WILLIGIS47Please respect copyright.PENANAzk8Heq8b4p
Willigis si muoveva piano tra i cadaveri degli abitanti di Trimontium che, grazie alle persistenti temperature rigide delle ultime settimane, si erano conservati in uno stato pressoché integro. Il ripugnante odore dolciastro di morte era comunque talmente forte e pungente da far lacrimare gli occhi. Willigis ci era abituato, ma non la giovane donna che lo accompagnava. Infatti, di tanto in tanto, era costretta a fermarsi, assalita da violenti conati di vomito.47Please respect copyright.PENANAuhPj5FjIFl
Non era stato facile trovare il luogo dove era avvenuto il massacro. Sarebbe stato più semplice e veloce ottenere informazioni dai suoi stessi alleati, ma Willigis non aveva voluto esporsi ulteriormente per non destare nel Romano, che non aveva preso molto bene la sua partenza e lo aveva velatamente accusato di ordire un tradimento alle sue spalle, ulteriori sospetti.47Please respect copyright.PENANA62s3tGBgdg
Aveva quindi dovuto agire con cautela, affidandosi al suo intuito e interrogando con discrezione gli abitanti dei villaggi intorno a Trimontium.47Please respect copyright.PENANAUuS31VD4c8
Infine, dopo due settimane di ricerche, era venuto a conoscenza di un fatto apparentemente privo di importanza ma che Willigis aveva comunque sentito di dover prendere in considerazione. Stando alle chiacchiere di un vecchio mendicante, una giovane donna era piombata un giorno nel suo villaggio trenta miglia più a sud da Trimontium, spossata e affamata. E poi, misteriosamente, quella sera stessa, era diventata ufficialmente una lontana parente del capo villaggio, che raccontò a tutti gli abitanti l’improbabile storia di come questa cugina di terzo grado avesse perso tutti i suoi cari in un tragico quanto poco definito incidente, rimanendo orfana e bisognosa d’aiuto.47Please respect copyright.PENANAkFDVC1Nxiw
Willigis, dunque, si era recato immediatamente dal capo villaggio e gli aveva chiesto di poter parlare con la ragazza. Quello, spaventato, gliene aveva chiesto il motivo e lui, senza starci a girare troppo intorno, gli aveva detto che riteneva potesse sapere dove si trovava sua figlia, scomparsa nei pressi di Trimontium più di un mese prima. Il capo villaggio, a quel punto, si era ulteriormente allarmato e, in maniera piuttosto rude, lo aveva invitato ad andarsene. Willigis si era trovato a un passo dall’intervenire con la forza e mettere a soqquadro la casa e tutto il villaggio, ma non era stato necessario. La ragazza era spontaneamente uscita da una stanza, nella quale si era nascosta al suo arrivo, e aveva detto di sapere chi fosse.47Please respect copyright.PENANAwz8715z9oJ
«Davvero?» le aveva chiesto Willigis, guardandola severamente.47Please respect copyright.PENANASTSXCWAOAY
«Sì. Tutti a Trimontium sapevano chi fossi e tutti ti odiavano. Tutti tranne Adrian… Per qualche motivo tu gli piacevi, perciò farò finta che piaci anche a me» gli aveva detto, con disarmante onestà. «Dici che cerchi tua figlia… Come si chiama?»47Please respect copyright.PENANAdKwGoYveYs
«Ailisa» aveva risposto Willigis. A quel punto, la ragazza aveva emesso un singulto e si era portata entrambe le mani alla bocca. Gli occhi le si erano riempiti di lacrime e, con un filo di voce, aveva sussurrato: «Ailisa era tua figlia?»47Please respect copyright.PENANARiebnsL8kB
Willigis non aveva potuto non notare che aveva parlato di Ailisa al passato. “Allora è così, è davvero morta?” aveva pensato di chiedere alla Britanna.47Please respect copyright.PENANAcdVQxkcAaS
«Portami da lei» le aveva detto invece.47Please respect copyright.PENANAM5azjPsGQ7
E ora si trovava lì, nella foresta, dove gli abitanti di Trimontium erano stati barbaramente uccisi.47Please respect copyright.PENANAAoDSBRbxYg
Passò accanto a un bambino, il cui petto era stato prima trapassato e poi crudelmente squartato da un gladio. Il piccolo giaceva supino ai piedi di una donna, probabilmente la madre, alla quale erano stati strappati di dosso i vestiti. Willigis sapeva bene cosa significava, avendo per anni combattuto al fianco dei Romani. La donna non presentava ferite da armi ma aveva chiazze scure intorno al collo, segno che, dopo, era stata strangolata.47Please respect copyright.PENANAdiJMD17H4C
Scene come queste si ripetevano a decine. Willigis sentì la ragazza di nome Enya singhiozzare mentre scavalcava il corpo di un’anziana donna alla quale non era stato risparmiato simile trattamento.47Please respect copyright.PENANANXJqKORc6x
Sebbene Willigis le avesse consigliato di rimanere indietro insieme ai suoi uomini per evitarle di nuovo quel brutale spettacolo, la ragazza si era rifiutata di farlo. Ogni tanto si asciugava gli occhi con la manica della tunica, in silenzio, mostrando un dignitoso dolore.47Please respect copyright.PENANANUpTB7bQE4
Raggiunsero uno spiazzo nel quale erano presenti le ceneri di diversi fuochi, quelli intorno ai quali, secondo il racconto della ragazza, la sua gente aveva tentato di riscaldarsi la notte del massacro, e la quercia che aveva visto nella visione si presentò dinanzi ai suoi occhi in tutta la sua imponenza. Il corpo di Ailisa giaceva inerme ai piedi del maestoso albero. Quando si accorse di lei, Willigis si immobilizzò, colto da un terribile capogiro. Dovette fare affidamento a tutte le sue forze per riuscire infine ad avvicinarsi a sua figlia. Ailisa aveva gli occhi sbarrati, vitrei. Si era recisa la gola con un taglio netto, preciso, pulito. Da quello, Willigis stabilì che non aveva avuto ripensamenti né indecisioni. Quando si era resa conto che non c’era più niente da fare, aveva stabilito di morire per mano sua anziché per mano dei suoi aggressori.47Please respect copyright.PENANAZoDqMBBXvQ
Willigis rimase in silenzio a osservare sua figlia, provando un dolore acuto al petto. Si ricordò le parole che lei gli aveva gridato con acredine qualche tempo prima, le stesse che gli aveva ripetuto il druido, e rifletté amaramente che, infine, quello di morire da solo era davvero il suo destino.47Please respect copyright.PENANA6cRqwDPZOd
“Che cosa ho fatto…” si rimproverò.47Please respect copyright.PENANA0azmVr9fUY
Enya, al suo fianco, piangeva sommessamente.47Please respect copyright.PENANAOD87ldCbH4
«Io e lei dormivamo dentro la cavità del tronco quando sono arrivati i Romani… Ailisa mi ha svegliato e mi ha detto di arrampicarmi più in cima possibile. Mi ha intimato di non muovermi da lì, qualsiasi cosa fosse avvenuta. Da uno spiraglio nel tronco ho visto quello che accaddeva… Lei ha combattuto selvaggiamente fino a che ha potuto, poi è stata sopraffatta e costretta al suolo. Sarei dovuta intervenire in qualche modo, continuavo a ripetermi che non potevo rimanermene lì senza fare niente, ma ero troppo terrorizzata per farlo…» si sfogò la giovane, continuando a piangere.47Please respect copyright.PENANA68Qx9nY5nn
«Non avresti potuto aiutarla in nessun modo» disse Willigis, mentre la rabbia e la frustrazione montavano dentro di lui.47Please respect copyright.PENANAOsvLFm1jGe
Enya si asciugò nuovamente le lacrime con il palmo delle mani e sollevò su di lui uno sguardo audace. «Cosa accadrà ora agli abitanti del villaggio che mi hanno tenuta nascosta?» chiese.47Please respect copyright.PENANAkWp9bBIoMB
«Non accadrà loro niente, e nemmeno a te. Non sono venuto per conto dei Romani, ma solo per cercare lei» disse Willigis, gli occhi fissi su sua figlia. Enya tirò su col naso. «Ho provato a convincere il capo del villaggio a dare a questa povera gente una degna sepoltura, ma dice che non possiamo…»47Please respect copyright.PENANAOjH4VX4VQI
«Il capo villaggio ha fatto bene a non farlo. I Romani sarebbero potuti tornare per accertarsi che nessuno avesse avuto l’ardire di bruciare, o anche seppellire, i corpi dei nemici di Roma. Ci sarebbero state nuove azioni punitive e altra gente sarebbe morta.»47Please respect copyright.PENANA0cNu78pH1R
«Quindi, tutta questa povera gente non riceverà mai un dignitoso funerale? Le loro anime infelici saranno costrette a vagare per sempre su questa terra? Anche quella di Ailisa?»47Please respect copyright.PENANAArprKNpMmz
Willigis si voltò a guardare le decine di corpi che per settimane erano state esposte ai capricci del tempo e al selvaggio bisogno di nutrirsi degli animali. Tutte quelle persone erano morte a causa sua e del suo assurdo odio nei confronti del cugino, il suo stesso sangue, che aveva amato e continuava ad amare come un fratello. Isabel e Ailisa erano morte per lo stesso motivo. In quel momento, fu come se un velo gli cadesse dagli occhi permettendogli di vedere finalmente con lucidità. Quale follia lo aveva tenuto prigioniero per tutto quel tempo? Come aveva potuto permettere all’odio di sedimentare nel suo cuore, di indurirlo fino al punto di sacrificare persone innocenti, perfino quelle che amava, in nome di una rivalsa che aveva motivo di esistere solo nella sua mente ottenebrata?47Please respect copyright.PENANAx3keBv6x4s
Fece un respiro profondo, sollevò la testa e guardò dritto davanti a sé. Sapeva di trovarsi in un vicolo cieco, ormai. Non poteva né voleva più tornare dai Romani, né poteva sperare che suo cugino lo accogliesse a braccia aperte, dopo quello che aveva fatto. Ma poteva redimersi facendo comunque la cosa giusta, e questa, ormai, era l’unica cosa che sembrava avere importanza. Non tutti avrebbero capito, era sicuro che in molti lo avrebbero abbandonato, e del resto era comprensibile. Ma, anche se fosse rimasto da solo, anche se significava andare incontro all’incognito, avrebbe fatto quello che andava fatto.47Please respect copyright.PENANAYrZXU91Ok6
Willigis si voltò a guardare la giovane ragazza, che era rimasta tutto il tempo al suo fianco a fissarlo addolorata. «Torna al villaggio, Enya…» la esortò.47Please respect copyright.PENANA8LwYgkocVy
«Ma che ne sarà di loro?»47Please respect copyright.PENANAXD5OnPncOO
«A loro penserò io, e anche ai Romani. Di’ al capo villaggio che non deve preoccuparsi di niente» disse. I lineamenti della ragazza si distesero in un sorriso colmo di gratitudine, gli occhi acquosi le brillarono come due gioielli azzurri.47Please respect copyright.PENANAieUe8xGtQD
«Forse, dopotutto, Adrian aveva ragione su di te.»47Please respect copyright.PENANA04R3IEG3D0
«Che cosa ti ha detto Adrian, di me?»47Please respect copyright.PENANAupS4VDRTlP
«Che si fidava di te perché alla fine facevi sempre la cosa giusta. Mi ha detto anche che sei stato come un padre, per lui…»47Please respect copyright.PENANAf1PTq0E4hT
Dannato, fottuto presuntuoso, pensò Willigis. Anche per lui era stato qualcosa di molto simile ad un figlio, nonostante quei suoi maledetti occhi verdi. Era ancora così.47Please respect copyright.PENANARpKsBp7Cmv
Annuì riconoscente, poi congedò nuovamente la ragazza, che se ne andò via solo dopo aver dato un ultimo saluto ad Ailisa, pronunciando per lei una veloce preghiera rivolta alla Dea Madre.47Please respect copyright.PENANAaKpXxISNW3
Quando la ragazza si fu allontanata, fece scavare dai suoi uomini una fossa ampia abbastanza da contenere tutti i corpi, ma non particolarmente profonda. Sul fondo fece disporre un’enorme catasta di legna, dopodiché, sopra la catasta, fece ammassare i corpi. Mise quello di Ailisa in cima a tutti, poi diede loro fuoco. Quando le fiamme attecchirono sul corpo di Ailisa, Willigis si sentì disintegrare un pezzo alla volta, sbriciolarsi nello stesso modo in cui si stava sbriciolando il corpo di sua figlia mentre si riduceva in cenere.47Please respect copyright.PENANA8Lkp3ZZgyB
Il rumore assordante prodotto dall’imponente falò sembrava cantare un canto funebre, e le migliaia di guizzanti scintille che si alzavano nell’aria parevano danzare per i morti, per accompagnarli in maniera festosa nell’aldilà. Willigis osservava tutte quelle cose in un asciutto silenzio. Se fosse riuscito a piangere, a dare sfogo al suo dolore, forse avrebbe potuto trovare un po’ di sollievo. Eppure, per qualche motivo, quel dolore si ostinava a rimanere integro dentro di lui e continuava a divorarlo senza concedergli né tregua, né respiro. Si sentiva ardere come sua figlia, in un fuoco che, tuttavia, non ne voleva sapere di esaurirsi. Forse, semplicemente, era la punizione che si meritava per aver causato tanto dolore.47Please respect copyright.PENANAXP8ABufDmd
Attese che sua figlia scomparisse, avvolta completamente dalla furia delle fiamme, dopodiché raggiunse i suoi uomini rimasti rispettosamente indietro.47Please respect copyright.PENANANbeqDtEOlg
Salì sul suo baio e si diresse di nuovo verso nord.47Please respect copyright.PENANA17QYbhro1H
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Una settimana dopo era ancora una volta in procinto di lasciare la Britannia, insieme a tutti i suoi uomini. Alla fine, nessuno aveva deciso di abbandonarlo. Se per una questione di lealtà nei suoi confronti o semplicemente perché sentivano il suo stesso bisogno di redenzione, questo Willigis non poté stabilirlo.47Please respect copyright.PENANA5HOeG7QNb2
Quando giunsero nel castro di Trimontium, il comandante lo accolse con il solito fastidio. «Comincio ad essere stanco di farti da portiere, Germano. Quante altre volte mi costringerai ad aprirti quella maledetta porta per farti attraversare il confine?» disse, aspramente.47Please respect copyright.PENANALRs49WTFOY
«Questa è l’ultima volta. E non starti a preoccupare, Romano: la porta me la apro da solo» ribattè Willigis sguainando la spada e mozzando, con un solo poderoso colpo, la testa all’ignaro comandante, il quale non ebbe nemmeno il tempo di stupirsi. In quel preciso istante, i suoi uomini attaccarono il forte, il quale, preso alla sprovvista, capitolò con sorprendente rapidità. Quando i Germani ebbero sterminato tutti i legionari romani, aprirono la porta.47Please respect copyright.PENANAlNzsACtVj6
Willigis oltrepassò la soglia e rimase un attimo a fissare l’orizzonte verso nord, con un sentimento di tranquilla resa nel cuore.47Please respect copyright.PENANANgyLFmshnq
«Da adesso in poi non si torna più indietro» disse Ganhart, al suo fianco.47Please respect copyright.PENANAf7BTYD1Dub
Willigis sorrise, sereno. «Vorrà dire che troveremo una strada per andare avanti.»47Please respect copyright.PENANAfEsc4A2Zln