GIULIO32Please respect copyright.PENANA6Ajqm8X2l8
Giulio passeggiava malinconico sulla sponda meridionale di uno dei bacini dell’imponente villa privata che l’imperatore Adriano aveva personalmente progettato e che si era fatto costruire a Tivoli, sulle pendici dei Monti Tiburtini. La zona in cui si trovava in quel momento era un maestoso quadriportico con giardino e piscina centrale, che Adriano aveva chiamato Pecile in onore alla Stoà Pecile, il Portico Dipinto di Atene, al quale si era ispirato. 32Please respect copyright.PENANAP2IVvyIbPN
Il bacino era circondato da siepi di rosmarino. Ai quattro angoli svettavano alti quattro cipressi, mentre alberi di ulivo e cespugli di alloro, bosso, lavanda e ginepro erano disposti in maniera studiata e ordinata lungo tutto il perimetro tra il bacino e i portici, per creare un piacevole luogo nel quale passeggiare sia d’inverno che d’estate.32Please respect copyright.PENANAVLMONSl3Za
Avrebbe dovuto sentirsi onorato di essere lì, nella villa privata in cui l’uomo più potente di tutto il creato amava rifugiarsi quando era a Roma, e all’inizio era stato così. Invece, ora, tra quei giardini e quegli imponenti edifici, si sentiva solo uno schiavo.32Please respect copyright.PENANAJClcAmwjmM
Come era accaduto che, da spudoratamente fortunato, aveva cominciato a sentirsi il ragazzo più solo e infelice dell’intero universo?32Please respect copyright.PENANA3Z7SaaiaE4
Giulio posò distrattamente lo sguardo sullo specchio del bacino nel quale si rifletteva il cielo terso di quell’inizio di dicembre, mentre nella sua mente prendeva forma il ricordo di un mattino di primavera di diversi mesi prima, quando Lucio si era presentato in casa sua e gli aveva annunciato che, quella sera, avrebbe avuto il privilegio di presenziare a un banchetto organizzato niente meno che dall’imperatore in persona.32Please respect copyright.PENANA9EgYx1fMHu
Quando era stato presentato all’imperatore, si era sentito come se ogni forza fisica e ogni capacità di pensiero venissero risucchiate in un vortice gigantesco. Adriano si era rivelato un uomo diverso da come se lo era immaginato. Non solo un carismatico dittatore e un valente soldato, ma anche un uomo arguto, intelligente e sensibile, che, come lui, amava le arti, la poesia e la caccia, e con il quale conversare era un autentico piacere. Adriano non amava parlare di sé ma delle cose che aveva visto nei suoi numerosi viaggi, delle persone che aveva incontrato - a volte anche umili - che in un modo o nell’altro avevano influenzato la sua vita.32Please respect copyright.PENANAlDxs8TdUsl
Quella notte, quando era tornato a casa, Giulio non era riuscito a prendere sonno tanto era eccitato. E quando, appena tre giorni dopo il banchetto, aveva ricevuto dall’imperatore in persona l’invito a far parte del suo seguito e ad accompagnarlo in uno dei suoi favolosi viaggi nelle province romane, Giulio era rimasto stordito, incapace di credere che quell’inaspettata fortuna stesse accadendo proprio a lui.32Please respect copyright.PENANADepD3EkLaE
Ovviamente aveva risposto affermativamente all’invito, e ai primi di Aprile era partito con il seguito dell’imperatore. Dopo una breve tappa ad Antiochia avevano visitato le province romane di Siria, Arabia e Palestina. Qui l’imperatore si era soffermato un po’ più a lungo per sbrigare pratiche amministrative, dopodiché erano ripartiti per l’Egitto e avevano visitato Alessandria, che Giulio aveva già avuto modo di conoscere mentre era d’istanza in Egitto come tribuno e che lo aveva suggestionato profondamente.32Please respect copyright.PENANAdFz2Rk45IJ
In novembre, un mese prima, si erano infine spostati verso ovest, dove avevano sentito dire che un leone causasse notevoli problemi alla popolazione locale. Adriano, che era notoriamente amante della caccia, aveva deciso di fermarsi in quella località per uccidere la belva.32Please respect copyright.PENANAfUXxE4YLb8
Giulio sentì le lacrime affacciarglisi agli occhi al ricordo di quel giorno, il giorno in cui avevano abbattuto il leone, poiché quello era stato anche l’inizio della sua afflizione. Dopo aver braccato la fiera, Adriano l’aveva ferita gravemente. Ma, invece di colpirla a morte, concesse tale privilegio a Giulio.32Please respect copyright.PENANAljGM3wIBcQ
Giulio, mostrandosi incauto, si era avvicinato troppo e la belva, in uno slancio di disperata ribellione, si era liberata dalla presa dei servi e aveva tentato di balzare su di lui. Giulio, spaventato, si era gettato all’indietro e si era ferito di striscio alla coscia destra, incontrando la lama del gladio di una guardia pretoriana che si trovava alle sue spalle.32Please respect copyright.PENANApAaN4VpvEq
Umiliato per l’accaduto, aveva afferrato quello stesso gladio e si era a sua volta lanciato sull’animale, il quale nel frattempo era stato nuovamente costretto all’immobilità. Giulio gli aveva conficcato la lama nel cranio e poi era caduto a terra, soccorso dai servitori dell’imperatore e dallo stesso Adriano, che si era precipitato ai suoi piedi, preoccupato.32Please respect copyright.PENANAN4g8Ocey4u
Era stato medicato e portato nei suoi alloggi e qui si era segregato, rifiutandosi da quel momento in poi di mostrarsi in pubblico. Non per la ferità in sé ma per l’umiliazione nata a causa della dinamica dell’incidente.32Please respect copyright.PENANAnRqmNHHnuj
Il terzo giorno del suo forzato ritiro, l’imperatore Adriano era andato personalmente a fargli visita. Egli era entrato e lo aveva trovato sul letto e Giulio, colto alla sprovvista, era arrossito per la vergogna. L’imperatore si era seduto sul bordo del materasso e aveva voluto sincerarsi riguardo alle sue condizioni di salute, sciogliendo le bende che gli coprivano la ferita e analizzandola.32Please respect copyright.PENANAYzFPdDVFoM
«Non è poi così grave da impedirti di muoverti» lo aveva rimproverato, tornando poi a praticare la fasciatura. Adriano era seduto accanto a lui e Giulio si era sentito schiacciato dalla sua personalità.32Please respect copyright.PENANAZD6PwxYDUJ
Aveva sentito uno strano turbamento fargli battere forte il cuore, ma aveva cercato di ignorarlo, o per lo meno di minimizzarlo. Ovviamente era a conoscenza del fatto che l’imperatore preferisse i fanciulli alle donne, ma a lui le donne, invece, piacevano. Insomma, non disdegnava certo la loro compagnia, anche se era già successo, da ragazzino, di provare attrazione per qualcuno del suo stesso sesso. 32Please respect copyright.PENANA0htBGomcSo
«Non è per la ferita che mi vergogno a mostrarmi in pubblico, ma per la stupidità con la quale mi sono procurato la ferita… Mi sento un’idiota…»32Please respect copyright.PENANAYR6ucyWnN6
«Ciò che hai appena detto, mio giovane amico, è una cosa stupida. Hai agito d’istinto, non sei stato l’unico ad essersi ritratto quando la belva è balzata in avanti. Lo abbiamo fatto tutti, anche io» aveva ammesso l’imperatore, che aveva finito di fasciargli la ferita ma la cui mano aveva continuato a tenere sulla sua coscia.32Please respect copyright.PENANACXxiyTUwaQ
«In realtà ti sei comportato in maniera estremamente coraggiosa, questa è l’opinione di tutti. Perciò, stasera non privarci del piacere della tua compagnia» lo aveva esortato Adriano, e nei suoi occhi nocciola si era accesa una luce ardente. «Non privare me del piacere della tua compagnia, Giulio…» aveva aggiunto poi, e Giulio si era sentito scuotere intimamente da una calda emozione. Adriano aveva fatto scivolare lentamente la mano verso il suo inguine e lui era rimasto come paralizzato, incapace di muovere un muscolo e, allo stesso tempo, tremando in ogni fibra del suo essere. L’imperatore aveva fermato la sua mano vicinissima alla sua eccitazione e lui aveva disperatamente desiderato che continuasse a farla salire, che lo toccasse, dandogli il sollievo di cui in quel momento sentiva il disperato bisogno.32Please respect copyright.PENANATwtMp3TO3W
«Tu non ti rendi nemmeno conto di quali violente emozioni riesci a suscitare in me, non è vero?» aveva poi proseguito l’imperatore, togliendogli la mano dall’inguine e sollevandola sul suo viso, per spostargli una ciocca di capelli biondi dagli occhi.32Please respect copyright.PENANAvQupSKlHsT
A quel punto, si era chinato su di lui e lo aveva baciato. Giulio aveva chiuso gli occhi e lo aveva lasciato fare, travolto da una passione che non avrebbe mai immaginato di poter provare. E poi si erano esplorati vicendevolmente con le mani, in preda ad un desiderio sempre più urgente e violento. Giulio, tuttavia, aveva presto compreso che quel semplice contatto non lo avrebbe saziato. Lui voleva di più, desiderava ardentemente fondersi con il suo idolo, diventare un tutt’uno con lui. All’improvviso aveva realizzato, non senza sgomento, che ciò che voleva era essere posseduto, appartenergli, divenire suo ad ogni costo. In fondo aveva sempre saputo che sarebbe successo, ma quello che lo aveva sorpreso e disorientato era che non avrebbe mai immaginato di volerlo così intensamente.32Please respect copyright.PENANAF8csFibvk4
E poi, semplicemente, era successo.32Please respect copyright.PENANA6ijihKbemE
Adriano si era mostrato un amante esperto e premuroso e Giulio aveva vissuto l’esperienza come se si fosse trattato di un sogno, meraviglioso e terribile allo stesso tempo. Fino a che era rimasto tra le sue braccia, aveva continuato ad essere felice, come non si era mai sentito in vita sua. Ma poi l’imperatore aveva abbandonato la sua stanza e, una volta rimasto solo, lui aveva iniziato a sentirsi sporco, e sciocco. E quando, quella sera, aveva trovato il coraggio di presenziare nuovamente al banchetto, era stato fatto oggetto di occhiate riprovevoli e di pettegolezzi sussurrati, e in quel momento aveva definitivamente compreso la portata delle conseguenze che quell’atto determinato da un momento di folle e insano abbandono aveva, o avrebbe, generato.32Please respect copyright.PENANAniGcmxlJB1
Giulio non era uno schiavo, eppure non solo era stato a letto con un uomo ma si era concesso passivamente, e questa era una cosa che a Roma non veniva tollerata.32Please respect copyright.PENANAlA1lILueAu
Dopo quel giorno, l’imperatore lo aveva trattato come sempre, con premura e gentilezza, ma aveva evitato di rimanere solo con lui né si era più recato a fargli visita nei suoi alloggi, e anche se continuava a raccontarsi la storia che fosse un bene, in realtà Giulio non aveva mai smesso di desiderare e sperare che accadesse.32Please respect copyright.PENANAdPZtF9kE5M
Quando avevano fatto ritorno a Roma, aveva cercato un pretesto per separarsi dal seguito dell’imperatore e si era rifugiato in casa della madre, a Ostia, per cercare di capire i suoi sentimenti e riprendersi da quell’esperienza che lo aveva profondamente scosso. Lontano dall’oggetto del suo desiderio, aveva sperato di ritrovare la lucidità mentale, o per lo meno la tranquillità necessaria per riuscire a riflettere, ma sua madre non aveva fatto altro che mettere il dito nella piaga chiedendogli dell’imperatore, di come avevano trascorso il tempo insieme, di cosa avevano parlato, dei luoghi che avevano visitato e tutto il resto. Si interessava a tutte quelle frivolezze e nemmeno si era accorta dello stato d’animo pietoso in cui versava, facendolo sentire infine più solo e infelice che mai.32Please respect copyright.PENANAppXeVuS7hO
Eppure, senza ancora saperlo, sarebbe riuscito a sentirsi anche peggio nei giorni a venire.32Please respect copyright.PENANAOlfoGJcuxU
Dopo nemmeno una settimana dal loro rientro, Giulio aveva ricevuto un missiva dall’imperatore. Si era appartato in un luogo tranquillo e l’aveva letta in segreto, con il cuore che gli tamburellava violento nel petto. In un linguaggio molto schietto e diretto, il messaggio diceva:32Please respect copyright.PENANAk1zzO2fQSn
“So quello che provi e ti chiedo scusa. La verità è che non riesco a stare senza di te, e devi credermi se ti dico che ci ho provato. Ti prego, non privarmi ancora della tua compagnia: raggiungimi a Tivoli.32Please respect copyright.PENANAM24fjZ9EoS
Tuo devoto,32Please respect copyright.PENANAOUGzpXrYMB
Adriano.”32Please respect copyright.PENANA0h9XavOazw
Giulio aveva stretto la pergamena tra le mani e aveva sorriso, raggiante. E poi aveva pianto, disperato. Sapeva che avrebbe fatto meglio a declinare l’invito, che avrebbe fatto meglio a tornare alla sua vita di prima, ma, anche volendo, come avrebbe più potuto tornare alla sua vita precedente quando tutto il suo mondo era rimasto sconvolto dalla nuova comprensione di se stesso? Inoltre, nemmeno lui riusciva a stare lontano dall’imperatore.32Please respect copyright.PENANAVheIfpdLno
Era partito quel giorno stesso per dirigersi nella villa imperiale a Tivoli e quella notte, di nuovo, si era concesso all’imperatore, ed ancora una volta era stato sublime e sconvolgente allo stesso tempo.32Please respect copyright.PENANA0fuoe1wyx9
I giorni successivi erano stati i più belli che Giulio avesse mai vissuto. Lui e Adriano facevano lunghe passeggiate, a piedi e a cavallo; si esercitavano regolarmente con la spada e conversavano di letteratura e di arte, e si amavano tutte le volte che ne avevano voglia. Spesso, soprattutto alla sera, ricevevano ospiti, e Giulio, gradualmente, aveva smesso di preoccuparsi dell’opinione della gente e delle battutine sprezzanti che lì, come a Roma, circolavano su di lui. I Romani potevano disprezzarlo quanto volevano. Chiunque, ne era certo, avrebbe dato un occhio per essere al posto suo.32Please respect copyright.PENANAEycGlA0I2Y
Ma poi anche quel momento idilliaco era dovuto finire. Dopo tre settimane dal suo arrivo alla villa imperiale, infatti, la moglie dell’imperatore, Sabina, aveva deciso di far visita al marito. Era risaputo che tra Adriano e la moglie i rapporti fossero piuttosto tesi, tuttavia era pur sempre l’imperatrice e lui non si sarebbe mai permesso di mostrarsi irrispettoso nei suoi confronti. Perciò, da quel giorno, aveva smesso di cercare la sua compagnia, sia di notte che di giorno. Si vedevano, ma esclusivamente in presenza di tutti gli altri ospiti della villa.32Please respect copyright.PENANAjdd8UhgGyX
E questo aveva nuovamente gettato Giulio nello sconforto, facendolo sentire più solo e inadeguato che mai. Si sentiva isolato, un po’ come dovevano sentirsi gli schiavi e il personale in generale, costretti a lavorare e a muoversi nel mondo sotterraneo che Adriano aveva fatto costruire sotto la villa perché non fosse costretto a dividere i suoi spazi con la servitù. Ecco, in quel momento si sentiva uno di loro: uno schiavo costretto a rimanere all’ombra, imprigionato da una folle, insana, viscerale passione che lo stava consumando, giorno dopo giorno.32Please respect copyright.PENANACiX3Gb2PUO
Avrebbe voluto fare ritorno a casa, e a dire il vero aveva provato a chiedere all’imperatore il permesso di farlo, ma lui glielo aveva negato dicendo che, anche se in quel momento il buon senso li obbligava a tenere le doverose distanze, saperlo comunque presente nella villa e poterlo vedere ogni giorno gli era di enorme conforto. E Giulio, ancora una volta, si era sentito combattuto, felice di sentirsi tanto desiderato e, allo stesso tempo, arrabbiato con l’imperatore. Come poteva essere così cieco, o crudele, da non accorgersi quanto quella situazione lo facesse soffrire?32Please respect copyright.PENANALinZjI4Ru3
Un brivido gli attraversò la spina dorsale e Giulio si strinse nel mantello.32Please respect copyright.PENANAb4S5R3YBaI
Si era sollevata una gelida brezza mattutina e iniziava a sentire freddo. Attraversò il giardino e si rifugiò sotto il porticato, deciso a tornare al palazzo imperiale. Tuttavia, anziché svoltare a destra, salì i gradini che conducevano a una delle biblioteche della villa, un’esedra con sette nicchie nelle quali erano disposti altrettanti armadi contenenti i libri degli autori preferiti dell’imperatore: Eliodoro, Epitteto, Favorino, ma anche Platone ed Epicuro. La piccola biblioteca era anche l’anticamera di una costruzione completamente autonoma e isolata dal resto dell’enorme complesso imperiale, una sorta di piccola villa comprensiva di terme, peristilio, tablino e perfino di alcune camere da letto. Un angolo segreto e inaccessibile nel quale Adriano si rifugiava spesso per appartarsi, leggere, pensare, o anche solo riposare, e che nessuno, mai, aveva avuto il privilegio di vedere. Un piccolo isolotto circondato da un canale anulare e da un portico colonnato, anch’esso circolare, il cui accesso era possibile attraverso due piccoli ponti mobili ritirabili anche dall’isola.32Please respect copyright.PENANA8QEXX4pCkW
Nemmeno Giulio, a cui l’imperatore aveva dato il permesso di girare indisturbato per tutto il complesso imperiale, aveva mai messo piede in quella parte della villa. Se Adriano si trovava lì in quel momento, di sicuro era da solo. Giulio provò l’irrefrenabile impulso di controllare, tanto era forte il desiderio di vederlo e stare in sua compagnia anche solo per un istante.32Please respect copyright.PENANA2V7sW5snWN
Attraversò la biblioteca e scese i gradini che conducevano direttamente al portico colonnato coperto con una volta a botte, dopodiché si affacciò sul canale e rimase profondamente deluso quando si accorse che i due ponti erano al loro posto dalla parte del portico.32Please respect copyright.PENANAa6af4Z95oJ
Alzò lo sguardo sulla struttura al di là del canale e sentì nuovamente le lacrime affacciarglisi agli occhi.32Please respect copyright.PENANAoENE3iioMF
Non si era mai sentito così vulnerabile in tutta la sua vita. In quel momento provò rabbia per se stesso ma anche per l’imperatore, che giocava coi suoi sentimenti. E provava rabbia nei confronti di Lucio, il quale, anziché portare suo figlio Fabio a quel dannato banchetto, aveva deciso di portarci lui, trascinandolo in quella disperata situazione che sembrava non avere soluzioni di sorta.32Please respect copyright.PENANA8TPhzLftm1
Si voltò per tornare indietro quando la figura alta ed elegante dell’imperatore fece la sua comparsa alle sue spalle. Giulio arrossì come una verginella e si detestò per la sua debolezza. All’improvviso, l’idea di essersi spinto fino a lì gli parve non solo ardimentosa, ma irrispettosa.32Please respect copyright.PENANAdaXPriFkOO
«Scusami, so che non dovrei essere qui, è stato più forte di me…» farfugliò, ma Adriano lo rassicurò sorridendogli e Giulio pensò che fosse bello, forte e attraente, con la folta barba e i morbidi e lucenti capelli scuri, le labbra carnose e gli zigomi alti.32Please respect copyright.PENANAzJ045iXOFM
«A dire il vero sono contento di trovarti qui. Ero venuto a cercarti nei tuoi alloggi» gli fece sapere Adriano, andandogli vicino e toccandolo lievemente sulla guancia.32Please respect copyright.PENANAiVUzHJodTo
«Ero stanco di starmene chiuso in camera…» si lamentò Giulio, e le labbra si piegarono involontariamente in un broncio quasi fanciullesco.32Please respect copyright.PENANAVtPw8j2CNZ
Adriano guardò sopra la sua spalla e con la testa indicò la piccola villa al centro dell’isolotto.32Please respect copyright.PENANArX8rtcoulx
«Scommetto che fantasticavi di entrare nel mio piccolo mondo segreto» disse.32Please respect copyright.PENANAL6DHQYXjvQ
«No… cioè… lo so che non vuoi nessuno tra i piedi quando hai bisogno di startene per conto tuo…»32Please respect copyright.PENANAPlPWgrtCDZ
«Ma ora ho bisogno di stare con te e qui nessuno ci disturberà» disse Adriano con voce suadente, dirigendosi verso il canale. Azionò un piccolo argano e il ponte si abbassò lentamente sul canale, per poi appoggiarsi sul suolo pavimentato dell’isolotto con un leggero tonfo. Adriano lo invitò a seguirlo e Giulio ubbidì, eccitato e felice come un cagnolino al quale erano stati gettati gli avanzi di un lauto pranzo.32Please respect copyright.PENANAkNqM3OtnTu
Entrati nell’ingresso a emiciclo, Giulio seguì l’imperatore in uno dei due corridori laterali concentrici, che portava direttamente al piccolo studiolo. La stanza, arredata con sobrietà con un tavolo in legno di quercia, tre seggiole e un divano rivestito con raso rosso, era riscaldata attraverso il pavimento.32Please respect copyright.PENANAg4M3dM0rRs
Adriano si tolse il mantello, che gettò sopra il divano, e poi si avvicinò a Giulio, che lo osservava impietrito, troppo emozionato dalla sua vicinanza per riuscire anche solo a parlare. Adriano gli sganciò la fibula e tolse anche a lui il mantello, che finì insieme all’altro sul divano.32Please respect copyright.PENANAC5xenLcnAi
«Sei felice di essere qui con me, Giulio?» gli chiese l’imperatore, facendogli una leggera carezza sul viso.32Please respect copyright.PENANAO2fyDcPW1j
«Immensamente…» sospirò lui offrendogli le labbra.32Please respect copyright.PENANArGzrzYOLes
Adriano si chinò a baciargliele. Giulio venne nuovamente travolto dai sensi e si lasciò trascinare docilmente verso un turbinio di emozioni stravolgenti, violente e dolcissime allo stesso tempo.32Please respect copyright.PENANAyV1d6YbYrE
Passarono tutta la mattina e parte del pomeriggio a fare l’amore e a conversare. Giulio sarebbe stato ad ascoltare l’imperatore per ore. Trovava la sua voce musicale, dolce e profonda, e le cose che raccontava sempre incredibilmente interessanti. 32Please respect copyright.PENANAP01PJrEjEB
Quando il sole iniziò a declinare, Adriano stabilì che era arrivato il momento di separarsi e lui si sentì nuovamente cogliere dallo sconforto. Per quale motivo il tempo sembrava volare in fretta, quando si trovava insieme a lui ed era felice?32Please respect copyright.PENANAmGFU6K4DPf
L’imperatore notò il suo cruccio. «Non essere triste, Giulio. Lo sai cosa provo per te, sai che sei al centro dei miei pensieri, in ogni istante…» cercò infatti di rassicurarlo.32Please respect copyright.PENANAKBI4jV5fQS
Giulio annuì e si impose di sorridere, anche se dentro di sé avrebbe voluto gridare dalla disperazione. Insieme si diressero verso il palazzo imperiale. Quando entrarono nel vestibolo, l’imperatrice Sabina andò loro incontro. Giulio abbassò la testa imbarazzato, vergognandosi di aver trascorso le ultime ore in compagnia del marito. Adriano, invece, la guardò con fredda naturalezza.32Please respect copyright.PENANAxJKwDrkuKm
Sabina baciò il marito sulla guancia. «Sto per tornare a Roma, Tivoli mi è venuta a noia» lo informò.32Please respect copyright.PENANAWmcUl9kiNu
«Come vuoi, Sabina. Io non tornerò prima di marzo, sai che odio la confusione dell’Urbe» ribatté placidamente il marito. Sabina fece un sorrisetto ambiguo «Certamente, lo so…» disse serafica. Fece per tornare sui suoi passi ma poi si voltò nuovamente verso di loro. «A proposito, credo che faresti meglio a leggere le missive che sono arrivate questa mattina, mentre eri assente. Una sembrava particolarmente urgente, a portarla è stata una guardia pretoriana» lo informò.32Please respect copyright.PENANANWFtMuCn82
Adriano aggrottò le sopracciglia. «Da dove arriva?» chiese.32Please respect copyright.PENANAanX0ebuJdY
Sabina alzò la faccia e guardò il marito con piccoli occhi affilati. «Forse faresti meglio a leggerla subito, mio caro…» rispose semplicemente.32Please respect copyright.PENANA0Gfv2dOgDe
Adriano lanciò un’occhiata imbarazzata a Giulio, come per chiedergli scusa, e si allontanò verso lo studio, dove ogni giorno veniva depositata la sua corrispondenza.32Please respect copyright.PENANAHf1uJQ9oDe
Giulio salutò rispettosamente l’imperatrice e fece per dirigersi nei suoi alloggi, ma Sabina lo chiamò e lui sentì il sangue gelarglisi nelle vene all’idea di doversi raffrontare con lei. Sabina gli andò vicino e Giulio poté vedere chiaramente, alla luce del sole che dall’alto inondava la sala di forma ottagonale, profonde rughe intorno agli angoli degli occhi e della bocca. L’imperatrice non era mai stata bella e ora, oltre che poco attraente, era anche invecchiata.32Please respect copyright.PENANACwfLMO2KQD
«Ti piace la villa imperiale, giovane Giulio?» chiese lei, guardandolo algida. Era la prima volta che l’imperatrice gli rivolgeva la parola e trovò strano che gli facesse una domanda così banale.32Please respect copyright.PENANAip4b9UF446
«Sì, è meravigliosa» rispose Giulio sempre più a disagio, mentre l’ansia iniziava ad attanagliargli lo stomaco.32Please respect copyright.PENANA9fzM0nPLYx
«Quale parte della villa preferisci?»32Please respect copyright.PENANA2K96SJ3gNX
Giulio aprì la bocca, indeciso sulla risposta da darle. «Il Canopo, credo… Amo l’Egitto e quella è la parte della villa che meglio lo rappresenta.»32Please respect copyright.PENANADKNsYs6zTm
«Già, molto suggestivo. Eppure avrei detto che la parte che preferivi è Siracusa, che è il nome con il quale l’imperatore chiama il suo piccolo angolo privato… Sai, Adriano non ha mai permesso a nessuno di violarlo, nemmeno a me è stato mai concesso di mettervi piede. Eppure so per certo che è lì che hai passato il pomeriggio, insieme a lui.»32Please respect copyright.PENANAhJyIzAuxd5
Giulio arrossì violentemente, e di nuovo abbassò la testa dinanzi a lei. Si sentì come denudato, spogliato di ogni dignità, e desiderò morire. Non ancora soddisfatta, l’imperatrice gli sorrise, avvicinò le labbra al suo orecchio e gli disse, in tono crudele: «Goditi questo momento, giovane Giulio. Ora sei bello, glabro, aitante. Tuttavia non avrai diciannove anni per sempre.»32Please respect copyright.PENANAdNCy73o3ek
Dopodiché si voltò e si allontanò lentamente da lui, lasciandolo solo e tremante di umiliazione.32Please respect copyright.PENANAuS0r1iWeTF
Giulio si sentì invadere da una moltitudine di sentimenti contrastanti, di rabbia ma anche vergogna. Sentì il bisogno di appartarsi per dare sfogo alle sue emozioni, così si diresse nei suoi alloggi quasi correndo. Quando fece per entrare nella sua stanza, tuttavia, Adriano si affacciò dal tablino e lo chiamò. La sua espressione, terribilmente seria, lo allarmò. Tornò sui suoi passi e raggiunse il suo amante all’interno dell’imponente studio, così diverso da quello più intimo nel quale avevano passato il pomeriggio abbracciati. Adriano era mollemente seduto su una poltroncina rivestita con del raso turchese e stringeva in mano un rotolo di pergamena. Gli porse la lettera e Giulio si sorprese di quel gesto, quasi più confidenziale degli stessi rapporti intimi che avevano avuto finora. Giulio prese in mano la lettera e si irrigidì quando si accorse che il mittente di quella missiva era Lucio.32Please respect copyright.PENANAjDrvSgFq09
Divorò con febbricitante ansia ogni singola parola, e quando ebbe finito di leggere, guardò l’imperatore con un misto di terrore e di addolorato rincrescimento. Nella lettera, Lucio metteva al corrente l’imperatore che i barbari delle Terre del Nord avevano attaccato un punto del vallo insieme ad un piccolo gruppo di Britanni ribelli, causando la perdita di diversi uomini nonché la distruzione completa di un forte e di parte del muro adiacente. Chiedeva che gli venisse inviata una terza legione di supporto alle due che gli erano già state concesse, per porre fine una volta per tutte agli attacchi dei barbari ostili e dei Britanni ribelli.32Please respect copyright.PENANATXyYaTLHdz
Giulio avrebbe voluto dire qualcosa, ma si vergognava troppo. Era stato lui a intercedere per Lucio, lui a chiedere all’imperatore di affidargli la Britannia del nord, e quello, in meno di tre mesi, era riuscito a fomentare una guerra.32Please respect copyright.PENANAXzqTIuNPed
«Io… sono così mortificato…» balbettò dopo un po’, sinceramente dispiaciuto.32Please respect copyright.PENANASmxfuRdMYk
Adriano, tuttavia, lo guardò sorpreso. «E perché mai? Tu non c’entri niente, Giulio. È tutta colpa mia. Conoscevo i piani di Lucio fin dall’inizio, ma l’ho mandato lo stesso. C’era un motivo specifico se avevo deciso di mettere fine alle guerre, soprattutto quelle nella Grande Isola, ed è per questo che non posso perdonarmi una simile leggerezza… Spero solo che il tuo tutore sappia quello che fa, perché se non riuscirà ad arginare il problema, ci troveremo di nuovo a dover affrontare quei maledetti barbari dentro le mura di casa nostra.»32Please respect copyright.PENANA2tzEvieOi0
Giulio abbassò la testa, addolorato. Si sentiva responsabile per Lucio, per essere stato così ingenuo e non aver capito subito che lo aveva usato per arrivare ai suoi scopi.32Please respect copyright.PENANAFfjI9Ds0py
«Vuoi che me ne vada?» gli chiese, titubante.32Please respect copyright.PENANAiaT6rxXrm6
L’imperatore, tuttavia, lo guardò perplesso. «Al contrario, Giulio. Ora più che mai ho bisogno che tu resti al mio fianco. Resta qui con me… Vuoi?»32Please respect copyright.PENANA8sS0VJ6F2D
Giulio si emozionò fino a commuoversi. Guardò con trasporto l’imperatore e definì con certezza i suoi sentimenti per lui. Non si trattava di una volgare pulsione erotica. Non solo, per lo meno. Lui lo amava, in maniera assoluta. Lo amava e non lo avrebbe mai più deluso.32Please respect copyright.PENANA8UQsaTa27i
«Sì che lo voglio, Adriano…» rispose quindi di slancio, gettandosi ai suoi piedi.32Please respect copyright.PENANAodAFMVe7qR
Adriano gli mise una mano sulla guancia e lo guardò con affetto, dopodiché si sfilò dal dito l’anello che era appartenuto all’imperatore Traiano, che a sua volta gli fu dato dal divo Nerva il giorno in cui lo adottò, e glielo porse. Giulio guardò l’anello, poi sollevò lo sguardo su di lui, stordito e confuso.32Please respect copyright.PENANAHKwGbQfi6A
«Voglio che lo tenga tu» gli comunicò l’imperatore.32Please respect copyright.PENANAearWbwfT5F
Giulio lo prese e se lo tenne un po’ tra le dita, esaminandolo attentamente. Era un anello in oro massiccio, con l’effige della lupa capitolina.32Please respect copyright.PENANAcVIech4AoX
«Mettilo» lo esortò Adriano, e lui ubbidì, con le mani tremanti.32Please respect copyright.PENANAlPthx8vx24
«Capisci la responsabilità che ti sto affidando?» gli chiese a quel punto il divo, facendolo sobbalzare.32Please respect copyright.PENANAPOv9L5DmtT
«Credo di sì, solo che non ne capisco il motivo…» farfugliò.32Please respect copyright.PENANAsEqa3WTLJs
Adriano gli sollevò il mento e gli sorrise. «Davvero non lo sai?» gli chiese ancora.32Please respect copyright.PENANAk27smxitcP
«No…» rispose sinceramente Giulio. L’imperatore lo scrutò a lungo, poi disse: «Mi fido di te, Giulio. Mi hai mostrato più devozione tu in pochi mesi che tutte le persone che mi stanno vicino da anni. Mi fido di te, so che non mi tradiresti mai, che non mi colpiresti mai alle spalle.»32Please respect copyright.PENANAeSyOkDfTc8
«È così» giurò solennemente Giulio. «Non ti tradirò. Mai!»32Please respect copyright.PENANAoYchkp9N6M