WILLIGIS49Please respect copyright.PENANAq2YRw1Bg4e
Mentre gli uomini procedevano sulla strada romana intagliata nella parete rocciosa che si gettava a strapiombo sul Danubio, sul fianco sinistro di una delle profonde gole daciche chiamate Porte di Ferro, Willigis non poteva fare a meno di ammirare il lavoro che i genieri romani, sotto il comando dell’imperatore Traiano, avevano realizzato diversi decenni prima. 49Please respect copyright.PENANAKyFdMjlUzc
Si erano da poco lasciati alle spalle un’iscrizione incisa su una porzione di roccia, una lastra rettangolare dalle ragguardevoli dimensioni, che così recitava: “L’Imperatore Cesare Nerva Traiano Augusto, figlio del divo Nerva, vincitore dei Germani, Pontefice Massimo, quattro volte investito dalla potestà tribunizia, Padre della Patria, Console per la terza volta, scavando montagne e sollevando travi di legno, questa strada ricostruì”.49Please respect copyright.PENANA0LAOHBOhF9
Willigis aveva smesso di leggere l’epigrafe più o meno alle parole: “Vincitore dei Germani”. Non poteva contestare quell’affermazione, ma le vittorie sul suo popolo di cui i Romani tanto amavano vantarsi risalivano ad almeno due secoli e mezzo prima, quando i Germani risiedevano ancora nella valle del Reno. Eppure, chissà perché, i Romani non facevano mai riferimento alle sconfitte che avevano subito da quello stesso popolo, soprattutto nelle ultime due guerre che si erano combattute nel nord della Britannia.49Please respect copyright.PENANABi9Ct7lqHn
Infastidito o meno dai toni pomposi con cui Traiano veniva descritto nell’epigrafe, doveva riconoscere che quella strada era frutto di un progetto ingegneristico e di una ferrea disciplina davvero straordinari.49Please respect copyright.PENANAxwOHkD37Xw
Perfino i suoi uomini, di solito ciarlieri e rumorosi, da quando avevano iniziato a percorrerla rispettavano il più ossequioso dei silenzi, tanto che, nonostante il rumore di ferraglia prodotto dalle armi dei guerrieri, dei loro passi e dello scalpiccio dei cavalli, era possibile udire il gorgoglìo delle acque del Danubio che scorreva placido tra le alte pareti di falesia. Sembrava quasi che temessero di violare un luogo sacro.49Please respect copyright.PENANA4e4UcU4LD4
Giunsero ad un’ansa in cui il fiume piegava a sinistra, al termine della quale le alte pareti rocciose della gola cominciavano dolcemente a digradare per lasciare il posto ad un’incantevole vallata lussureggiante. Verso nord, alla loro destra, si ergevano le mura del castro. A ovest, in lontananza, si intravedeva la sagoma sbiadita del villaggio di Drobeta e, alle spalle del villaggio, le imponenti cime dei Carpazi. Il lato sud della valle, invece, era fiancheggiato da fitti boschi di betulle, faggi e querce.49Please respect copyright.PENANAU0oMY7A0eP
Desideroso di incontrare al più presto il comandante del castro per sapere per quale motivo era stato mandato a chiamare, Willigis diede disposizione ai suoi uomini di accamparsi nei boschi in prossimità del villaggio, mentre lui prese con sé un paio di guerrieri e tutti e tre si diressero subito al forte.49Please respect copyright.PENANAiT1s9hxta9
Raggiunta l’entrata principale, Willigis riferì al corpo di guardia chi era e fu immediatamente fatto passare. Willigis e i suoi uomini smontarono dai cavalli e li affidarono ad uno stalliere. Un legionario venne loro incontro e gli spiegò che il comandante della legione era occupato a presidiare i lavori di smantellamento del ponte sul Danubio e li avrebbe ricevuti lì, sulla riva del fiume. Fece quindi loro strada e li condusse attraverso il castro, fino ad arrivare alla porta d’accesso posteriore, che si affacciava direttamente sul fiume e che, a causa dei lavori sul ponte, era aperta.49Please respect copyright.PENANAfm74Q4k7AT
Quando l’ebbero varcata, lo spettacolo che si parò dinanzi agli occhi di Willigis lo fece rimanere senza fiato. Un brivido gli corse lungo tutta la spina dorsale. La strada scavata nella roccia, che pure tanto lo aveva colpito, era niente in confronto alla grandiosità e alla magnificenza di quel ponte.49Please respect copyright.PENANAjDnxCONYmq
Era sorretto da almeno venti piloni di blocchi in pietra squadrati, alti, dal pelo dell’acqua, almeno centocinquanta piedi e larghi una sessantina, e uniti tra loro da una elaborata struttura di archi in legno. 49Please respect copyright.PENANAtpqBbqPdb0
Il ponte era lungo quasi un miglio, da una valutazione approssimativa di Willigis sulla larghezza del Danubio in quel tratto. Il ponte era infatti talmente lungo che l’altra estremità quasi non era visibile a occhio nudo. Dei soldati ne stavano facendo scempio, rimuovendone la sovrastruttura. Alcune assi di legno, quelle in migliore stato, venivano recuperate e trasferite all’interno del campo, mentre le altre venivano gettate direttamente nel fiume, che le inghiottiva con un borbottio di disapprovazione.49Please respect copyright.PENANAdu2c6Bjf98
Il comandante, in piedi a pochi passi dalla torretta di guardia costruita all’estremità del ponte, fu informato del suo arrivo. Egli si voltò verso di lui e gli fece cenno di avvicinarsi.49Please respect copyright.PENANA7PtkOhBo0y
«Voi Romani non vi capirò mai. Abbattete intere foreste e sacrificate la vita di centinaia di soldati per soddisfare i capricci di un imperatore che, dall’oggi al domani, decide di disfarsi di una cosa imponente come questo ponte con la stessa leggerezza con cui potrebbe decidere di disfarsi della propria moglie qualora, invecchiando, non fosse più di suo gradimento» esordì Willigis.49Please respect copyright.PENANA4pdGzeqkT0
«Ma Adriano non ha mai lasciato sua moglie. Sono entrambi invecchiati eppure stanno ancora insieme» contestò il legato con un sorriso ironico sulle labbra.49Please respect copyright.PENANAhpz3TG8Tot
«Adriano ha visto sua moglie il giorno in cui è stato costretto a sposarla. Probabilmente non ricorda nemmeno più che faccia abbia» ribatté Willigis, riferendosi ai noti appetiti sessuali dell’imperatore.49Please respect copyright.PENANAVsATMpLnTj
«De gustibus non disputandum est» replicò il comandante facendosi improvvisamente serio, mettendo fine a quell’inutile quanto inappropriato e pericoloso discorso. L’imperatore Adriano, quando si parlava della sua vita privata, soprattutto di quella sessuale, non era tollerante come il divo Giulio Cesare, che rideva senza farsi problemi quando veniva apostrofato “il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti”.49Please respect copyright.PENANAbb1lOicVWb
«Quindi è vero: state per ritirarvi definitivamente dalla Dacia?» chiese Willigis dopo una breve pausa.49Please respect copyright.PENANAtoDtyPMmP8
«No, Adriano si è lasciato convincere a non farlo, spostiamo solo i confini più a sud.»49Please respect copyright.PENANAHp649UkAoL
«E quindi il ponte, a questo punto, non vi serve più.»49Please respect copyright.PENANASm79jItaxq
«Già. Inoltre i barbari potrebbero decidere di utilizzarlo per raggiungere e invadere la Mesia, e questo ci fornisce una ragione in più per smantellarlo. Lasceremo solo i pilastri in pietra e gli archi di legno, in memoria di una delle opere più immense mai costruite in tutto l’Impero.»49Please respect copyright.PENANAsVH8B6f0Yb
Willigis, che in fondo si trovava d’accordo, annuì brevemente, poi decise di affrontare la questione per cui era stato convocato quando, di ritorno dalla Grecia e diretto in Gallia, aveva deciso di fermarsi qualche giorno nei pressi di Vindum, un paesino al confine tra la Mesia e la Dacia.49Please respect copyright.PENANAT4H0NjRZFt
«Di preciso, a cosa vi serviamo io e i miei uomini?»49Please respect copyright.PENANA878995MULU
«Ho bisogno di qualcuno che sorvegli il corso del fiume lungo il confine per qualche giorno, per scongiurare eventuali nuovi attacchi dei barbari mentre siamo impegnati nello smantellamento del ponte e nell’evacuazione dei coloni che si trovavano al di là del confine.»49Please respect copyright.PENANA40FV3EOQCR
«Mi è stato riferito che disponi di ben due legioni, oltre ad un ragguardevole numero di ausiliari. Non hai abbastanza uomini per pattugliare il fiume?»49Please respect copyright.PENANAUguROob7yi
Il legato fece un gesto irritato con la mano. «Avevo due legioni. Ora me ne è rimasta una, e anche questa ridotta ai minimi storici. Adriano ha richiamato la Dodicesima a Roma, pensa che sarà più utile in Britannia.»49Please respect copyright.PENANAniuodZJasG
Come se fosse stato colpito da un’improvvisa scudisciata, Willigis drizzò la schiena e aggrottò le sopracciglia. «In Britannia?» gli fece eco. «E per quale motivo? La situazione è stabile, non mi sembra che si stia combattendo da quelle parti…»49Please respect copyright.PENANAO21fLLqcvq
«Si tratta solo di un banale cambio di consegne. Il governatore della Britannia Superiore, Sesto Giulio Severo, sta per tornare a casa e il generale che prenderà il suo posto soffre di megalomania. È un uomo pieno di sé, che ama mettersi in mostra, così ha deciso che una legione non gli basta per governare il nord della Britannia e ne ha chiesta un’altra di supporto. La cosa assurda è che l’imperatore gliel’ha concessa, nonostante la ferma opposizione del Senato.»49Please respect copyright.PENANAuKcm3bhffN
«Quale generale? Chi è quest’uomo?» chiese impaziente Willigis.49Please respect copyright.PENANAkBaFOS2LUE
«Lucio Caio Impervio. Dovresti averne sentito parlare, la legione nella quale stazionava da ragazzo era la Ventesima, la stessa che tuo cugino spazzò via nell’arco di una manciata di settimane per colpa dell’inettitudine di Vespasiano. Fu uno dei pochi superstiti sopravvissuti allo sterminio.»49Please respect copyright.PENANA7pq9owTl4m
Una violenta emozione sconvolse intimamente Willigis, che tuttavia raccolse tutte le forze per mostrarsi freddo e impassibile quando rispose: «Non ne ho solo sentito parlare, l’ho conosciuto. Io c’ero.»49Please respect copyright.PENANABgHXGXe27N
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ADRIAN49Please respect copyright.PENANAUhIFyq5Ahx
Tutte le porte e le finestre della piccola osteria di Drobeta erano aperte per consentire all’aria di circolare. Ciò nonostante, il caldo all’interno del locale era soffocante, e il lezzo di sudore mischiato a quello di bevande fermentate e di sporcizia opprimente. Eppure Adrian amava quel genere di locali. Non poteva fare a meno di recarcisi ogni volta che i mercenari capeggiati da Willigis, di cui lui e suo fratello facevano parte, si fermavano in qualche nuova località.49Please respect copyright.PENANAGIKv8epSx6
Osterie e taverne rappresentavano per lui un’attrazione irresistibile, non solo per la birra, il vino o il gioco d’azzardo, ma per le situazioni che spesso, proprio a causa di queste componenti, si venivano a creare.49Please respect copyright.PENANAsffqxuMhwk
Suo fratello continuava a ripetergli che i guai erano il suo pane quotidiano, ma aveva torto. I guai non erano il pane, ma il suo vino quotidiano, e proprio come il vino lo rendevano euforico.49Please respect copyright.PENANA3ERLlGpD5x
Sul retro della locanda, in una stanza separata dal resto del locale, Adrian e una manciata di altri uomini osservavano un uomo dal volto butterato, di media statura ma dai muscoli ben allenati, mescolare con cura i dadi dentro la turricola, un cilindro di legno.49Please respect copyright.PENANAFVevWWHXEh
L’uomo invocò la dea Minerva, dopodiché sbatté con forza il cilindro sul tavolo accompagnando il gesto con un grugnito animalesco, attese un breve istante e sollevò il cilindro per scoprire il punteggio ottenuto. Quando vide tre “uno”, batté con violenza un pugno sul tavolo e ringhiò un “merda” piuttosto stizzito, tra le risate di scherno degli astanti.49Please respect copyright.PENANAh59gEQyZKe
«È la terza volta che ti capita il Colpo del Cane, amico mio. O cambi gioco o ti affidi a un’altra divinità, Minerva non mi sembra che ti sia favorevole» lo punzecchiò in tono sarcastico Adrian.49Please respect copyright.PENANAUE05PTRB9X
L’uomo butterato gli lanciò un’occhiata colma di furore.49Please respect copyright.PENANAJAfL8RMgMq
«Pensa a giocare, moccioso. Non hai ancora vinto» disse, gettando nel “piatto” un denaro.49Please respect copyright.PENANAmWvA6QeAw9
Adrian raccolse i dadi in osso, li mise nel cilindro di legno, chiuse l’estremità aperta con il palmo dalla mano e gli diede una energica agitata. Avvicinò le labbra al cilindro, alitò un appena percettibile “Lupa Rossa” e lo capovolse sul tavolo. Ottenne un uno, un cinque e un sei.49Please respect copyright.PENANA9rLvzj4WE3
«Gli dei mi amano!» esclamò raggiante tra le acclamazioni dei presenti, mentre la faccia dell’uomo butterato si faceva sempre più tetra.49Please respect copyright.PENANAMkPphK87DR
«Sono ad un passo dal fotterti, amico mio!» aggiunse in tono provocatorio rivolgendosi al suo sfidante, tornando a raccogliere i dadi per rimetterli nel cilindro. Aveva altri due tiri a disposizione e doveva sperare di ottenere, in un colpo solo, i numeri mancanti per ottenere il Colpo di Venere e vincere tutto, e cioè: un due, un tre e un quattro. Agitò a lungo i dadi nel cilindro di legno mentre, per innervosire il suo avversario, elencava tutta una serie di cose che si sarebbe concesso con i soldi di quella vincita, le cui monete, diceva, sentiva già tintinnare nella sua scarsella. Capovolse con un grido giocoso la turricola sul tavolo, fece l’occhiolino all’uomo dalla faccia butterata che attendeva con apprensione e impazienza il risultato della giocata, infine si decise a scoprire i dadi.49Please respect copyright.PENANAAd9OQOBXGI
Un paio di due e un sei.49Please respect copyright.PENANAg9WuSbTKAY
L’uomo dalla faccia butterata emise un sospiro di sollievo, mentre i suoi compagni gli battevano energiche pacche sulle spalle.49Please respect copyright.PENANAuh1AqIbCMx
«Va bene, mi stavo solo scaldando, ho un ultimo tiro da fare. Questa è la volta giusta, me lo sento» annunciò sorridendo Adrian, raccogliendo ancora una volta i dadi e tornando a mischiarli nel cilindro. «Lupetta Rossa mia bella, pensaci tu…» bisbigliò quindi, e tornò a sbattere con forza il cilindro sul tavolo. I tre dadi al suo interno girarono ancora per un istante, poi si depositarono sul piano del tavolo producendo un debole rumore secco.49Please respect copyright.PENANA5sFAItPNlg
«È il momento della verità» annunciò Adrian palesando una irritante fiducia. Nel frattempo, gli uomini intorno a lui e al suo avversario avevano iniziato a scommettere. Adrian diede loro il tempo di concludere le scommesse, poi sospirò a fondo e alzò lentamente il cilindro per scoprire i dadi, sulle cui facce vi erano incisi i segni che rappresentavano il due, il tre e il quattro. Un boato di grida gioiose miste ad altre di disapprovazione si sollevò nell’aria.49Please respect copyright.PENANAWbcsKBdxsm
«Lo sapevo!» urlò trionfante Adrian, ridendo sguaiatamente. «Ehi, fratello, che ti avevo detto?» disse poi voltandosi verso un angolo buio della sala in cerca di Kayden, mentre cominciava a raccogliere le monete con l’avambraccio per farle scivolare direttamente dentro la scarsella. «Te lo avevo detto o no che oggi sarebbe stato il mio giorno fortunato?»49Please respect copyright.PENANAUVfvFOSZ7A
Kayden scosse lentamente il capo, sbuffando contrariato. «Sì, certo, come no…» rispose infastidito.49Please respect copyright.PENANAJqFUfG5n9W
Per quanto suo fratello continuasse a seguirlo in tutte le sue avventure, lo faceva solo per proteggerlo da se stesso e dall’incredibile capacità che aveva di attirare su di sé tutte le rogne del creato, non certo per divertimento, come faceva lui. Adrian scrollò le spalle in segno di resa. Crescendo, Kayden si era fatto ancora più taciturno e noioso di quanto non fosse da ragazzino.49Please respect copyright.PENANAMDja8KWvQG
Tanto peggio per lui, si disse. Fece scivolare le ultime tintinnanti monete nella sacca di pelle, dopodiché sollevò uno sguardo su tutti i presenti.49Please respect copyright.PENANA9FpWTYyRWi
«Oggi sono ben disposto, pago da bere a tutti!» annunciò allegramente, suscitando un coro di assensi. Ma, proprio mentre si accingeva a muoversi verso la stanza principale del locale, l’uomo dalla faccia butterata lo afferrò ad un braccio.49Please respect copyright.PENANA2FH4HS8k4r
«Non con i miei soldi» disse, mostrando i denti con fare minaccioso.49Please respect copyright.PENANAQhJ5q95Bf0
Adrian cercò di sfoderare uno dei suoi migliori sorrisi, si scansò il ciuffo dagli occhi con il solito gesto brusco della testa e ribatté tranquillamente. «Avanti, amico, se non sai accettare una sconfitta allora è meglio che rinunci a giocare. Dai, vieni a farti una bevuta insieme a noi.»49Please respect copyright.PENANAeqBBbggvgr
L’uomo, però, gli strinse ulteriormente la presa intorno al braccio.49Please respect copyright.PENANAqs7BhoWSbN
«Hai barato» lo accusò. Adrian increspò le sopracciglia e assunse un’aria stupita. «E come avrei potuto, senza toccare i dadi?»49Please respect copyright.PENANAnw8hgi6j9o
L’uomo dal volto butterato si prese un secondo per riflettere, poi, non potendo contestare quella affermazione, ribatté: «I dadi erano truccati.»49Please respect copyright.PENANAZCLZ13Kctz
Adrian si strinse nelle spalle e, dopo aver sospirato pesantemente, dichiarò con calma: «Ma i dadi sono tuoi.»49Please respect copyright.PENANANKCXUQBocw
A quel punto, l’uomo butterato lo colpì con forza sul viso facendolo cadere all’indietro sul tavolo, che oscillò vistosamente. Turricola e dadi si sparsero sul pavimento, gli astanti proruppero in grida animalesche, qualcuno ne approfittò per fare nuove scommesse. 49Please respect copyright.PENANApLtfeb33PH
Adrian rise nervosamente mentre si rimetteva in equilibrio sulle gambe.49Please respect copyright.PENANA46vyVREWDj
«Cazzo, amico, te la sei presa proprio a male, eh? E comunque, la mia donna mi ha colpito più forte di te, stamattina…» continuò a provocarlo. E funzionò, perché quello allargò le gambe per piantare bene i piedi per terra, accompagnò il braccio con tutto il corpo e gli tirò un altro pugno, decisamente più potente del primo, sullo zigomo sinistro. Adrian perse nuovamente l’equilibrio e rovinò addosso ad un tizio alto e grosso, che riuscì a sostenere il suo peso evitando così che entrambi ruzzolassero a terra. 49Please respect copyright.PENANAVwa37d1nuN
«Questo l’ho sentito» ammise Adrian strofinandosi il punto dolente, tra il serio e il divertito. «Sai, amico, detesto chi non sa perdere al gioco. Dovrei spaccartela quella faccia piena di buchi che ti ritrovi» continuò. Poi, rivolgendosi al fratello, disse: «Tu che ne pensi, Kayden?»49Please respect copyright.PENANA74QUxkus9E
Nella sala scese un insolito, irreale silenzio, mentre gli occhi di tutti i presenti si spostavano su Kayden, il quale si sollevò in piedi e si mosse lentamente verso Adrian. Quando gli fu dinanzi, lo fissò a lungo.49Please respect copyright.PENANALWRYgvsuUJ
«Penso che potresti anche finirla qui, per oggi» disse.49Please respect copyright.PENANAwdkabxbofS
Adrian sbuffò scontento. Fece schioccare la lingua e spostò nuovamente lo sguardo sull’uomo dalla faccia butterata. «Sì, ma vedi, fratello…» iniziò a dire, avvicinandosi lentamente al suo aggressore «… non sono stato io ad avere iniziato» concluse, dandogli infine una violenta testata sul naso.49Please respect copyright.PENANAYdG6XAms4x
L’uomo cadde a terra portandosi entrambe le mani sul naso, grugnendo come un maiale. Un attimo dopo si scatenò un putiferio, come avveniva di solito in quelle circostanze. Gli uomini presenti nella sala cominciarono ad azzuffarsi, a gridare, tirare pugni, lanciare oggetti, spaccare sedie, con grande soddisfazione di Adrian, che poteva finalmente dare sfogo alla sua esuberanza.49Please respect copyright.PENANAHZkMFBD4nk
L’oste, con l’aiuto di un paio di uomini robusti, ripristinò l’ordine buttando fuori dal locale tutti quelli che, in un modo o nell’altro, avevano preso parte alla rissa, compresi ovviamente Adrian e Kayden.49Please respect copyright.PENANAha1Jd8mYI0
Una volta fuori, raggiunta la via polverosa che correva tra le basse case di pietra del villaggio, Adrian si piegò in due e iniziò a ridere forte, di gusto.49Please respect copyright.PENANAZQOSNcZ8cB
«Tu hai qualcosa che non ti funziona in quella testa malata» lo rimproverò duramente Kayden, massaggiandosi la mandibola. Nolente o volente, finiva sempre per essere coinvolto nelle risse che Adrian si divertiva a provocare.49Please respect copyright.PENANA3lDZY13uon
Adrian sputò a terra un grosso grumo di catarro misto a sangue. «E dai, fratello, è divertente. E poi non esiste modo migliore di allenarsi per il corpo a corpo» ribatté divertito.49Please respect copyright.PENANA9XbY7rFJsl
«Sì, come no, ora prova a spiegarlo anche a lui» disse Kayden indicando con la testa i cavalieri che, dal fondo della via, si avvicinavano velocemente verso di loro. In testa agli uomini galoppava Willigis. Adrian si fece di colpo serio e imprecò a denti stretti.49Please respect copyright.PENANAgeKOfCwdSY
Willigis si fermò proprio dinanzi a loro e li guardò a lungo, soffermandosi soprattutto su Adrian. Scosse la testa e, trattenendo a stento l’indignazione, chiese semplicemente: «Qualcun altro dei nostri è nella locanda?»49Please respect copyright.PENANAsNB61MxrI6
«Non mi sembra… Credevo fossi andato a parlare col comandante della guarnigione…» balbettò Adrian, tentando di adoperare un tono neutro. Era certo che Willigis avesse capito, dalle loro facce peste, che avevano appena partecipato ad una zuffa da osteria, e si chiese per quale motivo non gli avesse già fatto la solita lavata di capo.49Please respect copyright.PENANA8U61iD4Z1A
«Il colloquio è terminato prima del previsto. Prendete i cavalli e tornate all’accampamento. I piani sono cambiati, ci rimettiamo subito in viaggio» ordinò loro Willigis.49Please respect copyright.PENANAbTkzuwBlUO
«Per dove?» chiese Kayden.49Please respect copyright.PENANAvS9LSrWyah
«Si torna a casa» rispose sintetico Willigis.49Please respect copyright.PENANAb14fztsMer
Kayden e Adrian spalancarono la bocca e gli occhi, sorpresi. Adrian avvertì una fitta allo stomaco, il cuore nel petto iniziò una folle corsa. Erano passati cinque anni da quando avevano lasciato la Britannia, aveva quasi perso ogni speranza di rimettere piede nella sua terra, per la quale, nonostante tutte le ingiustizie subite da bambino, aveva nutrito ogni giorno una nostalgia sconfinata.49Please respect copyright.PENANAFzF8w4u6Q1
Gli mancavano i boschi di querce, le corse a perdifiato lungo la linea del Muro, le chiacchierate con Masculus, le risatine argentine di Enya, perfino le riprensioni paterne del burbero Fionn. Ma, più di tutto, gli mancava la madre e, di conseguenza, i luoghi nei quali aveva vissuto con lei. 49Please respect copyright.PENANANknsBL3Uxs
«A casa…» ripeté Adrian debolmente, seguendo il filo dei suoi pensieri.49Please respect copyright.PENANASu2vwcmuoM
«Non state lì impalati. Muovete il culo, per le palle rinsecchite di Odino!» sbraitò a quel punto Willigis facendo voltare il suo cavallo. Prima di spronarlo al galoppo, però, ruotò nuovamente la testa verso Adrian e gli chiese, in tono serio ma con un guizzo divertito negli occhi azzurri: «Per lo meno hai vinto, stavolta?»49Please respect copyright.PENANAzfNaQPV9YA
Adrian fece un sorriso sghembo. Sollevò la scarsella piena di monete, l’agitò per farle tintinnare e rispose, soddisfatto: «Tu che dici?»49Please respect copyright.PENANAjjCUGtTwoX