KAYDEN51Please respect copyright.PENANAcjR0mAFrY4
Era notte fonda, presto avrebbe albeggiato. I tamburi suonavano un selvaggio ritmo tribale, Kayden poteva percepirne le potenti vibrazioni fin dentro le ossa. Niente più del suono ancestrale dei tamburi aveva il potere di eccitare gli spiriti e lui avvertiva la loro nervosa presenza tutto intorno. Si muoveva tra i boschi lentamente, con passi felpati, facendo ben attenzione a non irritarli ulteriormente con la sua presenza. Non per timore - da tempo aveva imparato a tenere gli spiriti sotto controllo - ma per rispetto nei loro riguardi. Quello in fondo era il loro mondo, e lui soltanto un intruso.51Please respect copyright.PENANA2K6bqDmQmi
Di tanto in tanto, dall’accampamento, insieme al cupo suono dei tamburi gli giungeva alle orecchie anche quello più stridulo delle urla dei guerrieri, che si preparavano alla guerra ormai imminente, ciascuno a modo proprio: chi pregando, chi ubriacandosi, chi facendo l’amore.51Please respect copyright.PENANAz88wnfLBEz
Mentre procedeva senza fretta tra gli alberi, scrutava con attenzione la densa oscurità della notte alla ricerca di un arbusto di biancospino o di qualsiasi altra pianta con proprietà magiche, utili a tenere lontani gli spiriti e, al tempo stesso, stimolare i suoi poteri mistici.51Please respect copyright.PENANAkLIlJH0aQU
Ad un certo punto, mentre si addentrava nel bosco, i rumori provenienti dall’accampamento si spensero del tutto. Anche il martellante suono dei tamburi si fece più attutito. Decise di fermarsi in prossimità di un poderoso albero di frassino. Con il falcetto che teneva al collo staccò un pezzetto di corteccia dal tronco. Se lo mise in bocca e iniziò a masticarlo, per assorbirne maggiormente le proprietà mistiche. Mentre cominciava a sentirne gli effetti, sedette ai piedi dell’albero, poggiò la schiena al tronco, chiuse gli occhi e controllò la respirazione, per diminuire la frequenza cardiaca. I battiti del cuore si fecero più lenti, finché cadde in una specie di sonno profondo, simile al letargo degli animali.51Please respect copyright.PENANAK4OURtdqJj
Ci erano voluti anni per perfezionare la tecnica e cadere nello stato di estasi che gli permetteva di scindere l’anima dal corpo senza alcun bisogno di ingerire pericolose erbe velenose. Ora era perfino in grado di rallentare il cuore fino a portarlo al totale arresto, se solo avesse voluto. Dopo appena il tempo di un battito di ciglia, si ritrovò fuori dal suo corpo.51Please respect copyright.PENANATlM9thJtUJ
Attraversò a ritroso la strada che aveva percorso pocanzi e raggiunse nuovamente l’accampamento, dove i tamburi continuavano a suonare un canto di guerra e gli uomini ad abbandonarsi ad ogni genere di licenziosità. Intravide Kaleva illuminato dal fuoco di un enorme falò mentre si faceva imprimere sulla schiena un nuovo tatuaggio - un grosso corvo nero con un occhio solo - da uno dei suoi lupi, e Adrian in disparte, seduto dietro un enorme masso, che osservava assorto il cielo terso privo di luna ma con un’infinità di stelle incredibilmente brillanti, la mente rivolta al piccolo che aveva deciso di abbandonare per sempre.51Please respect copyright.PENANALOW5zpxmKA
Si lasciò tutti loro alle spalle e continuò per un lungo tratto a sorvolare su un’immensa distesa pianeggiante fino a raggiungere l’accampamento nemico, dove regnava un composto silenzio violato solo dall’eco dei tamburi, lontana ma non per questo meno minacciosa.51Please respect copyright.PENANArcUoJJst02
Kayden percepiva chiaramente lo stato d’animo angosciato di tutti i legionari presenti nel campo ancora svegli. Sopraffatti dal terrore di ciò che li attendeva, qualcuno batteva i denti in maniera incontrollata, qualcun altro piangeva sommessamente, e tutti, indistintamente, pregavano sottovoce i propri lari perché li assistessero in quei momenti difficili.51Please respect copyright.PENANAwYIANi2NRL
Il generale Lucio Caio Impervio era nella sua tenda e dormiva profondamente. Kayden oltrepassò le guardie che presidiavano l’entrata e lo raggiunse. Si fermò sopra di lui e lo guardò a lungo prima di penetrare nel suo stato onirico, che provvide a riempire di tenebre dense e fuligginose. A quel punto gli ordinò con fermezza: «Guardami.»51Please respect copyright.PENANA1qgkcMjvKw
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LUCIO51Please respect copyright.PENANAcwqxx5Q66t
«Guardami!» sentì la voce nella sua testa ordinargli.51Please respect copyright.PENANA1F43p54YlE
Lucio spalancò gli occhi di colpo e si ritrovò stranamente in piedi, avvolto da una fitta oscurità, mentre il suono di quei maledetti tamburi continuava instancabile a riecheggiargli nelle orecchie. Dinanzi a lui c’era un uomo con la parte superiore del viso dipinta di nero. Aveva barba e capelli lunghi, e vestiva una lunga tunica cerimoniale talmente bianca da sembrare rifulgere di luce propria.51Please respect copyright.PENANAvdYW5P24GM
Lucio provò a muoversi ma non ci riuscì. Scoprì di avere entrambe le braccia distese in orizzontale, come se si trovasse legato a una croce. Eppure intorno a lui c’era solo il vuoto e nei suoi polsi non c’era traccia di corde. Qualcosa lo teneva immobilizzato, una forza invisibile e misteriosa. Lucio iniziò a credere che fosse vittima di un incubo, anche se tutte le sue percezioni gli dicevano il contrario.51Please respect copyright.PENANADC9cBfnJP6
«Chi sei?» chiese all’uomo che continuava a fissarlo in silenzio. Per tutta risposta, quello sollevò la mano e lo toccò sulla fronte col pollice. Lucio avvertì prima una debole pressione, poi un forte bruciore. Urlò di dolore e iniziò a dibattersi con tutte le sue forze nell’inutile tentativo di liberarsi.51Please respect copyright.PENANAEcTfwzoIEG
Dopo qualche secondo, il druido lo lasciò andare e afferrò un pugnale. Lucio si preparò ad essere colpito, invece quello si fece da parte. Dalle tenebre fuligginose comparve la sagoma di un altro uomo, dalla stazza più possente. Indossava la pelliccia di un orso e procedeva in maniera decisa verso di lui.51Please respect copyright.PENANAevENbqncET
«Chrigel...» alitò Lucio credendo di riconoscerlo, mentre lo sgomento e il terrore si impossessavano di lui. Continuava a ripetersi che stava sognando, che quello che stava vivendo era solo un incubo, ma il bruciore alla fronte era reale, come lo era la spiacevole sensazione di non potersi liberare dai legacci invisibili che lo tenevano inchiodato in quell’assurda posizione.51Please respect copyright.PENANAAXQHpczhOg
L’uomo prese dalle mani del druido il pugnale e gli si mise di fronte, talmente vicino che Lucio poteva sentirne il fiato umido e caldo sul volto.51Please respect copyright.PENANA0l3EqDQ3l3
«Tu non sei Chrigel, sei suo figlio» constatò, notando ora i tratti del volto dell’uomo, decisamente meno marcati rispetto a quelli dell’Orso. Ciononostante, la luce dura e feroce nei suoi occhi, di un azzurro chiaro e limpidissimo, lo rendeva dannatamente somigliante a lui.51Please respect copyright.PENANAlOaGwTD5O8
L’uomo non rispose. Stette a lungo a fissarlo con disprezzo e odio, dopodiché lo afferrò al collo con la mano sinistra e con la destra gli piantò la lama del coltello nel ventre. Di nuovo, il dolore che Lucio provò fu talmente reale e atroce da farlo gridare in maniera disumana. Il figlio dell’Orso continuava a guardarlo con ferocia mentre lo squartava a metà, procedendo dal basso verso l’alto. Arrivato all’altezza del cuore, spezzò le costole della cavità toracica con il manico del pugnale. Il dolore si fece così forte che Lucio desiderò morire, ma non gli fu concesso nemmeno quando il figlio dell’Orso gli strappò il cuore dal petto. Se lo tenne tra le dita per qualche secondo, dopodiché se lo portò alla bocca, ne strappò coi denti un pezzo e iniziò a masticarlo con fredda ferocia. 51Please respect copyright.PENANArBVp7BldQi
Lucio fu costretto ad assistere impotente a quel raccapricciante spettacolo, senza poter intervenire in alcun modo. Cercò di distogliere lo sguardo sollevando la testa in alto e fu allora che gli sembrò di vedere un enorme corvo nero volare in quel vuoto abissale del colore e la consistenza del fumo nel quale lui stesso e tutti gli altri sembravano essere sospesi. Il corvo volteggiò un paio di volte sopra le loro teste, dopodiché emise un lungo verso stridulo, si scagliò su di lui e gli strappò col possente becco l’unico occhio che gli era rimasto.51Please respect copyright.PENANAcUI9S5F2qZ
In quello stesso istante, i tamburi smisero di suonare il loro macabro ritmo e Lucio urlò di nuovo mentre veniva inghiottito dal buio più assoluto.51Please respect copyright.PENANA2IKG0xoy16
All’improvviso si ritrovò seduto sul suo letto, ansimante e sudato dalla testa ai piedi. Si portò istintivamente una mano al petto ed emise un sospiro di sollievo quando si rese conto che era tutto a posto, che si era davvero trattato solo di un dannato sogno, anche se incredibilmente realistico. Fece appena in tempo a realizzare che i tamburi dei Germani avevano in effetti smesso di suonare, quando uno dei suoi ufficiali fece irruzione nella tenda. Aveva stampata sul volto un’espressione allarmata.51Please respect copyright.PENANA95IL6HjjB5
«Generale, i Germani si preparano ad attaccare» annunciò, trafelato.51Please respect copyright.PENANAcdTNKNTYb4
Lucio si portò immediatamente in piedi. La pallida luce dell’alba rischiarava debolmente l’interno della stanza.51Please respect copyright.PENANAxmw707WRxD
«Perché accidenti non mi avete svegliato prima?» imprecò contro l’ufficiale, ma non ottenne risposta.51Please respect copyright.PENANAqtvLnSlQeh
Un legionario gli portò l’armatura. Fece per aiutarlo a vestirsi ma lui gliela strappò dalle mani spingendolo lontano. Quello ruzzolò a terra ma subito si rimise in piedi e si affrettò ad allontanarsi dalla stanza.51Please respect copyright.PENANAX3ZM7Gvg3x
Lucio si vestì in fretta, indossò il mantello, afferrò l’elmo posto sull’apposito sostegno e uscì dalla tenda, seguito dall’ufficiale che intanto lo ragguagliava della situazione. I Germani si erano sistemati sulla pianura a nord del loro accampamento, numerosi quanto i granelli di una spiaggia, accompagnati da quel maledetto suono di tamburi che aveva terrorizzato gli uomini per tutta la notte.51Please respect copyright.PENANAE8vLpSE9sk
«Quando hanno smesso di suonarli?» volle sapere Lucio, mentre giungeva sul luogo di vedetta nel punto in cui, dalle porte spalancate del fortino, iniziavano ad uscire compostamente i legionari per prendere a loro volta posizione e schierarsi sul campo di battaglia.51Please respect copyright.PENANAosPTauSRFK
«Più o meno nel momento in cui sono arrivato alla tua tenda» rispose l’ufficiale. Lucio rifletté che, probabilmente, corrispondeva al momento in cui anche lui aveva smesso di udirli, ma poi si disse che non voleva dire niente. Si restava vigili anche durante il sonno, non era forse così? Eppure, quella logica considerazione non bastò ad allontanare da lui la strana inquietudine che gli era scesa nuovamente nell’animo, la stessa che aveva provato durante tutta la durata del suo incubo.51Please respect copyright.PENANAUtTO9XCql8
Tenendo ben saldo l’elmo sotto il braccio sinistro, si arrampicò sulla scaletta in legno che portava alla torretta di guardia esposta a nord, dove lo attendeva un altro ufficiale. Il soldato gli fece il saluto, poi indicò con la testa la sua fronte e gli chiese: «Generale, sei ferito?»51Please respect copyright.PENANAuGOqA7gxoW
Il cuore di Lucio mancò un battito. Afferrò il gladio che teneva sul fianco sinistro e si specchiò sulla sua lama opaca. Sulla fronte aveva un piccolo ematoma viola scuro, grosso quanto l’impronta di un pollice. Gli tornò in mente il tocco del druido nel sogno e fu investito da un nuovo sentimento di terrore. Che cosa gli era realmente accaduto, quella notte?51Please respect copyright.PENANAW4HO05Zd6F
Sollevò atterrito lo sguardo sulla pianura che si estendeva per miglia in tutte le direzioni. I barbari si allargavano in maniera disordinata ma massiccia su un’area così vasta che era impossibile quantificarne il numero. Erano capeggiati da un uomo che indossava la pelliccia d’orso, la stessa che era stata sottratta dal tempio di Marte Ultore mesi prima e che era appartenuta al suo acerrimo nemico.51Please respect copyright.PENANAaWLFmwH6tF
Lucio deglutì per cacciare indietro il nodo che gli si era formato in gola. Per la prima volta in vita sua aveva paura di affrontare una guerra.51Please respect copyright.PENANA1mgEAyBky3
«Gli uomini sono spaventati, si è sparsa la voce che quello sia uno spettro, il fantasma del re dei Germani tornato sulla terra per vendicarsi di te e di tutti noi» lo informò l’ufficiale.51Please respect copyright.PENANA4vucwKCbQq
«Non è lo spettro del dannato Orso, ma il figlio» digrignò tra i denti Lucio.51Please respect copyright.PENANA3VltoF3BzJ
Mentre finiva di pronunciare quelle parole, al figlio dell’Orso si affiancò un altro uomo che, per qualche ragione, Lucio immaginò con la barba lunga e l’aspetto di un druido, lo stesso che aveva sognato quella notte. Un istante più tardi, sebbene fossero lontani, Lucio ebbe la netta sensazione che entrambi sollevassero lo sguardo su di lui.51Please respect copyright.PENANAqm6y1fAQKy
In quel preciso momento, centinaia di lupi iniziarono a ululare.51Please respect copyright.PENANAdlKXbKCFj9
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KALEVA51Please respect copyright.PENANAlXqBJlhX46
Dritto sulla sua cavalcatura, Kaleva osservava con freddezza i Romani che finivano di serrare i ranghi, a mezzo miglio di distanza. Indossava la pelliccia d’orso sulla pelle nuda, esattamente come aveva fatto tante volte suo padre.51Please respect copyright.PENANA5Qbhnj8aSD
Avvertiva nella carne l’eccitazione per l’imminente guerra. Fremeva impaziente e al tempo stesso cercava di guadagnare tempo. 51Please respect copyright.PENANARs7uAGRS4x
Adrian e Bjorn erano appena un passo dietro di lui. Tutti avevano preso posizione, ogni uomo di ogni singola tribù unitasi a loro era al suo posto, mancava solo Kayden all’appello.51Please respect copyright.PENANAfgI90b3upn
Kaleva lo aveva fatto cercare in tutto l’accampamento, ma di lui non v’era traccia. Nessuno lo aveva visto dalla sera prima né era in grado di dire dove fosse, nemmeno Adrian.51Please respect copyright.PENANA5BLmFeUXO4
Quella notte aveva fatto uno strano sogno nel quale uccideva l’assassino dei suoi genitori e ne mangiava il cuore. Si era svegliato alle prime luci dell’alba col sapore metallico del sangue in bocca. Anche Kayden era presente nel sogno e, per qualche strana ragione, si era convinto che, in qualche modo, il druido c’entrasse qualcosa. Ecco perché lo aveva fatto cercare in tutto l’accampamento, ed ecco perché continuava a perdere tempo. Tuttavia, il sole era già alto nel cielo e gli uomini avevano iniziato ad innervosirsi. Non poteva rimandare ancora, così decise di dare il via all’attacco.51Please respect copyright.PENANAk3VRjnA9eW
Stava per sollevare la mano quando alle sue spalle udì un brusìo sommesso. Si voltò e vide la massa dei guerrieri aprirsi e il druido passarvi attraverso. Procedendo sul suo cavallo a passo d’uomo, egli si portò lentamente al suo fianco. Aveva il volto per metà dipinto di nero, proprio come nel sogno.51Please respect copyright.PENANA3iVXJhfhjC
«Ti ho fatto cercare ovunque» lo rimproverò Kaleva, guardandolo con severità.51Please respect copyright.PENANAJoHHVgla3y
«Ora sono qui» replicò algido Kayden.51Please respect copyright.PENANAxuncK7KEi7
Kaleva sospirò a fondo e scosse la testa, esasperato per i modi criptici spesso insolenti del druido, che in un momento importante come quello risultavano essere oltremodo inopportuni. Tuttavia si limitò semplicemente a dire: «Stanotte ho fatto uno strano sogno.»51Please respect copyright.PENANA0P9aL5da4o
«Lo so» affermò il druido, lesinando ancora una volta sulle parole. Tanto bastò perché Kaleva comprendesse, al di là di ogni dubbio, che aveva avuto ragione a credere che dietro quel sogno ci fosse la sua mano.51Please respect copyright.PENANAb6Swpl5nXm
Dopo una breve pausa, chiese ancora: «Anche lui ha fatto il medesimo sogno, non è così?»51Please respect copyright.PENANAZK343kCHJ2
«Sì, è così» gli confermò Kayden.51Please respect copyright.PENANAAgEq7n4kpn
Kaleva aggrottò le sopracciglia.51Please respect copyright.PENANAzKcuXMPMDD
«Perché?» volle sapere, indeciso se sentirsi irritato o meno dall’intervento dello stregone.51Please respect copyright.PENANAewERxpWkmp
«Perché sappia quale fine lo aspetta e il terrore scenda nel suo cuore ottuso e lo tormenti, fino alla fine dei suoi giorni» rispose Kayden, alzando lo sguardo verso il fortino romano che si stagliava all’orizzonte alle spalle dell’esercito romano, il quale aveva nel frattempo finito di schierarsi di fronte a loro. Sulla torretta di guardia in cima alla palizzata vi era un uomo con un mantello rosso. In realtà era poco più di una sagoma delle dimensioni di un piccolo corvo, e tuttavia Kaleva non ebbe dubbi sulla sua identità.51Please respect copyright.PENANAhH281PVbgr
Nel sapere il suo nemico lì, così vicino a lui, e la vendetta tanto anelata ad un passo dall’essere compiuta, si sentì nuovamente pervadere dal desiderio di combattere e fremette eccitato. Serrò le mascelle e strinse la mano intorno all’elsa della spada a doppio taglio che tanti anni prima gli aveva regalato suo padre, la stessa che era appartenuta a suo nonno e con la quale l’Orso gli aveva insegnato a combattere.51Please respect copyright.PENANAnxTgvstFDl
I lupi iniziarono a ululare in quel momento.51Please respect copyright.PENANAEIonzsT31B
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