ADRIAN39Please respect copyright.PENANAAZnwfwzuu7
Adrian si muoveva per la la quintana nervosamente, come un animale ferito e braccato, mentre suo fratello se ne stava seduto tranquillo sullo steccato che delimitava la strada, proprio di fronte alla struttura in cui, da almeno un’ora, Willigis era rinchiuso con il generale romano tanto odiato da tutti.39Please respect copyright.PENANAPjojmmCl66
La neve, che continuava a cadere copiosa, andava depositandoglisi sulla testa, dentro il mantello e perfino dentro gli stivali di cuoio foderati con la pelliccia, ma lui non se ne curava, tanto era incollerito. Ogni tanto si fermava di fronte al fratello e blaterava cose sconnesse.39Please respect copyright.PENANAyIGgR0XKez
«Che cosa ci ha portati a fare, qui? Te lo dico io che cosa, maledetto di un Germano senza onore!» disse ad un certo punto rivolgendosi al fratello ma parlando in realtà con se stesso. «Voleva impressionarci facendoci vedere di persona il generale, ecco qual era il suo scopo!»39Please respect copyright.PENANAMetkfW4h36
«Quello che dici non ha alcun senso, Adrian» cercò di farlo ragionare Kayden, ma lui riprese a sbraitare: «Certo che ce l’ha, un senso! Vuole convincerci a rimanere con lui e a unirci con quel porco di un Romano!»39Please respect copyright.PENANAUZDuLCJnak
Kayden lanciò un’occhiata preoccupata alle due guardie pretoriane, le quali, attirate dal suo nervosismo, avevano iniziate ad interessarsi in maniera pericolosa a loro due.39Please respect copyright.PENANAPUJ7RzX6o5
«Smettila di agitarti, Adrian, o ci metterai nei guai» lo ammonì a bassa voce, ma la sua esortazione cadde nel vuoto.39Please respect copyright.PENANAqmJS5epsWX
«Aveva detto che avrei incontrato mio padre ed io, come uno stupido moccioso, gli avevo creduto… Mi sono lasciato ingannare un’altra volta da lui, dannazione!»39Please respect copyright.PENANAP9SP9swcxf
Kayden, a quel punto, si mise in piedi, lo afferrò per i lembi del mantello e lo guardò duramente.39Please respect copyright.PENANADkhcEo73g5
«Vuoi darti una calmata, per la miseria?»39Please respect copyright.PENANAxpqIoj48jv
Adrian si lasciò sfuggire un gemito e appoggiò la fronte a quella del fratello. «Sono stufo, Kayden… stufo marcio…» alitò con gli occhi lucidi, ad un passo dal definitivo crollo emotivo.39Please respect copyright.PENANArDDZmiRY7s
Kayden lo afferrò per la nuca e lo guardò con affetto negli occhi. «Lo so, fratello, ma ora devi controllarti. Quando saremo fuori di qui potrai urlare in faccia al Germano quanto vorrai. Ma non qui, non ora. Intesi, fratello?»39Please respect copyright.PENANArmi0Zox8tQ
Adrian annuì, respirando a fondo.39Please respect copyright.PENANAlDUC0COTKF
«Va bene» promise.39Please respect copyright.PENANASmI6jFBtMy
In quell’istante, la porta dell’ufficio amministrativo si aprì e i due comandanti uscirono all’aperto. Sembravano soddisfatti e Adrian, a quella vista, fu nuovamente sopraffatto da un sentimento violento.39Please respect copyright.PENANAQ6Xmx1vNp9
Willigis e il Romano si scambiarono qualche altra breve parola, poi il Germano si staccò da lui e procedette verso di loro. Il generale romano stava per muoversi a sua volta, ma poi si bloccò e sollevò gli occhi su Adrian, come se si fosse sentito chiamare dal suo sguardo astioso. All’improvviso aggrottò le sopracciglia e lo fissò con più attenzione, come se lo avesse messo a fuoco per la prima volta in quel momento. Poi, però, mentre Willigis li raggiungeva, scrollò leggermente il capo, come a volersi liberare di una strana impressione. Si girò e, insieme alle guardie pretoriane, si incamminò verso i suoi alloggi.39Please respect copyright.PENANA3gih3oIwd8
Una volta arrivati alle scuderie, dopo essersi riappropriati dei loro cavalli ed essere rimasti soli, Willigis gli chiese: «Hai fatto come ti avevo detto, Nero?»39Please respect copyright.PENANA4gxVb1H5Ai
«Smettila con i tuoi giochetti, Willigis!» gli urlò contro Adrian.39Please respect copyright.PENANA31HWaXuKcC
«Hai osservato attentamente come ti avevo detto di fare o no?» insistette Willigis.39Please respect copyright.PENANAgpeBQlf07X
«Sì, l’ho fatto, dannato di un traditore germanico!» rispose rabbiosamente Adrian.39Please respect copyright.PENANApdW76Im3gu
L’espressione di Willigis cambiò radicalmente, si fece feroce.39Please respect copyright.PENANALnvfhbW0yJ
«Non ho mai tradito la mia gente, mai! A differenza di mio cugino e della donna che ti ha partorito, io conosco la lealtà. Tu di me non sai niente, stupido ragazzino!» ringhiò. Dopodiché, con un gesto veloce e improvviso, afferrò il pugnale che Adrian teneva agganciato alla cintola e gli mise la lama sul collo, mentre con l’altra mano lo afferrava per i capelli spingendogli la testa all’indietro. Adrian non ebbe il tempo di reagire e fu costretto a limitarsi a guardarlo, sorpreso e astioso allo stesso tempo. Kayden si mosse verso di loro ma Willigis affondò ulteriormente la lama nella carne di Adrian e lo intimò di stare lontano.39Please respect copyright.PENANABdxckG6ilQ
«Resta dove sei, Ombra, o questa testa di cazzo rimarrà mutilato a vita...» minacciò senza staccare gli occhi da Adrian, e Kayden ubbidì.39Please respect copyright.PENANAz6tJVb8Xn4
«Vediamo quanto è affilato questo dannato pugnale» disse poi, facendogli scorrere la lama su una piccola porzione di collo e rasandogli rudemente un ciuffo di barba, che cadde silenziosamente sulla neve insieme a qualche goccia di sangue.39Please respect copyright.PENANARCu9fJec59
«Lo è abbastanza» dichiarò poi. Dopodiché lo lasciò andare spingendolo violentemente indietro. Adrian arretrò di un paio di passi, ma riuscì a tenersi in equilibrio e a non cadere a terra. A quel punto, Willigis gli riconsegnò il pugnale.39Please respect copyright.PENANAXhkUbJUcxB
«Il tuo problema, Adrian, è che tieni il volto nascosto da così tanto tempo dietro a tutti quei peli che hai dimenticato che aspetto hai. Tagliati i capelli e fatti quella fottuta barba. Se non sei completamente stupido capirai chi sei e chi è tuo padre» disse, montando in sella al suo morello.39Please respect copyright.PENANAAKR1cEF7AU
Non attese nessuna risposta, né si voltò a guardare verso di loro un’ultima volta. Guidò il suo cavallo sulla via pretoria, verso la porta principale del castro, e presto scomparve dalla loro visuale.39Please respect copyright.PENANAJlt1wJ4Bd1
Adrian sentì le lacrime bruciargli negli occhi mentre un improvviso e atroce sospetto si faceva largo nel suo cuore. Guardò il fratello con disperazione, cercando da lui il conforto di cui sentiva il bisogno.39Please respect copyright.PENANAT5kiYRAbj1
«Non può essere vero…» mormorò.39Please respect copyright.PENANAfGheJqKFkL
Kayden si limitò a guardarlo in silenzio, ma la sua espressione mortificata fu più eloquente di qualsiasi conferma pronunciata a voce.39Please respect copyright.PENANASNmsA2PPXG
Adrian scosse la testa, atterrito e frastornato. In quel momento, desiderò ardentemente essere tra le braccia della donna che amava e che lo aveva sostenuto nei periodi più difficili della sua vita fin da quando erano bambini. Montò sul suo cavallo e, seguito da Kayden, si affrettò a uscire anche lui dal castro.39Please respect copyright.PENANASgJVcMlRcH
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Arrivati al villaggio, si fermarono di fronte alla piccola palazzina in mattoni nella quale viveva Fionn con la famiglia. Adrian scese da cavallo e lo legò ad un palo lì vicino. Aveva finalmente smesso di nevicare ma il cielo minacciava altra neve. Dei bambini si rincorrevano vociando allegramente sulla strada principale tirandosi palle di neve, sotto lo sguardo annoiato di un cane accucciato davanti alla porta di una casa poco più avanti. 39Please respect copyright.PENANAtEPdFcQc3K
«Ti aspetto alla locanda» gli disse Kayden.39Please respect copyright.PENANAZowkg1ohMy
Adrian gli annuì, riconoscente. Kayden lo seguiva fedelmente ovunque andasse, ma sapeva sempre quando era il momento di dileguarsi, di concedergli i suoi spazi.39Please respect copyright.PENANA0kZHUKcmjf
Mentre Kayden si allontanava, Adrian bussò alla porta, il cuore in gola per l’emozione di rivedere Enya ma anche gonfio di amarezza. Venne ad aprire Nessie, la madre di Enya, con la quale Adrian non aveva mai avuto grossi contatti ma che ricordava come una donna gentile e premurosa.39Please respect copyright.PENANAktCNR3hLhw
«Salve, Nessie… Cercavo Enya…» farfugliò imbarazzato. La donna stette a fissarlo a lungo e Adrian ebbe il sospetto che non lo avesse riconosciuto. Stava per dirle chi era quando, dietro la figura ingombrante della donna, comparve quella più esile della figlia.39Please respect copyright.PENANAMeIWstcNml
«Adrian!» esclamò Enya raggiante. Senza curarsi della presenza della madre, gli gettò le braccia al collo. Adrian la strinse forte a sé. Curvò leggermente la schiena per nascondere il suo viso tra il collo e la spalla della ragazza, e finalmente fu pervaso da un senso di pace.39Please respect copyright.PENANA31ZPgKYIYB
«Per la Dea Madre, ragazzi, entrate in casa prima che si affaccino tutti e vi vedano…» protestò Nessie.39Please respect copyright.PENANAzO7BiqQEWK
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Seduto su un materasso davanti ad un braciere nel quale crepitavano dei carboni ardenti, in una piccola stanza sul soppalco che Enya divideva col fratello più piccolo, Adrian raccontò alla giovane tutte le cose che gli erano accadute in quegli ultimi due mesi, svelandole finalmente il motivo del suo viaggio e la drammatica scoperta che aveva fatto quel giorno, al suo ritorno. Enya, seduta sul pavimento ai suoi piedi, era rimasta ad ascoltarlo per tutto il tempo in silenzio, mentre gli stringeva le mani. Ora che Adrian aveva smesso di parlare, lo fissava con amore.39Please respect copyright.PENANAbog7UMvJJC
«Come fai a fidarti delle parole di quel Germano? Che sei figlio del generale romano potrebbe solo essere un’altra delle storie che ti ha raccontato per pura crudeltà.»39Please respect copyright.PENANA1IGr354UxP
«Ecco perché ho bisogno del tuo aiuto, Enya» disse lui.39Please respect copyright.PENANA74fzo6Y3vQ
«Certo, farò tutto quello che vuoi.»39Please respect copyright.PENANAR4cRstGhj4
Adrian prese il pugnale col manico in osso e lo porse alla ragazza.39Please respect copyright.PENANA0yndf4II35
«Tagliami i capelli e la barba» le chiese. Enya prese il pugnale e lo guardò, esitante. «Sei sicuro? Avevi detto che non lo avresti mai fatto per non assomigliare ad un Romano.»39Please respect copyright.PENANATpjLuEE90N
«Che importa a cosa assomiglio quando la mia natura è comunque quella?» replicò Adrian. Poi chiuse gli occhi un istante e sospirò a fondo, per farsi coraggio. «Capelli e barba ricresceranno, ma io ora devo sapere… Willigis ha ragione. Da quando hanno iniziato a crescermi i peli sulla faccia non mi sono mai rasato. Può sembrare assurdo, ma io non conosco il mio aspetto.»39Please respect copyright.PENANArrtS0RKMns
«Va bene, vado a prendere dell’acqua…» disse la ragazza portandosi in piedi e uscendo dalla stanza. Tornò dopo pochi istanti con una bacinella piena d’acqua, un paio di forbici, un panno asciutto, un piccolo specchio e un lumino ad olio, dal momento che aveva iniziato a imbrunire. Lo fece sedere su un panchetto e iniziò a tagliargli i capelli. Adrian osservava preoccupato, e anche un po’ dispiaciuto, le grosse ciocche nere depositarsi e ammassarsi sul pavimento di legno. Se ne prese una tra le dita e la esaminò, infelice.39Please respect copyright.PENANALv4CuyIZuf
«Almeno ora la smetterai di fare quello stupido gesto con la testa per toglierti i capelli dagli occhi» cercò di sdrammatizzare lei.39Please respect copyright.PENANAH9va91WZEY
«Quale gesto?» chiese lui fingendo di non spere di cosa parlasse.39Please respect copyright.PENANA2s8pX7SQ3O
«Questo» fece lei imitandolo, enfatizzando il gesto in maniera plateale.39Please respect copyright.PENANAdzHGiVno64
«Quale?» chiese di nuovo lui ridendo di gusto. Lei sbatté di nuovo la testa da una parte all’altra, ridendo a sua volta a crepapelle.39Please respect copyright.PENANAkHQDqaF6WP
Adrian le poggiò le mani sui fianchi e la guardò con ardore. «Tu mi fai bene al cuore, Enya… Dico sul serio…»39Please respect copyright.PENANAUfyxqUsUFH
La ragazza arrossì violentemente. «Anche tu mi fai bene al cuore, Adrian…» replicò con un filo di voce. Adrian la prese con delicatezza per i polsi e la spinse verso di sé. Lei curvò la schiena e lo baciò. Adrian avrebbe voluto stringerla ancora più forte, far aderire i loro corpi, ma quando lei si staccò da lui non fece nulla per trattenerla, seppur a malincuore. La desiderava da stare male, ma la amava e l’avrebbe rispettata.39Please respect copyright.PENANAv1sSk4m1XM
«Perdonami, Adrian, ma non finirò mai di tagliarti i capelli se mi tremano le mani…» si giustificò lei emozionata, portandosi una mano sul petto.39Please respect copyright.PENANAPus51nUJYP
«Perdonami tu, invece… È che ti desidero da un sacco di tempo, sai?»39Please respect copyright.PENANAn7ipYtKeR3
«Non è vero…» replicò lei emettendo una risata cristallina che mise in evidenza le fossette sulle guance.39Please respect copyright.PENANARTHQRM2iJD
«Sì, invece, è la verità. Per questo tuo padre si arrabbiò con me quando mi desti quel bacio, sotto la quercia. Lo aveva visto benissimo, quanto ti desideravo.»39Please respect copyright.PENANAsOCsULdCn9
Enya tornò seria. «Vale anche per me…» ammise. Si guardarono ancora a lungo e intensamente, poi un rumore proveniente dal basso ricordò a entrambi che non erano soli e che dovevano rimandare il momento. Enya rise nervosamente, poi si ricompose e riprese a tagliargli i capelli. Quando ebbe finito, si allontanò di qualche passo da lui per osservare il suo lavoro e sorrise soddisfatta.39Please respect copyright.PENANAclGAI6ow5a
«Ora muoio dalla voglia di toglierti anche quella odiosa, pruriginosa barba, e rivederti finalmente in viso…» iniziò a dire lei, ma tacque quando notò l’espressione cupa calata sul suo volto.39Please respect copyright.PENANALzVVyAbHlq
«Dai, facciamolo» la incoraggiò lui a proseguire. Enya tagliò prima i ciuffi più lunghi con le forbici, dopodiché gli fece passare il filo del pugnale sul viso. Quella operazione fu tutt’altro che semplice, dal momento che il pugnale era sì affilato, ma poco adatto a quello scopo. Quando Enya ebbe finito, Adrian aveva tutta la pelle del viso arrossata e sanguinava in più punti. Si passò una mano sulle guance lisce e guardò con apprensione la ragazza.39Please respect copyright.PENANAxkUVTrq4nC
«Allora, che te ne pare?» le chiese, preoccupato. Enya alzò le spalle.39Please respect copyright.PENANAawNZqsdoM8
«So che questo ti addolora, però… per me è bello rivederti in viso, Adrian. È più o meno così che ti ricordavo… Hai irrobustito la mascella, e il tuo naso è più grosso di come mi ricordavo, ma per il resto sei tu… Sei tu, e mi eri mancato così tanto…»39Please respect copyright.PENANA7PnoRY6BUo
«Va bene, ma ti sembra che gli somigli? Al generale, intendo.»39Please respect copyright.PENANAYqwMHCcg2C
«Non lo so. Io non l’ho mai visto. È sceso al villaggio solo un paio di volte e ogni volta mio padre ha preteso che mi chiudessi in casa.»39Please respect copyright.PENANA7cOoJiCOKc
«E ha fatto bene!» esclamò Adrian tirandosi in piedi, usando un tono più duro di quanto non avesse voluto. «Quell’uomo è una carogna, Enya. Devi stare alla larga da lui. Me lo prometti?»39Please respect copyright.PENANAuoSTh16i0a
«Certo che sì, Adrian» promise lei prendendolo per mano. «Ora, sei pronto a guardarti in volto?» chiese.39Please respect copyright.PENANAJVq5VF9JtG
Adrian fece un nuovo respiro profondo. «No, ma devo farlo lo stesso. Giusto?»39Please respect copyright.PENANADCH1aQFeaH
Enya annuì debolmente.39Please respect copyright.PENANAfDLEJs4dBP
«Va bene, allora sono pronto» disse. Prese dal materasso lo specchio e, mentre Enya gli faceva luce col lumino, lo sollevò sul suo volto. Quando vide la sua immagine riflessa nello specchio, un dolore acuto gli attraversò il costato: la somiglianza col Romano era quasi inverosimile. Aveva la stessa mascella forte, il naso dritto e pronunciato, il taglio degli occhi, le labbra, perfino l’attaccatura dei capelli sulla fronte. Lanciò nuovamente lo specchio sul materasso e si coprì il volto con le mani, emettendo un debole singulto.39Please respect copyright.PENANALMavaz0g3J
Enya lo toccò sul braccio e lo chiamò, ma Adrian sembrò non accorgersene nemmeno. Fece scivolare le dita tra i capelli e le intrecciò dietro la nuca.39Please respect copyright.PENANAfi7zs7Gegr
«Adrian…» ripeté Enya, e solo in quel momento lui si decise a guardarla. Si sentiva frastornato e confuso, in balia dei tanti e violenti sentimenti che lo stavano aggredendo. Le mise una mano su volto e le fece una carezza.39Please respect copyright.PENANAWOOF5w4wah
«Devo andare da mio fratello, Enya…» le disse, con la voce strozzata. «Devo andare da lui, ora.»39Please respect copyright.PENANAimPa7ZkzKH
La baciò sulla testa e, senza nemmeno attendere risposta, si precipitò giù per le scale e poi fuori, all’aria aperta. Aveva ripreso a nevicare e ora tirava anche un vento freddo che ringhiava e ululava tra le strade deserte del villaggio, come un branco di lupi inferociti. Adrian sciolse il nodo con il quale aveva legato il cavallo al palo e montò in sella, per dirigersi verso la locanda. Prima di entrarvi si calò il cappuccio in testa, per il timore e la vergogna che qualcuno potesse riconoscerlo o, peggio, scambiarlo per il generale romano. Trovò Kayden seduto a uno dei tavoli più appartati del locale, che quella sera, forse a causa della tormenta, era quasi vuoto.39Please respect copyright.PENANAsnFx1n4Wvt
Il fratello, vedendolo arrivare, sollevò su di lui uno sguardo apprensivo. Adrian sedette di fronte a lui, dando le spalle ad Allan, il proprietario della locanda che se ne stava dietro il bancone con un’aria assonnata, e agli altri avventori. Infine, quando ebbe appurato che solo Kayden potesse vederlo, si decise a scoprire il volto abbassando il cappuccio. Negli occhi di solito algidi del fratello si accese una luce dispiaciuta.39Please respect copyright.PENANABJFIabWGn3
«Tu lo sapevi già?» gli chiese.39Please respect copyright.PENANAJDqNWfkBmG
«No. L’ho capito solo quando mi sono trovato in presenza del generale» confessò.39Please respect copyright.PENANAGcrPzIbwYL
Adrian afferrò il pugnale e seguì i contorni della runa Mannaz con il pollice, pensieroso.39Please respect copyright.PENANAjl6MwQsPgA
«Se mio padre è il Romano, perché mia madre mi ha lasciato questo pugnale quando mi ha abbandonato? Non ha nessun senso…» ragionò.39Please respect copyright.PENANAlg3vdGFgUH
Sollevò uno sguardo infinitamente stanco sul fratello e gli chiese cosa ne pensasse. Kayden stette a lungo a pensarci, poi rispose, con assoluta convinzione: «Penso che il pugnale ti abbia portato da Willigis.»39Please respect copyright.PENANAPKhgy2OCL1
Adrian si appoggiò di peso sullo schienale della sedia e allungò le gambe sotto il tavolo, mentre rifletteva sulle parole del fratello.39Please respect copyright.PENANALzAxfzHHgr
«E quindi?» chiese frastornato.39Please respect copyright.PENANAnjXMnEaUNe
«Willigis ha fatto di te un guerriero. Forse a te questo non dice niente, invece io lo trovo significativo. Ho sempre pensato che gli dei avessero dei piani particolari per te e ora ne sono più convinto di prima.»39Please respect copyright.PENANAYrvQ71OHIf
Adrian scosse la testa, afflitto. No, quello che gli aveva appena detto il fratello non gli diceva niente, non lo trovava né significativo né esaustivo. Tutto quello che sapeva era che, fin da piccolo, si era sempre sentito “sbagliato”, ed era così che continuava a sentirsi.39Please respect copyright.PENANASMsviBi9qF
«E ora che facciamo?» chiese, dopo un po’.39Please respect copyright.PENANAMHgbXJ3adW
Kayden si strinse nelle spalle. «Ora aspettiamo…» rispose.39Please respect copyright.PENANASt19Lab0Fx
«Aspettiamo cosa?»39Please respect copyright.PENANAgTQYxvPyGH
«Che gli dei ci indichino la strada.»39Please respect copyright.PENANAXPJjvo0xbC