FABIO44Please respect copyright.PENANAbNmutJealp
Fabio camminava dietro al padre cercando di tenere il suo passo, con gli occhi incollati alla massiccia colonna di fumo che, da dietro gli enormi edifici della Suburra, si ergeva minacciosa verso l’alto, a macchiare un cielo ottobrino tornato sereno dopo numerosi giorni di fitta pioggia.44Please respect copyright.PENANAlQwfIXsex3
Più si avvicinavano al punto in cui era divampato l’incendio, più l’aria si faceva irrespirabile.44Please respect copyright.PENANA7KGmI4qnuX
Dopo aver attraversato dedali di strade fangose, affollate e rumoreggianti, svoltarono in un vicolo che si intersecava con la via principale. A metà strada, lo trovarono sbarrato da transenne. Qualsiasi altro cittadino romano sarebbe giudiziosamente tornato indietro, ma suo padre, Lucio Caio Impervio, comandante della Dodicesima, non era un comune cittadino romano. Spostò la transenna e gli fece segno di passare.44Please respect copyright.PENANAAXf9fnxhrZ
Fabio strinse le labbra, infastidito dall’ennesimo abuso di potere del padre, ma lo seguì ubbidientemente. Dopo appena una decina di passi un vigile andò loro incontro, accigliato.44Please respect copyright.PENANAf6jwPY8c1p
«Che state facendo, idioti? Tornate immediatamente indietro» li rimproverò aspramente, ma subito cambiò atteggiamento quando si accorse della toga bordata di rosso indossata dal padre, il quale, per niente scoraggiato dall’intimazione del vigile, lo scartò procedendo imperterrito verso la via principale.44Please respect copyright.PENANAUi42XumwDd
«Signore, non è consigliabile transitare sulla via principale. L’incendio è stato domato ma i palazzi sono pericolanti, potrebbero cedere da un momento all’altro…»44Please respect copyright.PENANACEEOe0WwTZ
«Me ne assumo tutta la responsabilità» si limitò a dire, senza nemmeno degnarsi di guardarlo in faccia.44Please respect copyright.PENANAF09FfK1T2N
Nel passargli di fianco, Fabio indirizzò all’uomo, presumibilmente un liberto arruolatosi nel Corpo dei Vigiles per ricevere la cittadinanza romana, uno sguardo dispiaciuto quanto impotente. Suo padre era un uomo duro, abituato al comando, e si rivolgeva a tutte le persone di rango inferiore al suo - e qualche volta anche a quelle di rango superiore - con arroganza. Era una delle tante cose che odiava di lui.44Please respect copyright.PENANA4QDt4vDJPZ
Era tornato da poco più di due settimane dall’ennesima campagna militare, ma Fabio sapeva che non sarebbe rimasto a lungo a casa, né lo desiderava. Era così abituato alla sua assenza da percepirlo come un estraneo, quasi un intruso, quando era presente, e aveva la sensazione che fosse così anche per lui.44Please respect copyright.PENANALG5xIxKjNV
Se lo portava dietro nelle sue passeggiate non per affetto paterno né per un atto doveroso, ma per metterlo - e mettersi - in mostra. Lucio Caio era un uomo egocentrico, ambizioso e perfezionista, il fallimento non era nemmeno lontanamente contemplabile per lui, in nessun aspetto della sua vita. Ecco perché aveva scelto per suo figlio i migliori precettori e pretendeva che eccellesse in tutte le discipline, intellettive e fisiche. Aveva per lui progetti ambiziosi, che Fabio non era sicuro di condividere. D’altra parte, aveva solo quattordici anni, mancavano ancora due anni prima che potesse vestire la toga virile e divenisse a tutti gli effetti un cittadino romano, e non poteva certo permettersi di mostrarsi irrispettoso nei riguardi del pater familias, anche se diventava sempre più difficile nascondere il risentimento che nutriva nei suoi confronti.44Please respect copyright.PENANAL88bnXhF90
Allungò il passo per raggiungerlo e, quando uscì dal vicolo, rimase senza fiato dinanzi al terrificante spettacolo che gli si parò agli occhi. Le fiamme avevano completamente divorato i piani superiori in legno di almeno due edifici comunicanti tra loro, e danneggiato gravemente quelli inferiori, costruiti con mattoni, nei quali vivevano i più abbienti. L’incendio avrebbe potuto raggiungere proporzioni ben più vaste e interessare molti di più di due caseggiati, se non fosse stato per la pioggia battente caduta in quegli ultimi giorni e, ovviamente, per l’immane lavoro dei vigili, coadiuvato, per volontà dell’imperatore, dalle guardie pretoriane. Una di queste, l’ufficiale in comando, appena li ebbe individuati si staccò da un gruppetto di uomini e si diresse verso di loro. 44Please respect copyright.PENANABu0Kq3NVH7
«Ave, comandante» salutò confidenzialmente il padre, dimostrando quindi di conoscerlo. «Erano di tua proprietà?» gli chiese poi, indicando le macerie annerite degli edifici con un gesto della testa.44Please respect copyright.PENANADaOx4FqxjJ
«No, non ho palazzi che mi appartengono in questa zona della Suburra» rispose il padre, continuando ad osservare le rovine. «Qui ci sono nato» aggiunse poi quasi sovrappensiero, con una leggera sfumatura nostalgica nel tono della voce. Fabio, sorpreso, sollevò gli occhi su di lui. Aveva la fronte leggermente increspata e uno sguardo così intenso da fargli credere, se non lo avesse conosciuto bene, che potesse essere di rammarico. Lucio rimase assorto nei suoi pensieri per un lungo istante, poi drizzò leggermente la schiena e si voltò a guardare la guardia pretoriana.44Please respect copyright.PENANAiT5kE09Xum
«Un altro incendio di natura dolosa?» si informò.44Please respect copyright.PENANAEsmV26E2nP
«Ne stavo giusto discutendo con il comandante dei vigili. È presto per stabilirlo con certezza, ma dalle prime indagini effettuate sembrerebbe di no. C’è sempre qualche idiota che si rifiuta di spegnere i carboni nei bracieri quando va a dormire non appena sopraggiungono i primi freddi. Poi si alza per andare a pisciare, ci urta contro, e questo è il risultato.»44Please respect copyright.PENANAZYLu960ffd
«Ci sono molti morti?» chiese Lucio.44Please respect copyright.PENANAgtr1x0Nxpo
«Li stiamo ancora recuperando dalle macerie. Al momento se ne possono contare trentadue» rispose l’ufficiale, indicando un punto alle loro spalle. Fabio seguì l’esempio del padre e si voltò in quella direzione. Il sangue gli si ghiacciò nelle vene quando vide una fila di corpi allineati sul bordo della strada, a debita distanza dalle transenne di legno che ostruivano l’accesso della via ai curiosi. Incapace di resistere al potere attrattivo di quel macabro spettacolo, iniziò a muoversi verso di esso, anche se una parte di lui lo esortava a non farlo.44Please respect copyright.PENANAptdSGp3dJ3
«Qualcuno di importante?» sentì il padre chiedere, poi le sue parole e quelle della guardia pretoriana cominciarono a giungergli ovattate, null’altro che un confuso, incomprensibile brusio.44Please respect copyright.PENANASxFmAdmzdC
Dai cadaveri parzialmente carbonizzati gettati nel fango proveniva un fetore disgustoso, di carne bruciata e marciume. Fabio li passò in rassegna, uno ad uno. Alcuni corpi avevano una posa quasi grottesca, con le gambe piegate e le braccia protese, come se la morte li avesse sorpresi a supplicare in ginocchio qualche misericordiosa divinità perché li salvasse. Quello che rimaneva dei vestiti sembrava essersi incollato alla carne; nei loro visi vi era un’orrenda espressione, una smorfia di dolorosa consapevolezza che annullava le differenze di età e di sesso e li faceva somigliare tutti.44Please respect copyright.PENANA8Dffk1Ub0w
Fabio non aveva mai visto un cadavere prima di allora e quella visione raccapricciante ebbe su di lui un impatto devastante. Sentì i reflussi gastrici farsi strada nella gola e si allontanò velocemente da lì, tenendosi la pancia con le mani. Si precipitò lontano, in un angolo sotto il porticato ad un passo dalle transenne, e vomitò, piegato su se stesso.44Please respect copyright.PENANAaGmf6aqdkT
Quando si fu liberato lo stomaco, drizzò nuovamente la schiena. Si chiese preoccupato se il padre lo avesse visto, ma non ebbe il coraggio di accertarsene per non essere costretto a tornare a guardare in direzione del terribile spettacolo dei morti. Indirizzò invece lo sguardo verso il lato opposto della via, oltre la transenna, dove si era ammucchiato un folto gruppo di curiosi, ma anche di superstiti. Qualcuno, infatti, seduto per terra, piangeva disperatamente i cari deceduti e le cose perse. Tutto quel dolore strideva con la normalità della vita appena una decina di passi dietro, dove i commercianti continuavano a vendere le loro mercanzie nelle bancarelle per la strada e nelle botteghe sotto i porticati, e le donne e gli uomini a fare acquisti.44Please respect copyright.PENANA24jG9dcbhl
Fabio si sentì disgustato dal cinismo presente in quella situazione. Si chiese con rabbia come fosse possibile rimanere impassibili di fronte a una tragedia di simile portata. Mentre si faceva quella considerazione, da uno dei negozi sotto i porticati che vendeva frutta e verdura uscì una donna con un cesto colmo di mele, pere e uva.44Please respect copyright.PENANAbxEDm6Yk9E
Qualcosa nei suoi lineamenti attirò la sua attenzione. Aveva la pelle chiarissima e lunghi capelli neri raccolti in un’acconciatura sobria. Indossava abiti di ottima fattura ma non appariscenti, ed era nella sua semplicità di una bellezza unica. La donna si avvicinò alle transenne, seguita da una giovane schiava che portava a sua volta un canestro pieno di pane, e tutte e due distribuirono qualcosa da mangiare ai poveri disgraziati colpiti dalla tragedia, i quali, riconoscenti, afferravano le loro mani per baciarle. Ad un certo punto, la donna dai capelli neri sollevò lo sguardo su di lui e sembrò sorpresa di vederlo, come se lo conoscesse. Dopo un momento di esitazione, Fabio alzò timidamente la mano per salutarla e lei fece altrettanto, elargendogli un sorriso strano, dolce e triste allo stesso tempo. Poi lei alzò gli occhi sopra la sua spalla e l’espressione nel suo volto cambiò radicalmente, si fece quasi ostile. Fabio si voltò a guardare cosa l’avesse infastidita e sussultò nel vedere il padre procedere verso di lui con passo determinato. Anche lui si era accorto della donna, e anche lui la fissava con uno sguardo astioso.44Please respect copyright.PENANAceqfMxdsoj
«La conosci?» gli chiese in tono brusco quando gli fu di fronte.44Please respect copyright.PENANAdfBSWQHPop
Fabio scosse la testa. «No, ma ha un volto familiare…» rispose, un po’ intimidito dalla durezza nella sua voce. Sembrava lo stesse accusando di qualcosa e non ne capiva la ragione.44Please respect copyright.PENANAkj2SBBAWYy
Il padre gli si avvicinò ulteriormente e gli disse, in tono imperioso: «Sta’ lontano da quella donna, Fabio. Capito?»44Please respect copyright.PENANAwkiFdqSPjY
Fabio aprì la bocca per dire qualcosa, ma non sapeva cosa rispondere. Si chiese chi fosse quella donna e, soprattutto, cosa gli avesse fatto per provocare in lui una simile animosità. Il padre, irritato dalla sua indecisione, lo afferrò per un braccio e lo strattonò con forza.44Please respect copyright.PENANAUR7e7U6g7G
«Hai capito?» tornò a ripetergli.44Please respect copyright.PENANAwgxXQUFI4v
Fabio sentì di odiarlo con tutto se stesso e una rabbia antica gli montò nell’animo. Si liberò dalla sua stretta e sibilò: «Sì, ho capito.» Dopodiché commise l’atto vergognoso di scartarlo e allontanarsi da lui. Ma quando il padre lo chiamò in tono autocratico, si fermò immediatamente. Si voltò di nuovo verso di lui mentre tremava in tutto il suo essere, per la collera ma anche per la paura. Il padre gli si avvicinò e lo guardò minaccioso.44Please respect copyright.PENANAIIiu5UDXXT
«A casa riceverai dieci vergate per la tua sfrontatezza. Osa di nuovo voltarmi le spalle e ne aggiungerò altre cinquanta. Hai capito?»44Please respect copyright.PENANAdWgzN4d9ls
«Sì» disse Fabio abbassando la testa, cercando di usare un tono neutro per non aggravare la sua già delicata situazione.44Please respect copyright.PENANA3XKvv6vevi
Il padre indurì ulteriormente lo sguardo, il grigio dei suoi occhi assunse una tonalità più scura.44Please respect copyright.PENANAsc3GUQuCvF
«Sì cosa?» chiese.44Please respect copyright.PENANAwFzfTfWA4v
«Sì signore» rispose Fabio.44Please respect copyright.PENANApbqSXzG0KX
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Come Fabio aveva previsto, suo padre non si fermò molto a Roma. Una settimana dopo la loro passeggiata nella Suburra, quando i segni delle vergate ricevute sulla schiena per la sua mancanza di rispetto cominciavano appena a guarire, Lucio Impervio, comandante della Fulminata, la Dodicesima legione, era di nuovo in viaggio verso qualche colonia romana che necessitava di un qualche tipo di intervento militare.44Please respect copyright.PENANAkGNGBpmc2y
Fabio aveva atteso con ansia quel giorno. Quando suo padre gli aveva intimato di stare lontano dalla donna dai capelli corvini, aveva in realtà alimentato in lui non solo la voglia di disubbidirgli ma anche di indagare, sapere di più sull’identità della donna e sul perché si odiassero tanto.44Please respect copyright.PENANAaWBGFG73yp
Due giorni dopo la partenza del padre, quindi, dopo la lezione di retorica della mattina, si introdusse di nascosto nella camera da letto della madre e dal portagioie, posto su un tavolino rotondo in un angolo della stanza, prelevò un orecchino in oro con una piccola pietra di smeraldo incastonata nel pendente. Un gioiello semplice che la madre non amava indossare e della cui sparizione non si sarebbe presumibilmente nemmeno accorta.44Please respect copyright.PENANAqzsILkj6Ot
Uscì di casa col cuore che gli tamburellava nel petto dall’eccitazione. Attraversò il Palatino correndo, fino a giungere ai Fori Imperiali. Nel foro di Augusto, davanti alla scalinata attraverso la quale si accedeva alla Suburra, ebbe un attimo di esitazione. Gli era stato severamente vietato di recarsi nel luogo più malfamato di Roma da solo e, anche se era molto improbabile che il padre lo venisse a scoprire, il timore che aveva di lui lo costrinse a chiedersi per l’ennesima volta se fosse il caso o meno di disubbidirgli. Ma poi, l’odio nei suoi confronti ebbe la meglio su tutte le paure e decise di volerlo fare.44Please respect copyright.PENANAGAkAyZvwcy
Sebbene fosse entrato in quel quartiere solo due volte, Fabio possedeva uno straordinario senso dell’orientamento che lo aiutò a districarsi in mezzo all’ingarbugliata rete di strade e vicoli. Non ebbe nessun difficoltà a raggiungere il luogo dell’incendio e, più precisamente, la parte non lesa, dove la donna dai capelli neri aveva distribuito del cibo ai superstiti.44Please respect copyright.PENANA7PWYIxDmdB
La via principale era ancora sbarrata dalle transenne, in attesa probabilmente di stabilire se quello che rimaneva dei palazzi devastati dall’incendio fosse pericolante o meno, ma la strada era stata ripulita dalle macerie e, fortunatamente, anche dai cadaveri. Fabio distolse lo sguardo con un sospiro di sollievo e andò in cerca della bottega di frutta e verdura dalla quale aveva visto uscire la donna misteriosa. La individuò e vi entrò.44Please respect copyright.PENANAQ8KyabPe6v
La proprietaria, una matrona corpulenta dall’aspetto tutt’altro che rassicurante, lo guardò con sospetto.44Please respect copyright.PENANA3LOcjhXwpi
«Hai bisogno di qualcosa, ragazzino?» gli chiese. Fabio strinse forte l’orecchino che aveva rubato alla madre per farsi coraggio, dopodiché disse: «Una settimana fa circa è entrata in questo negozio una donna dai capelli neri. Indossava una tunica azzurra e un mantello blu. Ha comprato della frutta… mele, pere e uva, mi sembra, e poi l’ha distribuita agli uomini e alle donne sopravvissuti all’incendio… Te la ricordi?»44Please respect copyright.PENANAliYnxjjiDQ
La donna lo guardò, tra il severo e il divertito. «Non sei troppo giovane per quel genere di faccende?» gli chiese, disorientandolo.44Please respect copyright.PENANA0Xh3b9agH4
«Faccende? Che faccende? No, io non… mi hai frainteso, non è come pensi…» balbettò in preda al panico. La donna sollevò un sopracciglio e incrociò le braccia sul petto. «Ah no, eh? E allora cosa vai cercando da Lidia?»44Please respect copyright.PENANAs5QWjGOymp
Fabio, nel sentire il nome della donna dai capelli neri, trattenne il respiro.44Please respect copyright.PENANAnWHu79Nvnh
“Lidia” si ripeté mentalmente, convenendo che fosse davvero un bel nome, adatto alla sua figura, semplice ed elegante. Fabio sorrise tra sé e sé. Se era riuscito a sapere il nome della donna, allora poteva sperare di ottenere altre informazioni. Questo pensiero lo rese audace e proseguì col piano che aveva architettato da giorni.44Please respect copyright.PENANActntVY57NJ
«Il giorno in cui lei, Lidia, distribuiva pane e frutta ai superstiti, ha perso questo» disse, mostrando alla matrona l’orecchino della madre. «Mi sono precipitato a raccoglierlo, ho cercato di chiamarla per restituirglielo, ho provato anche a raggiungerla, ma c’era troppa confusione e non ci sono riuscito. Ecco, vorrei solo restituirle l’orecchino…»44Please respect copyright.PENANAguEmJKV116
La matrona stette un po’ a fissarlo, dubbiosa. «Puoi darlo a me. Glielo farò avere quando la rivedrò» propose infine allungando la mano, ma Fabio ritirò il braccio e strinse il pugno.44Please respect copyright.PENANAVvgsdhM7kz
«No!» esclamò risoluto, e in quel momento gli parve di udire la voce di suo padre anziché la sua. «Io l’ho trovato e io devo restituirglielo» continuò con una determinazione che spiazzò la donna, la quale cominciò ad osservarlo ora con più attenzione. Per prudenza, Fabio aveva nascosto la bulla che portava al collo, che era interamente in oro, sotto la tunica, ma tutto in lui trasudava potere e ricchezza. La tunica di lino era immacolata e di pregiata fattura, così come i sandali che portava ai piedi. I capelli erano stati tagliati di fresco e con cura, e possedeva una proprietà di linguaggio e una determinazione nella voce e nei modi di fare comuni solo ai ragazzi di alto rango.44Please respect copyright.PENANADExHFYp3MJ
La matrona sospirò, rassegnata. «Voi mocciosi ricchi iniziate da subito a fare la voce grossa. Lidia la puoi trovare nella Suburra Minore, alla Casa di Venere, che è di sua proprietà» disse.44Please respect copyright.PENANAqVwmududwd
Fabio scosse il capo, confuso. «Casa di Venere…» ripeté assorto. «È un luogo di culto?» chiese ingenuamente. Avvampò dalla vergogna quado la donna proruppe in una sguaiata risata di scherno. «Casa di culto, questa è proprio bella! Ma sì, in fondo anche scopare può essere definito un “culto”, no?»44Please respect copyright.PENANACVzUZmFpCj
Fabio indietreggiò, mortificato e deluso. Andò a urtare contro una cesta piena di mele, che caddero a terra rotolando in ogni direzione. La matrona smise di ridere e iniziò invece a imprecare ad alta voce, e quando si chinò a terra per raccogliere i frutti, Fabio ne approfittò per scappare a gambe levate.44Please respect copyright.PENANA6tQZdnUcql
Quando si fu debitamente allontanato, si fermò in un angolo per riprendersi dalla corsa e dalla delusione. Lidia, la donna misteriosa dalla pelle liscia come il marmo e i modi gentili e aggraziati di un’imperatrice, non era altro che una prostituta di alto bordo. Come poteva essere altrimenti? Tutte le donne che frequentava suo padre erano prostitute, l’unica differenza stava nel fatto che, mentre delle altre se ne dimenticava o se ne prendeva cura, a secondo dell’importanza che attribuiva loro, Lidia era chiaramente un fastidio, per lui.44Please respect copyright.PENANAZWDM8GE2pN
Chi era davvero Lidia? Cosa gli aveva fatto per farsi odiare tanto? Forse, lei e il padre condividevano un segreto scomodo a entrambi, forse addirittura un figlio bastardo. Di certo non sarebbe stata una novità.44Please respect copyright.PENANAJ6U1SVb9BK
Pensò alla donna germanica e al figlio di lei, che vedeva regolarmente ogni volta che tornava a Roma e che, ne era sicuro, amava più di quanto non amasse lui. Fabio non li aveva mai visti di persona ma ne conosceva l’esistenza a causa dei frequenti litigi dei suoi genitori. Del resto, suo padre non aveva mai smentito le accuse che la moglie gli muoveva contro quando litigavano, il che succedeva soprattutto quando passava le notti fuori di casa o si assentava per lunghi giorni. Quando succedeva, l’unica cosa che le rispondeva era che lui andava dove voleva e con chi voleva, e se questo non le faceva piacere era libera di chiedere il divorzio e trasferirsi altrove. 44Please respect copyright.PENANAOCKJv7hU1z
Fabio strinse i pugni e digrignò i denti.44Please respect copyright.PENANATkPCvzROyG
Non poteva essere sicuro che fosse davvero così, che Lidia fosse stata davvero una delle sue tante amanti - in fondo di lei sapeva solo che era una prostituta - ma dalla reazione che entrambi avevano avuto quando si erano visti era ovvio che quei due si odiassero, e anche i motivi, visto i precedenti del padre, sembravano piuttosto ovvi.44Please respect copyright.PENANAjzhHrZum9d
Sentì il sangue ribollirgli nelle vene.44Please respect copyright.PENANAcrnyJ7OUys
Ora aveva un motivo in più per detestare Lucio Caio Impervio, l’uomo più depravato e dissoluto di tutta Roma.44Please respect copyright.PENANANtPsC5vd18
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