LUCIO49Please respect copyright.PENANANfwCo1U1fn
Alla vista del corvo, Lucio si irrigidì. L’incubo che il druido lo aveva costretto a fare si ripresentò nella sua mente in tutta la sua terribile e spaventosa nitidezza, e fu colto da una folle paura. Cercò di opporre resistenza piantando i piedi per terra e il Nuovo Re si voltò a guardarlo, con una luce trionfale nello sguardo gelido.49Please respect copyright.PENANAyfQ35VOI5H
«Cominci a comprendere, Romano? Questo è il mio Trionfo. Oggi ti ucciderò come tu hai ucciso mio padre, dinanzi agli occhi di tutta la mia gente, e anche della tua» disse, con la voce colma di disprezzo.49Please respect copyright.PENANAMri89FR6iY
Paradossalmente, il tono sarcastico che aveva usato gli fece ribollire il sangue nelle vene, restituendogli un po’ d’orgoglio. Lo sfidò con lo sguardo e replicò, nella speranza di prendere tempo: «Io, per lo meno, ebbi il coraggio di affrontarlo in battaglia prima di giustiziarlo, tuo padre.»49Please respect copyright.PENANAD3NHHTSCRh
Il Germano proruppe in una forte risata, come se avesse trovato ridicola la sua contestazione.49Please respect copyright.PENANACdffAWaOUr
«Tu vuoi affrontare me in un duello?» gli chiese, divertito.49Please respect copyright.PENANAXu9emWTTRf
«Credi che io non sia all’altezza? O forse temi di non esserlo tu?»49Please respect copyright.PENANAEMKpq0QQcA
Il Germano smise di ridere. Scese da cavallo e gli si mise davanti, così vicino da sfiorargli la fronte con la sua.49Please respect copyright.PENANAYayMF8fUl5
«Il duello con mio padre tu lo perdesti. Mio padre stava per ucciderti quando intervennero i tuoi uomini. Hai dimostrato la stessa codardia qualche giorno fa quando, anziché rimanere al fianco dei tuoi uomini, sei fuggito non appena hai capito che la disfatta era certa. Non mi batterò con te, Romano. Quell’occasione l’hai vergognosamente persa. Vendicherò mio padre facendoti fare l’unica fine che meriti: da codardo» gli ringhiò addosso. Non gli diede il tempo di replicare. Rafforzò la presa che aveva sulla corda, facendosela passare intorno al braccio un altro paio di giri, e lo strattonò con forza per costringerlo a seguirlo.49Please respect copyright.PENANA3C0U0TsSpM
Dopo una decina di passi, raggiunsero l’albero di tiglio sopra il quale il corvo continuava a volare emettendo un verso stridulo, simile a una beffarda e maligna risata.49Please respect copyright.PENANASeEU1xjMX8
Lucio avvertiva gli sguardi attoniti e inorriditi dei legionari su di sé. Percepiva la loro paura e, all’improvviso, comprese di esserne in gran parte responsabile. Fu come ricevere un secchio di acqua gelida in pieno viso durante un sonno profondo, che lo fece riprendere del tutto dal panico nel quale era caduto alla vista del corvo. Drizzò la schiena e sollevò la testa, per assumere un aspetto dignitoso. Lui era Lucio Caio Impervio, uno dei generali più grandi che il glorioso esercito di Roma avesse mai avuto, questo era il modo in cui voleva essere ricordato per i secoli a venire. Rivolse al dio Marte, al quale era devoto, una sentita preghiera, per ricevere il coraggio e la forza di affrontare quella terribile prova. Il figlio del suo peggior nemico gli serrò il collo con l’avambraccio sinistro e lui si preparò ad essere colpito.49Please respect copyright.PENANAVtHEFZh1Fj
Ciononostante, ad un passo dalla morte, non si negò il piacere di beffeggiare il suo boia. Lo fece in maniera indegna e ne provò una profonda seppur breve soddisfazione.49Please respect copyright.PENANAvRXgRlpyGA
«Tua madre gemeva come una donnaccia il giorno in cui me la sono scopata. E tuo padre singhiozzava come una femminuccia quando l’ho ucciso…»49Please respect copyright.PENANAExWJCDDrgv
Lucio sentì il giovane re alle sue spalle fremere di rabbia e sorrise compiaciuto. Ma poi, quello strinse ulteriormente il braccio intorno al suo collo per non permettergli di aggiungere altro. Gli sfiorò l’orecchio con le labbra e disse, digrignando tra i denti: «Non fu a te che mia madre si concesse il giorno in cui ti infilasti dentro di lei, ma agli dei. E mio padre non piangeva il giorno in cui l’hai ucciso. No, lui rideva, ti rideva in faccia.»49Please respect copyright.PENANA9KfLzL9pmX
Lucio si sentì nuovamente pervadere da un folle sentimento di terrore.49Please respect copyright.PENANAfEU5SMjQXm
«Come… come fai a saperlo?» farfugliò, con la voce strozzata dalla paura e anche per la stretta sul collo con il quale il Germano lo teneva bloccato.49Please respect copyright.PENANAcQrUDpPa98
«Lo so perché ero presente, quel giorno, esattamente come ero presente nell’incubo che hai fatto qualche notte fa, quando ti è stato dato un assaggio della morte atroce che stai per fare» rispose il re dei Germani.49Please respect copyright.PENANAls3N4hpwxH
Dopodiché gli piantò una lama nel ventre, appena sotto l’ombelico. Lucio provò un dolore acuto, e tuttavia ancora sopportabile. Strinse i denti e trattenne l’urlo che istintivamente gli era nato in gola.49Please respect copyright.PENANAceqqXeWrbN
«Romani!» tuonò a quel punto con voce possente il re dei Germani, rivolgendosi alle legioni che avevano di fronte e che assistevano atterrite alla sua esecuzione. Fissò lo sguardo sull’imperatore e proseguì dicendo: «Questa è la fine che fanno i nemici del popolo germanico!»49Please respect copyright.PENANALXvhywwEIJ
Mentre finiva di pronunciare quelle parole, fece scorrere la lama verso l’alto, procurandogli uno squarcio che andava dal bassoventre al torace. Il dolore fu ora così atroce che stavolta Lucio non riuscì a controllarsi e lasciò andare un urlo agghiacciante che lacerò il silenzio e rimbombò a lungo su tutta la valle. Gli intestini gli si riversarono al suolo producendo un orrendo suono acquoso e Lucio, ancora incredibilmente vivo e lucido, ebbe l’impulso di piegarsi per raccoglierli. E lo avrebbe fatto se il suo boia non avesse continuato a bloccarlo tenendolo per il collo. Dopo un lungo istante, che a Lucio parve infinito, il re dei Germani si decise finalmente a mettere fine alle sue sofferenze stringendo ulteriormente la presa. Il grido si trasformò in un rantolo soffocato, mentre le forze venivano meno. Costretto a tenere la testa rivolta verso l’alto, Lucio vide il corvo volteggiargli sopra la testa, mentre emetteva versi sempre più striduli e sinistri. E allora comprese che, proprio come nel sogno, la bestia si sarebbe nutrita delle sue carni.49Please respect copyright.PENANAj0zhZj7KRT
Quello fu il suo ultimo pensiero da vivo. 49Please respect copyright.PENANAV0cYNDIgzN
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KALEVA49Please respect copyright.PENANAnO4lYC8RzZ
Il Romano esalò l’ultimo respiro e Kaleva si sentì scuotere da un profondo sentimento di rivalsa.49Please respect copyright.PENANA3pENZPCx3Y
Aveva atteso quel momento per molti anni, e ora che era arrivato intendeva gustarselo con calma, fino in fondo. Per questo si prese un lungo istante prima di decidersi a lasciare andare il corpo dell’assassino dei suoi genitori, che si afflosciò al suolo producendo un tonfo secco, come un sacco pieno di sterco.49Please respect copyright.PENANAumZjSMno8H
Kaleva lo guardò un’ultima volta con disprezzo, poi afferrò l’estremità della corda che gli era stata stretta intorno al collo e la lanciò su un ramo abbastanza alto perché il suo cadavere fosse ben visibile a tutti. Una volta issato, assicurò la corda intorno al tronco. Mentre il corpo del Romano oscillava pigramente al caldo soffio del Ponentino, con gli intestini che gli fuoriuscivano dalla pancia aperta e si ammucchiavano a terra in maniera scomposta, il grosso corvo si posò sulla sua spalla e iniziò a beccargli l’occhio, finché riuscì ad asportarne il bulbo, che inghiottì in un solo boccone. Non ancora sazio, tornò a beccare il volto del generale, deciso a banchettare con le sue carni.49Please respect copyright.PENANA2lbdgBe2Hh
Anche Kaleva tornò a infierire sul suo nemico. Infilò entrambi le mani nello squarcio che gli aveva aperto sul petto, spezzò le ossa della gabbia toracica ed estrasse il cuore, ancora caldo. Se lo portò alla bocca, ne strappò un pezzo con i denti e lo masticò a lungo. Poi si leccò il sangue che aveva sulle mani e sulle braccia, per assaporare appieno il gusto della vendetta dinanzi agli sguardi inorriditi e attoniti dei suoi nemici, mentre nella valle continuava a persistere un silenzio surreale, osservato sia dai legionari, ammutoliti dal raccapricciante spettacolo, sia dai suoi uomini, che attendevano con pazienza il suo ordine per attaccare.49Please respect copyright.PENANAv2gUdIz8Z2
Kaleva percepiva ora nell’aria un’energia prorompente, una forza misteriosa derivante, oltre che dall’eccitazione delle decine di migliaia di uomini in procinto di combattere, anche da qualcosa di più grande e meravigliosamente spaventoso. Sentiva vicino a sé la presenza non solo di sua madre e di suo padre, ma di tutta la sua gente uccisa dai Romani. In quel preciso istante, i lupi sbucarono dai boschi al margine orientale della valle, ululando e soffiando e latrando tutti insieme in un unico rabbioso grido.49Please respect copyright.PENANA4cTqKxnIgM
I soldati romani iniziarono a guardarsi freneticamente intorno, terrorizzati, e Kaleva approfittò del loro smarrimento per dare il segnale di attacco. Sollevò lentamente le braccia in alto e i suoi guerrieri esultarono felici. Le loro grida andarono ad unirsi all’ululato dei lupi, producendo un possente boato che scosse la terra.49Please respect copyright.PENANAI6XULJxArd
Kaleva fece un profondo respiro e si godette appieno quel momento, il momento per il quale si era preparato duramente in tutti quei lunghi anni. Infine abbassò le braccia e fiere e uomini si riversarono impetuosamente sulla valle, come un mare che avanzava ribollendo e schiumando con ferocia, pronto a travolgere e sterminare tutti i Romani.49Please respect copyright.PENANADwUYDB2kIm
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GIULIO49Please respect copyright.PENANA0k1grZPw1q
Se la vista dei nemici che si riversavano sulla valle come un fiume in piena fu terrificante, quella dei lupi che li precedevano lo fu perfino di più.49Please respect copyright.PENANAW1MtYq5v2S
Colti di sorpresa e paralizzati dallo spavento, gli arcieri e i tiratori di pilo ci misero un secondo di troppo a scagliare sulle fiere le armi, e quando lo fecero, frecce e lance sembrarono attraversarle senza procurare loro il benché minimo danno.49Please respect copyright.PENANA39RQb5cFRr
Mentre Giulio cercava di riprendersi dallo sbigottimento, un grosso lupo dal pelo fulvo gli balzò addosso, con un ringhio cattivo che gli scopriva le gengive. Istintivamente, Giulio sollevò il braccio sinistro in difesa del collo, mentre con la mano destra afferrava il gladio. Ma non dovette usarlo. Il lupo, infatti, si dissolse nell’aria in un vapore inconsistente.49Please respect copyright.PENANAkX9K3BRMAq
Giulio si guardò intorno disorientato, col cuore che batteva all’impazzata a causa dell’adrenalina, e quando appurò che gli ufficiali che si trovavano insieme a lui stavano bene e che delle bestie che li avevano aggrediti non era rimasto nulla, si precipitò a controllare ciò che accadeva sul campo di battaglia, e rimase pietrificato da ciò che vide: i legionari, in preda al panico, fendevano l’aria con i gladio in un disperato tentativo di difesa, ma anziché colpire i lupi finivano per colpirsi l’un l’altro.49Please respect copyright.PENANAhL3JIRSr3y
E quando compresero cosa stava davvero accadendo, quando capirono che i lupi non erano reali ma mere visioni, fu troppo tardi: i nemici erano già su di loro e li attaccavano con inaudita violenza.49Please respect copyright.PENANAVMhOJoCR7T
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ADRIAN49Please respect copyright.PENANAKXPE9OlxA9
Se Adrian non fosse stato presente, se non avesse visto con i suoi occhi quanto era accaduto, avrebbe potuto pensare che si fosse trattato di una suggestione provocata dal fratello per gettare i nemici nel panico e dare loro il tempo di coglierli di sorpresa. Però era presente e aveva visto benissimo quanto era accaduto: non era stato Kayden a scatenare le belve sull’esercito romano, ma Kaleva.49Please respect copyright.PENANAs46qeY3dKg
In ogni modo, a prescindere da chi aveva evocato quelle incredibili visioni, se di visioni si trattava, aveva funzionato benissimo. I lupi si erano dissolti come nebbia al sole nel momento in cui erano balzati sui Romani, ma il loro portentoso intervento aveva disorientato la cavalleria e fratturato i tanto temuti ranghi delle legioni. A quel punto, penetrarvi era stato un gioco da ragazzi, come infilare una lama rovente nel lardo.49Please respect copyright.PENANAaH9CZRjgnU
Adrian piombò sui nemici mentre finiva di farsi quella considerazione. Sollevò la spada appartenuta al generale Giulio Cesare e la infilzò nel collo di un legionario.49Please respect copyright.PENANA1PRLnFukID
Tutto intorno a lui era un delirio sfrenato di uomini che combattevano urlando. Presto il terreno divenne scivoloso e a tratti impraticabile a causa del sangue e delle decine di corpi che continuavano a cadere sotto il colpo degli spadoni a doppio taglio e, meno spesso, dei gladi.49Please respect copyright.PENANASHgQRY8bSu
Ad un certo punto, in mezzo a quel terribile eppure familiare scenario, Adrian scorse Kaleva che falciava i legionari con possenti fendenti. Aveva nello sguardo una luce eccitata e sulle labbra uno strano sorriso, quasi di appagamento, e in quel momento Adrian ebbe la certezza che combattesse non perché costretto a farlo, come Kayden, o per necessità o senso di dovere, come Willigis, e nemmeno perché era una cosa che sapeva fare, come nel suo caso. No, dall’espressione nel volto del re era chiaro che guerreggiare fosse per lui un’esigenza fisica pari al mangiare, al respirare e al fare l’amore, e allo stesso modo ne traeva un profondo piacere.49Please respect copyright.PENANAalA3qihTt0
C’era in quel suo modo di combattere qualcosa di nobile che Adrian non avrebbe saputo spiegare bene a parole. Una cosa era sicura: un condottiero così temerario sarebbe stato un avversario troppo difficile da affrontare per chiunque, e quel giorno i Romani lo avrebbero imparato a loro spese.49Please respect copyright.PENANAszwSfeMMC1
In quel momento, con la spada sollevata in alto, i capelli e il corpo imbrattati del sangue dei nemici e l’espressione di feroce esaltazione negli occhi, mentre somigliava al padre in maniera inverosimile, tutti i dubbi di Adrian si dissiparono in un colpo solo. Quello era il suo re, e anche se per seguirlo aveva perso tutto, anche se era rimasto orfano degli affetti più cari, anche se non aveva più una casa nella quale fare ritorno, ne era valsa la pena.49Please respect copyright.PENANAwD7WQ0aMrG
Un istante più tardi, le buccine suonarono la ritirata.49Please respect copyright.PENANANjsWZiXVtH
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WILLIGIS49Please respect copyright.PENANA70FMPQuqHK
Willigis e i suoi uomini sopraggiunsero nel momento in cui i Romani, colti alla sprovvista e impreparati, tentavano di ripiegare verso sud.49Please respect copyright.PENANAuB0exldMuf
Sguainò la spada e incitò i suoi uomini all’attacco, lanciando un urlo e gettandosi a capofitto tra i nemici. Iniziò a combattere e, allo stesso tempo, a cercare tra la moltitudine di guerrieri l’imperatore, che aveva saputo essersi mosso insieme alle legioni. In cuor suo continuava a sperare che potesse esserci un modo per salvarlo.49Please respect copyright.PENANAtA0vjV0DC9
Sapeva che era quasi impossibile trovarlo tra i legionari, dal momento che gli imperatori in genere non partecipavano mai ai combattimenti, però non poteva nemmeno escluderlo. In quel giorno, in cui tutto sembrava essere stravolto dall’imprevedibilità e nulla si svolgeva in maniera razionale, dove i legionari si arrendevano a battaglia non ancora iniziata e fuggivano dinanzi ai loro nemici senza averli nemmeno affrontati, tutto era possibile.49Please respect copyright.PENANA4aFm5myVcn
Come se fosse stato letto nel pensiero, udì una voce alle sue spalle dire: «Non lo troverai qui.»49Please respect copyright.PENANAdH7XX4B20S
Willigis sollevò la spada per difendersi dall’attacco di un soldato. Gli sferrò un pugno sul volto e poi lo colpì sull’addome con un fendente, procurandogli una larga e profonda ferita che lo uccise all’istante. A quel punto, fu libero di voltarsi verso la voce che gli aveva parlato e non si sorprese di trovarsi di fronte Kayden, il quale, con lo sguardo febbricitante e l’ascia bipenne nella mano destra imbrattata del sangue dei nemici, aveva un aspetto più terrificante del solito.49Please respect copyright.PENANAhswdKiaAT4
«I pretoriani lo stanno scortando a Roma. Devi raggiungerlo, prima che lo facciamo noi» aggiunse in tono sinistro.49Please respect copyright.PENANAY2MfHHSXWh
Willigis si allarmò a quelle parole ammonitrici. Che cosa aveva visto il druido per incitarlo a raggiungere il figlio prima di chiunque altro? Prima che potesse chiederglielo, fu costretto ad affrontare un nuovo avversario. Quando se ne fu liberato e tornò a voltarsi verso Kayden, egli era già scomparso, inghiottito dalla mischia.49Please respect copyright.PENANAH1dYKdHap2