KALEVA49Please respect copyright.PENANAktyGQu13u1
Kaleva aprì gli occhi e si mise a sedere sul pagliericcio, dove si era sdraiato a riposare dopo aver messo al corrente Adrian e il resto degli uomini che si sarebbe rimesso in viaggio con loro. Per un breve istante ebbe difficoltà a ricordarsi dove si trovava e da quanto tempo fosse lì.49Please respect copyright.PENANAefoqFwVcG5
In Scandinavia, il tempo non trascorreva come nel resto del mondo. Il giorno aveva più ore di luce, perfino la notte non era mai totalmente buia, e questo disorientava. Sembrava che fossero arrivati da settimane, invece era successo solo il giorno prima.49Please respect copyright.PENANACd2OSAMa9L
Kaleva si sollevò lentamente in piedi e, dalla fatica che gli occorse, si rese conto di quanto fosse stanco. Si diresse alla finestra e si affacciò ad osservare il panorama della vallata tra i fiordi attraversata da un nastro di fiume che scorreva spumeggiando in un ampio alveo di ciottoli. In lontananza oltre il villaggio, sulla sponda occidentale del fiume, un gruppetto di uomini riparava reti da pesca, mentre altri erano riuniti intorno a piccoli falò, ad arrostire la cena o semplicemente per il gusto di aggregarsi e godersi gli ultimi giorni di tepore prima che il gelo e la neve dell’inverno tornassero a coprire ogni cosa.49Please respect copyright.PENANAeYHNIzg2Ga
Ancora una volta, Kaleva si chiese se Hildr fosse tra quelle persone.49Please respect copyright.PENANAbVwfOEsO7A
L’idea di rivederla lo eccitava e atterriva allo stesso tempo. Si prese la Pietra del Sole tra le dita e ne accarezzò la superficie liscia con il pollice, mentre un pensiero triste si faceva largo nel suo cuore. Quando Hildr gliel’aveva regalata avevano ancora un futuro insieme. Quando gliel’aveva regalata, sua madre era ancora viva e suo padre regnava ancora su tutte le genti delle Terre del Nord. Ora la regina era morta, il re disperso, e lui il principe di un regno che non esisteva più.49Please respect copyright.PENANAfcrAgyE0cZ
Kaleva si sforzò di non pensarci e decise di mettersi in cerca dei suoi compagni.49Please respect copyright.PENANASvXyZWQOL5
Mentre attraversava il villaggio, cercò di ignorare gli sguardi diffidenti e curiosi degli uomini e delle donne che, al suo passaggio, interrompevano le loro faccende per osservarlo. Presto si trovò circondato da un nugolo di bambini vocianti, che iniziarono a tempestarlo di domande.49Please respect copyright.PENANAGEDInS3Od7
«Tu sei il figlio dell’Orso?» fu la prima domanda.49Please respect copyright.PENANAuWt8MWTq94
«Sì» rispose Kaleva distrattamente, proseguendo a camminare mentre si guardava intorno per cercare di individuare Adrian o qualcun altro dei suoi compagni.49Please respect copyright.PENANAAeGXsJ8l7k
«È vero che è più alto perfino di Bjorn?»49Please respect copyright.PENANAm7Gw9crBXL
«Non lo so, non conosco Bjorn…»49Please respect copyright.PENANAkCSxgBEIpK
«Dicono che quando indossa la sua pelliccia diventa un Berserkr e manda scintille dagli occhi.»49Please respect copyright.PENANA8qwXz5SuyV
Kaleva scosse la testa. Nessuno tra la sua gente aveva mai messo in relazione suo padre ai Berserkir. Era il più formidabile degli Adelingi germanici e, anche se indossava la pelliccia per ricevere dall’orso che aveva ucciso a mani nude la sua forza, era perfettamente in grado di combattere valorosamente anche senza. Inoltre, Kaleva non nutriva dubbi che se qualcuno avesse dato del Berserkr a suo padre, egli ci si sarebbe fatto sopra una grassa risata e poi avrebbe aggiunto che lui, per tutti gli dei, era un Adelingo, un guerriero germanico, ed era fiero di esserlo.49Please respect copyright.PENANA6wSxHggbQZ
Ma non si sentì di rispondere questo a dei ragazzini che, in fondo, volevano solo saperne di più riguardo all’Orso, il cui mito aveva raggiunto anche quell’angolo di mondo.49Please respect copyright.PENANAPU4aJ5ZycH
I ragazzini, tuttavia, non si arresero di fronte alla sua riluttanza a rispondere e continuarono a rivolgergli altre domande. Chiuso in quella cerchia di mocciosi vocianti che lo toccavano dappertutto, Kaleva iniziò presto a sentirsi soffocare. Il mal di testa, che al suo risveglio era poco più di un leggero pulsare alle tempie, cominciò a farsi martellante. Avrebbe voluto gridare per farli smettere di fare tutto quel chiasso e stargli addosso in quel modo. Stava quasi per farlo quando, per fortuna, intervenne Eirikr. Il principe norreno si fece largo tra i piccoli, inconsapevoli aggressori e li mandò via, urlando e distribuendo scappellotti a tutti.49Please respect copyright.PENANAdwFn9DDr6E
«Per il martello di Thor, ragazzo, hai dormito come un sasso» lo salutò esibendo un largo sorriso.49Please respect copyright.PENANAwIGpZWQfxp
«Sì, ne avevo un gran bisogno» rispose timidamente Kaleva, cercando di tenere a bada l’emozione che sempre lo investiva quando parlava col futuro re dei norreni.49Please respect copyright.PENANAob67hEXVdQ
«Dove sei stato, la scorsa notte? I tuoi compagni erano piuttosto preoccupati, soprattutto il loro capo.»49Please respect copyright.PENANAlPlVpst4Va
Kaleva ripensò a quanto era accaduto la notte precedente.49Please respect copyright.PENANA3G9Fg7ns72
Dopo l’aspro confronto col re Oddmarr si era precipitato fuori dalla fortezza ed era sceso a valle, ma, bisognoso di starsene da solo, anziché dirigersi verso il villaggio, aveva costeggiato per un lungo tratto il fianco del fiordo fino ad arrivare sul versante opposto. Qui, a una certa altezza, aveva visto una curiosa sporgenza dalla base liscia simile ad una corta e larga lama affilata che infilzava il vuoto. Aveva studiato a lungo la parete rocciosa e aveva deciso che l’arrampicata era possibile.49Please respect copyright.PENANAYWWyDnAxjR
Gli ci era voluto un po’ per arrivare alla meta, ma ne era valsa la pena. Da lì, il paesaggio era un tripudio di colori intensi e profondi: dal blu cobalto del cielo terso al verde cupo della vegetazione che cresceva rigogliosa sulle pendici e sulle cime dei monti scuri e al bianco spumeggiante di una delle ramificazioni del fiume principale che vi scorreva allegramente attraverso.49Please respect copyright.PENANAuotVoyanCA
Kaleva si era seduto sul bordo della sporgenza con le gambe che penzolavano nel vuoto e si era messo a contemplare la bellezza suggestiva di quel luogo. Solo quando la luce del giorno aveva ceduto il posto alla chiara oscurità della strana notte norrena si era reso conto che effettuare la discesa sarebbe stato estremamente pericoloso, così aveva deciso di attendere l’alba in cima a quella sporgenza.49Please respect copyright.PENANAXjAQTA075d
Ecco dove aveva passato la notte, e soprattutto il perché.49Please respect copyright.PENANAVy2mTMXxdG
Decise di non rivelarlo. Invece, approfittando del fatto che Eirikr ne aveva fatto menzione, chiese: «A proposito di Adrian, lo hai visto in giro da qualche parte?»49Please respect copyright.PENANABUpgeP0J4e
Eirikr si fece serio e lo scrutò con uno sguardo inquisitore.49Please respect copyright.PENANAvvgxUlanNI
«Ero con lui giusto un attimo fa, per mostrargli i cavalli che mio padre gli ha concesso per il viaggio di ritorno» disse. «Undici cavalli per undici uomini. Il Britanno, però, sostiene che ne manchi uno… Così, hai davvero deciso di andartene?»49Please respect copyright.PENANALgJ7EqQ7HE
Kaleva sospirò a fondo, consapevole che il cugino di suo padre avrebbe cercato in tutti i modi di fargli cambiare idea.49Please respect copyright.PENANAGHqycgcgaF
«È ciò che devo fare» affermò, cercando di risultare il più determinato possibile.49Please respect copyright.PENANAYO2bi0z7l3
«Ma non è ciò che avrebbe voluto tuo padre. Non lo vorrebbe nemmeno se fosse ancora vivo» commentò il principe.49Please respect copyright.PENANAob74IHzmZH
«Lui lo farebbe, per me» ribatté Kaleva, ostinato.49Please respect copyright.PENANA4JkCt5rNcX
«Ma lui è il Guerriero Orso e la gente trema solo a sentirlo nominare, mentre tu sei solo un ragazzino con il primo accenno di barba sul volto. Nessuno ti seguirà e, senza uomini, la sola determinazione, benché lodevole, non basterà a salvare tuo padre. Al contrario, condurrà te e quei pochi uomini disposti a spalleggiarti a morte certa.»49Please respect copyright.PENANAj702ay5oOL
Kaleva si passò nervosamente una mano tra i capelli. «Perché dovrei rimanere qui? Dimmelo, Eirikr! Per voi Norreni noi Germani non siamo altro che feccia. La gente qui mi guarda con disprezzo e sospetto. Tuo padre si rifiuta perfino di parlare in lingua germanica, tanto è grande il suo spregio nei confronti della mia gente… Io non sono niente per voi e voi non siete niente per me. Ciò che rimane della mia famiglia, della mia gente, se lo sono portato via i Romani, eppure tutti continuate a ripetermi che dovrei rimanere qui, tra estranei che chiaramente non mi vogliono tra i piedi, e lasciare che tutto ciò che ho di più caro al mondo venga annientato senza nemmeno provare a fare qualcosa per salvarlo!» si sfogò Kaleva.49Please respect copyright.PENANADkoV87U6dF
Eirikr increspò la fronte e per un po’ si limitò a studiarlo in silenzio.49Please respect copyright.PENANAmGTHdAqfee
«Vieni con me» disse infine. Kaleva emise un nuovo sospiro, stavolta di rassegnazione, ma seguì suo malgrado il cugino.49Please respect copyright.PENANAug1fCNmsjX
Raggiunsero la cascata, ma non proseguirono in direzione del castello. Attraversarono un robusto ponte di legno e procedettero verso nord ovest. Dopo una lunga camminata, iniziarono a salire procedendo sul fianco di una collina. Ci girarono intorno per buona parte seguendo uno stretto e tortuoso sentiero, infine raggiunsero la cima.49Please respect copyright.PENANA4wN72cTOE3
Da qualche parte giungevano grida di guerrieri intenti ad addestrarsi.49Please respect copyright.PENANAlerInYVSxu
Eirikr lo condusse verso un punto in cui si aveva la visuale della vallata ai piedi dell’altura e Kaleva si sentì invadere da un forte sentimento di stupita ammirazione nel vedere un centinaio di guerrieri armati di spade rispondere alla guida del comandante in testa alla formazione e seguire simultaneamente i suoi stessi movimenti, accompagnati ogni volta con incitazioni vocali.49Please respect copyright.PENANA11AnhZn2lD
Kaleva rimase per un lungo tempo ad osservarli, affascinato dalla bellezza dei loro movimenti perfettamente coordinati e sincronizzati. E poi, all’improvviso, in seguito a un ordine gridato dal comandante, gli uomini lanciarono un lungo urlo, si divisero in coppie e iniziarono ad affrontarsi con forza e destrezza, come se stessero davvero guerreggiando gli uni contro gli altri, stando attenti a non infliggersi colpi mortali senza tuttavia risparmiarsi ferite.49Please respect copyright.PENANATfpPmQ53RI
«Gli Ùlfheonar…» alitò emozionato Kaleva.49Please respect copyright.PENANAkWlq6aLeXV
«Non a tutti è permesso osservarli mentre si addestrano, mentre tu hai perfino l’opportunità di farne parte» disse Eirikr. «Mio padre ti ha esaminato attentamente, ieri, ed è fermamente convinto che in te scorra il nobile sangue dei Guerrieri Antichi, che non sempre è una cosa che si eredita. Pensava lo stesso di tuo padre ma, a differenza tua, a lui non fu concesso di lasciare le Terre del Nord per essere addestrato dagli Ùlfheonar. Ma tu non sai niente di questa storia, non è così?»49Please respect copyright.PENANAZGN3qMG2le
Kaleva scosse la testa. Molte erano le cose che non conosceva non solo di suo padre ma di entrambi i suoi genitori. «Certi argomenti erano tabù, con mio padre…» confessò velatamente risentito.49Please respect copyright.PENANAupUpBV97fx
Eirikr annuì. «Parlarne lo addolorava e tuo padre non amava mostrare debolezze. Ma ritengo che, a questo punto, tu abbia tutto il diritto di conoscere come stanno le cose, così che tu possa trarre le tue conclusioni e prendere una decisione ponderata in merito a se partire oppure no» disse. Fece una breve pausa per raccogliere le idee, alzò lo sguardo su un punto imprecisato dinanzi a sé, poi proseguì: «Come saprai, secoli fa il nostro era un unico popolo, che risiedeva lungo le rive orientali del fiume Reno. Fu spinto in queste terre dai Romani, ma non rimase unito a lungo. Alcuni, infatti, preferirono raggiungere le coste settentrionali della Grande Isola e stabilirsi in quelle terre. Prima di dividersi, tuttavia, le due fazioni si scambiarono il solenne giuramento che per nessuna ragione, in futuro, si sarebbero mai fatte guerra. Gli uomini spintisi nella Grande Isola presero possesso della loro nuova terra facendo guerra alle tribù locali, ma anziché annientarle o costringerle a lasciare il territorio conquistato, le assorbirono. Questo è il motivo per cui noi Norreni ci riteniamo superiori a voi Germani: perché, a differenza vostra, abbiamo conservato pure le nostre radici, non contraendo matrimoni con i popoli sconfitti in guerra, o con quelli vicini. Eppure abbiamo sempre cercato di mantenere buoni rapporti, nel limite del possibile, con voi Germani. In fondo, siamo cugini.» Eirikr sospirò a fondo, si concesse una nuova breve pausa, dopodiché riprese a raccontare: «Nel tentativo di rinforzare i legami che rischiavano di dissolversi del tutto, mio nonno e il nonno di Chrigel strinsero una sorta di accordo, e mia zia Okeala, tua nonna, fu promessa in sposa al principe Akon. Egli era re quando il matrimonio venne celebrato. Era subentrato da poche settimane al padre, morto prematuramente in un incidente di caccia. Ero piccolo quando mia zia lasciò la Scandinavia per raggiungere il nord della Grande Isola, troppo per ricordarmi di lei, ma chi se la ricorda giura che fosse una donna incredibilmente bella, dolce e gentile come poche. Si dice che il giorno in cui partì piangeva. Akon era un uomo rozzo e violento e lei ne era terrorizzata. Ciononostante, per non creare ulteriori attriti tra i due popoli, si sottomise al volere di Asmund e sposò il nuovo re dei Germani. Meno di due anni dopo nacque Chrigel. Tutti sapevano che suo padre fosse geloso di lui, geloso del fatto che nelle sue vene scorreva sangue norreno, e che per questo lo picchiava selvaggiamente ogni giorno.» A quel punto si voltò verso di lui e gli chiese, a bruciapelo: «Tuo padre zoppicava leggermente quando correva, te ne sei mai accorto?»49Please respect copyright.PENANAkHOtzRwgeh
Sì, Kaleva se ne era accorto, ma non aveva mai dato alla cosa troppa importanza. Qualche volta, a caccia o durante un combattimento, succedeva che gli uomini si fratturassero le ossa. Molti di loro non riacquistavano mai del tutto la funzionalità degli arti interessati, perciò non ci aveva mai trovato niente di strano nell’andatura leggermente claudicante del padre, che si notava solo in determinate circostanze.49Please respect copyright.PENANAMxoAwCjd9k
Annuì trattenendo il fiato, consapevole che stava per venire a conoscenza di aspetti della vita del padre che aveva sempre ignorato, mentre le possenti grida dei guerrieri norreni continuavano ad echeggiare giù nella valle.49Please respect copyright.PENANAYXRDV3QqVv
«Fu il padre a spezzargli la gamba. Lo fece il giorno in cui uccise la madre a colpi di bastonate…» disse Eirikr assumendo un tono profondamente drammatico.49Please respect copyright.PENANANhsBEM6Aqa
Kaleva strabuzzò gli occhi ed emise un debole sospiro, turbato da quella rivelazione. Non ne sapeva niente, non ne aveva mai sentito parlare.49Please respect copyright.PENANA86yLYV5iUy
«Dopo l’assassinio di mia zia, mio nonno e mio padre si recarono nella Grande Isola. Erano intenzionati a portarsi Chrigel in Scandinavia ma Akon non glielo permise e, anzi, li minacciò che avrebbe scatenato una guerra se ci avessero provato. Il buon senso li costrinse ad abbandonare tuo padre al suo destino e non hai idea di quanto questa cosa addolorò entrambi…» Eirikr tacque e si voltò nuovamente a guardarlo. «Dici che mio padre odia i Germani e hai ragione, ma non è sempre stato così. Io lo capisco il tuo desiderio di salvare tuo padre ma, prima di gettarti in questa impresa, vorrei che tu ti chiedessi se è quello che vorrebbe lui. Io credo di no. Credo invece che vorrebbe che tu rimanessi qui, per portare a compimento ciò che lui aveva iniziato: l’unificazione dei nostri popoli. La scelta, ovviamente, spetta solo a te. Ma se deciderai di rimanere, puoi stare certo che qui sarai accolto come uno di noi. Mio padre continua ad essere diffidente nei confronti dei Germani, è vero, ma Chrigel era come un figlio per lui e posso garantirti che tiene a te allo stesso modo.»49Please respect copyright.PENANAmKHkW2mpGM
Gli Ùlfheonar cessarono le esercitazioni in quel momento e lo fecero urlando parole arcane.49Please respect copyright.PENANASYR57RCXyt
Kaleva schiuse le labbra, sconcertato da quelle rivelazioni. Il cuore gli batteva all’impazzata, si sentiva stordito e confuso. Ora poteva comprendere il motivo del rancore che re Oddmarr nutriva per la sua gente, ma questo non bastava a spegnere in lui la volontà di andare a cercare il padre. Se ora poteva anche credere che la convivenza con i cugini norreni fosse possibile e che avrebbe tratto un enorme vantaggio nel rimanere, la sola idea di abbandonare suo padre al suo destino lo faceva inorridire. 49Please respect copyright.PENANAcVB79lm0VG
«Io non so che fare, Eirikr…»49Please respect copyright.PENANAuaGKaUqjsK
«Lo capisco, è una decisione difficile. Ti chiedo solo di ragionarci sopra ancora un po’ prima di prenderla. Dormici sopra, e se domattina sarai ancora determinato a partire aggiungeremo un cavallo agli undici lasciati ai tuoi compagni. D’accordo?» propose il principe mettendogli una mano sulla spalla.49Please respect copyright.PENANArrSLIJ3pTo
Kaleva annuì debolmente, ritenendo il compromesso più che accettabile.49Please respect copyright.PENANAn6Yf3BAcbh
«D’accordo» rispose.49Please respect copyright.PENANAmqVBF8ul2P
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Ripercorsero insieme il tratto di strada fino alla cascata, poi Eirikr proseguì verso la fortezza e Kaleva in direzione delle stalle, dove sperava di trovarvi ancora Adrian. E infatti il Britanno era lì, dentro il recinto, intento a strigliare uno stallone bianco come la neve. Lo stesso faceva Kayden con uno stallone dal manto lucido color rosso cupo. Oltre a loro, non c’era nessun altro.49Please respect copyright.PENANAGcYhHhftfk
Adrian sollevò gli occhi su di lui mentre lo raggiungeva. Lo salutò con una smorfia, scuotendo il capo.49Please respect copyright.PENANAmDQma0buOz
«Dove sono tutti gli altri?» lo anticipò Kaleva, intuendo che il Britanno non fosse particolarmente felice di vederlo per via della discussione che avevano avuto quella mattina.49Please respect copyright.PENANABrLLA4CCpd
«Chi a darsi una ripulita nel fiume, chi a cavalcare… A proposito di cavalli, Eirikr ti sta cercando.»49Please respect copyright.PENANARA0AN4IGtg
Kaleva sedette sulla staccionata. «Sì, lo so, ci siamo appena salutati.»49Please respect copyright.PENANAquOFJCRzOy
«E…?»49Please respect copyright.PENANAXMVzoGCM3C
«“E” cosa?»49Please respect copyright.PENANA2CVoUPCB8K
«E, quindi, glielo hai detto che non intendi restare? Perché i cavalli che ci hanno messo a disposizione sono undici.»49Please respect copyright.PENANA94COIbFP51
Kaleva sbuffò sonoramente. Nutriva per Adrian un profondo rispetto e, tuttavia, quel ragazzo dai capelli neri come il carbone riusciva ad irritarlo come pochi altri.49Please respect copyright.PENANAFaEyRZ1jLT
«Gli darò la mia risposta domattina» rispose asciutto.49Please respect copyright.PENANAEanW0ejOcB
Nonostante avesse cercato di mantenere un tono neutro, Adrian, in qualche modo, sembrò percepire i suoi dubbi, perché strepitò: «Per la miseria, non dirmi che hai cambiato nuovamente idea!»49Please respect copyright.PENANA8m7i9UZi4z
«Non ho cambiato idea, ho solo preso del tempo. Hanno mandato le loro fottute navi per soccorrermi, hanno corso dei rischi, un minimo di rispetto se lo meritano, no?»49Please respect copyright.PENANACxVwbunv1N
«Ma falla finita, ragazzino!» esclamò Adrian gettando la spazzola con la quale stava strigliando il cavallo in un secchio colmo d’acqua.49Please respect copyright.PENANAQMa99c3NDH
Kaleva saltò giù dalla staccionata e gli si avvicinò a muso duro.49Please respect copyright.PENANAQxnIS2ljsm
«Continui a darmi del ragazzino ma tu non sei poi molto più vecchio di me, Britanno!»49Please respect copyright.PENANAU6jyRZQMTq
«Non è una questione di età ma di cervello, e tu continui a comportarti come un moccioso piagnucoloso e viziato» controbatté Adrian chinandosi su di lui fino a toccare la fronte con la sua.49Please respect copyright.PENANAo8hNGlySzM
Kaleva stava per ribattere quando Kayden, in modo brusco, disse: «Zitti, tutti e due!»49Please respect copyright.PENANAhtHPDp9J4Y
Sia lui che Adrian si zittirono all’istante e si voltarono a guardarlo. Kayden aveva le sopracciglia aggrottate, concentrato ad ascoltare qualcosa che solo lui, tuttavia, sembrava in grado di udire.49Please respect copyright.PENANAYzhZcj8vzw
«Li sentite anche voi?» chiese dopo un po’. Adrian fece cenno di no con la testa, ma a Kaleva parve di udire un debole latrato in lontananza. Per qualche strana ragione gli venne in mente Haki e i peli delle braccia gli si drizzarono. Sollevò lo sguardo sul giovane druido. Egli teneva gli occhi chiusi e sembrava essere caduto in una specie di profonda riflessione.49Please respect copyright.PENANAZdXPw35mpu
«Dannazione, Kayden, lo stai facendo di nuovo! Si può sapere di che parli? Io non sento niente!» sbraitò Adrian a quel punto, ma sia Kayden che Kaleva lo ignorarono. L’ululato cresceva di intensità e di potenza ad ogni istante che passava e Kaleva si girò su se stesso guardandosi intorno, preoccupato e disorientato, nel tentativo di capire cosa stesse succedendo, se fossero o meno in pericolo. Sentiva che stava per accadere qualcosa, ma non sapeva cosa. Poi, ad un certo punto, Kayden aprì nuovamente gli occhi e li puntò su di lui. E quando iniziò a muoversi nella sua direzione, a Kaleva, inspiegabilmente, schizzò il cuore in gola. Kayden non aveva un aspetto minaccioso, eppure ne fu spaventato.49Please respect copyright.PENANAdkknHRGuID
«Stammi lontano, Kayden…» lo intimò, ritraendosi da lui di qualche passo.49Please respect copyright.PENANAbkh7ljSY55
«Mi dispiace, Kaleva, ma devi guardare» proferì solennemente Kayden. Non traspariva alcuna emozione dalla sua voce, né dal suo sguardo. Aveva un compito da svolgere ed era determinato a portarlo a termine, e questo era tutto. Il druido sollevò una mano sulla sua fronte e Kaleva non fu in grado di sottrarsi al suo tocco. Udì appena la voce di Adrian inveire contro il fratello mentre gli chiedeva cosa accidenti stesse facendo, poi i suoni intorno a lui si smorzarono. Tutti meno gli ululati, che ora sembravano provenire da più lupi.49Please respect copyright.PENANA1nZ7BK5oRb
All’improvviso, Kaleva venne proiettato con prepotenza in un altro luogo.49Please respect copyright.PENANAjdcMXlW2l3
Vide un trono d’oro posto sotto un colossale porticato sostenuto da gigantesche colonne. Su di esso era seduto un uomo di mezza età, vestito di bianco e di porpora. Sulla sua fronte portava una corona di foglie di alloro intrecciate, interamente in oro. Accanto a lui, in piedi alla sua destra, c’era un giovane dalla pelle chiara e i capelli biondi, di una bellezza statuaria. Se ne stava lì, immobile, ma nello sguardo si agitavano un turbinio di emozioni che lo rendevano infinitamente triste. Alle loro spalle, vi erano soldati e anche anziani vestiti con tuniche di un bianco sgargiante.49Please respect copyright.PENANAb2wDosrMLR
Tutti loro rivolgevano lo sguardo verso un punto preciso alle sue spalle. Kaleva seguì istintivamente i loro sguardi e vide il padre legato con pesanti catene, in ginocchio, davanti ad un soldato romano che tentava di soffocarlo stringendogli il collo con un braccio poderoso, e le viscere gli si attorcigliarono per lo sgomento.49Please respect copyright.PENANAExEKKH3Ncs
«Padre!» gridò. Si gettò sull’aggressore di suo padre, e quando si rese conto dell’inutilità del gesto, dell’impossibilità di intervenire materialmente, si accasciò al suolo e continuò a gridare il suo nome a pieni polmoni, nella speranza che lo sentisse in qualche modo, che percepisse la sua presenza e trovasse la forza di reagire, di liberarsi dalla stretta dell’uomo e riuscisse a capovolgere la drammatica situazione.49Please respect copyright.PENANAkI3X8hjUo3
L’Orso, tuttavia, non reagì. Ad un certo punto, i suoi occhi si rovesciarono all’indietro e Kaleva sollevò uno sguardo furibondo verso l’uomo che lo stava uccidendo. Riconobbe in lui il generale che tante volte, durante le battaglie, aveva visto da lontano. Aveva il naso diritto e leggermente pronunciato, il mento volitivo e capelli neri come il cielo limpido di notte. La benda che portava sull’occhio gli copriva parzialmente il volto. Ciononostante, ora cha aveva modo di vederlo da vicino, si accorse che aveva un aspetto dannatamente familiare. Kaleva si sentì invadere da un nuovo e più violento sentimento di rabbia. Avrebbe voluto afferrare quel maledetto Romano, strapparlo di dosso al padre e scaraventarlo lontano, invece non poté fare altro che assistere impotente a quel supplizio.49Please respect copyright.PENANA4mk4O25goG
Intanto, i lupi continuavano a ululare. Come se fossero stati in grado di udirli solo in quel momento, tutti i presenti iniziarono a spaventarsi. Perfino l’uomo seduto sul trono, l’imperatore, si alzò in piedi e si guardò intorno, terrorizzato. All’improvviso, egli fece un cenno al generale dicendo qualcosa. A Kaleva non fu concesso di udire le sue parole, ma capì, dal linguaggio del suo corpo, che stesse ordinando al generale di interrompere l’esecuzione. Si voltò nuovamente verso il padre, mentre il cuore gli si riempiva di speranza. Vide la faccia del generale distorcersi ulteriormente di rabbia. Egli impiegò un secondo di troppo ad ubbidire al suo imperatore, lo fece solo dopo essersi ulteriormente accanito contro il suo nemico, serrandogli il collo con tanta ferocia che il suo volto assunse un colore bluastro. Quando lasciò andare la sua vittima, lo fece emettendo un lungo verso rancoroso.49Please respect copyright.PENANA1UMUFnXoGj
Il tempo sembrò dilatarsi e scorrere più lentamente. Suo padre rimase per qualche secondo immobile, in ginocchio, ma poi il corpo cadde in avanti di peso e assunse una posa innaturale, quasi grottesca. Kaleva attese a lungo un segno, anche il più piccolo movimento, che indicasse che suo padre fosse ancora vivo, ma ciò non avvenne. Infine fu costretto ad accettare la dolorosa realtà dei fatti: era finita.49Please respect copyright.PENANAOmk5hMoDMZ
Uscì dalla visione nel preciso istante in cui acquisiva quella terribile consapevolezza, mentre l’ululato dei lupi si faceva più cupo e, per certi versi, triste.49Please respect copyright.PENANAUWTELafpCi
Kaleva si sentiva stordito e confuso. Cercò di allontanarsi da Kayden, di scrollarsi oltre a lui anche la brutale e spaventosa visione che aveva appena avuto, ma questi lo afferrò ad un braccio con la mano libera e lo costrinse a subire ancora il suo contatto.49Please respect copyright.PENANAYxbomWnxlq
«Chiudi gli occhi» lo esortò, usando stavolta un tono compassionevole.49Please respect copyright.PENANAStAmH85FPW
«No…»49Please respect copyright.PENANAYA2ZvCOKvc
«Lo sentirai più vicino se terrai gli occhi chiusi. Fallo, Kaleva, fidati di me» ribadì il giovane druido, e stavolta Kaleva si lasciò convincere.49Please respect copyright.PENANAwssBN5OONU
Dopo un breve istante, Kayden gli mise una mano sulla nuca e appoggiò la fronte alla sua, e Kaleva avvertì, attraverso quel gesto così intimo e familiare, la presenza del padre.49Please respect copyright.PENANAz2agTQtcCD
«Sono orgoglioso di te, Kaleva. Lo sono sempre stato» udì Kayden dire, ma non ebbe dubbi che a parlargli fosse suo padre. Non sapeva come fosse possibile, non capiva in quale modo Kayden lo stesse rendendo possibile, ma non dubitava affatto che lì, accanto a lui, in quel momento, ci fosse suo padre. Si sentì sopraffare da un’emozione violenta e dolorosa e iniziò a singhiozzare violentemente.49Please respect copyright.PENANAPot5C6QsBA
«Padre… Mi dispiace… Mi dispiace di averti detto quelle cose all’assemblea. Mi dispiace di averti dato del codardo… Non lo pensavo davvero, non l’ho mai pensato… Non lasciarmi, ti prego, ho bisogno di te…»49Please respect copyright.PENANARQCUOTVYb7
Kayden gli afferrò saldamente il volto con entrambe le mani, mentre continuava a tenere schiacciata la fronte alla sua, e di nuovo Kaleva non ebbe dubbi che, in realtà, a tenerlo stretto fosse suo padre.49Please respect copyright.PENANAYqC0YXcPbS
«Tu sarai un re straordinario, Kaleva. Il migliore che le Terra dei Fiordi abbia mai avuto» disse. Indugiò ancora un istante in quella posizione, poi allentò la presa sul suo volto e Kaleva comprese che stava per lasciarlo. Gemette disperato e costrinse Kayden a tenere le mani sul suo volto, nel tentativo di ritardare quel momento.49Please respect copyright.PENANAZ8l39tP0dz
«Padre, ti prego, non andartene… non lasciarmi…» lo supplicò di nuovo, ma non ricevette risposta. Nel comprendere che se ne era andato definitivamente, si staccò da Kayden, si accasciò al suolo ed emise un lungo, lacerante grido che squarciò il silenzio. Quando non ebbe più aria nei polmoni se li riempì di nuovo ed urlò ancora, e ancora, mentre i lupi urlavano insieme a lui.49Please respect copyright.PENANAMLlww8ZdDt