RUFUS39Please respect copyright.PENANAWbkQSrCUxp
Una leggera brezza spirava dal mare portando con sé un leggero sentore di salmastro, di alghe misto a sabbia. Nello splendido cielo di giugno volavano garrendo allegramente centinaia di rondini a caccia di insetti.39Please respect copyright.PENANAKxmQSwwvaR
Dritto in piedi nella sua bella lorica musculata, con le mani appoggiate sul davanzale della palladiana che si affacciava sul mare, il generale Lucio Caio Impervio osservava l’orizzonte in silenzio. Aveva appena finito di raccontare tutte le amare vicende che gli erano capitate in Britannia, ora aveva bisogno di riprendere il controllo delle sue emozioni.39Please respect copyright.PENANAZnWw4fdJhD
Per la prima volta da quando lo conosceva, Rufus provò per lui un sentimento molto simile alla pietà. Le ferite che gli aveva inflitto l’Orso erano niente in confronto a quelle che si era procurato da solo, uccidendo la donna della quale era ossessionato da sempre.39Please respect copyright.PENANAERu8h66M6x
Si sollevò stancamente in piedi dalla poltroncina sulla quale era seduto e andò a riempire due coppe di vino rosso. Negli ultimi tempi, era costretto a usare un bastone di nocciolo per camminare, dal momento che gli acciacchi dei suoi settanta e passa anni avevano iniziato inesorabilmente a farsi sentire, ma stavolta cercò di farne a meno. Si avvicinò al generale, che non vedeva da circa sei anni, con passo incerto ma mano ferma. Lo raggiunse senza rovesciare nemmeno un goccio di vino e gli offrì una delle due coppe, sapendo di fargli cosa gradita. Lucio, infatti, lo guardò riconoscente. Afferrò la coppa e bevve con avidità.39Please respect copyright.PENANA4ycVkoL202
«Avevi ragione tu, Rufus. Non avrei mai dovuto fidarmi di Caitriona…» dichiarò ad un certo punto, dirigendosi verso il tavolino sopra il quale si trovava la brocca di vino. Se ne versò dell’altro e mandò giù in un sorso anche quello.39Please respect copyright.PENANAzfhN3gXhdD
Rufus iniziò a sentire il peso del corpo gravargli sull’anca offesa e si appoggiò al davanzale della finestra, emettendo un sospiro di rassegnazione. Quell’uomo sembrava non averne mai abbastanza di rancori e vendette.39Please respect copyright.PENANAqRwLQxv55O
«È vero, avresti dovuto darmi ascolto, e non solo su Caitriona. Non lo hai fatto allora, perciò vedi di farlo adesso, Lucio: lasciala perdere, quella. Stai per tornare a Roma vittorioso, hai sconfitto uno dei nemici più spinosi dell’impero, verrai accolto da tutti con gli onori che ti spettano. Non complicarti ulteriormente la vita» lo esortò.39Please respect copyright.PENANA1n1mvIsPNn
Lucio si portò la mano sana sull’occhio bendato, ve la fece indugiare sopra un istante, poi la lasciò scivolare tra i capelli e si strinse tra le dita alcune ciocche, in un gesto ricorrente che compieva di solito quando era particolarmente agitato.39Please respect copyright.PENANAfRkUbFIROL
«Avresti dovuto vedere quel bestione, col corpo della moglie tra le braccia, mentre piangeva e si disperava… Avrei dovuto trarre piacere nel vederlo ridotto in quel modo, invece l’ho invidiato, anche se in un contesto così drammatico. Avrei voluto poterla piangere nello stesso modo, avrei voluto averne il suo stesso diritto… Credo che sia per questo che non ho ancora versato una lacrima, per lei: io non ne ho il diritto. Non ne ho il diritto perché lei non era mia, non lo è mai stata.» Lucio tacque e si riempì nuovamente la coppa di vino. Per un po’, rimase in silenzio ad osservare distrattamente il liquido dalle tinte sanguigne. «Lei sarebbe ancora viva se solo Caitriona mi avesse raccontato la verità. Forse, sapendola di un altro uomo, l’avrei odiata, ma sarebbe ancora viva… Non posso lasciar perdere, Rufus. Non so come, non so quando, ma quella serpe la pagherà, in un modo o nell’altro»» concluse infine, e tracannò il vino.39Please respect copyright.PENANAl8Ryl3gOVN
«E cosa intendi fare con tuo figlio? Quello che ti ha dato la Caledone, intendo… Lo cercherai?»39Please respect copyright.PENANAxNX9QNxeDg
Lucio scosse la testa stringendo le labbra in una smorfia amara, e rispose: «Non ripeterò lo stesso errore che ho commesso con Eilish. Preferisco saperlo lontano e ostile ma vivo piuttosto che incontrarlo col rischio che debba difendermi da lui e sia costretto ad ucciderlo. No, non lo cercherò.»39Please respect copyright.PENANAygIVisCii7
Rufus lo fissò con attenzione, per cercare di capire se parlava sul serio. Gli riusciva difficile credere che un uomo come Lucio, abituato a piegare alla sua volontà ogni persona che incrociava nel suo cammino, riuscisse a mettere da parte questa sua inclinazione per il bene di qualcun altro. Lucio, tuttavia, probabilmente infastidito dal suo sguardo indagatore, sbatté la coppa sul tavolo, si voltò verso di lui e, con tutto un altro timbro di voce, aggiunse, cambiando discorso: «Allora, vuoi vederli o no gli uomini che ti ho portato?»39Please respect copyright.PENANAxRMRvJBfzP
Rufus fece un sorriso sghembo. «E me lo chiedi?» disse.39Please respect copyright.PENANAFaEpgQvIyx
Si staccò dal davanzale e fece per muoversi verso il bastone che aveva lasciato appoggiato sul fianco della poltroncina, ma Lucio fu più svelto di lui e lo anticipò. Lo prese e glielo lanciò. Rufus, i cui riflessi erano ancora eccellenti, lo afferrò al volo senza nessuna fatica.39Please respect copyright.PENANAeu5sZgB7sZ
«Dopotutto, non tutto di te è da buttare…» sghignazzò il generale.39Please respect copyright.PENANAqzPHGmloKp
Rufus fendette l’aria col bastone e fece per colpirlo alla gola, ma lo fermò bruscamente a un pollice dal suo collo e lo tenne così, fermo, perfettamente in orizzontale. «Saresti sorpreso di vedere cosa questo vecchio centurione sia ancora in grado di fare, con un’arma in mano» disse.39Please respect copyright.PENANAzAUNjk0OyE
Lucio sorrise ampiamente. Gli mise una mano sulla spalla e aggiunse, con sincerità: «Al contrario, amico mio. Non ne ho alcun dubbio.»39Please respect copyright.PENANA0aT8ej20Z2
Lasciarono lo studio situato al piano superiore nell’ala est del complesso prospiciente il mare, dove si trovavano gli alloggi privati, e scesero al piano terra. Attraversarono un lungo corridoio e da qui si immisero nel cortile centrale della scuola gladiatoria, una piccola arena circondata da un portico di colonne in travertino.39Please respect copyright.PENANAapKbRoqfXr
Al centro dell’arena, alcuni pretoriani facevano da guardia ad una manciata di uomini, cinque in tutto. Tre di loro erano giovani, piuttosto alti e asciutti, con muscoli ben allenati ma ancora piuttosto acerbi. Gli altri due, invece, erano decisamente più anziani. Avevano entrambi un fisico piuttosto possente, nerboruto, e dai tatuaggi di entrambi era evidente che fossero Germani, anche se uno dei due aveva i capelli corti. A Rufus bastò una veloce occhiata per stabilire che fossero veterani di almeno due delle guerre combattute contro i Romani, se non di tutte e tre.39Please respect copyright.PENANA1SAX06PcK4
«Tre ragazzini e due virili vecchietti… Tu mi deludi, Lucio» si lamentò Rufus esaminando gli uomini, soffermandosi a lungo su ciascuno di essi.39Please respect copyright.PENANAICBqZTiKhP
«I ragazzi sono forti come giovani tori, abili con la spada e ottimi incassatori. Lo so perché per un po’ hanno fatto parte dei miei e ho avuto modo di vederli all’opera. Per quanto riguarda gli altri due, mi stupisci, vecchio mio. Ciascuno di loro vale quanto dieci dei tuoi gladiatori, ci puoi scommettere.»39Please respect copyright.PENANAyeYpIA2sZG
Il guerriero germanico con i capelli corti sogghignò piuttosto apertamente attirando l’attenzione di Rufus, che gli si mise di fronte e lo scrutò ora con maggiore attenzione. Aveva il collo robusto, le spalle piuttosto ampie e i fianchi stretti, e gambe e braccia poderose. Proporzioni e forme erano quasi perfette, decisamente statuarie. E, nonostante le rughe intorno agli occhi e agli angoli della bocca, possedeva una bellezza fuori dal comune, sfiorita ma indiscutibile. 39Please respect copyright.PENANAeRfpDeJgu5
«Mi chiedo se rideresti ancora, sapendo cosa ti aspetta» lo ammonì stringendo gli occhi, mentre cercava di ricordare a chi assomigliasse.39Please respect copyright.PENANADhTGVPTHiP
«In qualche modo si deve pur morire, Romano…» replicò il Germano, con un sorriso residuo sulle labbra.39Please respect copyright.PENANA6WnjXSRz4J
«E l’idea della morte ti diverte?»39Please respect copyright.PENANApp3szIW4iu
«Ridevo per le parole del generale. Non sapevo che nutrisse nei miei riguardi tanta stima.»39Please respect copyright.PENANADUwY7JLElq
Di sottecchi, Rufus si accorse che Lucio aveva stretto le mascelle e guardava il Germano in maniera ostile, e d’un tratto tutto gli fu chiaro. Quell’adone un po’ stagionato era il famoso mercenario con una spiccata attitudine al tradimento di cui tutti, a Roma e nelle province, parlavano. Cugino dell’Orso e padre biologico di Giulio.39Please respect copyright.PENANALPZ1NRMZea
Rufus sollevò il bastone, glielo infilò sotto la casacca e ne sollevò un lembo, per averne la conferma.39Please respect copyright.PENANAIQYDJVYTL2
«Eccola qui!» esclamò scoprendo una lunga cicatrice sull’addome.39Please respect copyright.PENANAyayJv6TzJU
Alzò uno sguardo ridanciano prima sul guerriero germanico, i cui angoli della bocca invece si erano ora piegati verso il basso, e poi sul generale alla sua sinistra.39Please respect copyright.PENANAecdgaFQZgg
«Mi concedi il privilegio di addestrare addirittura il Traditore in persona… Mi sento quasi onorato. Credevo che lo avresti portato con te a Roma per esibirlo durante il Trionfo, insieme al cugino» enunciò.39Please respect copyright.PENANApnjGKaVotU
Lucio rimase a fissare con astio il Germano con l’unico occhio che gli era rimasto, il cui grigio si era fatto più scuro. «E farlo morire di una morte veloce? Niente affatto. Devo togliermi ancora un paio di soddisfazioni, con lui. Tu pensa ad addestrarlo bene, e quando sarà pronto conducilo a Roma. Lo sai, i giochi gladiatori non mi hanno mai fatto impazzire, ma quel giorno posso garantirti che farò un eccezione» disse.39Please respect copyright.PENANAUfC59Wvj8s
Rufus non ebbe dubbi su quali fossero i propositi dell’amico. Intendeva umiliare l’uomo che lo aveva tradito, facendolo morire dinanzi agli occhi del figlio.39Please respect copyright.PENANAYgn6L5ozuU
Ma prima che questo accadesse, il Germano avrebbe potuto perfino incontrare la Caledone, che una volta era stata sua moglie, e toglierla di mezzo al posto suo.39Please respect copyright.PENANAuCp94sTyeg
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GIULIO39Please respect copyright.PENANA9dTtdH18RZ
Giulio se ne stava in piedi dinanzi al comandante della V Macedonica, Quinto Cornelio, con addosso ancora i segni dell’ultima battaglia contro le popolazioni vandale che cercavano regolarmente di attaccare le frontiere romane e invadere la Dacia attraverso il Danubio.39Please respect copyright.PENANAFWY94ymDmy
Aveva guidato gli uomini affidati al suo comando con coraggio e determinazione, difendendo la zona che gli era stata affidata e riuscendo infine a non cedere di un solo passo la posizione, fornendo ad altri manipoli, i quali invece avevano dato presto segni di cedimento, il giusto incoraggiamento a rimanere saldi al loro posto fino alla fine.39Please respect copyright.PENANAva1uHsMFBE
Si sentiva bene come da tanto non gli capitava.39Please respect copyright.PENANAUO7NGFq9BO
La vita militare gli era mancata, tornarvi lo aveva distolto dalle recenti amarezze. Adriano avrebbe continuato ad essere per lui motivo di afflizione se solo avesse avuto il tempo di soffermarsi sulle sue pene d’amore.39Please respect copyright.PENANANw3nlJd52L
Il comandante se ne stava seduto dietro la scrivania del suo ufficio, nel castro di Potaissa, con le mani incrociate sul piano del tavolo e uno sguardo riflessivo puntato su di lui. Giulio era stato l’unico ufficiale mandato a chiamare dal comandante, e questo fatto lo aveva sorpreso e anche un po’ intimorito.39Please respect copyright.PENANA63rauVX4Pg
«Siediti, Giulio» lo invitò Quinto Cornelio indicandogli la seggiola di fronte a lui, e Giulio ubbidì.39Please respect copyright.PENANAvIzAm6q2UB
«Mi è stato riferito che tu e i tuoi uomini vi siate distinti in battaglia, in questi giorni. Le popolazioni vandale e daciche sono state respinte oltre il Danubio e la situazione, per il momento, sembra essersi stabilizzata.»39Please respect copyright.PENANAZ3oTWLlnee
Giulio si impettì orgoglioso. Forse, il comandante lo aveva voluto vedere solo per congratularsi con lui.39Please respect copyright.PENANAmE1jrkxBcb
«Abbiamo fatto solo il nostro dovere, comandante.»39Please respect copyright.PENANA070B7Gzs5P
«Beh, lo avete fatto meglio di altri, soprattutto tu. Ti confesso che quando sei arrivato da noi ero scettico riguardo al tuo reale valore, e ora che iniziavo a ricredermi mi addolora doverti perdere di nuovo.»39Please respect copyright.PENANABhPp9UcOIq
Giulio raggelò, come se qualcuno gli avesse gettato addosso un secchio di acqua gelida. Il comandante lo aveva prima elogiato e poi gli aveva comunicato che non c’era più posto per lui nella Macedonica. Scosse il capo, incredulo.39Please respect copyright.PENANAf2kVzVjN1E
«Come… come sarebbe a dire? Non capisco…» farfugliò.39Please respect copyright.PENANA4rVAOdu0bT
«Sei stato richiamato a Roma. Credimi, se avessi potuto farlo avrei presentato rimostranze, ma l’ordine di farti rientrare a Roma arriva direttamente dall’imperatore ed è insindacabile» lo informò Quinto Cornelio, porgendogli una pergamena con il sigillo imperiale.39Please respect copyright.PENANAbsugkLZXz8
Giulio avvampò dalla rabbia. Afferrò la missiva con le mani che gli tremavano. Riconobbe immediatamente la calligrafia di Svetonio. Sotto le righe striminzite, che ordinavano tassativamente al comandante della V di congedarlo e predisporre il suo rientro immediato, vi era la firma inconfondibile di Adriano.39Please respect copyright.PENANABHg6egJNlH
Un ordine netto, categorico, senza nessuna aggiunta di spiegazioni che motivassero tale rientro. 39Please respect copyright.PENANAqamHPXXNDc
«Mi dispiace, Giulio. Di uomini valorosi come te, qui, se ne ha un gran bisogno. So che sei stanco, ma devo chiederti di andare a prepararti. Ho già predisposto la guardia che ti scorterà fino a Roma, gli uomini sono già pronti a partire.»39Please respect copyright.PENANAujQFcpCUNV
Giulio abbassò le spalle, sconfitto. Aveva voglia di urlare, di protestare, di ribellarsi, ma si rendeva conto di non poterlo fare. Non sapeva per quale motivo Adriano lo avesse mandato nuovamente a chiamare. Poteva solo immaginarlo e la cosa lo riempiva di sdegno.39Please respect copyright.PENANAvfLqk6pNL2
Aveva chiesto all’imperatore di lasciarlo libero, libero di tornare a vivere, di essere di nuovo felice lontano dalla sua schiacciante influenza.39Please respect copyright.PENANAcZGSeA19Fa
Tre mesi era tutto ciò che Adriano gli aveva concesso.39Please respect copyright.PENANA3QZCxylnju
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I passi di Giulio e quelli della guardia pretoriana che camminava al suo fianco risuonavano tra le pareti e il soffitto alto del corridoio del Palazzo Imperiale che conduceva allo studio dell’imperatore.39Please respect copyright.PENANAgBupqzucty
Per tutto il tragitto verso Roma, Giulio non aveva fatto altro che pensare a cosa avrebbe provato nel trovarsi di fronte ad Adriano, se sarebbe riuscito o meno a gestire le violente emozioni che lo aggredivano ogni volta che si trovava in sua presenza, e ora che quel momento si stava avvicinando doveva suo malgrado riconoscere che non ci sarebbe riuscito. A mano a mano che si avvicinava allo studio, infatti, i battiti del suo cuore aumentavano sensibilmente.39Please respect copyright.PENANAKtapIjnblU
Il fatto che Adriano lo avesse ricevuto nei suoi alloggi privati nella Domus Augustana invece che in una delle sale di rappresentanza della Domus Flavia consolidavano in lui l’idea che il motivo per cui l’imperatore avesse voluto incontrarlo fosse di natura privata, e questo lo irritava enormemente. Per quanto l’amore che provava per lui continuava ad essere profondo, non gli avrebbe più permesso di usarlo ancora come uno dei suoi passatempi qualsiasi.39Please respect copyright.PENANAxGo9qUAQWX
Quando, a metà corridoio, furono arrivati, la porta dello studio si aprì e vi uscì Svetonio. Il segretario imperiale gli sorrise amabilmente.39Please respect copyright.PENANAWzJudyz8zu
«Che bello rivederti, Giulio» lo salutò egli stringendogli con affetto una spalla.39Please respect copyright.PENANAcSTLiF7REb
«Vale anche per me, Svetonio» rispose Giulio. Lanciò un’occhiata apprensiva alla porta chiusa, dietro la quale si trovava l’uomo che continuava a tormentarlo suo malgrado, e chiese: «Lui come sta?»39Please respect copyright.PENANAj8v9GEYY9H
Il segretario si fece serio e scosse la testa.39Please respect copyright.PENANA5MD7kU8KGp
«Non bene. Le crisi si fanno sempre più frequenti e ogni volta durano un po’ di più. Ma ora va’, ti sta aspettando, non farlo attendere.»39Please respect copyright.PENANAD3NNOiUbtT
Giulio deglutì, poi si fece coraggio e bussò alla porta. Quando l’imperatore gli diede il permesso di entrare, indugiò un istante. Non avrebbe voluto né dovuto essere lì. I suoi sentimenti per Adriano erano ancora dannatamente vivi e lui era terrorizzato all’idea di quello che sarebbe potuto accadere. E, tuttavia, che altro poteva fare? Quando l’imperatore ordinava, non si poteva fare altro che ubbidire.39Please respect copyright.PENANAG2bvf0O31O
Aprì la porta, cercando di rimanere il più possibile distaccato.39Please respect copyright.PENANAcnp5671od5
Adriano era affacciato al terrazzo colonnato prospiciente il Circo Massimo, e gli dava la schiena. Ma poi si voltò e Giulio si sentì sciogliere al calore di una intima emozione. In quel preciso momento seppe che era spacciato, che lo erano entrambi.39Please respect copyright.PENANAL5yM7k3vMZ
Adriano non sorrideva, ma aveva nello sguardo l’espressione di un condannato a morte a cui era stato concesso per l’ultima volta il permesso di riempirsi i polmoni di una boccata di aria pura.39Please respect copyright.PENANAbXc3L9esRv
«So quanto deve esserti costato tornare a Roma, Giulio, ma sono contento che tu sia qui» esordì l’imperatore. A Giulio parve più stanco, infelice e solo che mai. Provò pena per lui. E poi rabbia. E poi ancora pena.39Please respect copyright.PENANALzVFBNUKsx
«Perché mi hai mandato a chiamare?» chiese, cercando di adoperare un tono di voce impersonale.39Please respect copyright.PENANAfDpxJBabi5
Adriano rimase in silenzio un lungo istante. Sembrava a disagio, quasi in difficoltà. «Immagino che tu sia al corrente di Lucio…» disse infine.39Please respect copyright.PENANA1vrKebYTjV
«Sì. È accampato con il suo esercito al Campo Marzio, in attesa di ricevere dal Senato il permesso di entrare a Roma in trionfo. E quindi?»39Please respect copyright.PENANAzts7WzMdZz
«Il Senato gli ha già accordato il privilegio di entrare a Roma in trionfo. È per mia volontà se l’evento è stato ritardato. Aspettavo te, ci tenevo tu fossi presente.»39Please respect copyright.PENANAYCF0EbIXRU
Giulio sospirò pesantemente. «E perché mai? Non mi importa niente del trionfo di Lucio Caio Impervio, non mi importa di Lucio Caio Impervio in generale.»39Please respect copyright.PENANAHr1EVke1kc
Adriano puntò gli occhi nocciola dentro ai suoi e indugiò un lungo istante.39Please respect copyright.PENANAqgAscpkfIe
«È necessario che tu sia al mio fianco quando Lucio, giunto al Campidoglio, si prostrerà ai miei piedi per tributarmi gli onori dovuti. Questo trionfo gli recherà una fama ed un potere smisurati e voglio che sia chiaro a tutti, soprattutto a lui, chi sia l’uomo che ho designato come mio successore.»39Please respect copyright.PENANAV2vlG1tefu
Giulio sbuffò sonoramente. «Ne avevamo già parlato, Adriano» contestò seccato.39Please respect copyright.PENANAfgXHbY7zNY
«Non come sarebbe opportuno fare.»39Please respect copyright.PENANAXelVivAn7P
«Sì, invece. Io non voglio prendere il tuo posto, non me ne faccio niente dell’impero…»39Please respect copyright.PENANAtoARE0Qpbt
«Ti stai comportando come un ragazzino capriccioso, Giulio. Credevo che col tempo saresti rinsavito.»39Please respect copyright.PENANAVhMru0wvqv
«No, non è vero, non sono io quello che si comporta come un ragazzino ostinato e viziato. Di uomini che ambiscono al trono ce ne sono a migliaia, perché non puoi scegliere uno di loro?»39Please respect copyright.PENANAISOScewmXX
Adriano si mosse velocemente verso di lui e Giulio, che temeva il suo contatto, indietreggiò, costringendolo ad arrestarsi ad un paio di passi da lui.39Please respect copyright.PENANAswYOMufFcG
«Lo sai perché, Giulio…» disse l’imperatore in tono supplice.39Please respect copyright.PENANAfZACSMPDiP
Giulio abbassò lo sguardo per evitare quello colmo di sentimento di Adriano. «Perché continui a torturarmi, perché non puoi semplicemente lasciarmi andare?» si oppose debolmente, con la voce incrinata dal turbamento e dal dolore.39Please respect copyright.PENANAsSyqRTwcZX
«Tu ci riesci?»39Please respect copyright.PENANAZQwMhknIse
«Per lo meno ci sto provando…»39Please respect copyright.PENANArwV3EoHjLg
«Anche io ci ho provato, Giulio, ma non ce l’ho fatta. Io non posso fare a meno di te, non ci riesco. Non ho mai provato per nessun altro i sentimenti che provo per te, lo sapevo prima che tu mi lasciassi e l’ho capito ancora di più quando ti ho perso. Ma non capisci quanto male mi fai col tuo rifiuto?» disse Adriano, allungando una mano per sfiorargli una guancia. Giulio, tuttavia, si scostò dal suo tocco. «E tu non capisci quanto male mi fai con la tua ostinazione?» ribatté.39Please respect copyright.PENANARFxCOvJESh
«Che cosa vuoi che faccia, Giulio: che ti implori? Che mi inginocchi dinanzi a te e ti supplichi di non lasciarmi?» 39Please respect copyright.PENANA7Pub9KrcNW
Giulio scosse la testa, orripilato anche solo all’idea che l’imperatore potesse abbassarsi a quel livello. «Non essere sciocco, Adriano.»39Please respect copyright.PENANAwjSpbaDvQ9
«E allora cosa vuoi che faccia? Dimmelo, perché sono disposto a tutto. Da quando te ne sei andato non dormo più, non riesco a pensare ad altro che a te, ho perso interesse per qualsiasi cosa…»39Please respect copyright.PENANAxb54qbHWbf
«Anche per i tuoi giovani passatempi, immagino» replicò Giulio usando un tono di biasimo.39Please respect copyright.PENANAGypZKomp8k
«Sì, anche per loro. Nessuno può competere con te Giulio. Amore mio, ti prego, guardami…» lo implorò Adriano, tornando a mettergli una mano sul viso, e stavolta Giulio fece solo un blando tentativo di sfuggire al suo tocco. «Guardami Giulio… Se torni insieme a me ti prometto che non ti tradirò mai più… Mai più, amor mio…»39Please respect copyright.PENANAYZvoLzE4L6
Giulio sentì le lacrime agli occhi e il turbamento sollecitargli tutti i sensi. «Sei disonesto, Adriano…» mormorò afflitto.39Please respect copyright.PENANAdHy9haeXDd
«È la verità. Cosa me ne faccio del mondo intero, se non ho te? E se per riaverti dovrò fare delle rinunce, le farò… Non posso stare lontano da te. Tu sei la mia Dòride, Giulio. Ricordi?» insistette Adriano, cercando di sollevargli la testa per guardarlo negli occhi. Giulio sospirò vinto e glielo lasciò fare. E quando Adriano si chinò per baciarlo, lui non oppose resistenza. Né lo fece dopo, quando l’imperatore lo condusse nella sua camera da letto, che era attigua allo studio.39Please respect copyright.PENANAAIrWi1aZk8
Adriano era una guerra che non poteva vincere, questa era l’amara verità.39Please respect copyright.PENANAijTz2ZAGqs
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Giulio si svegliò all’alba, abbracciato al divo, e fu subito aggredito da una moltitudine di sentimenti contrastanti.39Please respect copyright.PENANA3r1pH2HLce
Accarezzò piano il petto dell’imperatore stando ben attento a non svegliarlo. Poi sollevò la mano e rimase a lungo a fissarla, combattuto.39Please respect copyright.PENANAK9pefqhszO
L’anello imperiale era nuovamente al suo anulare.39Please respect copyright.PENANAaMbGKOBcD2