò per accertarsi che fosse effettivamente solo svenuto. Si accovacciò al suo fianco, mentre la pioggia continuava inarrestabile a scrosciargli addosso, e gli diede un’energica scrollata. L’uomo si agitò appena sotto il logoro mantello. Dalla sua bocca uscì un suono inarticolato, un non riuscito tentativo di pronunciare parole di senso compiuto.41Please respect copyright.PENANAyGl96yXyDk
«Ehi, tu, maledetto idiota» iniziò a inveirgli contro Fabio schiaffeggiandolo per farlo riprendere dalla sbronza. Era meglio per lui se si riprendeva in fretta e si toglieva altrettanto in fretta dalla strada, se non voleva essere preso di mira dai malviventi che infestavano Roma e che non si facevano scrupoli ad ammazzare le proprie vittime, per sfregio quando il bottino era scarso, o anche solo per divertimento.41Please respect copyright.PENANAyIUNVK64Qr
L’uomo, tuttavia, continuò a rimanere in uno stato di semi incoscienza. La testa incappucciata gli ballonzolava a destra e a sinistra. Emanava un forte odore di vino, non solo dal fiato ma anche dagli abiti, sporchi e laceri, e in generale da tutti i pori della pelle.41Please respect copyright.PENANAPwdfbY4JQK
«Si può sapere quanto hai bevuto, razza di idiota?» imprecò Fabio spazientito calandogli il cappuccio sulle spalle. E quando lo vide bene in volto, rimase senza fiato.41Please respect copyright.PENANA6zJSAE5TCs
«Ma che accidenti...» si lasciò sfuggire dalla sorpresa. Si guardò intorno, preoccupato che qualcun altro potesse sopraggiungere proprio in quel momento e lo riconoscesse. Prima che accadesse, si caricò l’uomo su una spalla e si avviò verso la Casa di Venere, stavolta con passo affrettato.41Please respect copyright.PENANAQQCpjBGhwU
Quando l’ebbe raggiunta coprì nuovamente l’uomo col cappuccio prima di bussare alla porta, che a quell’ora veniva sprangata dall’interno.41Please respect copyright.PENANACg4NUAZEFU
Ad aprire fu Felicia, una delle serve di Lidia.41Please respect copyright.PENANA8L52RT3i8Z
«Felicia, chiama mia zia e dille di raggiungermi nello studio. Dille di portami una bacinella vuota e dei panni asciutti e puliti» le ordinò attraversando l’impluvio, e la schiava ubbidì immediatamente.41Please respect copyright.PENANAxL5tbpEh5T
Arrivato nello studio scarsamente illuminato da un paio di lumini, che di norma venivano lasciati accesi fino a tarda notte, Fabio adagiò il corpo del giovane uomo su una poltroncina provvista di morbidi cuscini di seta dai colori caldi del tramonto: la preferita di sua zia.41Please respect copyright.PENANAR15kDIfIJV
Gli tolse la mantella fradicia e la gettò a terra, poi provò di nuovo a farlo rinvenire, schiaffeggiandolo e chiamandolo per nome.41Please respect copyright.PENANA5LaljLvRb1
Sua zia entrò in quel momento nello studio, portando con sé le cose che aveva richiesto. Lo guardò accigliata e, dopo aver emesso un profondo sospiro, lo rimproverò dicendogli: «Sta diventando un’abitudine, la tua. Hai preso la mia casa per un ricovero, nipote? Devi proprio portarmeli tutti qui i disgraziati che trovi per strada? E poi si può sapere perché hai messo quel pezzente sulla mia poltrona preferita?»41Please respect copyright.PENANAHBnjxRJSjG
Per tutta risposta Fabio le ordinò, in tono secco: «Chiudi la tenda.»41Please respect copyright.PENANA49G7meq1y2
«Come?» fece Lidia, sorpresa da quella strana richiesta.41Please respect copyright.PENANAyHJ8y25HjJ
«Chiudi la tenda, Lidia» ripeté Fabio lentamente, guardandola con severità.41Please respect copyright.PENANA9iDm9FWlzI
Lidia, a quel punto, fece quanto le era stato chiesto, dopodiché gli si avvicinò preoccupata.41Please respect copyright.PENANA06CKnkQTn1
«Hai ospiti, stanotte?» le chiese Fabio mentre lei, raggiuntolo, si sollevava sulle punte e sbirciava dalla sua spalla per vedere in faccia l’uomo seduto sulla poltroncina dove, di norma, non permetteva a nessun altro di sedersi.41Please respect copyright.PENANA1P4B5CLcyn
«Oh, per tutti gli dei del cielo e della terra, ma è...» alitò quando lo ebbe riconosciuto.41Please respect copyright.PENANAzKixB1XhzR
«L’imperatore Giulio» finì per lei la frase Fabio. «L’ho trovato a tre isolati da qui, svenuto. È ubriaco, dobbiamo svuotargli lo stomaco, ma prima, zia, rispondimi: hai ospiti stanotte?»41Please respect copyright.PENANAkU4vHwY0tc
Sua zia ci mise qualche secondo a riprendersi dallo stupore, poi rispose: «Il questore Quinzio Cincinnato.»41Please respect copyright.PENANAkCVgJp1fLH
«Con quale delle ragazze?»41Please respect copyright.PENANAfRhocvcUNa
«Augusta.»41Please respect copyright.PENANAEX5z65Q0qe
«E Giulia dorme?»41Please respect copyright.PENANAnZN5ibHjyC
«A quest’ora? Figuriamoci. È senz’altro nella stanza di qualche ragazza a spettegolare su qualcuno o qualcosa.»41Please respect copyright.PENANAlC0VcCPvyZ
Fabio imprecò a denti stretti. Giulia era una delle sue preferite. Voleva bene a quella ragazza ma aveva una natura curiosa e poco discreta. Per questo, tra tutte, lei era quella che, in quel momento, lo preoccupava di più. Se avesse scoperto che il giovane imperatore si trovava lì in quelle condizioni, la notizia avrebbe fatto il giro di tutta Roma nell’arco di mezza giornata.41Please respect copyright.PENANADoV9Mbufje
«Tienila sotto controllo finché non crolla dal sonno, zia» la incaricò. Sua zia comprese al volo il perché di quella richiesta, dal momento che annuì senza porre domande. Gli porse la bacinella vuota e i teli asciutti ed uscì immediatamente dallo studio, richiudendosi accuratamente la tenda alle spalle.41Please respect copyright.PENANA2xhPmHVg29
Una volta rimasto solo, Fabio fece inginocchiare Giulio a terra. Impresa tutt’altro che semplice, vista l’incapacità del giovane di tenersi dritto sulla spina dorsale. Mise la bacinella davanti a lui e gli infilò due dita nella gola per stimolargli un reflusso gastrico. Dopo qualche secondo, Giulio iniziò ad avere dei conati di vomito. Infine si aggrappò alla bacinella e ci vomitò dentro. Fabio ripeté più volte l’operazione, fino a che la bacinella fu piena fino all’orlo dei reflussi gastrici del giovane.41Please respect copyright.PENANAxNz49eXZZq
Liberatosi del tutto lo stomaco, Giulio allontanò disgustato la bacinella e si mise a sedere, appoggiando la schiena al bordo basso della poltrona. Rovesciò la testa all’indietro sull’imbottitura e per un attimo stette così, immobile, a fissare in silenzio il soffitto. Fabio sedette vicino a lui, con i gomiti sulle ginocchia.41Please respect copyright.PENANAy2sf4OLs8S
«Penserai sicuramente che sono uno spettacolo imbarazzante» ruppe il silenzio dopo un po’ Giulio. Aveva ancora la voce impastata, ma dimostrava se non altro di aver ripreso un certo grado di lucidità.41Please respect copyright.PENANAlDHVpueBRh
«Penso solo che tu sia spaventato, Giulio. Adriano era tutto, per te, e ora che è venuto a mancare hai avuto un attimo di debolezza. Niente di imbarazzante, capita a tutti. Quello che non capisco è perché tu abbia sentito il bisogno di venire in un luogo malfamato come questo per ubriacarti.»41Please respect copyright.PENANAZdSiJnOyJs
Gli occhi di Giulio si riempirono di lacrime. Si voltò a guardarlo con un’espressione profondamente addolorata e gli confidò, in un sussurro: «Forse perché volevo morire.»41Please respect copyright.PENANASN9wF4La5g
«Morire?» gli fece eco Fabio, sorpreso. «Tu sei l’imperatore, Giulio, non puoi permetterti simili pensieri. Hai delle responsabilità nei confronti del tuo popolo, e anche nei confronti dell’uomo che riponeva in te la sua fiducia, lo stesso che ti ha designato come suo successore...»41Please respect copyright.PENANAl2RoWAYzj8
«Sono stato io, Fabio...» lo interruppe a quel punto Giulio.41Please respect copyright.PENANAthIhj65yXz
Fabio lo guardò incerto. «Di che parli?» indagò con cautela.41Please respect copyright.PENANAfBjpo8i9Wm
«Adriano... l’ho ucciso io...» confessò Giulio con un filo di voce. Poi si prese la testa tra le mani e iniziò a singhiozzare violentemente.41Please respect copyright.PENANAmC9nevFKpB
Fabio ci mise qualche secondo a riprendersi dallo stupore.41Please respect copyright.PENANAUV0Ko6iEX1
«Ma Elio Sillano ha dichiarato che l’imperatore è morto nel sonno, in seguito ad una crisi epilettica...» obiettò, sperando che la terribile rivelazione del giovane fosse solo il frutto della sbronza.41Please respect copyright.PENANAiCx1xkcYxE
«Elio Sillano mente!» gridò con un tono pieno di acredine Giulio, dimostrando una fermezza e una consapevolezza incontestabili. Se Giulio diceva il vero, e così pareva, chiedere per quale motivo il comandante della Guardia Pretoriana avesse avuto interesse a coprire quell’omicidio era superfluo. 41Please respect copyright.PENANA6vuYKrJFD5
In quel momento, dei rumori attutiti provenienti dall’atrio li mise entrambi in guardia. La porta d’entrata venne aperta e poi nuovamente chiusa, e Fabio concluse che, probabilmente, era l’ultimo ospite che lasciava la casa. Qualcuno, quasi certamente la ragazza che aveva tenuto compagnia al questore fino a quel momento, tornò al piano superiore, dopodiché la casa piombò di nuovo nel silenzio più assoluto.41Please respect copyright.PENANAZp1ZpHkQnL
«Li ho uccisi tutti e due: Adriano e il suo amante» proseguì a quel punto Giulio. Chiuse gli occhi e per un po’ non disse altro. Poi, però, i lineamenti del suo viso si contrassero in una smorfia di dolore e aggiunse: «Io glielo avevo detto, lo avevo avvisato che se mi avesse tradito ancora avrei potuto ucciderlo. Ecco perché volevo stare lontano da lui, ecco perché lo avevo lasciato. E ci avevo provato, Fabio, mi credi? Avevo provato davvero a stargli lontano...»41Please respect copyright.PENANAw4lORJqGUU
«L’hai ucciso per gelosia?»41Please respect copyright.PENANAjUaJUyNO30
«L’ho ucciso perché continuava a mentirmi, perché diceva di amarmi ma mi trattava come una cosa di sua proprietà, come uno schiavo e non come un suo pari... Tutto quello che volevo da lui era rispetto. Non amore, perché sapevo che non era in grado di amarmi come lo amavo io, ma il rispetto... Se mi avesse lasciato libero di tornare a vivere la ma vita, lui avrebbe potuto continuare a vivere la sua.»41Please respect copyright.PENANALCWhRfqnkg
Fabio non replicò nulla, si limitò a rimanere accanto al nuovo imperatore, pensieroso. In fondo, non era particolarmente sorpreso. Sapeva da tempo che era solo questione di tempo prima che la rabbia inespressa che si portava dentro Giulio esplodesse in tutta la sua forza. Se si consideravano le circostanze e le attenuanti, si poteva dire che aveva agito per legittima difesa. Tuttavia, se gli uomini fossero stati all’altezza delle leggi che, agli albori di Roma, erano state promulgate per tutelare il benessere di ogni cittadino, se fossero stati in grado di applicare la giustizia in maniera equa, Giulio avrebbe dovuto essere condannato e giustiziato per il reato che aveva commesso.41Please respect copyright.PENANAwjUpbBFxZz
Si chiese se sarebbe stato capace di mostrarsi incorruttibile e consegnarlo a un tribunale, se si fosse trovato al posto del comandante delle Guardie Pretoriane. Non poteva saperlo con certezza ma una cosa la sapeva di sicuro: non spettava a lui farlo. Lui era solo un vigile: spegneva incendi, arrestava ladruncoli, sedava risse da osteria. Le sue mansioni e i suoi doveri si fermavano lì e di questo, data la situazione, si riteneva fortunato.41Please respect copyright.PENANAmAoeDAI50U
Come se gli avesse letto nel pensiero, Giulio spezzò il greve silenzio sceso su di loro e disse, infelice: «Avresti dovuto lasciarmi per strada, Fabio. Forse non sarei sopravvissuto alla notte e sarebbe stato giusto così.»41Please respect copyright.PENANAIXoPEA8D7F
Fabio gli passò un telo asciutto e un altro lo usò lui per asciugarsi i capelli.41Please respect copyright.PENANAvAvciCDXoP
«Non essere sciocco, Giulio...» lo rimproverò blandamente.41Please respect copyright.PENANAUy5276mRUY
«No, sul serio» replicò Giulio, guardandolo con uno sguardo di un azzurro chiarissimo, triste e dolce allo stesso tempo. «Perché lo hai fatto? Perché mi hai aiutato? Una volta mi odiavi, saresti stato felice di vedermi finire in rovina, o morto.»41Please respect copyright.PENANANp8DwIwumr
«All’epoca ti avevo mal giudicato. Credevo tu fossi ambizioso e corrotto come mio padre.»41Please respect copyright.PENANAm9ePWnpSHz
Giulio si rigirò nervosamente il telo tra le mani, poi emise un debole sospiro e aggiunse, un po’ imbarazzato. «Io, invece, ti ho sempre visto come una persona integra e onesta. Ti ho sempre stimato molto, ma questo lo sai, non è vero?»41Please respect copyright.PENANASkWHmWTPiP
Giulio continuava a fissarlo negli occhi, con un’intensità tale da riuscire a turbarlo intimamente. E quando avvicinò il viso al suo, un ricordo che da anni tentava di tenere nascosto nei recessi più remoti della sua memoria gli tornò prepotentemente alla mente: quello di due giovani ragazzini sdraiati al sole su un prato fiorito, sudati dopo ore di allenamenti con la spada, le cui mani erano andate cercandosi per poi ritirarsi imbarazzate.41Please respect copyright.PENANALUvGWGjMFM
Giulio avvicinò le labbra alle sue e Fabio reagì mettendoci un secondo di troppo. Scattò in piedi e si allontanò da lui.41Please respect copyright.PENANAjmqWg3NcUX
«Che cosa fai, Giulio?» gli chiese, cercando di sembrare più duro di quanto non fosse.41Please respect copyright.PENANAdECgtSTys0
«Perdonami, Fabio... Io credevo che... io credevo che tu... che io... Ecco, io sono...»41Please respect copyright.PENANAu0bUTOkNWs
“Tu sei ubriaco, ecco cosa sei!” pensò Fabio, irritato con se stesso per avergli permesso di avvicinarsi così tanto.41Please respect copyright.PENANAY1t6GGuvjt
Lidia li interruppe in quel momento. Aprì la tenda ed entrò nella stanza. Dallo sguardo indagatore che gli lanciò, Fabio intuì che aveva visto, e forse anche compreso, tutto.41Please respect copyright.PENANA5jy9uNvZcQ
«L’imperatore si è ripreso, mi fa molto piacere. Anche perché è quasi l’alba. Tra un po’ le ragazze si sveglieranno e allora non potrò impedire loro di scendere per svolgere i loro compiti giornalieri.»41Please respect copyright.PENANAEYaXhB24Vo
Fabio si passò una mano tra i corti capelli corvini ancora bagnati. «Hai ragione Lidia. Non mi ero accorto che fosse così tardi. Ora che l’imperatore è nuovamente in grado di camminare, lo scorterò al Palazzo Imperiale.»41Please respect copyright.PENANAnzByKDFmLg
Gli occhi di sua zia indugiarono insistentemente nei suoi, forse nella speranza di leggervi dentro i suoi pensieri, di conoscere le emozioni che in quel momento si stavano agitando dentro di lui. E quando Fabio, non più in grado di sostenere il suo sguardo, lo abbassò, capì di essersi tradito: ora Lidia sapeva per quale motivo non amava parlare della sua vita privata e perché le nascondeva i suoi sentimenti più intimi.41Please respect copyright.PENANAsZPRdkb8bP
Lidia si limitò ad annuire. Si avvicinò all’imperatore e gli fece una materna carezza sulla testa. «Sii forte, giovane imperatore. Forte e coraggioso» disse.41Please respect copyright.PENANADQhJCMHRO7
«Grazie...» farfugliò Giulio.41Please respect copyright.PENANAotYujKhqGM
A quel punto, Lidia si congedò. Uscì dalla stanza stando ben attenta a non incrociare nuovamente il suo sguardo, probabilmente per non aggiungere imbarazzo a quello che provava già, e lui gliene fu grato.41Please respect copyright.PENANAceKpAXJi8u
Fabio aiutò Giulio a rimettersi i piedi. L’imperatore aveva grosse difficoltà a rimanere dritto sulle gambe e lui suggerì di chiamare una lettiga.41Please respect copyright.PENANAkINo18VPpr
«Ti prego, no» lo supplicò Giulio, stringendosi al suo braccio. «Mi basterà appoggiarmi a te.»41Please respect copyright.PENANA4ft2ecRo3D
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La notte era ancora fonda ma aveva smesso di piovere. L’aria dell’autunno alle porte era fresca, profumava di foglie marce e terra. Nonostante il temporale fosse cessato da un pezzo, le strade erano rimaste stranamente deserte. Il silenzio era interrotto solo dall’abbaiare insistente di un cane e dal rumore dei carri che rifornivano i commercianti delle mercanzie di cui avevano bisogno per i loro negozi.41Please respect copyright.PENANApBe2HEF6Wk
«Toglimi una curiosità: a chi hai rubato la roba cenciosa che indossi?» gli chiese Fabio arrivati in prossimità del Palatino, mentre procedevano per le vie lastricate rese lucide dalla pioggia. Non che fosse davvero interessato a sapere a quale schiavo avesse sottratto gli abiti, piuttosto aveva bisogno di tenere la mente occupata, per non permetterle di soffermarsi su quanto era accaduto quella notte.41Please respect copyright.PENANA7JVHJXNzjj
Giulio sorrise. «A un mendicante incontrato per strada. Quando ha visto che gli davo in cambio la mia tunica, quasi non gli sembrava vero.»41Please respect copyright.PENANApHJHerHmpo
Fabio strinse le labbra, contrariato. Giulio non sembrava rendersene conto, ma non aveva fatto di sicuro un favore a quel poveretto. Non si sarebbe sorpreso di scoprire, leggendo il rapporto di uno dei suoi uomini, che l’uomo fosse stato ritrovato morto quella notte stessa, senza indosso la preziosa tunica. Nella migliore delle ipotesi, a voler essere ottimisti, qualcuno, notando la veste, lo avrebbe accusato di averla rubata a qualche incauto patrizio. In un caso o nell’altro, al mendicante non sarebbe andata a finire altrettanto bene come a Giulio, che era sopravvissuto ad una notte in uno dei quartieri più malfamati di tutta Roma, rimediando solo dei brutti postumi di una brutta sbronza. E se Giulio fosse stato in grado di reggere un altro dispiacere, lo avrebbe messo di fronte alle conseguenze di quel suo gesto ingenuo quanto sconsiderato.41Please respect copyright.PENANAd8uw5fWakX
Giunti che furono in prossimità del Tempio di Venere, quattro guardie pretoriane sbucarono all’improvviso dal buio - ora rischiarato dalla tenue luce rosata dell’alba - e andarono loro incontro.41Please respect copyright.PENANAhLmOxUgokX
«Credo ti stiano cercando» lo informò Fabio.41Please respect copyright.PENANAWDEgLAA7Le
Giulio iniziò a tremare come una foglia. «Ho paura, Fabio. Prima o poi qualcuno ucciderà me come io ho ucciso Adriano. E forse, anche il mio assassino resterà impunito...» gli confidò piano.41Please respect copyright.PENANAVbPOyQGFVA
Fabio gli strinse un braccio e lo guardò con fermezza. «Non farti usare da nessuno, sii il solo artefice della tua vita, il solo responsabile delle decisioni che prendi.»41Please respect copyright.PENANAdEUbbHwcEI
«Ma Elio Sillano, lui...»41Please respect copyright.PENANATZzMBnQ095
«Lui non conta niente, Giulio. Sei tu l’imperatore. Se temi che voglia usarti o, peggio, che possa farti del male, allora rimuovilo dal suo incarico e nomina al posto suo qualcuno di cui ti fidi. Non starti a preoccupare di quello che potrebbe rivelare. Sillano non è uno sciocco, sfrutta la tua ingenuità ma sa perfettamente che non gli conviene denunciarti perché, in quel caso, dovrebbe spiegare per quale motivo non lo ha fatto subito, che interesse aveva a nascondere il tuo crimine...» Fabio fu costretto ad interrompersi, a causa dell’arrivo delle guardie. Giulio abbassò il cappuccio e quelle, nel riconoscerlo, tirarono un sospiro di sollievo. Riconobbero anche Fabio e lo salutarono con gratitudine, attribuendogli il merito di aver salvato l’imperatore. E in fondo era così.41Please respect copyright.PENANAPaCy7QMciV
Giulio chiese loro di concedergli un minuto. Quando le guardie si furono nuovamente allontanate, sospirò a fondo. Sembrava a disagio e questo mise a disagio anche Fabio.41Please respect copyright.PENANAQ9QwI7uNlo
«Quello che è successo stanotte...» iniziò a dire, ma Fabio lo interruppe, prima che dicesse qualcosa di sconveniente.41Please respect copyright.PENANAhLP4Xlxona
«Non è successo niente, stanotte. Non parliamone più.»41Please respect copyright.PENANAPmVhGVVRxC
Giulio annuì, si morse un labbro e continuò, dicendo: «Volevo solo chiederti scusa. So di averti messo in imbarazzo e mi dispiace. Ciò non toglie che parlavo sul serio, quando dicevo che provo dell’affetto per te. È sempre stato così, fin da quando eravamo ragazzini. Ma non devi preoccuparti: non succederà mai più.»41Please respect copyright.PENANA62i7BJdscR
«Non mi preoccupo affatto, Giulio. E non devi giustificarti. Anche io provo un affetto di amicizia nei tuoi riguardi.»41Please respect copyright.PENANAJC3TPglIZG
Giulio sorrise, ma era un sorriso triste. «Grazie, Fabio. Per tutto» disse infine, riconoscente. Poi si voltò e si incamminò verso le guardie.41Please respect copyright.PENANAwZ9jXdI1SA
Il sole sorgeva in quel momento, affacciandosi timido da qualche nuvola residua. Un giorno nuovo, un nuovo inizio. Eppure, mentre l’imperatore spariva dietro le colonne del tempio più grande dell’impero, nel cuore di Fabio scese una malinconia sconfinata.41Please respect copyright.PENANALhPDSnLnFS
Si chiese cosa ne sarebbe stato di tutti loro, in futuro. Non era in grado di stabilirlo, ma una cosa la sapeva di sicuro.41Please respect copyright.PENANAc8nHmybNIy
“Qualsiasi cosa accadrà a noi semplici comuni mortali, tu resterai eterna per sempre” si disse, abbracciando con lo sguardo i marmi, gli archi, le colonne, le strade lastricate, le fontane e tutte le meraviglie di Roma.41Please respect copyright.PENANAyGFDryDfLX
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