ADRIAN41Please respect copyright.PENANA54FlOU420m
Nascosto dietro una delle colonne del porticato del Foro di Augusto, Adrian sbirciava preoccupato le guardie pretoriane che presidiavano il Tempio di Marte - due ai piedi della scalinata e due ai lati del massiccio portone del tempio sul pronao - illuminate dai fuochi che ardevano di continuo sui bracieri disposti lungo tutta la scalinata e in prossimità dell’entrata.41Please respect copyright.PENANAaX6LkxgYXw
Avevano trascorso sette giorni a mettere a punto quel piano folle, che comprendeva ben due missioni: il recupero della pelliccia prima e la liberazione di Willigis poi. La prima, quella che Adrian si stava accingendo a compiere, era la meno pericolosa, proprio grazie all’esiguo numero di soldati da ingannare ed eventualmente affrontare.41Please respect copyright.PENANAAWqMoh1CC0
Si passò nervosamente una mano prima sui capelli corti, poi sul volto sbarbato e insolitamente liscio, e si chiese per l’ennesima volta se quel sacrificio fosse stato davvero necessario.41Please respect copyright.PENANAN9RrqrKhmT
Quando quella mattina, appena rasato, aveva guardato la sua immagine riflessa in uno specchio, aveva chiesto al fratello per quale ragione fosse così convinto che il suo piano avrebbe funzionato. Il generale romano, l’uomo che lo aveva concepito ma che lui rifiutava categoricamente di chiamare padre, era un uomo maturo già sei anni prima, all’epoca in cui lo aveva visto di persona a una distanza ravvicinata per la prima e unica volta. Come facevano a sapere se, per esempio, nel corso di quegli anni, non avesse ingrigito ulteriormente i capelli? Come facevano a sapere se la pelle non gli si fosse raggrinzita tanto da farlo apparire ora come un vecchio decrepito?41Please respect copyright.PENANA3z7Gg8yjmq
Per tutta risposta, Kayden gli aveva assicurato che, nelle sue visioni, il generale non era poi cambiato così tanto da quel giorno, a parte la benda sull’occhio che lui stesso era stato obbligato a mettere, e che quello che difettava in somiglianza sarebbe stato celato dall’oscurità della notte.41Please respect copyright.PENANASvPXUh3t19
Adrian si portò una mano sull’occhio bendato e, sospirando pesantemente, tornò a indagare: «Sei sicuro che funzionerà?»41Please respect copyright.PENANA9gVxT9iL5E
«Funzionerà, a patto che tu segua attentamente le mie istruzioni» rispose Kayden. Tirò fuori dalla scarsella due piccoli involucri e da uno dei due ne estrasse una radice dalla forma insolita, come di un piccolo serpentello attorcigliato su se stesso.41Please respect copyright.PENANAmYyJbLziMM
«Ricorda quanto ti ho detto: non inghiottirla, cerca di tenerla in bocca il più a lungo possibile» gli ripeté la stessa lezione che gli ripeteva ormai da diversi giorni. Adrian fece quanto il fratello gli aveva ordinato e si portò in bocca la radice, che iniziò a masticare con una certa riluttanza. Aveva un sapore terribile, dal retrogusto amaro e leggermente piccante. Mentre il suo volto si contorceva in una serie di smorfie disgustate, Kayden estrasse dal secondo involucro delle piccole palline fatte con erbe essiccate, anch’esse dalla dubbia provenienza e dagli ancora più dubbi poteri mistici, legate insieme da una sostanza resinosa.41Please respect copyright.PENANAFe7tihIj2T
«Gettale nei bracieri più vicini alle guardie, ma trattieni il respiro non appena le erbe avranno iniziato a bruciare. E non dimenticarti di coprire naso e bocca con un fazzoletto. Hai capito, Adrian?»41Please respect copyright.PENANA4UFE4TnvB6
Adrian afferrò bruscamente le erbe appallottolate dalle mani del fratello e si lamentò, stizzito: «Ho capito cosa devo fare ma continuo a nutrire forti dubbi sul tuo fottuto piano, fratello!»41Please respect copyright.PENANA1sjNIwbrSx
Dopodiché si decise ad uscire dalla rassicurante zona d’ombra, sotto la quale si era tenuto nascosto fino a quel momento, e attraversò la piazza del foro, cercando di assumere lo stesso portamento arrogante e sicuro del generale romano.41Please respect copyright.PENANA6usnPm3ECn
La trabea che indossava svolazzava al soffiare del libeccio, che preannunciava pioggia.41Please respect copyright.PENANAi4isGZO4xL
A mano a mano che si avvicinava al tempio, Adrian poteva avvertire il tamburellare del suo cuore crescere di intensità. A due passi dai pretoriani, chiuse la mano destra sul pugnale nascosto sotto il mantello, convinto che sarebbe stato costretto a farne uso presto. Si rilassò solo quando le guardie, credendo di riconoscerlo, si misero sull’attenti e gli fecero il saluto.41Please respect copyright.PENANA8K9Mhqg3KH
Adrian tese il braccio per rispondere al saluto e poi gettò con un gesto fulmineo una manciata di pallini fatti con le erbe misteriose in uno dei bracieri alla base della scalinata, dopodiché iniziò a salire velocemente i gradini.41Please respect copyright.PENANAC2QVfMXsmj
La medesima scena si ripeté con le altre due guardie in cima al pronao. Quelle si misero sull’attenti, lo salutarono, lui rispose al saluto e gettò l’erba che gli era rimasta nel braciere a lui più vicino, di fianco al portone.41Please respect copyright.PENANAhpdcnn1PUb
A quel punto, entrò nel tempio coprendosi il volto con un lembo del mantello, come gli aveva suggerito il fratello. Udì i soldati alle sue spalle tossire; qualche secondo più tardi seguirono dei tonfi e capì che erano svenuti. Tuttavia non si voltò a controllare, dal momento che Kayden lo aveva messo in guardia circa la durata dell’efficacia delle erbe velenose, diversa per ciascun individuo: alcuni rimanevano svenuti per ore, altri solo per pochi minuti.41Please respect copyright.PENANAxTPBpFQYr3
Raggiunse correndo l’abside, sopra il cui podio troneggiava una gigantesca statua raffigurante un possente Marte barbuto che si reggeva sulla sua lancia. Il dio romano era fiancheggiato da un lato da Venere, la sua sposa, e dall’altro da una divinità ignota ad Adrian, intenta a porgere al dio della guerra una enorme spada. Nonostante Adrian non fosse superstizioso né particolarmente religioso, lo sguardo ammonitore marmoreo e tuttavia vibrante del Marte Vendicatore gli mise addosso una strana inquietudine.41Please respect copyright.PENANADOzOhUGwjP
«Scusa, vecchio mio, ma devo farlo...» disse a bassa voce salendo sul podio e attraversandolo, per accedere infine al penetrale, situato tra il podio con le tre statue delle divinità romane e la parete curvata di fondo. E qui trovò infine ciò che cercava, e anche di più. Sopra un piccolo podio di marmo, custodito ai lati più piccoli da due coppie di cavalli alati e cornuti, vi erano alcune insegne accuratamente ripiegate, una splendida spada col manico in avorio, un’aquila interamente in oro e la pelliccia d’orso del re dei Germani. Adrian sfiorò quest’ultima con le mani e l’immagine del suo eroe che combatteva contro un’orda di nemici romani, con lo sguardo feroce e un ghigno di trionfante esaltazione sulle labbra, gli attraversò veloce la mente. Imbattibile, fiero, coraggioso: così ricordava l’Orso e così lo avrebbe ricordato per sempre, nonostante la dura sconfitta che alla fine gli era stata inflitta.41Please respect copyright.PENANAlvPdYWZzfm
Un rumore proveniente dall’esterno gli fece ricordare di non avere tempo da perdere dietro alle sue profonde elucubrazioni mentali. Afferrò la pelliccia e decise in quel momento di portarsi via anche la spada e l’aquila che, in quanto d’oro massiccio, doveva valere una fortuna. Dopodiché, ripercorse correndo tutta l’area del tempio. Sul pronao, uno dei due soldati tentava di riportarsi in piedi. Era ancora stordito ma già piuttosto reattivo.41Please respect copyright.PENANA8SwVWrMNdi
Adrian non gli diede il tempo di riprendersi del tutto. Si augurò che la spada romana trovata tra le reliquie fosse dovutamente affilata e la affondò nello stomaco del soldato, uccidendolo sul colpo. Dopodiché si avvicinò all’altra guardia ancora svenuta e le passò la lama sul collo, per evitare che quella, rinvenendo, potesse dare l’allarme. Per lo stesso motivo uccise le restanti due guardie che si trovavano ancora prive di sensi ai piedi della lunga scalinata.41Please respect copyright.PENANATs6SfwvZLp
Quando fu a debita distanza, sputò a terra la radice e raggiunse correndo Kayden e gli altri, rimasti ad attenderlo nascosti dietro le colonne del porticato del foro e pronti a intervenire nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno.41Please respect copyright.PENANAulVLlI9qpo
«Cazzo, Kayden, una volta tanto avevi ragione: è stato dannatamente facile» disse raggiante rivolgendosi al fratello. Passò la pelliccia a Evan e l’aquila ad Algernon, tenendosi la spada per sé. Mentre la ripuliva del sangue dei soldati romani che aveva appena ucciso, notò lo sguardo riprovevole del druido.41Please respect copyright.PENANAHIyGP27Lz7
«Che c’è? Potrebbe tornarmi utile» si giustificò stizzito, infilandosela nella cintura.41Please respect copyright.PENANAtFcQBUSQNF
«Sai a chi apparteneva quella spada?» gli chiese Kayden, e sebbene Adrian non avesse nessuno interesse a saperlo, si disse che lo avrebbe scoperto presto in ogni caso. Il fratello, infatti, senza aspettare che gli rispondesse, proseguì col suo solito tono saccente e per certi versi enigmatico: «Apparteneva a Giulio Cesare, un formidabile generale, il primo imperatore di Roma che non ebbe mai il tempo di esserlo per davvero. Avresti dovuto lasciarla al suo posto, per rispetto.»41Please respect copyright.PENANA8sXrJ9Wc3y
«Rispetto nei confronti di chi? Di un porco romano?» sbottò Adrian, strappandosi la benda dall’occhio con fare adirato. «Non nutro alcun rispetto per nessun romano. E ti dirò di più, fratello: se ciò che hai detto è vero, era destino che questa spada finisse nelle mie mani. Gli dei solo sanno quanti dei nostri fratelli e cugini hanno trovato la morte a causa sua, ma da stasera in poi si macchierà solo di sangue romano» giurò infine.41Please respect copyright.PENANAl40LZ8qM6j
Kayden scosse la testa, rassegnato. «Fai come ti pare. E ora muoviamoci, prima che qualcuno si accorga dei cadaveri e dia l’allarme. Abbiamo ancora una missione da compiere» disse.41Please respect copyright.PENANA82Oj4fTbwX
Adrian sfoderò un ampio sorriso e proclamò, in tono denigratorio: «Finalmente ti sento pronunciare una profezia che abbia senso, fratello.»41Please respect copyright.PENANAPTCJakyECp
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WILLIGIS41Please respect copyright.PENANAbL0YBqguPM
Seduto sulla paglia impregnata dei suoi rifiuti organici, Willigis si passò pigramente una mano sul volto, sul quale era ricresciuta una notevole barba.41Please respect copyright.PENANAy9CH0sj3De
Da quanto tempo era rinchiuso in quel sotterraneo? Non ne aveva la più pallida idea. Senza la luce del sole a scandire le giornate, aveva perso la cognizione del tempo. E forse l’avrebbe persa in ogni caso.41Please respect copyright.PENANAkHmEqT6eX9
Le guardie si affacciavano in quel buco umido, maleodorante e infestato da ratti, pulci e scarafaggi una volta al giorno, per consegnargli la sua unica razione di cibo e di acqua. Una volta alla settimana mandavano uno schiavo a cambiare la paglia sulla quale, oltre a fare i suoi bisogni, era costretto a dormire. Ma quanti giorni e quante settimane fossero passati da quando era stato rinchiuso in quelle segrete, proprio non era in grado di stabilirlo.41Please respect copyright.PENANAYPFuSUCFp2
Spesso si domandava per quale motivo suo figlio, che aveva appreso dalle chiacchiere dei soldati essere ormai diventato imperatore, non fosse più andato a fargli visita. In fondo non era una cosa cattiva. Se Caitriona gli avesse avvelenato il cuore per allontanarlo da lui, come aveva promesso di fare, Giulio avrebbe reagito in qualche modo, magari facendolo torturare o addirittura uccidere, visto che ora ne aveva tutta l’autorità. Forse Giulio non aveva creduto alla madre, o forse Caitriona, una volta tanto, si era comportata come un normale essere umano, una donna con sentimenti ed emozioni, e aveva deciso di non mettere in atto il suo crudele proposito.41Please respect copyright.PENANAYE3YbSeBmQ
«O forse il ragazzo mi ignora perché è troppo occupato a fare l’imperatore...» pensò ad alta voce Willigis. Le sue parole rimbombarono tra le pareti ammuffite della prigione, assumendo connotazioni sinistre.41Please respect copyright.PENANAwLf57bZFuD
«Cazzo, ora parlo anche da solo. Tra un po’ mi metterò a fraternizzare con i topi» rifletté, e poi proruppe in una risata isterica nel realizzare che aveva nuovamente pronunciato quelle parole ad alta voce.41Please respect copyright.PENANAgBAx5Mbmhn
Quando si fu ripreso, si alzò in piedi e si allungò verso il buco sul soffitto chiuso con una massiccia grata di ferro, e iniziò a gridare a pieni polmoni: «Ehi, voi! Porci Romani! Mi sentite? Tiratemi fuori di qui, o giuro sugli dei che ve la faccio pagare. Che Thor vi caghi fulmini addosso, che le sue fiammeggianti saette vi riducano le ossa in cenere, maledetti porci bastardi!» Tacque un istante, poi scosse la testa, basito dalle sue stesse parole. «Fiammeggianti saette? Ma che cazzo sto dicendo?» si chiese, per poi scoppiare in una nuova grassa e nervosa risata.41Please respect copyright.PENANAUqOq9NS6YL
Faceva un tale chiasso che inizialmente non udì il rumore del trambusto che stava avvenendo sopra la sua testa. Se ne rese conto solo quando tacque di nuovo. Prima che finisse di chiedersi cosa stava accadendo, udì il rumore delle chiavi trafficare nella serratura della grata, che si aprì un istante più tardi con un cigolio di ferro arrugginito.41Please respect copyright.PENANAtkopIWbGNU
Qualcuno dal piano superiore si affacciò dal buco e disse. «Ehi tu, testa vuota, la smetti di fare tanto baccano?»41Please respect copyright.PENANASIdz3b61oY
«Chi sei?» chiese Willigis sospettoso. Le voci delle guardie le riconosceva tutte e quella non l’aveva mai udita prima.41Please respect copyright.PENANAmkvjN95dbc
Il tizio si avvicinò la torcia al viso, poi chiese: «Mi riconosci, ora?»41Please respect copyright.PENANArIHDm49b30
Willigis osservò perplesso il volto dell’uomo, al quale la fiamma della torcia conferiva connotazioni quasi grottesche. La mano che teneva la torcia era coperta da un guanto di bronzo e su un occhio portava una benda nera. Sembrava Lucio, e lo avrebbe in effetti scambiato per lui se non fosse stato per un particolare. Scoppiò nuovamente a ridere, stavolta in maniera liberatoria.41Please respect copyright.PENANAPb9r0HNYuP
«Cazzo, non ci credo, non posso crederci!» continuava a dire, tra un eccesso di riso e l’altro. «Ti prego, dimmi che non è vero: i miei aguzzini sono davvero così imbecilli? Davvero quei maledetti porci non ti hanno riconosciuto?»41Please respect copyright.PENANAaJCrZ0j6lg
L’uomo assunse un’aria quasi offesa. «Perché, tu sì?»41Please respect copyright.PENANABYuqPsmVls
«Certo che sì, razza di bastardo figlio di puttana. Sei Adrian, ecco chi sei!»41Please respect copyright.PENANATZyQtbHRYi
Adrian si grattò la testa, disorientato. «E da cosa accidenti lo hai capito?»41Please respect copyright.PENANAVajNgs8chf
Willigis scosse la testa e si asciugò gli occhi. «La benda sull’occhio sinistro, idiota. L’occhio è quello sbagliato. E adesso, lanciami quella maledetta scaletta.»41Please respect copyright.PENANAENuxcI8dbL
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La prima cosa che Adrian gli aveva detto di fare, era mettersi in bocca una radice e masticarla lentamente. Poi si era strappato un lembo di mantello e gli aveva consigliato di coprirsi la bocca e il naso, per non respirare una roba velenosa che bruciava sui bracieri e che aveva fatto perdere i sensi alla maggior parte delle guardie. Altre, invece, erano state sgozzate e giacevano inermi sopra il loro stesso sangue.41Please respect copyright.PENANAZ6JMSyHPO0
Non aveva perso tempo a chiedere spiegazioni al Britanno, ma aveva seguito lui e gli altri due uomini, che lo avevano aiutato in quel folle piano, fuori dal carcere.41Please respect copyright.PENANAVLe8vIK0Po
Tutti e quattro avevano continuato a correre a lungo, noncuranti della pioggia che imperversava su di loro cadendo obliqua a causa del forte vento di libeccio, preoccupati solo di interporre tra loro e le guardie del carcere che non avevano avuto il tempo di uccidere più distanza possibile, prima che rinvenissero.41Please respect copyright.PENANAzHjgtcMvqr
Si fermarono solo dopo essersi addentrati in un boschetto, dove un altro uomo e il druido che lui aveva sempre chiamato Ombra li stavano aspettando.41Please respect copyright.PENANAPkT1c1CS0R
«Immaginavo che dietro questo assurdo piano ci fosse la tua mano, druido» disse, piegato in due per il fiatone a causa della lunga corsa.41Please respect copyright.PENANAsommfUhD3E
Quando si fu ripreso abbastanza, si drizzò sulla schiena, mise una mano sulla spalla di Adrian e disse: «Non sono mai stato così felice di vederti, ragazzo! »41Please respect copyright.PENANANBqUxZInNX
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Willigis aveva ascoltato in silenzio il lungo resoconto della situazione che gli aveva fatto Adrian. Il principe Kaleva era vivo e stava bene. Era stato addestrato dagli Ulfheonar, in Scandinavia, e in quel momento si trovava nuovamente su suolo germanico, nel nord della Grande Isola, per riprendersi il trono che gli era stato sottratto.41Please respect copyright.PENANAkUWmhGZLfg
Loro, invece, si erano recati a Roma per recuperare la pelliccia, per un disegno divino che avrebbe potuto sembrare assurdo ma che Willigis non faceva alcuna fatica a comprendere.41Please respect copyright.PENANAYYi2Wk6Ix6
Aveva indossato la pelliccia del cugino durante il Trionfo, era stato costretto a farlo, eppure aveva sentito per tutto il tempo la presenza di Chrigel vicino a sé, e non aveva mai pensato, nemmeno per un istante, di essere solo. Sì, quella pelliccia, della quale gli stessi Romani sembravano avere un timore riverenziale, aveva dei poteri mistici. Kaleva doveva indossarla. Ciò avrebbe fatto un’enorme differenza: avrebbe infuso fiducia in coloro che lo avrebbero visto e, soprattutto, nel principe stesso. Quella riflessione lo portò ad un’altra considerazione.41Please respect copyright.PENANA32Hy7nguFX
«Anche la principessa Kyla è viva. L’ho vista il giorno del Trionfo. È stato il suo intervento, insieme a quello dei lupi, a salvarmi la vita. Non so dove sia in questo momento, ma so che è in pericolo. Se l’ho vista io l’hanno vista anche il generale Lucio e Caitriona, la puttana caledone che ha sempre nutrito nei confronti del suo stesso sangue un odio profondo. Bisogna trovarla prima che lo facciano loro, portarla al sicuro in Britannia» riferì Willigis a quel punto.41Please respect copyright.PENANAoSC8M1uzCP
«La principessa non si trova più a Roma, qualcuno l’ha portata in un luogo sicuro. Raggiungerla per noi sarebbe una perdita di tempo. Ma non corre rischi. Almeno per il momento...» intervenne Kayden.41Please respect copyright.PENANAqr4SBYQE1w
«Almeno per il momento?» gli fece eco Adrian, incredulo e indignato. «Quindi, è al sicuro fino a domani? Dopodomani? Un mese? E tu intendi davvero abbandonarla al suo destino pur sapendo dove si trova?»41Please respect copyright.PENANAYnKPvGsieW
«È al sicuro quel tanto che basta per lasciarla lì dov’è, Adrian. Stanno per mettersi sulle nostre tracce, se ci recassimo da lei ora potremmo involontariamente consegnarla ai Romani. Sarebbe disastroso non solo per lei ma per tutti noi, Adrian. E quando dico tutti, non intendo solo noi qui presenti, ma una moltitudine di gente. Perciò la principessa rimane dove si trova. Kaleva potrà riabbracciarla quando raggiungerà Roma» proferì inflessibile Ombra.41Please respect copyright.PENANA9ofbp4O3JA
Adrian non sembrò essere d’accordo, perché si sollevò in piedi di scatto e iniziò a inveirgli contro.41Please respect copyright.PENANAcNX3lBF80B
«Tuo fratello ha ragione, Nero» prese la parola Willigis ad un certo punto. «Quello che avete fatto è già stato di sicuro scoperto e ti assicuro che si saranno già messi in marcia per scovarvi. Vi staranno addosso fino a che non vi avranno trovati, probabilmente vi seguiranno fino in Britannia. E sai cosa mi dà questa certezza?» chiese a quel punto alzandosi in piedi e dirigendosi verso il bottino del Tempio che giaceva a terra, avvolto grossolanamente in una spessa coperta di lana. Estrasse dal mucchio l’aquila e gliela mostrò. «Questa. Sai cos’è? Cosa rappresenta per loro?»41Please respect copyright.PENANArXTlP3KT6l
«È la dannata insegna di qualche dannata legione» rispose frettolosamente Adrian.41Please respect copyright.PENANA3v4dNEMmRJ
«Non di qualche legione ma della Ventesima, la stessa che Chrigel annientò prima che tu e tutti voi qui presenti nasceste. Mio cugino catturò Lucio e si impossessò dell’aquila, ma poi il bastardo riuscì a fuggire dal campo portandosela dietro e da allora a Roma viene venerata come una reliquia sacra. E tu, ora, l’hai nuovamente sottratta ai suoi padroni, e se c’è una cosa che i Romani odiano è perdere una delle loro stramaledette insegne. È un disonore, come per un guerriero germanico lo sarebbe morire in una qualsiasi altra circostanza che non sia una battaglia. Perciò, Ombra ha ragione: non potete correre il rischio di condurre i vostri inseguitori direttamente tra le braccia della principessa.»41Please respect copyright.PENANAXKePejNevi
«I nostri inseguitori? Credevo che saresti venuto con noi, Willigis» contestò Adrian, sorpreso.41Please respect copyright.PENANA00aZJBawrx
Willigis scosse la testa. «Non posso, ragazzo. Sosterrò il figlio di mio cugino, lo farò raccogliendo un po’ di uomini e aspettando il suo arrivo qui. Ma non posso allontanarmi da Roma, adesso. Ho delle questioni insolute qui, questioni personali che devo risolvere il prima possibile.»41Please respect copyright.PENANA9g0dafLIBT
Adrian lo fissò a lungo, deluso ma anche preoccupato.41Please respect copyright.PENANAMOZ89OGqot
«Raccogliere uomini qui, a Roma? Romani disposti a combattere contro altri Romani? Ma di cosa vai blaterando, Willigis?»41Please respect copyright.PENANACmuP4a28rV
«Tu dimentichi che fino a qualche settimana fa ero un gladiatore. Posso assicurarti che ce ne sono a centinaia tra loro che, se solo potessero, tirerebbero il collo a quelli della loro stessa razza. In più non devo perdere tempo ad addestrarli col rischio di non riuscirci, come certi bambocci di mia conoscenza» replicò Willigis.41Please respect copyright.PENANACquTG72Q5c
Adrian soffiò aria dalle narici, ancora poco convinto. «Vedi di non farti catturare un’altra volta, razza di bastardo ingrato che non sei altro» sospirò infine, rassegnato.41Please respect copyright.PENANAxOCCg3E87r
Willigis sorrise, divertito dal tono paterno che il ragazzo aveva adoperato nei suoi confronti. «Gli anni passano ma tu resti lo stesso sbarbatello arrogante che eri da ragazzino» lo denigrò affettuosamente.41Please respect copyright.PENANArCALGkSwnc
«E tu lo stesso pezzo di merda irragionevole e contraddittorio. Cazzo, avrei dovuto lasciartici marcire, in quella prigione.»41Please respect copyright.PENANAcMbwfmg6jO
Willigis sghignazzò a lungo, poi replicò: «Sei mancato molto anche a me, Nero.»41Please respect copyright.PENANArguvS7g6rX
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